Categoria: Ricette veloci

5 antipasti di Natale da preparare con il Grana Padano

5 antipasti di Natale da preparare con il Grana Padano

Alberelli natalizi, cantucci salati, baci di dama al formaggio e uno sformato delicatissimo. Ecco 5 idee per preparare buonissimi antipasti natalizi con il Grana Padano

Se siete alla ricerca di antipasti di Natale a base di formaggio, ecco una selezione di idee proposte da Grana Padano. Il gusto inconfondibile di uno dei prodotti più celebri del nostro stivale, è perfetto per preparare antipasti natalizi di grande carattere, ma al tempo stesso ideali per tutti i commensali!

Alberelli di Natale di pasta sfoglia, prosciutto e Grana Padano

Ingredienti per 4 persone: 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare, 100 g di Grana Padano, 150 g di prosciutto cotto, 1 uovo

Procedimento: Stendete la pasta sfoglia e cospargetela con metà del Grana Padano grattugiato. Adagiate le fette di prosciutto sopra e ritagliate con un coltello tante striscioline dello spessore di 2 cm. Ripiegate le striscioline su se stesse e fermatele con uno spiedino, adagiando gli alberelli su una teglia ricoperta di carta forno. Spennellate gli alberelli con un uovo sbattuto, spolverate con Grana Padano grattugiato e fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti finché non saranno cotti e dorati.

Cantucci salati

Ingredienti per 4:  210 g di farina multi cereali, 100 g di Grana Padano da 9 a 16 mesi, 50 ml di latte intero, 50 ml di olio extravergine d’oliva, 2 uova, 20 g di pinoli, 50 g di mandorle tostate, 8 g di semi di lino, 3 g di noce moscata, 5 g di zenzero in polvere, 2 g di pepe nero, 4 g di sale fino, 1 tuorlo

Procedimento: Mettete in una scodella capiente le due uova, il latte e l’olio e mescolate. Quando saranno ben amalgamati aggiungete i restanti ingredienti: la farina setacciata, il Grana Padano grattugiato, i pinoli e le mandorle intere, i semi di lino, la noce moscata, lo zenzero. Aggiustate di sale e pepe e iniziate ad impastare per incorporare bene tutti gli ingredienti e ottenere un panetto compatto e profumato. Se l’impasto dovesse risultare appiccicoso, aggiungete un paio di cucchiai di farina in modo da perfezionarne la consistenza: il segreto è che l’impasto non deve appiccicarsi alle mani. Dividete il panetto in due parti uguali da cui andrete a ricavare due filoncini di circa 3-4 cm di larghezza e 1 cm di altezza. A questo punto posizionate i filoncini su una teglia rivestita di carta forno e spennellateli con il tuorlo leggermente sbattuto. Lasciate cuocere i due filoncini nel forno già caldo a 180°C per circa 25 minuti, finché non saranno dorati sulla superficie. Lasciate raffreddare per un paio di minuti. È a questo punto che i nostri “filoncini” biscottati si trasformeranno in veri cantuccini, ovvero con il taglio! Utilizzando un coltello dalla lama seghettata, tagliate i cantucci in diagonale. Distribuite i biscotti tagliati sulla teglia precedentemente ricoperta di carta forno.
Lasciate cuocere i biscottini nel forno ancora caldo a 180° per circa 10/15 minuti, girandoli ogni 5 minuti in modo da far dorare in maniera omogenea entrambi i lati dei biscottini. Sfornateli e serviteli.

