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Ricetta Torta di cioccolato – La Cucina Italiana

Ricetta Torta di cioccolato - La Cucina Italiana
  • 180 g cioccolato fondente
  • 170 g zucchero di canna
  • 45 g burro
  • 6 pz uova

Per la ricetta della torta di cioccolato, spezzettate il cioccolato e fondetelo a bagnomaria con il burro.
Separate i tuorli dagli albumi. Montate i tuorli con 60 g di zucchero, finché non saranno molto spumosi. Montate a parte gli albumi con lo zucchero rimasto. Amalgamate al cioccolato fuso, un po‘ alla volta, i tuorli e gli albumi montati, alternandoli e mescolandoli con una spatola con un movimento continuo e avvolgente. Rivestite una tortiera rotonda con carta da forno; imburrate la carta. Trasferite il composto nella tortiera
e cuocete a 170°C nel forno ventilato per 30-35 minuti.

Come cucinare le barbabietole – La Cucina Italiana

Come cucinare le barbabietole - La Cucina Italiana

Lessate, al vapore, al gratin e persino arrosto: un’infinità di soluzioni in cucina per presentare sempre qualcosa di diverso

Lessate, al vapore, fritte. Cucinare piatti a base di barbabietole può diventare un ottimo esercizio per sbizzarrirsi ai fornelli in tantissimi modi.

Barbabietole arrosto

Ad esempio si possono preparare arrosto. Ci servono semplicemente quattro barbabietole non troppo piccole, olio d’oliva e, a piacere, sale e pepe. Si comincia pulendo innanzitutto gli ortaggi dalle foglie, a loro volta utili per diventare un buon contorno ad un altro piatto, pronto in pochi minuti. Una volta staccate le foglie, bisogna lavare bene le barbabietole sotto l’acqua corrente e poi tagliarle a fette. Nel frattempo si preriscalda il forno a 200 gradi e si adattano, ancora umide e cosparse di un po’ di olio, le fette di ortaggio in una teglia, da ricoprire poi con un foglio da alluminio. Eventualmente, prima, si provvede anche a condirle con sale e pepe. Si tiene tutto in forno per circa cinquanta minuti, controllando, di tanto in tanto, che le barbabietole non rinsecchiscano. In tal caso, si consiglia di versa pochi millilitri di acqua. Per controllarne la cottura ci si può aiutare con una forchetta, così da testarne la resistenza. Dopo averle tirate fuori dal forno e fatte raffreddare qualche minuto, è necessario pelarle, facendo attenzione a non ustionarsi. In teoria, se l’ortaggio è perfettamente cotto, non dovrebbero esserci difficoltà. Una volta eliminata la pelle esterne, si può servire in tavola accompagnati da una bella insalata verde o con l’avocado.

Al vapore

Anche per cucinare le barbabietole al vapore si usano gli stessi ingredienti appena ricordati. Una volta lavate e tagliate a spicchi, è sufficiente lasciarle bollire a fuoco vivace per una quindicina di minuti, aiutandosi con il cestello apposito per la cottura a vapore. Il tempo consigliato è di un quarto d’ora, ma se necessario potrebbe esserci da attende anche qualche minuto in più: l’importante è terminare la cottura solo quando le barbabietole non saranno perfettamente tenere. Raggiunto questo traguardo, si passa rapidamente il cestello sotto l’acqua fredda, si eliminano le bucce con un panno umido e si serve in tavola, magari condite con un filo d’olio: ecco un altro contorno classico ma saporito.

Barbabietole al gratin

E delle barbabietole al gratin ne avete mai sentito parlare? Per questa ricetta basta farne bollire quattro o cinque, liberale della buccia e affettarle a rondelle spesse mezzo centimetro. Poi si informa tutto in una teglia con olio a 300 gradi. Nel frattempo si mescola con una frusta una ciotola con due uova, mezza tazza di latte, uno spicchio d’aglio e 200 grammi di groviera grattugiato. Successivamente si versa il composto nella teglia, sopra le barbabietole. Si lascia tutto in forno per un’altra mezzora e poi, prima di servire, si devono attendere soltanto altri 10 minuti prima di poter assaggiare le barbabietole in una maniera decisamente originale.

