Categoria: Ricette veloci

Albert Adrià a Milano: Spagna e Giappone insieme da Nobu

Albert Adrià a Milano: Spagna e Giappone insieme da Nobu

Cosa succede se lo chef spagnolo Albert Adrià incontra a Milano la cucina giapponese di Nobu, il ristorante della Maison Armani? Ne nasce una cena a quattro mani – quelle di Adrià e del resident chef Antonio D’Angelo – in cui sapori apparentemente lontani si ritrovano in 15 portate che sanno di Oriente e Mediterraneo.

La cena è nata in occasione di Armani Restaurants Insieme: il ciclo di cene con chef ospiti che porta quest’anno nei ristoranti di Tokyo, New York e Milano per offrire ai clienti menù inediti, creativi e inaspettati. Dopo la tappa di Tokyo – in cui Adrià ha lavorato con l’executive chef Carmine Amarante e anche Antonio D’Angelo -, il 13 e 14 giugno chef Adrià è passato da Milano prima di approdare – il 26 e 27 settembre – a New York.

Prima di passare al racconto per immagini della serata, una piccola presentazione degli chef.

I protagonisti

Chi è Albert Adrià

Formazione da pastry chef, oggi guida Enigma, il suo ristorante 1 stella Michelin a Barcellona. È stato nominato tra le persone più influenti nel panorama gastronomico dalla rivista Time. È il fratello di Ferran Adrià, padre fondatore della cucina molecolare, e con lui ha lavorato a El Bulli come responsabile della linea dessert.

Chi è Antonio D’Angelo

D’Angelo, Corporate Chef Armani ed Executive Chef di Nobu Milano, ha condotto un percorso professionale eclettico che gli ha permesso di guadagnare una comprensione completa del mondo della cucina e delle sue logiche. Chef personale di Giorgio Armani per anni, dal 2009 guida la cucina di Nobu Milano e affianca a questo ruolo quello di Corporate Chef, occupandosi in prima persona di tutti i progetti di ristorazione del gruppo – dalle nuove aperture al catering, dal delivery alle collaborazioni, come Armani Restaurants Insieme. Ha creato l’Orto di Mimì, orto kilometro zero con agricoltura sostenibile che fornisce Nobu Milano di verdure, wasabi e molto altro.

Da Nobu tra Oriente e Mediterraneo: il racconto

Da questo mix di conoscenze ne è nato un menù di stile giapponese in cui si fondono i sapori del Mediterraneo. Ecco le portate:

  • Piel crujiente de bacalao con polvo de kimchi, ovvero Pelle di merluzzo croccante con polvere di kimchi
  • Gomadofu
  • Jamón de toro con caviar, ovvero il prosciutto tipico spagnolo ma fatto con ventresca di tonno, con caviale
    Nabo Daikon “cocido”, daikon cotto con un cuore di brodo
  • Ceviche de corvina con almendras tiernas, ovvero ceviche di corvina, pesce d’acqua salata dal sapore delicato, con mandorle tenere
  • Abalone, granita di ceviche, caviale, dove l’abalone è stato cotto 3 ore in pentola a pressione
  • Hamachi usuzukuri con ponzu de jugo de piparrak, dove il piparrak, tipico peperoncino basco,
  • Selezione di nigiri
  • Espárrago blanco con kimizu de perejil, ovvero asparago bianco con kimizu di prezzemolo
    Gyoza di calamaro, limone e patate
  • Pepino a la brasa con Hoisin casero, cetriolo alla griglia con salsa hoisin fatta in casa
  • Wagyu, bambu, yakiniku
  • Bento de fruta de temporada, bento di frutta di stagione
  • Liquirizia, yuzu, sata andagi
  • Castela de chocolate y yuzu, dolce di cioccolato e yuzu.

In un susseguirsi di sapori delicati, tenere consistenze e portate dalle diverse temperature, Ceviche di corvina, Abalone, Hamachi usuzukuri e Wagyu – uno dei piatti di punta di Nobu Milano – hanno saputo sorprendere piacevolmente.

Gran trionfo di dolci: «I pasticceri di Nobu Milano sono bravissimi», ha detto Adrià facendo i complimenti alla brigata di chef D’Angelo capitanata, per la parte pastry, da Giuseppe Allegretta. Ha aperto la selezione di dolci una bento sorprendente, dove l’arancio non era tale ma sapeva di arancio, la ciliegia in realtà nascondeva umeboshi e l’ananas, a forma di sashimi, sprigionava un sapore unico grazie al wasabi e alla salsa di soia. Notevoli anche i sata andagi, i dolcetti da street food giapponesi rivisitati in versione gourmet: una chiusa giocosa prima dell’arrivederci nella Grande Mela.

