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10 regole per cucinare senza sprechi

10 regole per cucinare senza sprechi

10 regole per cucinare senza sprechi

Una spesa ben ponderata

Fare la spesa giorno per giorno, valutando bene quantitativi e tempi di deperimento.
Soprattutto ora che siete in vacanza può capitare di decidere all’ultimo momento di cenare fuori o a casa di amici. E, nel frigorifero, il cibo acquistato in abbondanza “invecchia” e in buona parte dovrà essere scartato al momento dell’utilizzo. Il problema non si sarebbe posto se la spesa fosse stata fatta in maniera ponderata e giorno per giorno.

Tanto o poco? Il giusto

Cucinare porzioni ben misurate sull’appetito dei commensali.
In vacanza, nonostante i buoni propositi della vigilia, ci si muove meno e, tranne gli sportivi più accaniti, si assumono abitudini più “comode” e tempi più rilassati. Il nostro corpo ha quindi bisogno di meno calorie. Cucinare il “giusto”, quindi, senza eccedere in numero di portate e in “dimensioni” è importante per un sano equilibrio e per un miglior utilizzo delle risorse: meno cibo, meno calorie, meno spreco.

Non si butta via nulla 

Utilizzare tutte le parti di un prodotto dando spazio alla creatività.
Saper usare in modo opportuno ogni parte (o quasi) di un prodotto è segno di attenzione alla sostenibilità, ma soprattutto apre a esperienze nuove e alla scoperta di sapori inaspettati. Non tutti sanno, ad esempio, che i baccelli dei piselli possono diventare una gustosa bevanda o che la buccia della zucca messa in forno è meglio di una chips. Sperimentare, quindi, con prudenza. Per chi non si fida delle proprie abilità, può seguire le indicazioni dello chef Aliberti che del riuso ha fatto la sua filosofia di cucina.

Conservare, conservare, conservare

Imparare l’arte della conservazione allunga la vita ai cibi.
Un buon utilizzo dei diversi scomparti del frigorifero, riponendo i prodotti avendo attenzione alle diverse temperature è un piccolo e facile accorgimento che migliora la conservazione dei cibi. Anche accostare un cibo a un altro può generare effetti inaspettati o indesiderati: le mele, ad esempio, accelerano la maturazione degli altri frutti.

Il tempo delle cose

Controllare la data di scadenza pensando a quando si utilizzerà il prodotto.
Pianificare, programmare, stabilire: in vacanza sono verbi che non vorremmo mai ascoltare. Giusto il relax. Ma un minimo di programmazione al tempo giusto aiuta a non sprecare tempo, denaro, cibi. Guardare la data di scadenza dei prodotti richiede poco sforzo, ammettiamolo. E anche pensare se la ricotta la consumeremo a cena o fra una settimana. Una piccola scelta, un grande risparmio.

Meno è meglio

Scegliere pensando al dopo.
Il packaging è senza dubbio un fattore importante per la buona conservazione dei cibi, ma quando è troppo è troppo… Una buona spesa parte anche dal saper scegliere il prodotto protetto da un imballo efficace ma non eccessivo e che sia facilmente riciclabile. Se un imballo è composto da materiali diversi, riciclarlo correttamente (dove lo butto?) diventa una sfida pressoché impossibile da superare.

Il giorno dopo è anche meglio

È un accorgimento “della nonna”, ma non per questo meno valido anche oggi: il cibo avanzato non si butta. Questa è stata una stupida abitudine che abbiamo acquistato pensando che fosse riprovevole fare, appunto, come facevano le nostre nonne, cioè riutilizzare il giorno dopo. Le polpette o il polpettone, ad esempio, sono spettacolari esempi di un intelligente riutilizzo del cibo del giorno prima. Quel che non si è finito a cena può diventare un perfetto componente del pic nic in spiaggia del girono dopo.