Frollini di Natale con burro e Grana Padano

Ingredienti per 4 persone: 200 g di Grana Padano, 200 g di farina 00, 200 g di burro salato, 1 uovo, semi di sesamo, semi di papavero, sale, pepe

Procedimento: In una ciotola mescolate il burro morbido con la farina e il Grana Padano grattugiato finemente. Impastate prima con una forchetta e poi con le mani, fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea. Formate una palla con l’impasto, ricoprite con una pellicola e fatela riposare in frigo per 30 minuti. Stendete l’impasto con un matterello e ritagliate i frollini con un coppapasta a forma di stella e disponeteli su una teglia foderata con carta da forno. Con uno stuzzicadenti realizzate un forellino su una delle punte delle stelle e lasciatelo fino alla fine della cottura per evitare che si richiuda, spennellate i frollini con un tuorlo d’uovo e decorate con i semi di sesamo o di papavero. Fate cuocere i frollini in forno preriscaldato a 180° per 15-20 minuti, fino a doratura. Appena si saranno intiepiditi, infilate il cordino e appendete i frollini all’albero di Natale.

Baci di dama al Grana Padano

Ingredienti per 4:

Per la pasta – 35 g di Grana Padano grattugiato, 50 g di farina 00, 50 g di mandorle tritate, 50 g di burro non salato ammorbidito, 15 ml di latte intero, sale e pepe

Per il ripieno – 150 g di ricotta (o crema di formaggio), 50 g di Grana Padano grattugiato, 20 g di pistacchi tritati (o le tue noci preferite), Erbe tritate facoltative, sale e pepe

Procedimento: Per la pasta, setaccia la farina e impasta bene tutti gli ingredienti finché diventa un impasto liscio. Avvolgi la pasta nella pellicola trasparente e lasciala riposare in frigorifero per 30 minuti. Prepara delle palline di circa 5 g ciascuna (2 o 3 cm massimo di diametro) e posizionale sulla placca foderata di carta forno. Nel frattempo accendi il forno a 180°C. Cuoci i biscotti di Grana Padano per circa 7/8 minuti, fino a doratura. Lasciali raffreddare e prepara il ripieno. In una terrina, unisci il formaggio cremoso (o la ricotta), con il Grana Padano grattugiato. Se la crema risulta troppo asciutta, aggiungi il doppio della panna (per una maggiore morbidezza usa la panna montata). Condisci a piacere e, se vuoi, aggiungi al composto le erbe tritate, come l’erba cipollina o l’aneto. Metti il composto di formaggio in una sac a poche e farcisci metà dei baci di dama. Posiziona sopra ognuna di queste le altre metà e premi delicatamente (sembreranno delle labbra che si baciano, da qui il nome divertente). Usa l’eccesso di ripieno che va oltre il bordo per attaccare i pistacchi tritati, facendo ruotare delicatamente i baci di dama. Mettili in una ciotola e i tuoi baci di dama al Grana Padano sono pronti per essere gustati.

Sformato di Grana Padano Riserva e tuorlo dorato in pane brioche

Ingredienti per 4 persone: 

Per lo sformato – 250 g di panna liquida da montare, 4 uova intere, 250 g di Grana Padano Riserva Oltre 20 mesi grattugiato, sale e pepe a piacere

Per la fonduta – 200 g di panna liquida da montare (35% di materia grassa), 100 g di Grana Padano Riserva Oltre 20 mesi, 1 pz di sale di Maldon

Per il tuorlo dorato – una fetta di pan brioche, un uovo, olio per friggere

Procedimento: 

Per lo sformato – Scaldare la panna a 80°C. Frullare insieme alle uova per qualche minuto. Infine, aggiungere il Grana Padano grattugiato. Filtrare con il colino e riempire degli scodellini di alluminio imburrati, per circa ¾ del loro volume. Cuocere a 85°C x 20’ a vapore. In alternativa, a bagnomaria a 120°C x 35’.

Per la fonduta – Scaldare la panna a 85°C, spegnere e aggiungere il Grana Padano grattugiato. Filtrare con il colino e tenere al caldo a 75°C, fino al momento di impiattare.

Per il tuorlo dorato – Grattugiare una fetta di pane brioche; separare il tuorlo dall’albume e impanarlo nel pane grattugiato. Lasciare riposare per 2 ore a 5°C e friggere al momento dell’utilizzo.

