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ecco una ricetta alla portata di tutti

ecco una ricetta alla portata di tutti

Si tratta di una ricetta che può preparare anche chi non ama stare davanti ai fornelli. Facilissimo e delizioso

Nessuna fatica e un effetto sorpresa garantito sulla vostra tavola invernale. Con il cavolfiore intero al forno avrete anche un occhio di riguardo per i vostri ospiti vegetariani, che non guasta mai.

Intero è easy

Già, facilissimo. Perché dovete solo eliminare le foglie esterne e la base, lavarlo e riporlo, intero, in una teglia rivestita con della carta forno. Cospargete l’ortaggio con sale e un filo di olio evo. Mettete in forno a 220°C per circa 50 minuti, controllando la cottura che, spesso, dipende dalla grandezza del cavolfiore. Come capire se è pronto? Dovrete vedere il cavolfiore ben arrostito all’esterno. Per accompagnarlo potete realizzare un mix di spezie a piacere, con olio e succo di mezzo limone. Ma questa ricetta, semplicissima, si presta a essere reinterpretata e rivisitata secondo i gusti individuali, le ricette regionali o gli sfizi familiari.

Salse, intingoli e creatività

Il cavolfiore servito intero su un letto di lattuga stupirà i vostri ospiti, ma i vantaggi di scegliere questa pietanza non finiscono qui. Il cavolfiore, lo sappiamo, va a nozze con salse particolari, oppure con una fonduta di formaggi o un mix di erbette. Date sfogo alla creatività. Per esempio, se piace, potete marinarlo per alcuni minuti, prima della cottura in forno, in un composto di yogurt bianco con abbondante curry, un cucchiaino di curcuma, uno di cumino in polvere, peperoncino e buccia grattugiata di mezzo limone. Poi trasferite il cavolfiore su una teglia, cuocendolo per 40 minuti circa, fino a che la marinatura non si trasformerà in una crosta dorata deliziosa.

Perfetto con la besciamella al limone

Volete lasciare un ricordo indelebile sulle papille dei vostri commensali? Vi suggeriamo di servirlo con una besciamella al limone. Per prepararla mettete in un pentolino 15 grammi di burro, un po’ di latte e di farina, raggiungete il bollore e allontanate dal fuoco. Separate il tuorlo dall’albume. Non appena il composto sarà tiepido aggiungete solo il tuorlo e un pizzico di sale. Rimettete sul fuoco per alcuni minuti, fino a raggiungere nuovamente il bollore. Togliete dal fuoco e aggiungete 15 grammi di capperi, prezzemolo tritato e il succo di un limone. Mescolate bene. Servite la besciamella al limone sul cavolfiore intero al forno.

Il vino della settimana: Franciacorta Non Dosato Grande Cuvée Alma Bellavista

Il vino della settimana: Franciacorta Non Dosato Grande Cuvée Alma Bellavista

Francesca Moretti firma a quattro mani con l’enologo Mattia Vezzola il suo primo Franciacorta. E crea un vino che le somiglia molto

“In famiglia mi chiamano ‘La tedesca’, perché sono precisa e diretta” mi racconta Francesca Moretti, mentre assaggiamo insieme un calice del nuovo nato di casa, il Franciacorta Non Dosato Grande Cuvée Alma. Dalla terrazza dell’azienda, il panorama spazia sui vigneti ed è facile capire perché questa collina si chiami Bellavista. Fondata nel 1977 dall’imprenditore Vittorio Moretti, oggi vede al comando proprio la figlia Francesca, che si occupa di tutte le tenute vinicole di famiglia (ne fanno parte anche Contadi Castaldi, in Franciacorta, Sella&Mosca in Sardegna, Acquagiusta, Petra e Teruzzi, in Toscana).

“Questo è il primo Franciacorta che firmo a quattro mani con il nostro storico enologo Mattia Vezzola e volevo che fosse un vino che mi somigliasse il più possibile; sono soddisfatta del risultato: amo i vini nudi, veri, come fossero uno specchio della realtà”. In effetti, questo nuovo Franciacorta somiglia poco agli altri vini di Bellavista, è più diretto, contemporaneo, con meno fronzoli e più terroir. Certo, si capisce che fa parte della stessa famiglia, ma appartiene a una nuova generazione. I profumi sono molto freschi e giocano con tutte le sfumature dei fiori e dei frutti bianchi, mentre il sorso colpisce per precisone e sapidità.

“Abbiamo affidato allo chardonnay il compito di dettare la finezza e la freschezza, con un piccolo aiuto del Pinot Nero, che dona eleganza, mentre i vini di riserva e il passaggio in legno di una minima parte dei vini base aggiungono corpo e rotondità e fanno da trait d’union con gli altri Franciacorta di Bellavista” racconta. Ora non resta che attendere il prossimo vino che Francesca ha già messo in cantiere, un Rosè che uscirà tra un paio di anni e che andrà a completare la linea Grande Cuvée Alma.

Perché adesso: è una novità ed è il primo Franciacorta Non Dosato di Bellavista.

Com’è fatto: la cuvée (90% chardonnay e 10% pinot nero) è composta da circa 80 vini base della vendemmia 2016,  con 9 annate di vini di riserva. I vini maturano per l’85% in acciaio e per il 15% in botti piccole. Affina sui lieviti per circa 30 mesi prima della sboccatura.

Da abbinare con: finger food, risotti, primi di mare, pesce di lago.

Servitelo a: 8 °C.

Prezzo: 35 euro.

bellavistawine.it

Le nostre ricette in abbinamento:

» Zuppa di anguria e pomodoro

Misya.info

Sbucciate l’anguria, tagliatela a cubetti ed eliminate i semini.

Lavate il pomodoro e tagliatelo a pezzetti.

Unite in una ciotola anguria, pomodoro, sale, pepe e basilico e frullate.

La zuppa di anguria e pomodoro è pronta, condite con un goccio d’olio, decorate con un po’ di basilico fresco e servite.

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