In spiaggia (o in montagna) se ne può fare a meno

Limitare l’uso di stoviglie, piatti e posate.
Anche in spiaggia o sui sentieri di montagna abbiamo diritto alle nostre comodità. Certo. Ma non è necessario riprodurre anche in quei luoghi il medesimo stile di vita. Un pic nic è divertente anche se la tavola non è imbandita come quella di casa. Meno stoviglie, posate e piatti significa spostarsi più facilmente, avere meno oggetti da lavare e quindi consumare meno acqua (risorsa scarsa) e meno detersivi (altamente inquinanti). Anche questo è attenzione anti-spreco. Ovviamente la plastica deve essere bandita.

Fuori casa, non sprecate l’occasione

Scegliere il ristorante come gesto consapevole.
In vacanza si va più spesso al ristorante. È una bella occasione di convivialità, ma soprattutto è una opportunità per conoscere un elemento fondamentale del luogo in cui ci troviamo. La cucina è storia e cultura. Attraverso la cucina si conoscono i prodotti tipici, le abitudini di vita di una città, si scoprono nuovi sapori, si esplorano tradizioni e tipologie umane. Scegliere bene dove andare a mangiare è quindi importante quasi come visitare i monumenti e le attrattive del luogo. È un’occasione di conoscenza da non sprecare.

Chiedete e vi sarà dato

Non vergognarsi di chiedere il cibo che non si è consumato.
All’estero è una pratica in vigore da sempre, in Italia, invece, facciamo fatica ad adottarla. Ma chiedere al ristoratore di confezionarci in modo adeguato il cibo che abbiamo avanzato, non solo è un nostro diritto ma è anche una sana e giusta abitudine. Ormai sono sempre di più i ristoranti dove questa buona pratica è entrata in uso, ma noi avventori dobbiamo imparare a non vergognarci e a richiederlo quando non ci viene proposto. L’importante è che il contenitore sia adeguato alla conservazione. Molti ristoranti italiani si sono dotati di uno speciale contenitore – Rimpiattino il suo nome – che Fipe ha messo a disposizione dei propri associati. Richiedetelo.

La ricetta anti-sprechi dello chef Franco Aliberti

Zucchina 100%

Ingredienti

3 gambi di piante di zucchina, h2o, sale, 3 foglie di zucchina recuperate dal gambo, crema di zucchine, 5 zucchine, olio extra vergine, mezzo  scalogno, sale pepe

Procedimento

Pulire con l’aiuto di un pelapatate l’esterno dei gambi dai filamenti. Tagliarli in diagonale in modo da assomigliare a una mezza penna, cuocere in acqua salata per circa 3 minuti le foglie, tagliarle sottili. Aggiungere le zucchine tagliate a rondelle, versarvi del ghiaccio o acqua fredda e lasciar cuocere.
Per la crema: appassire in una padella lo scalogna con l’olio ggiungere le zucchine tagliate a rondelle, versarvi del ghiaccio o acqua fredda e lasciar cuocere a fuoco medio fino a cottura ed evaporazione. Frullare aggiungendo olio sale e pepe. Cuocere la mezza penna in acqua salata per 2 minuti e completare la cottura in padella con le foglie e la crema per altri 2 minuti.

Il pranzo da spiaggia – La Cucina Italiana

Il pranzo da spiaggia - La Cucina Italiana

Come organizzare e cosa portare per il pranzo da spiaggia: trucchi e cose da ricordare per un perfetto picnic sulla sabbia

Il pranzo in spiaggia porta con sé l’aroma delle vacanze: pura libertà, tanto relax e voglia di godersi il mare fino all’ultimo minuto di sole. L’importante è organizzarsi al meglio e puntare sulla semplicità. Sì, perché anziché il solito panino acquistato all’ultimo minuto portare in spiaggia i cibi che ami sarà un modo per prenderti cura di te e organizzare un pasto all’insegna del benessere. Anche in spiaggia.

Pranzo in spiaggia: cosa portare da bere

L’idratazione è fondamentale. Ricorda che è necessario bere prima di avvertire lo stimolo della sete. L’acqua disintossica, aiuta la diuresi favorendo l’eliminazione delle tossine, sgonfia e stimola la rigenerazione cellulare. Ecco un buon motivo per bere tanto e spesso, soprattutto in spiaggia. Bere due bicchieri d’acqua prima dei pasti aiuta il senso di sazietà: aggiungi un’insalata rinfrescante e il gioco è fatto.