Preparazione del piatto – Mettere un cucchiaio di fonduta tiepida sul fondo del piatto e adagiare lo sformato di Grana Padano.
Posare il tuorlo dorato sullo sformato e servire caldo.

Il ritorno del panettone gastronomico: innovazione e tradizione

Il ritorno del panettone gastronomico: innovazione e tradizione

A strati farcito o a focaccia, con formaggio, capocollo o tartufo nell’impasto. L’antipasto più vintage si rinnova in ogni forma, da gastronomia o pronto da acquistare e fatto dai migliori pasticcieri d’Italia.

Si chiama panettone per la forma e perché troneggia sulle tavole della festa, ma quello salato si serve come antipasto. Negli anni Settanta e Ottanta era l’emblema della scenografia, immancabile insieme alle tartine e all’insalata russa per cominciare il pranzo di Natale. Bello e buono, opulento, farcito di abbondanza, ripieno di una sorpresa a ogni strato. Sopravvive nei banchi delle gastronomie, con quello stile un po’ vintage che lo aveva fatto dimenticare alle nuove generazioni. Poi un po’ merito di Masterchef, un po’ di Bake Off che l’hanno reso una sfida da nuovi gourmet, ha di nuovo il suo posto d’onore insieme alle pendette alla vodka e ai piatti amarcord rispolverati dall’oblio. Si può comprare da Eataly, da farcire, nelle pasticcerie storiche che non lo hanno mai abbandonato,  a Milano dalla storica Pasticceria Panzera, a Brescia dal maestro Iginio Massari, a Roma o a Napoli dove spesso si chiama Pan Canasta, assemblare in casa con pane brioche colorato già pronto o fare partendo da zero. Oppure si può andare avanti, e abbracciare la sua recente evoluzione voluta dai Maestri del panettone “dolce” che ne propongono una versione contemporanea, in cui al posto di uvette e canditi, creme e glasse, troneggiano formaggio, guanciale e preziosi tartufi. Esiste anche a forma di pandoro, alla Pasticceria Martesana di Milano.

Il panettone salato

Definirla una novità fa sorridere, e non perché Attilio Servi lo produce oramai dal 2013, ma perché la crescia al formaggioesiste dal Medioevo. Che la chiami pizza di Pasqua, torta di Pasqua ,torta al formaggioo crescia brusca, è diffusa fra Marche, Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise ed è stata persino inserita nell’elenco dei Prodotti Alimentari Tradizionali (P.A.T). Ma ora è trendy, è bastata chiamarla “panettone salato”.

Il primo: la focaccia salata di Attilio Servi

Attilio Servi è stato l’unico a produrre le varianti salate di panettone da anni, introducendo la sapidità di alcuni ingredienti nell’impasto del Panettone con la prima “Focaccia del contadino” con pere e Parmigiano Reggiano.Dopo il successo, Attilio Servi fece seguire la Focaccia “Trionfo d’Italia” con Pomodoro a Pera d’Abruzzo essiccato, Parmigiano ed Origano di Pantelleria (premio Miglior Panettone Salato alla Manifestazione “Una Mole di Panettoni 2017”), la Focaccia “All’Amatriciana” e nel 2017 la Focaccia “Cacio e Pepe” (Premio al Vinitaly 2017 ed al Merano Wine Festival 2017).

