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Ricetta Baccalà al vapore, scarola olive e capperi, latte di baccalà e limone

  • 600 g 4 tranci di baccalà dissalato
  • olio extravergine di oliva
  • rosmarino
  • L litro latte intero
  • 150 g scarti di baccalà
  • 1 gambo di sedano
  • 1 carota
  • 1 foglia di alloro
  • 1 cipolla
  • succo di limone
  • 400 g scarola pulita
  • olio extravergine di oliva
  • olive snocciolate
  • capperi dissalati

PER IL BACCALÀ
Pulite il pesce e spellatelo, conservando gli scarti. Dividetelo in 4 porzioni e mettetelo in buste sottovuoto con olio e rosmarino. Cuocete poi nel roner a 52 °C per 20 minuti.
In alternativa, usate la cottura a vapore: condite il baccalà con olio e rosmarino e avvolgetelo in un foglio di pellicola adatta alla cottura. Lasciatelo marinare per 30 minuti, quindi cuocetelo nella vaporiera per 8 minuti; infine liberatelo dalla pellicola.

PER IL LATTE DI BACCALÀ
Mondate sedano, carota e cipolla e tagliateli a pezzetti. Metteteli in una casseruola con il latte, gli scarti del baccalà e l’alloro e cuocete finché non si sarà ridotto di un terzo.
Filtrate il latte, aggiungete 60 g di succo di limone e riportate sul fuoco, addensando in una salsa.

PER COMPLETARE
Saltate la scarola in una padella antiaderente con un filo di olio, insieme con le olive e i capperi. Cuocete per 2-3 minuti, finché la scarola non sarà appassita.
Servite il baccalà con il latte di baccalà tiepido e la scarola.

Ricetta di Niko Romito

Ricetta Insalata di scarola e seppie con gelatina di arancia e salsa al nero

Ricetta Insalata di scarola e seppie con gelatina di arancia e salsa al nero
  • 800 g 4 seppie
  • 40 g zucchero
  • 1 arancia biologica
  • 1 cespo di scarola
  • cardamomo
  • latte
  • vino bianco secco
  • olio extravergine di oliva
  • sale

Per la ricetta dell’insalata di scarola e seppie con gelatina di arancia e salsa al nero, togliete le calotte dell’arancia (se sono belle, potete anche conservarle).
Tagliate il frutto a fettine, senza sbucciarlo, e raccogliete tutto in una casseruola con lo zucchero, 1 baccello di cardamomo e 120 g di acqua.
Cuocete a fuoco medio per circa 30 minuti, poi aggiungete altri 150 g di acqua e, dopo 15 minuti, altri 50 g di acqua: unendone poca per volta si controlla meglio l’evaporazione e si evita che il composto in cottura si asciughi troppo. Cuocete ancora per 15 minuti.
Spegnete e frullate con il mixer a immersione, unendo un pizzico di sale: frullate prima che si raffreddi, per evitare che la pectina presente nell’arancia cominci a rapprendersi, rendendo più difficile legarla alla parte acquosa in una gelatina omogenea.
Lasciate poi raffreddare la gelatina ottenuta.
Lavate la scarola e pulitela eliminando solo la parte ossidata del gambo, dove è stata recisa. Separate il cuore dalla parte più esterna, senza «disfare» il cespo.
Cuocete la parte esterna in acqua bollente, con un pizzico di sale e 1/2 bicchiere di latte: il latte la manterrà di un bel colore chiaro e toglierà parte dell’amaro. Lessatela per 18-20 minuti, poi scolatela.
Pulite le seppie: togliete l’osso centrale, eliminate gli occhi e recuperate con delicatezza le sacche del nero.
Tagliate i corpi in tre parti.
Schiacciate le sacche in una ciotolina per ricavare il nero: stemperatelo con un cucchiaio di olio.
Arrostite le seppie (i corpi, le «ali» e le teste) in una padella molto calda con un filo di olio e un pizzico di sale, per 3 minuti.
Toglietele dalla padella, eliminate l’olio rimasto e deglassate la padella versandovi uno spruzzo di vino bianco: scaldandosi, scioglierà le caramellizzazioni del pesce. Unite il nero e stemperatelo, cuocendo tutto per 2 minuti. Otterrete una salsa.
Tagliate la scarola cotta in 4 parti e adagiatele nei piatti. Sistematevi sopra le seppie arrostite, quindi le foglie di scarola crude. Completate il piatto con la gelatina di arancia e la salsa al nero.
Da recuperare: tutti i possibili scarti degli ingredienti sono stati utilizzati: le scorze dell’arancia sono nella gelatina; le foglie esterne e le coste più fibrose della scarola, bollite, completano l’insalata. Il nero delle seppie, miscelato con olio e fondo di cottura, serve per la preparazione della salsa di accompagnamento.