Alcune immagini dei piatti proposti

Ricetta Focaccia gialla | La Cucina Italiana

Ricetta Focaccia gialla | La Cucina Italiana

Step 1

Per la ricetta della focaccia gialla, impastate la farina con 400 g di acqua, il lievito e l’olio. Quando il composto comincia a prendere forza, unite anche il sale. Aggiungete lo zafferano e lavorate l’impasto finché non sarà liscio e omogeneo.

Step 2

Mettetelo in un recipiente coperto con la pellicola e lasciatelo lievitare in frigo per 12 ore.

Step 3

Toglietelo dal frigo, lasciatelo 1 ora a temperatura ambiente, quindi fate una piegatura ogni 30 minuti per 3 volte: stendete il panetto a triangoli, piegatelo a portafoglio in tre parti, poi ridategli una forma di palla, lasciando le «giunture» sotto, e fate riposare fino alla successiva piegatura. Dopo la terza, lasciate lievitare per 2 ore, fino al raddoppio.

Step 4

Riprendete poi l’impasto e stendetelo in una teglia. Ungetelo di olio in superficie e, con anche le mani unte di olio, fate dei buchi su tutta la superficie della focaccia.

Step 5

Infornate a 190 °C per 30-40 minuti. Guarnite poi la focaccia con sale grosso, pomodorini gialli e fiori di calendula.

Coldplay a Napoli tra pizza e cuoppo. Sorbillo ci racconta

La Cucina Italiana

Coldplay a Napoli: uno dei concerti più attesi dell’estate. Anzi, due, dato che la band si esibirà il 21 e il 22 giugno sul palco dello stadio Maradona. Intanto Chris Martin, Jonny Buckland, Guy Berryman e Will Champion sono già arrivati e, tra una prova e l’altra, si stanno godendo anche la città e le sue specialità gastronomiche. Cominciando proprio da Chris Martin, frontman del gruppo, che non ha aspettato nemmeno un secondo: per la sua prima serata napoletana ha ceduto alla tentazione di un’ottima pizza, con la sua compagna, l’attrice Dakota Johnson, e il figlio minore Moses, nato dal matrimonio con l’attrice Gwyneth Paltrow.

Coldplay a Napoli e la pizza di Chris Martin

Destinazione? La pizzeria di via dei Tribunali di Gino Sorbillo che – come sempre quando arrivano vip in visita – gli ha dedicato una margherita con la scritta «Coldplay» fatta con piccole strisce di mozzarella. Un pensiero semplice, molto apprezzato dal cantante: «Voi napoletani siete simpaticissimi, vi amiamo, siamo contenti di essere qui», ha raccontato Chris Martin commentando l’accoglienza calorosa.

Chris Martin e il «cuoppo»

«Gli è molto piaciuto anche il “cuoppo” di frittini», racconta Gino Sorbillo, che ha accolto Chris Martin e Dakota Johnson insieme a suo fratello Toto. «Gli abbiamo preparato tutti i classici: dalla frittata di maccheroni alla mozzarella in carrozza, e poi i crocché», dice ancora il pizzaiolo elencando alcune delle specialità del fritto napoletano. Perché Chris Martin è andato proprio da lui? «Io credo che arrivino qui per assaggiare un piatto storico, per scoprire una tradizione collaudata, una pizza che facciamo da 100 anni»  commenta ancora Sorbillo senza nascondere un pizzico di orgoglio.

La calorosa accoglienza napoletana per i Coldplay

Insomma, Chris Martin, Dakota Johnson e Moses Martin si sono goduti una bella cena, e in tutta tranquillità perché per loro per tutta la serata c’è stato un cameriere a completa disposizione che li ha tenuti anche al riparo da potenziali fan indiscreti.  Il caloroso «assalto» c’è stato dopo, quando i tre ne hanno approfittato per fare una passeggiata sul lungomare, dalla pizzeria di Sorbillo fino a Castel dell’Ovo. I video che girano in rete sono centinaia, come le strette di mano che il cantante – in giro come sempre con il suo berretto di ordinanza –  ha concesso ai suoi ammiratori.

Coldplay a Napoli, e la città è in fermento

Intanto tutto è pronto: i concerti sono entrambi sold out da tempo, e lo stadio Maradona è blindato da giorni. Lo staff dei Coldplay è al lavoro già dal 14 giugno per montare il palco, i camerini, fare il sound check e definire gli ultimi dettagli per accogliere fan che arriveranno da tutta Italia.

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