Dal panettone in estate, al panettone all’aperitivo
L’idea non era quella di destagionalizzare il panettone classico, come provano a fare in molti, cercando di venderlo sotto il sole del 15 di agosto, ma di ampliarle le occasioni di consumo oltre la colazione, la merenda e il momento del dolce sotto Natale. Al posto di arricchirlo con creme e ingredienti esotici, ha preferito così farne una versione altrettanto italiana, ma adatta ad essere consumata come aperitivo e antipasto. Questi sono infatti prodotti lievitati salati ma con una tendenza dolce, come la pasta brioche, da servire con un bicchiere di bollicine o in abbinamento a formaggi e salumi, foie gras, salmone affumicato…

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Abbinamenti possibili per un antipasto facile

A Mantona, Grazia Mazzali ha creato la sua Pepita del PO, panettone salato al tartufo, un lievitato salato che viene lavorato solo con lievito madre senza aggiunta di conservanti, coloranti o aromi ma con tartufo bianchetto delle golene del Po: “Per me che sono mantovana rappresenta anche un modo per valorizzare un prodotto del mio territorio. Questo lievitato è stato pensato come  prodotto da aperitivo o antipasto , in abbinamento a formaggi semi stagionati di pecora o capra, crostacei, tartare di pesce, Lardo di colonnata, foie gras, salmone affumicato, uova o funghi porcini. Se invece volessimo mantenere in toto il filone della mantovanità potremmo abbinarlo al luccio…e bollicine a fiumi in a ccompagnamento, o anche rossi strutturati” spiega Grazia.  Alla Pasticceria Mazzali si trova anche il Cortigiano (pomodorini , cipolla borrettana, parmigiano 40 mesi vacche rosse reggiane, ideale in abbinamento a salumi e vini rossi).

Il 2020, meno offerta e un concorso

Negli anni passati la crescita di proposte era stata esponenziale, ma nel 2020 si registra un una flessione: il panettone salato lo si mangia in tanti, e non sarà questo lo scenario di Natale e Capodanno. Al concorso Una Mole di Panettoni 2020, che premia a Torino i migliori grandi lievitati provenienti da tutta Italia, si sono sfidate pasticcerie da Nord a Sud: il vincitore è stata l’Antica Pasticceria Castino di Pinerolo (TO) con il suo Panettone Salato pesto e pomodori secchi, olive taggiasche e Parmigiano. Seconda la Pasticceria Vanily di Carinaro (CE) con un Panettone Salato Papacelle e Baccalà e terzo classificato la Pasticceria Dolcevita di Codroipo (UD) con il Panettone Salato con speck di Sauris, cipolla rossa di Cavasso e della Val Cosa (presidio slow food) e formaggio latteria della latteria di Pradis di sopra.

Tutti i migliori, dal Capocollo al caciocavallo

La ricerca del prodotto tipico resta fondamentale, nascono così nel 2018 prodotti come il Pancapocollo con Capocollo di Martina Franca del Salumificio Santoro, realizzato da Emanuele Lenti; in Abruzzo, a Caserta si sforna il PanArchico, panettone salato artigianale con caciocavallo Gerarchico e la pancetta di maiale bianco, creato da Guido Sparaco. A Mantona, Grazia Mazzali ha creato la sua Pepita del PO, panettone salato al tartufo bianchetto delle golene del Po e così via Ecco i prodotti da assaggiare, per le Feste, ma non solo:

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» Pasta al grano saraceno

Misya.info

Unite le farina in una ciotola o su un piano di lavoro, mettete uova e sale al centro e iniziate ad impastare con una forchetta, quindi lavorate a mano (o con una planetaria) per almeno 15 minuti (aggiungendo poca acqua tiepida se necessario), fino ad ottenere un impasto sodo e omogeneo.
Avvolgete con pellicola trasparente e lasciate riposare per almeno 30 minuti a temperatura ambiente.

Passato il tempo del riposo, iniziate ad appiattire il panetto su una spianatoia infarinata con un mattarello.
Una volta ottenuta una sfoglia abbastanza sottile, piegatela delicatamente un paio di volte su se stessa.

Con un coltello, ricavate quindi le vostre tagliatelle, tagliando l’impasto piegato in striscioline della larghezza che preferite (preferibilmente uguali tra loro).

Tutto qua: la pasta al grano saraceno è pronta, non vi resta che cuocerla come una normale pasta fresca e utilizzarla per le vostre preparazioni.

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