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Come adottare una mucca, un ciliegio o un alveare

Come adottare una mucca, un ciliegio o un alveare

Un’idea per aiutare i contadini e ricevere formaggi, frutta e miele direttamente dai produttori

L’idea di adottare un animale o un albero a distanza non è nuova, ma iniziative del genere nascono continuamente. L’ultima in ordine di tempo arriva dalla provincia di Belluno in tempo di Covid-19: la Cooperativa Peralba Costalta di San Pietro di Cadore ha lanciato la proposta di adottare una mucca.

Come adottare una mucca (e ricevere a casa burro e formaggio)

A fronte di una quota versata per l’adozione di una mucca di Costalta (si può scegliere se farlo per un mese a 39 euro, per sei mesi a 219 o per un anno a 409 euro), si riceve in cambio un attestato di adozione con la descrizione, i dettagli anagrafici e la foto dell’animale (c’è Barbie di 6 anni, Perla di 3, Paolina di 8), e una certa quantità di burro e formaggio prodotti con il latte munto. L’iniziativa ha avuto un boom di richieste tanto che la cooperativa al momento ha dovuto sospendere le adozioni («per questo mese le mucche hanno dato tutto il latte che avevano», fanno sapere gli allevatori). La cooperativa, infatti, è una piccola realtà composta da cinque soci con una quarantina di vacche che tenta di mantenere la tradizione e la genuinità di un piccolo caseificio artigianale, e che ha pensato di farlo anche attraverso l’aiuto delle adozioni: i contributi ricevuti permettono ai contadini di alimentare le mucche al meglio e di portarle al pascolo d’estate nelle malghe della Val Visdende. La cooperativa non è l’unica realtà a proporre l’adozione di una mucca: iniziative simili esistono in Val Sugana (Trentino), in ValVestino (provincia di Brescia) e presso, per fare un altro esempio, la Fattoria Muretto di Alagna Valsesia.

Come adottare un ciliegio (o un altro albero da frutto)

Dalle mucche ai ciliegi. A Vignola, terra vocata alla produzione di ciliegie, l’azienda agricola Amidei, socia del Consorzio della Ciliegia di Vignola Igp, propone invece l’adozione di un albero. Adottando un ciliegio si ha la possibilità di visitare il frutteto ai piedi dell’appennino modenese nel momento della fioritura, si viene informati quando il frutto è maturo e  si ricevono a casa 10 kg di ciliegie con spedizioni in tutta Italia. Il costo è di 70 euro e, dicono dall’azienda, può essere una bella idea regalo, per esempio, per la nascita di un figlio, ma anche un modo per ritrovare il contatto con la natura e riscoprire il ritmo delle stagioni. È possibile anche adottare un albero da frutto biologico da agricoltori in tutta Italia attraverso Biorfarm: dopo l’adozione (possibile per un anno con un costo che varia a seconda della frutta che si vuole ricevere) si può monitorare a distanza la produzione dell’albero, scegliere se ricevere i frutti a casa o ritirarli nei campi e ordinare altra frutta dopo il primo raccolto a un prezzo scontato.

adotta un ciliegio vignola

Come adottare un alveare (ma anche un cane da tartufo)

Sono tantissime poi le iniziative che danno la possibilità di adottare un alveare (i costi vanno generalmente da 50 a 90 euro per un anno) e ricevere in cambio il miele prodotto dalle api, un modo per proteggere questi insetti, messi a rischio dai cambiamenti climatici, dai pesticidi e dai parassiti. La start up dell’agri-tech 3Bee permette di scegliere un apicoltore in tutta Italia in base al miele prodotto, monitorare la crescita dell’alveare e ricevere poi a casa il quantitativo di miele desiderato. Anche la campagna “Give Bees a Chance” di Mebee dà la possibilità di adottare per un anno un alveare, dare il nome alla regina, scegliere il colore dell’arnia, ricevere l’attestato di adozione, oltre ad aggiornamenti periodici e foto sullo stato delle api e naturalmente al miele. L’adozione di un alveare viene proposta anche, per esempio, dall’azienda agricola Belè di Missaglia (Lc), dall’azienda agricola Ronchello di Gandellino (Bg), dal progetto Made in Langhe&Roero che permette di adottare anche altre eccellenze del territorio per soddisfare tutti i gusti e aiutare chi desideriamo: si può adottare un orto, una pecora, una porzione di noccioleto, una capra, un recinto di chiocciole di Cherasco, un filare di Barbera e perfino un cane da tartufo!

Ricetta Crostoni con uova alla Benedict

Ricetta Crostoni con uova alla Benedict
  • 250 g zucchine
  • 4 fette di pane casereccio
  • 4 uova
  • 3 tuorli
  • 1 cipollotto
  • 4 fette di prosciutto crudo
  • scalogno
  • maggiorana
  • erba cipollina
  • aceto di vino bianco
  • vino bianco secco
  • burro
  • burro chiarificato
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe

Per preparare i crostoni con uova alla Benedict, lavate le zucchine e tagliatele ricavando solo la parte esterna, verde e polposa. Dividetela in bastoncini, conditeli con una presa di sale e lasciateli marinare per 1 ora. Strizzateli infine delicatamente e conditeli con un filo di olio e una macinata di pepe.
Mondate il cipollotto, tagliatelo a pezzi e cuocetelo in una padella con una piccola noce di burro e 2-3 cucchiai di acqua per 7-8 minuti, quindi tritatelo.
Fondete 100 g di burro chiarificato.
Raccogliete in una piccola casseruola 40 g di vino bianco, 50 g di aceto, 2-3 cucchiai di acqua, 5-6 grani di pepe, 2 rondelle di scalogno e un rametto di maggiorana. Fate bollire per ridurre il liquido alla metà del volume.
Montate i tuorli a bagnomaria con la riduzione di vino e aceto, finché non diventano cremosi, quindi togliete dal fuoco e mescolate energicamente unendo il burro chiarificato a filo, poco per volta; insaporite con qualche filo di erba cipollina sminuzzata e mescolate ancora, ottenendo la salsa olandese.
Cuocete le uova, una per volta, in un piccolo pentolino, in 1/2 litro di acqua lievemente bollente e acidulata con 1 cucchiaio di aceto per 2-3 minuti, avendo cura che l‘uovo sia completamente immerso. Scolate via via le uova su carta da cucina e tenetele in caldo.
Distribuite le zucchine sulle fette di pane leggermente tostate in padella, coprite con una fetta di prosciutto, quindi adagiatevi sopra le uova; completate con la salsa e servite.

Anguria: un’idea chic per metterla a tavola!

Anguria: un’idea chic per metterla a tavola!

Non è estate senza l’anguria!
Esistono tanti modi per servirla, ma oggi vi proponiamo questo che a nostro parere è il più elegante. Prepariamo il carpaccio.

Anguria: non solo buona

L’anguria è il frutto dell’estate per antonomasia perché ricca di acqua e di sali minerali aiuta a mantenere una buona idratazione dell’organismo.
Il suo colore rosso è dovuto alla presenza di licopene, lo stesso antiossidante di cui anche i pomodori sono ricchi e che combatte i radicali liberi prevenendo l’invecchiamento cellulare.
Mangiate tanta anguria durante l’estate anche per rinforzare le difese immunitarie e affrontare con più carica la stagione fredda che arriverà. L’anguria ha anche proprietà antinfiammatorie, depura l’organismo, migliora l’aspetto della pelle e dei capelli e rinforza la circolazione capillare e le ossa.

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Come fare un carpaccio con l’anguria

Il segreto del carpaccio è il taglio sottilissimo delle fette, ecco perché dovete utilizzare un coltello dalla lama liscia e molto tagliente. Qualcuno elimina la buccia, mentre ad altri, se tagliata molto sottilmente, piace. L’importante in questo caso è lavarla con attenzione e con uno spazzolino per rimuovere tutti i residui terrosi.
Una volta realizzate le fette dovete eliminare tutti i semini utilizzando una pinzetta. Il capriccio a questo punto è pronto per essere condito e servito.
Ricordate di utilizzare sempre l’anguria molto fredda, conservata in frigorifero perché altrimenti le fettine si romperanno facilmente e sarà difficile tagliarle in maniera omogenea.

Dolce e salata

Sapete che l’anguria può essere servita sia con condimenti dolci a fine pasto che salati come antipasto o contorno?
Partiamo subito dalle proposte salate.

Carpaccio di anguria con la feta

La feta è un formaggio fresco dal gusto molto salato che si sposa perfettamente con la dolcezza dell’anguria. Una volta disposte le fette del carpaccio in un piatto da portata conditele con dell’olio extravergine di oliva e un pizzico di pepe e poi sbriciolate sopra della feta. Completate tutto con delle foglioline di menta e delle olive nere denocciolate.

Carpaccio di anguria con prosciutto

Anche in questo caso abbiniamo un ingrediente sapido all’anguria dolce: il prosciutto.
Preparate il carpaccio e poi conditelo con olio, sale e pepe e con delle fette di prosciutto crudo cotte in forno per qualche minuto fino a diventare croccanti e ancora più saporite.

Carpaccio di anguria e orata

Anche l’abbinamento anguria-pesce è straordinario. Provate per esempio il carpaccio di anguria e il carpaccio di orata insieme, conditi semplicemente con olio, succo di limone, sale e pepe.
Ottimo anche con il carpaccio di tonno e di pesce spada, se amate i gusti più decisi.

Passiamo ora alla versione dolce del carpaccio di anguria, da servire come dessert a fine pasto. Ecco alcune idee facili, ma di grande effetto, per voi.

Carpaccio colorato

Per stupire i vostri ospiti portate a tavola un piatto coloratissimo con una base di carpaccio di anguria e una decorazione di frutti di bosco misti e fiori edibili. Condite tutto con uno sciroppo di acqua e zucchero e delle scaglie di cocco.

Carpaccio goloso

Dopo aver eliminato tutti i semini dall’anguria, sistemate il carpaccio del vassoio e decoratelo con delle gocce di cioccolato, come fossero semini.
Servite tutto con una pallina di gelato alla vaniglia.

Carpaccio ubriaco

Avete mai provato l’anguria ubriaca?
In genere si prepara con il frutto intero utilizzandolo come contenitore, ma questa volta la trasformiamo in carpaccio. Basta lasciar macerare le fette in uno sciroppo a base di acqua zucchero e brandy (o rum) e poi scolarle per bene e servirle fredde. Decorate con granella di pistacchi e una spolverata di cannella.

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