Ricetta: Giovanni Rota, Foto: Riccardo Lettieri, Styling: Beatrice Prada

Scarola Ricette Facili e Buone

Scarola Ricette Facili e Buone

La scarola non è solo un contorno: può diventare un ripieno, ma può anche essere imbottita. E perché non utilizzarla per preparare un bel piatto di pasta? Ecco le migliori ricette con la scarola da provare

Fra gli ortaggi e le verdure protagoniste della cucina campana spicca la scarola, una varietà di indivia tipica della stagione autunnale e invernale. Un ingrediente ricco di vitamine e proprietà benefiche, soprattutto grazie alla grande quantità di acqua contenuta nelle foglie, che favorisce la depurazione dell’organismo.

La scarola cotta si può declinare in numerose ricette (che trovate nella gallery in alto), dalla più cult pizza di scarole, fino agli abbinamenti per primi e secondi piatti. Non dimentichiamo che anche la scarola cruda ha il suo perché: merito di una consistenza croccante e un gusto amarognolo che possono rivoluzionare anche una semplice insalata, ovviamente previa accurata pulizia. Eliminate le foglie più esterne, lavatela con acqua corrente e infine asciugatela bene prima dell’utilizzo.

Ma passiamo ai modi per cucinare la scarola secondo tradizione. Munitevi di olive, uvetta e pinoli, senza i quali la scarola non può proprio stare.

Scarola in padella

La cosiddetta scarola alla napoletana, chiamata anche scarola ripassata, è un contorno squisito, oltre a diventare spesso ripieno di torte salate o condimento di pizze e calzoni.

Preparare le scarole in padella è facilissimo: per prima cosa eliminate il torsolo, lavate le foglie e asciugatele. Se desiderate mitigare il sapore leggermente amarognolo potete sbollentarle prima di passarle in padella, altrimenti non sarà necessario. Rosolate due spicchi di aglio nell’olio extravergine di oliva e unite la scarola. Lasciate cuocere a fuoco medio con un coperchio, per circa 20 minuti, mescolando di tanto in tanto. A metà cottura salate e aggiungete olive di Gaeta, pinoli e uvetta.

Come sempre, la ricetta si presta a innumerevoli variazioni: sciogliere due acciughe in padella donerà al piatto un gusto ancora più intenso, come anche l’aggiunta di un tocco di peperoncino.

scarole in padella

Scarola imbottita

Non chiamatele scarole imbottite. Meglio in napoletano: scarole mbuttunatCome si preparano? Per 4 cespi di scarola interi avrete bisogno di 100 g olive nere di Gaeta snocciolate, 50 g di uvetta, 50 g filetti di alici, 50 g di pinoli, qualche cucchiaio di pangrattato o pane raffermo ammollato, una cucchiaiata di capperi, olio extravergine di oliva e aglio.

Se preferite un risultato più croccante potete farcire la scarola da cruda, dopo averla pulita e lavata. Altrimenti sbollentatela per qualche minuto e, una volta scolata facendo attenzione a non romperla, assicuratevi di eliminare l’acqua in eccesso.

Tritate tutti gli ingredienti e unite qualche cucchiaio di olio extravergine di oliva. Aprite delicatamente i cespi e farciteli con il composto ottenuto, posizionandolo bene al centro. Richiudete la scarola, aiutandovi anche con uno spago per evitare che le foglie si aprano durante la cottura.

Scaldate l’olio extravergine di oliva con due spicchi di aglio in un tegame, quindi fatevi cuocere le scarole imbottite per circa 20 minuti, salandole e rigirandole a metà cottura.
Ovviamente potete arricchire questa ricetta con gli ingredienti che preferite, aggiungendo formaggio grattugiato e peperoncino, oppure approfittatene per svuotare il frigo dagli avanzi! Si può cuocere anche in forno, per circa 20-30 minuti 180°C.

Scarola e fagioli

Fra i piatti dell’autentica cucina napoletana non può mancare la minestra di scarole e fagioli. Se la minestra maritata viene definita pignato grasso, vista la quantità di carni necessaria per la sua preprazione, la minestra di scarola e fagioli è al contrario il pignato magro. Una ricetta antica, povera di grassi, ma anche economica.

L’amaro della scarola si sposa meravigliosamente con la dolcezza dei fagioli cannellini: se li usate secchi, lasciateli in ammollo nell’acqua per una notte, poi lessateli in abbondante acqua con foglie di alloro, a fuoco moderato per circa un’ora e mezza, finché non saranno teneri. Per 1 cespo di scarola da circa 500 g vi serviranno circa 300 g di fagioli.

In un ampio tegame con olio extravergine di oliva, soffriggete due spicchi di aglio e il peperoncino e aggiungete la scarola pulita, tagliata grossolanamente. Dopo qualche minuto, quando la scarola inizierà ad appassire, aggiungete i fagioli. In base alla consistenza che preferite dare alla zuppa, aggiungete acqua di cottura dei fagioli (o brodo vegetale), salate, aromatizzate con origano o rosmarino e fate cuocere a fiamma bassa per circa 30 minuti. Se volete farla alla salernitana, aggiungete anche qualche pomodorino corbarino. Servite con crostini di pane casereccio.

 

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