Lessate

Per un contorno con barbabietole lessate, invece, bisogna come sempre partire da un loro lavaggio completo per eliminare ogni traccia di terriccio. Poi si tagliano gli ortaggi a cubetti, eliminando prima la buccia. Si versano così in una pentola d’acqua già in ebollizione e si aspetta almeno venti minuti. Infine si scolano e si bagnano le barbabietole sotto acqua fredda. A questo punto bisogna solo scegliere: condirle in un’insalata con altre verdure o schiacciarle e servirle in purea con il burro?

Foglie di barbabietole

Tutte le foglie di barbabietole messe da parte finora si possono riutilizzare, come detto. Magari saltandole in padella. Basta procurarsi anche 2 spicchi d’aglio schiacciati, 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Servono davvero cinque minuti: si lavano le foglie e si elimina la parte del gambo più dura. Poi si fa rosolare olio e aglio in padella e dopo poco si aggiungono le foglie, da mescolare in modo uniforme. Si fascia cuocere fino a che le foglie appassiscano ma non del tutto (è bene che restino croccanti) e alla fine condisce a piacimento con sale e pepe. Insomma, della barbabietola non si butta proprio nulla.

In gallery e di seguito le 10 ricette per sperimentare in cucina con la barbabietola

World’s 50 Best Restaurants 2021

World's 50 Best Restaurants 2021

Da Anversa, in Belgio, la lista dei vincitori dei migliori 50 ristoranti del mondo, tra cui i nostri italianissimi Reale, Le Calandre, Piazza Duomo e Lido 84

Il cielo grigio e la pioggia che è scesa ad Anversa, nelle Fiandre, non hanno rovinato la festa di René Redzepi. È il Noma di Copenhagen infatti a essere stato decretato oggi il miglior ristorante al mondo nella classifica dei The World’s 50 Best Restaurants sponsorizzato da S.Pellegrino e Acqua Panna la cui premiazione è iniziata con un tributo dovuto a quattro
grandi uomini della ristorazione scomparsi nell’ultimo anno: Pierre Troisgros, Albert & Michel Roux e Floyd Cardoz. Bene anche gli italiani: salgono i ristoranti Reale Casadonna di Niko Romito, Le Calandre di Max Alajmo, Piazza Duomo di Enrico Crippa e Lido84 di Riccardo Camanini – vincitore anche del premio Highest New Entry Award alla 15esima posizione.

Il podio di The World’s 50 Best Restaurants 2021

Primo il ristorante Noma di Copenhagen. Secondo il Geranium di Copenhagen. Terzo Asador Etxerbarri di Atxondo in Spagna.
Tra gli altri premi assegnati: Pastry chef Award a Will Goldfarb; The World’s Best Female Chef 2021 Pia Leòn; Chef’s Choice Award Victor Arguinzoniz; Highest New Entry Award Lido 84; Art of Hospitality Steirereck; Icon Award Dominique Crenn; Best Restaurant in North America: Pujol – Messico City; Best Restaurant in Asia: Odette – Singapore; Best Restaurant in South America: Central – Lima Perù.

The World’s 50 Best Restaurant 2021: Noma, Copenhagen

L’Italia ai 50 Best 2021

Grande ascesa per gli italiani con il quindicesimo posto (la più alta new entry dell’anno) al Lido 84 guidato dai fratelli Camanini a Gardone Riviera (Bs), il diciottesimo conquistato da Enrico Crippa al Piazza Duomo di Alba (Cn), il ventiseiesimo de Le Calandre della famiglia Alajmo a Rubano (Pd) e il ventinovesimo assegnato a Reale Casadonna di Castel di Sangro (Aq), chef Niko Romito. Premiata anche Viviana Varese con il Champion of Change.

