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Pasta fredda vegetariana: spunti e ricette

Pasta fredda vegetariana: spunti e ricette

Non mangiate né carne né pesce o avete voglia di sperimentare? Ecco tanti spunti per delle golose insalate di pasta veg

Leggende narrano che col caldo possa passare l’appetito, ma se abbiamo davanti piatti freschi che richiedano poca cottura (o al massimo possano essere preparati in anticipo), le cose cambiano. Visto che rinunciare alla pasta in Italia è un sacrilegio, d’estate si usa come base per ricche insalate. Solitamente si aggiungono anche del tonno oppure degli insaccati, ma si può fare anche senza: la pasta fredda vegetariana non vi deluderà, anzi.

Ingredienti sì e ingredienti no

Per preparare una pasta fredda vegetariana via libera a uova, formaggi, legumi, frutta secca, pesti di ogni tipo e verdure coloratissime. Gli unici ingredienti da evitare sono carne, pesce, salumi, tonno, gamberetti e würstel. Condite con olio extra vergine d’oliva, spezie ed erbette fresche e, a seconda di gusti e ricette, anche con senape o maionese.

Pasta fredda vegetariana: i grandi classici

Non serve far fatica per trovare dei piatti molto tradizionali che non prevedono l’uso di carne e pesce. La pasta – che va scolata al dente e fatta raffreddare con un filo d’olio – condita con pomodorini, mozzarella e abbondante basilico è un piatto che tutti conosciamo (e abbiamo mangiato). Provate ad aggiungere anche una manciata di pinoli tostati in padella senza altri condimenti per dare una nota croccante in più.
Anche l’abbinamento pomodorini, mozzarella, olive e rucola è decisamente tradizionale e perfetto per chi segue un’alimentazione vegetariana. Se, invece, ieri sera avete fatto una grigliata, rigorosamente veg ovviamente, e vi sono avanzate delle verdure, la classica pasta fredda con verdure grigliate è l’ideale per non sprecarle.

Mai provato con la frutta?

Sì, anche la frutta può dare una nota molto piacevole e particolare ad una pasta fredda vegetariana. Delle farfalle con dadini di melone e feta sbriciolata, condite con olio, origano e pepe nero saranno molto gradite al mare: il melone è pure amico dell’abbronzatura. Tutto sommato, inoltre, è un’accoppiata abbastanza nota e potrebbe, quindi, essere un buon modo per convincere gli scettici.
Chi invece vuole sperimentare può provare la pasta fredda con mirtilli e ribes oppure condire il proprio formato preferito con delle pesche grigliate e condite con olio, sale, pepe e rosmarino e del caprino o pecorino.

Legumi: non solo zuppe

Fagioli, ceci e lenticchie non si mangiano solo in inverno in fumanti zuppe. Soprattutto quelli precotti in vaso di vetro sono l’ideale per condire le insalate di pasta. Ceci, fagioli e piselli sono quelli che si prestano meglio a una bella pasta fredda vegetariana.
I ceci possono essere usati insieme a fagiolini, basilico, pomodorini, scaglie di parmigiano o grana e un filo di aceto balsamico. In alternativa stanno molto bene anche con dei dadini di melanzane saltate in padella con capperi e cipolla di Tropea. Condite poi questa pasta fredda con succo di limone per una nota freschissima.
Se preferite i fagioli provate l’abbinamento cannellini, pomodorini secchi, zucchine e timo: non vi deluderà.

#OggiDelivery: a tutto wok – La Cucina Italiana

#OggiDelivery: a tutto wok - La Cucina Italiana

I sapori e la bontà del wok anche a domicilio, grazie al delivery di God Save The Food a Milano

God Save the Food è nato nel 2011 dalla volontà di creare spazi contemporanei e di design, con una cucina a vista sempre aperta, dalla colazione all’aperitivo. Ben quattro locali a Milano, nei quartieri di Tortona, Brera, Porta Venezia e Duomo (all’ultimo piano di Rinascente), un servizio catering per eventi e un foodtruck.

Uno dei piatti immancabili è la wok di carne, di pesce o vegetariana: una proposta sana e completa, realizzata con prodotti di qualità, perfetta per essere ordinata a domicilio. Perché?