Per avere tutto ciò che ti serve per la giornata al mare fai il pieno di bottiglie d’acqua e conservale in un frigo portatile oppure lascia che si raffreddino direttamente immerse nell’acqua. Attenzione alle bibite gassate e le bevande ricche di zucchero: costituiscono una tentazione allettante, tuttavia dissetano solo temporaneamente. Cosa ne dici di preparare il tè freddo direttamente a casa? Ti basta inserire due bustine di tè, o un infuso di fiori, in una bottiglia di acqua tiepida, poi metti in frigo e lascia riposare per una notte. Se desideri una bevanda dissetante per la spiaggia sfrutta il potere degli agrumi: spremi un limone o un’arancia nell’acqua e aggiungi la menta fresca o un rametto di rosmarino, prezioso contro la spossatezza e indicato per chi soffre di pressione bassa.

Ricette per il pranzo in spiaggia

Toast e tramezzini rappresentano un classico intramontabile del pranzo in spiaggia: li amiamo perché sono sfiziosi e stuzzicano il gusto. E allora perché non cogliere l’occasione per prepararli con tanti ingredienti salutari e freschi? Trasforma il solito club sandwich all’insegna del benessere utilizzando pane tostato, avocado, salmone affumicato e tante verdure alla griglia.

pranzo-spiaggia

Puoi sfruttare i vasetti che hai in casa come contenitore per una salsa speciale. Dallo la celebre ricetta greca con salsa yogurt, cetriolo e aneto, al guacamole, con il sapore inconfondibile dell’avocado, il fresco sapore delle salse sarà una delizia per il palato. Sì alle verdure di stagione, come il pomodoro, che in questo periodo dell’anno offre l’occasione per insalate e contorni: tagliato a cubetti, insieme a olio extravergine e basilico, è perfetto per una semplice e gustosa bruschetta con pane integrale. A proposito, non dimenticare di portare con te melone e anguria, i frutti simbolo dell’estate, già tagliati a pezzi e pronti per l’assaggio: il tuo pranzo in spiaggia sarà perfetto.

 

» Crostata con panna cotta

Misya.info

Iniziate a preparare la pasta sucrée.
Lavorate in una ciotola la farina, il burro ammorbidito, il sale e lo zucchero.
Aggiungete successivamente il tuorlo sbattuto.
1 preparare frolla

Lavorate fino ad ottenere un composto sabbioso.
Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola per alimenti, e lasciatelo riposare 30 minuti in frigo.
2 formare panetto

Riprendete il panetto e stendetelo, a rettangolo, tra due fogli di carta forno.
Spostate il tutto all’interno dello stampo, rimuovete il primo foglio, ribaltate ed eliminate anche il secondo.
Rimuovete l’eccesso di pasta dai bordi, bucherellate la base e mettete in frigo per 30 minuti.
3 rivestire stampo

Cuocete quindi alla cieca.
Disponete della carta forno con le apposite sfere sulla base della crostate e cuocete in forno caldo a 180 °C per 20 minuti.
Rimuovete la carta forno con le sfere e continuate la cottura per altri 15 minuti.
In seguito lasciate raffreddare.
5 cuocere in forno

Intanto preparate la panna cotta.
Ammorbidite la colla di pesce in una ciotola con l’acqua fredda per circa 15 minuti.
5 colla di pesce

Riscaldate panna e latte per 15 minuti in un pentolino sul fuoco.
Spegnete la fiamma, aggiungete la colla di pesce ben strizzata e mescolate per farla sciogliere.
Quindi fate raffreddare.
4 cuocere panna

Mettete ora la panna cotta, filtrata, all’interno della crostata.
Spostate in frigo e lasciate rassodare almeno 5 ore, meglio ancora se tutta la notte.
5 versare panna

Trascorso questo tempo, rimuovete la crostata dallo stampo.
Decorate la superficie con della marmellata a piacere, io ho preferito quella ai frutti di bosco.
6 aggiungere marmellata

La vostra crostata con panna cotta è pronta per essere portata in tavola.
Crostata-con-panna-cottaCrostata con panna cottaCrostata_con_panna_cotta

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