La classifica

E tanta strada è stata fatta anche da questo premio nato nel 2002 da un sondaggio della redazione della rivista inglese Restaurant. Il primo a vincere quella che negli anni è diventata la più prestigiosa classifica mondiale fu El Bulli di Ferran Adrià in Catalogna. Da lì è stato un susseguirsi di appuntamenti annuali (unico rimandato quello del 2020 a causa del Covid) che hanno assunto un’importanza sempre maggiore decretando il successo indiscusso di questa notte degli Awards della ristorazione. E negli anni il premio è diventato anche itinerante spostandosi da Londra per raggiungere sempre una sede diversa: New York, Sidney, Singapore, San Sebastian, Anversa.

A decretare la classifica, ancora una volta, un migliaio di votanti sparsi in tutto il mondo, suddivisi tra giornalisti gastronomici, chef internazionali, e gastroturisti che compongono la The World’s 50 Best Restaurants Academy. L’Academy, bilanciata dal punto di vista del genere, comprende 26 regioni separate in tutto il mondo, ognuna delle quali conta 40 membri incluso un presidente. Nessuno sponsor dell’evento ha influenza sul processo di votazione. Nei cento migliori al mondo, tra gli italiani, anche il ristorante Uliassi di Senigallia (52 esimo) guidato da Marco e Catia Uliassi e il St. Hubertus di San Cassiano con lo chef Norbert Niederkofler (54 esimo).

Nel Wall of fame degli chef numeri 1 al mondo nella The World’s 50 Best fino al 2019 e non più soggetti a votazione ci sono invece: El Bulli (Spagna), The French Laundry (Usa), Tha Fat Duck (Uk), Noma (Danimarca), El Celler de Can Roca (Spagna), Eleven Madison Park (Usa), Osteria Francescana (Italia) e Mirazur (Francia).

The World’s 50 Best Restaurants 2021: la classifica dei vincitori

1 Noma – Copenhagen Danimarca
2 Geranium – Copenhagen Danimarca
3 Asador Etxerbarri – Atxondo Spagna
4 Central – Lima Perù
5 Disfrutar – Barcellona Spagna
6 Frantzèn – Stoccolma Svezia
7 Maido – Lima Perù
8 Odette – Singapore
9 Pujol – Messico City
10 The Chairman – Hong Kong Cina
11 Den – Tokyo Giappone
12 Steirereck – Vienna Austria
13 Don Julio – Bueons Aires Argentina
14 Mugaritz – San Sebastian Spagna
15 Lido 84 – Gardone Riviera
16 Elkano – Getaria Spagna
17 A casa do Porco – San Paolo Brasile
18 Piazza Duomo – Alba
19 Narisawa – Tokyo Giappone
20 Diverxo – Madrid Spagna
21 Hisa Franko – Kobarid Slovenia
22 Cosme – New York
23 Arpége – Parigi
24 Septime – Parigi
25 White Rabbit – Mosca
26 Le Calandre – Rubano
27 Quintonil – Mexico City Messico
28 Benu – San Francisco
29 Reale – Castel di Sangro
30 Twins Garden – Mosca
31 Restaurant Tim Raue – Berlino Germania
32 The Clove Club – Londra
33 Lyle’s – Londra
34 Burnt Ends – Singapore
35 Ultraviolet by Paul Pairet – Shanghai Cina
36 Hof Van Cleve – Kruishoutem Belgio
37 Singlethread – Healdsburg Usa
38 Boragò – Santiago Cile (premio sostenibilità)
39 Florilége – Tokyo Giappone
40 Suhring – Bangkok Tailandia
41 Alléno Paris Au Pavillon Ledoyen – Parigi Francia
42 Belcanto – Lisbona Portogallo
43 Atomix – New York Usa
44 Le Bernardin – New York Usa
45 Nobelhart & Schmutzig – Berlino Germania (new entry)
46 Leo – Bogotà Colombia
47 Maaemo – Oslo Norvegia
48 Atelier Crenn – San Francisco
49 Azurmendi – Larrabetzu Spagna
50 Wolfgat – Paternoster South Africa (new entry)

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