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Ricetta Strangolapreti alla trentina – La Cucina Italiana

Ricetta Strangolapreti alla trentina - La Cucina Italiana
  • 200 g pane raffermo privato della crosta
  • 200 g spinaci in foglia
  • 150 g latte
  • 60 g cipolla
  • 40 g farina
  • 30 g burro
  • 2 pz uova
  • salvia
  • sale
  • Trentingrana grattugiato

Per la ricetta degli strangolapreti alla trentina, tagliate a piccoli cubetti il pane. Aggiungete il latte e le uova, poi coprite con un canovaccio e lasciate riposare per 2 ore mescolando di tanto in tanto. Lavate e sbollentate gli spinaci in abbondante acqua salata, raffreddateli, tritateli e saltateli in padella con il burro e la cipolla tritata, quindi aggiungeteli all’impasto. Unite anche 80 g di Trentingrana grattugiato e poi la farina. Fate riposare ancora per 1 ora. Formate gli strangolapreti come dei grossi gnocchi ovali e cuoceteli in acqua salata per alcuni minuti, scolandoli in ogni caso quando vengono a galla. Disponeteli nei piatti, cospargeteli con Trentingrana e irrorate con abbondante burro fuso e salvia soffritta precedentemente in padella.

Merenda: i consigli del nutrizionista

Merenda: i consigli del nutrizionista

Il dottor Davide Minisci ci spiega come preparare una merenda gustosa ed equilibrata al tempo stesso, per noi e per i nostri bambini

«Stare a casa non significa per forza passare intere giornate seduti sul divano a mangiare qualsiasi cosa ci capiti a tiro: anche tra le pareti del proprio appartamento si può fare un minimo di attività fisica con qualche attrezzo o attraverso i consigli online di app e videocorsi; così come è possibile continuare a seguire un’alimentazione sana, magari rivista e corretta in funzione del nostro nuovo stile di vita, senz’altro più sedentario». L’obiettivo è quello di sfruttare questi giorni di isolamento per prenderci cura di noi stessi, educandoci ed educando i nostri figli anche da un punto di vista alimentare. O almeno così suggerisce Davide Minisci, medico e nutrizionista, che ci invita a riflettere sul pasto semidimenticato che tutti quanti stiamo riscoprendo in queste settimane: la merenda. Già, proprio quello spuntino pomeridiano che molti di noi non facevano più dai tempi delle scuole superiori, o che era stato sostituito da un veloce snack davanti ai distributori dell’ufficio. «La merenda è da sempre parte integrante della dieta mediterranea», continua il dottor Minisci. «Serve però qualche piccola accortezza per non trasformarla in una controproducente abbuffata di calorie».

Una merenda equilibrata

«Per i nostri figli merenda può anche voler dire pane e Nutella, ma noi dobbiamo ricordarci di avere un’altra età. E un altro metabolismo». Il consiglio del nutrizionista è chiaro: tenere a bada zuccheri e grassi è fondamentale, soprattutto adesso che le nostre possibilità di muoverci e dedicarci all’attività fisica sono molto limitate. «In linea generale lo spuntino pomeridiano, ovvero la merenda, dovrebbe garantirci un apporto del 5% circa delle calorie giornaliere. Intorno alle 150-180 kcal complessive». Un frutto o una macedonia restano dunque soluzioni ideali, magari con l’aggiunta di uno yogurt magro, 0% di grassi. Altre alternative possibili sono uno yogurt greco con un cucchiaino di miele e qualche seme o frutta secca per aumentare l’apporto proteico. «Anche un toast con tacchino o prosciutto cotto può andare benissimo, soprattutto per chi è abituato a frequentare la palestra», spiega Minisci. «O una barretta ai cereali, che può diventare una pratica abitudine anche per quando ritorneremo in ufficio».

La merenda per i più piccoli

Un pizzico di golosità in più non è certo un problema per i bambini, che possono benissimo concedersi una tradizionale merenda a base di pane, cioccolato e via dicendo. «La permanenza a casa con mamma e papà, però, può diventare una preziosa occasione per sperimentare cibi nuovi», suggerisce l’esperto. «Dobbiamo ricordarci che i più piccoli guardano a noi in cerca di un esempio: proviamo allora a farli appassionare alla frutta, o a fare riscoprire loro la meraviglia di un semplice pane con la marmellata». Via libera anche alle torte preparate in casa, purché non contengano eccessi di creme e di burro; o ai pancakeas, da gustare con il consueto sciroppo d’acero. «Cerchiamo anche di proporre qualche spremuta, o magari un frullato di frutta preparato con latte parzialmente scremato. Per il resto, spazio alla fantasia. E sì, se ogni tanto vogliamo unirci alla merenda dei nostri figli non dobbiamo sentirci in colpa: uno sgarro di tanto in tanto non costituisce un problema, anzi, è un toccasana per il nostro umore».

Ricetta Torciglioni mediterranei con salsa di catalogna

Ricetta Torciglioni mediterranei con salsa di catalogna
  • 200 g catalogna
  • 150 g yogurt greco
  • 60 g Parmigiano Reggiano Dop grattugiato
  • 60 g concentrato di pomodoro
  • 15 g panna fresca
  • 2 pz rotoli di pasta sfoglia rettangolare
  • 2 pz uova
  • maggiorana
  • sale
  • pepe
  • peperoncino in polvere
  • olio extravergine di oliva

Per la ricetta dei torciglioni mediterranei con salsa di catalogna, mescolate il concentrato di pomodoro con un cucchiaio scarso di foglioline di maggiorana tritate, un ovo, la panna, il parmigiano grattugiato e un pizzico
di peperoncino. Spalmate il composto su un rettangolo di pasta sfoglia, sovrapponetevi la seconda sfoglia e mettete a rassodare in freezer per 30 minuti.
Dividete il rettangolo a metà per il lungo; tagliate parallelamente al lato corto ciascuna delle due metà ricavando tante striscette di 1 cm di larghezza. Spennellatele con l’uovo sbattuto e attorcigliatele. Disponete i torciglioni su una teglia rivestita di carta da forno e cuoceteli a 180°C per 15 minuti circa.
Per la salsa: Mondate la catalogna e sbollentatela in acqua salata per un paio di minuti; scolatela e tritatela grossolanamente. Frullate la catalogna con 60 g di olio, un pizzico di sale e una macinata di pepe e mescolatela con lo yogurt greco. Servite i torciglioni con la salsa.


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