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Cialdine di parmigiano

Disponete 8 cerchietti di parmigiano, distanti tra loro, su una leccarda rivestita di carta forno.
Cuocete in forno preriscaldato a 220 °C per 3-4 minuti.
Sollevate le cialdine, delicatamente, con una spatola e mettetele subito su un mattarello.
Lasciatele raffreddare in questo modo per ottenere la forma giusta.
1 cuocere parmigiano

Intanto unite in una ciotola radicchio, panna acida, sale e pepe.
Utilizzate un frullatore ad immersione per ottenere una crema.
2 preparare crema radicchio

Le vostre cialdine di parmigiano sono pronte, servitele insieme alla crema.
3 cialdine di parmigiano

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Menu delle feste natalizie a base di champagne

Menu delle feste natalizie a base di champagne

A Capodanno, si sa, bisogna portare a tavola solo piatti speciali. Avete mai pensato di cucinare con lo champagne?

Non si può iniziare un nuovo anno senza un brindisi. E cosa c’è di meglio di un ottimo champagne?
Parliamo di champagne generalizzando, ma in realtà ci riferiamo anche allo spumante italiano perché ce ne sono moltissimi all’altezza del tanto famoso vino francese.

A Capodanno si alzano i calici e si brinda a quello che verrà e a quello che è stato. Le bollicine sono di buon auspicio e i bicchieri devono fare cin cin mentre gli sguardi si incrociano in un sorriso.
Champagne o spumante sono gli ingredienti della serata. Perché non provate ad utilizzarli anche in cucina?

Vi suggeriamo dei piatti semplici, ma d’effetto, che vi faranno fare un figurone con i vostri amici.
Dall’antipasto al dolce, fino al cocktail, ecco a voi un menu a base di champagne perfetto per salutare l’ultimo giorno dell’anno e dare inizio ad un anno nuovo.

1. Crema di zola e champagne

Questa crema è perfetta come antipasto servita sui crostini di pane abbrustolito. Ha un gusto deciso per palati forti. Prepararla è molto semplice. Basta mescolare 300 gr di gorgonzola dolce con 50 gr di mascarpone e 25 gr di panna fresca. Poi versate 150 ml di champagne sulla crema e lasciate riposare per un’ora. Prima dis servire mescolate tutto.

2. Risotto champagne e melograno

Questo risotto è un classico che piace sempre a tutti ed è l’ideale nelle occasioni importanti. Si prepara come di consueto tostando il riso in un soffritto di olio e cipolla e poi sfumando con lo champagne e versando poco alla volta del brodo vegetale mescolando continuamente. A fine cottura si aggiunge una noce di burro per mantecare e dei chicchi di melograno che danno acidità al piatto…e portano fortuna!

3. Pollo allo champagne

Questo secondo piatto è molto semplice e non troppo impegnativo. Pendete un pollo intero (meglio se ruspante)in macelleria e fatevelo pulire. In una pirofila mettete a sciogliere 60 grammi di burro e poi poggiate il pollo in modo che si unga per bene in ogni parte. Cuocete in forno a 180° finché il pollo non risulta dorato. Lavate 300 gr di funghi champignon e aggiungeteli nella pirofila insieme al tartufo a lamelle, due bicchieri di champagne e un bicchierino di brandy e cuocete per altri 40 minuti.
In un pentolino, fate filtrate il fondo di cottura, aggiungete due cucchiai di farina e fatela tostare. Aggiungete anche un bicchiere di panna fresca e una noce di burro. Regolate di sale e lasciate cuocere mescolando con una frusta. Prima di servire, versate la salsa sul pollo.

4. Sorbetto allo champagne

Un dolce leggero per chiudere i bellezza. Questo sorbetto si prepara sciogliendo 500 gr di zucchero con 1,5 l di acqua sul fuoco. Dopo aver preparato questo sciroppo lasciatelo raffreddare e poi mescolatelo con il succo di due limoni e quattro bicchieri di champagne.
Lasciate raffreddare il liquido nel freezer per un’ora mescolandolo ogni 20 minuti. In alternativa utilizzate una gelatiera. Montate intanto un albume e poi aggiungetelo lentamente al composto. Lasciate in freezer per un altro paio di ore e poi servite nei calici. Decorate con fragole e lamponi o chicchi di melograno.

5. Champagne cocktail

Questo è un cocktail famosissimo inventato nel 1889 a New York da un giornalista. Si prepara bagnando una zolletta di zucchero con angostura bitter e si mette sul fondo del calice di servizio. Poi si versano nel calice 2 cl brandy e 8 cl champagne facendo attenzione a non rovinare la zolletta che si scioglierà lentamente sorso dopo sorso.

5 errori da non fare nel cucinare lo spezzatino di carne

5 errori da non fare nel cucinare lo spezzatino di carne

E’ uno dei piatti più gustosi da assaporare proprio in queste fredde giornate di dicembre. Prepararlo bene si può, a patto di non commettere questi sbagli, dalla scelta della carne alla cottura

Lo spezzatino è una delle ricette tradizionali di carne in umido più amate, da nord a sud. E non esiste un solo spezzatino ma molti, diversi (e tutti buonissimi) a seconda degli ortaggi che si vogliono aggiungere alla carne. Preparare questo piatto non è impossibile, a patto di non cadere in questi 5 errori comunissimi.

Vitello o manzo?

Intanto decidiamo se preferire uno spezzatino di vitello o di manzo. La differenza di queste due carni risiede nella tenerezza e nel sapore. Il primo è un animale giovane, con una carne morbida ma con poco gusto. Uno spezzatino di manzo sarà invece più saporito e, per renderlo morbido, non si dovrà far altro che farlo cuocere a 75° per almeno due ore. In questo modo le carni si ammorbidiranno sino a diventare tenere.

spezzatino-di-carne

Le verdure? Quelle che preferite!

Nella versione originale, insieme alla carne si aggiungono sedano, carote e cipolla. In genere una sola cipolla, una costa di sedano e tre carote, che danno molta dolcezza al sugo. Tutto ben affettato, in modo che possa rosolare bene in poco olio.  A queste poi si possono unire funghi, pomodori, peperoni o patate. Di queste, scegliete la varietà Bintjie, che ha polpa soda, grana fine e sapore delicato. In più tengono molto bene anche le lunghe cotture.

E poi…

Nessun piatto di spezzatino arriva mai solo in tavola. Ad accompagnarlo, per renderlo davvero uno dei super comfort food, ci vogliono purè di patate o, meglio ancora, polenta. Che può essere gialla, preparata con farina di mais fioretto dalla consistenza morbida e vellutata, o taragna, per chi ama i sapori più decisi. L’importante è che sia ben calda e servita a parte, in modo che ogni commensale decida il quantitativo e se inondarla di gustoso sughetto o assaporarla da sola.

Nel tutorial scoprite ora i 5 errori da non commettere per fare uno spezzatino a regola d’arte!

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