#OggiDelivery: a tutto wok

Le wok, che da sempre contraddistinguono l’offerta di God Save The Food, sono ideali per il delivery perché si mantengono benissimo durante il viaggio e possono essere velocemente rigenerate senza che questo ne comprometta la qualità o il gusto. God Save the Food pone inoltre grande attenzione al tema della sostenibilità, utilizzando packaging riciclabili.

Per #OggiDelivery abbiamo provato la wok di pollo e verdure e il pad thai rice. Il pollo è saltato insieme a carote, zucchine, cavolo cinese, germogli di soia, broccoli, fagiolini saltati e GStF soy sauce. Il pad thai è composto da riso saltato con uovo, gamberi, fagiolini, germogli di soia, cipollotto, peperoncino e coriandolo fresco, zenzero, anacardi tostati, succo di lime, sriracha, fish sauce e sweet soy sauce.
In abbinamento si consiglia: Balbino (Terenzi) – Maremma Toscana DOC Vermentino e Lagrein (Bellutti).

Il delivery è effettuato tramite dieversi partner, come Deliveroo o Glovo. Disponibile anche il servizio di pick-up, per ritirare direttamente l’ordine in autonomia.

#Oggidelivery: Roma il risone ai frutti di mare di Turnè

Lo chef due stelle Michelin del Pagliaccio in pieno lockdown ha lanciato la sua linea pop ispirata all’Oriente, per ora solo in delivery e take away

Poteva uno chef come Anthony Genovese restare a lungo con le mani in mano? Certamente no, tanto che è proprio durante il periodo di chiusura forzata del suo ristorante che, insieme al suo braccio destro Matteo Zappile, Genovese ha partorito l’idea di far nascere la sua linea pop. Si chiama Turnè, con un omaggio al film di Salvatores, che è la classica storia di viaggio, tornata in mente allo chef quando ripensava alle sue esperienze in giro per il mondo.
Calabrese di origine, cresciuto in Francia e stabilitosi a Roma dopo esperienze in Oriente, Genovese è il classico cittadino del mondo, che nella sua cucina ama prendere il commensale per mano e portarlo lontano con i suoi piatti. È così che nell’esperienza di Turnè rievoca soprattutto gli anni fra India e Giappone, con un perfetto equilibrio fra ingredienti nostrani e sapori lontani.

Il menù di Turnè per adesso è solo in modalità delivery e take away (si prenota chiamando direttamente al ristorante o su Cosaporto), ma con una promessa che Genovese ha fatto a se stesso e ai suoi tanti estimatori: diventerà presto il progetto di un nuovo locale, l’indirizzo pop che da tempo Genovese si è ripromesso di realizzare.

#Oggidelivery: il risone ai frutti di mare (e gli altri piatti di Turnè)

Il piatto ha del tutto l’aspetto di una pietanza giapponese o cinese, ma quello che destabilizza è la presenza del risone al posto del classico riso orientale. Esatto, è proprio la pastina dei bambini, cucinata tuttavia come se fosse un piatto asiatico, sicuramente al wok, con una chiara sapidità data dall’utilizzo della salsa di soia e un bel bouquet di spezie in sottofondo che non disturba affatto. I frutti di mare sono invece trattati con la stessa delicatezza con cui si fa una pasta ai frutti di mare classica all’italiana. Insomma, questo è un piatto che si può definire al cento per cento fusion. Fra le altre proposte assaggiate nella stessa consegna, i ravioli che nella realizzazione hanno una chiarissima ispirazione cinese, le strepitose polpette granchio e maiale, il calamaro dalla cottura impeccabile, servito su un letto di cous cous, che lo rende quasi un piatto unico. Abbiamo scelto liberamente dal menu, ma si può anche ordinare uno dei cinque menu che richiamano nel nome e nei gusti cinque città asiatiche (Saigon, Kyoto, Bangkok, Mumbai e Kuala Lumpur) e che vanno dai 60 ai 30 euro.

Nella stessa occasione abbiamo assaggiato anche i croissant che Turnè ha firmato in cobranding con la pasticceria Casa Manfredi: la pasticceria ha realizzato i quattro lieviti della box e Anthony Genovese ha pensato i ripieni, dal pastrami all’anatra, dalla nizzarda al tonno. È stata un’esperienza limitata al sabato in cui abbiamo chiamato Turnè per il delivery, nella speranza che si ripeta presto.

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