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Polenta bianca: cos’è e come cucinarla

Polenta bianca: cos'è e come cucinarla

Curiosi di scoprire la polenta bianca, classica preparazione veneta? Seguite i consigli degli chef de La Scuola de La Cucina Italiana sulla cottura e gli abbinamenti!

La polenta bianca è utilizzata nella cucina veneta, in particolare nelle provincie di Venezia, Treviso e Padova. La sua diffusione in questa zona d’Italia è dovuta alla tradizionale presenza delle coltivazioni di mais bianco, chiamato anche Biancoperla. Qual è la differenza fra polenta bianca e polenta gialla? La polenta bianca, ottenuta dalla macinazione di questo tipo di mais, è tendenzialmente più delicata di quella gialla e la sua grana, inoltre, è più fine.

Quale pentola utilizzare per la cottura?

La polenta viene tradizionalmente preparata utilizzando dei paioli di rame: questo materiale permette di diffondere il calore in modo uniforme. In alternativa, si può utilizzare una pentola alta e stretta, così da non far evaporare troppo velocemente il liquido; il materiale da preferire in questo caso è l’alluminio, così che la conduzione del calore sia uniforme. La temperatura del fornello deve sempre essere tenuta abbastanza bassa.

Come rendere la polenta bianca cremosa?

Se volete ottenere una polenta dalla consistenza più cremosa, basta semplicemente aggiungere più acqua durante la fase di cottura. Per una versione, invece, ancora più avvolgente potete preparare la polenta in anticipo, lasciarla riposare e, al momento del servizio, aggiungere alla polenta del latte o della panna, amalgamando il tutto con una frusta elettrica. Il risultato sarà estremamente delicato e potrà essere il perfetto accostamento per preparazioni croccanti.

Qual è l’abbinamento migliore?

La polenta bianca è tipica della regione Veneto e tradizionalmente viene abbinata a pietanze di questa zona. Il consiglio è quello di abbinarla a preparazioni a base di pesce; la polenta bianca è, infatti, più delicata della polenta gialla e permette, quindi, di esaltarne i sapori. Inoltre, avendo un colore molto particolare, è possibile giocare con il contrasto, abbinando la polenta bianca a ingredienti dai colori accesi.

Una ricetta: Polenta bianca con seppie mantecate al nero e olio al prezzemolo

Martedì 19 novembre si è tenuta, a La Scuola de La Cucina Italiana, una cena speciale in collaborazione con Cantine Maschio: è stata un’occasione unica per scoprire una terra ricca di sapori e di paesaggi dalla collina Trevigiana del Prosecco, da poco patrimonio Unesco, alla verdeggiante pianura tra il Piave e il Sile.

In abbinamento ai vini della cantina, sono state realizzate da Marco Cassin, chef de La Scuola, quattro portate, ispirate alla cucina tradizionale veneta. Se siete curiosi di scoprire il menu preparato, guardate le immagine nella gallery! In questa occasione abbiamo, inoltre, raccolto una ricetta per utilizzare la polenta bianca anche nei vostri piatti. Scopritela qui sotto!

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Ingredienti per 4 persone

1 litro Acqua
600 g Seppie
250 g Farina di mais bianco
100 ml Olio extra vergine di oliva
45 g Nero di seppia
30 g Prezzemolo
Sale

Procedimento

Far bollire l’acqua; aggiungere il sale e aspettare che sia completamente sciolto. Aggiungere la farina delicatamente, continuando a girare con la frusta. Una volta creata la massa principale, continuare a girare con un mestolo di legno. Dopo circa 40 minuti la polenta sarà pronta.
Preparare un’acqua aromatizzata con sedano, alloro, porro, chiodi di garofano e bacche di ginepro; salarla e portarla a bollore. Dopo aver pulito le seppie, sbollentarle per pochi secondi.
Mettere il nero di seppia in un pentolino con un po’ di acqua; una volta raggiunto il bollore, aggiungere le seppie e completare la mantecatura.
Sbollentare il prezzemolo in acqua salata; aggiungerlo all’olio e frullarlo. Infine, filtrarlo. Servire, posizionando la polenta alla base e le seppie al nero sopra; terminare con delle gocce di olio al prezzemolo.

Siete curiosi di scoprire altri consigli utili in cucina? Iscriviti a uno dei corsi de La Scuola de La Cucina Italiana: clicca qui per guardare il calendario!

Testi di Caterina Limido

Le frìtole, il miglior modo di festeggiare il Carnevale a Venezia

Le frìtole, il miglior modo di festeggiare il Carnevale a Venezia

Ogni regione ha il suo fritto di Carnevale e Venezia non è da meno, tutt’altro. Le frìtole, frittelle veneziane, il dolce di Carnevale della laguna, venivano preparate dai fritoleri già in epoca rinascinamentale, ed era un’attività così importante che nel 1600 nacque una corporazione che garantiva zone e diritti delle famiglie appunto dei fritoleri.
Ora, dopo la scomparsa di questo mestiere, le frìtole vengono preparate nelle storiche pasticcerie della città e in tutte le famiglie, ma la ricetta rimane da secoli la stessa – un impasto morbido di uova, farina, zucchero, uvetta e pinoli, fritto in olio bollente e cosparse di zucchero – con le consuete variazioni casalinghe e locali che prevedono l’aggiunta di creme, frutta, fiori e erbe spontanee.

Io, alla storica pasticceria Rosa Salva, non ho resistito ad assaggiare oltre quelle classiche, le versioni ripiene di crema chantilly e zabaione. Rigorosamente caldissime!

Ecco la ricetta delle frìtole

Ingredienti (per 6 persone):

400 g di farina
125 ml di latte
1 cucchiaio di zucchero
2 uova
1 bicchierino di rhum
30 g di lievito di birra
sale
olio di arachide per friggere
zucchero a velo

Preparazione

Sbriciolate il lievito in una tazza e diluitelo in 3 cucchiai di acqua tiepida. A parte fate ammollare l’uvetta nell’acqua.
Setacciare la farina, mescolatela con lo zucchero e un pizzico di sale. Disponetela a fontana, aggiungere uova, rhum e il lievito.
Mescolare, aggiungendo il latte tiepido, fino a che la pastella non sia densa. Scolate l’uvetta e asciugatela e aggiungetela all’impasto.
Lasciate lievitare fino a che il volume non sarà raddoppiato. A questo punto mettete sul fuoco una padella con olio molto caldo e versatevi l’impasto a cucchiaiate. Quando saranno abbastanza scure scolatele con una schiumarola, asciugatele dall’olio in eccesso e spolveratele di zucchero.

Anna in Casa: ricette e non solo: Risotto fiori di zucchine e stracciatella

Anna in Casa: ricette e non solo: Risotto fiori di zucchine e stracciatella

Strega comanda color…

Scusate, sarò impopolare ma le scene viste domenica, prima ancora di entrare in zona gialla, mi hanno fatto pensare che dovremmo stare tutti un po’ più attenti. Io capisco che sia una situazione difficile, lo è per tutti ma forse se ci aiutiamo a vicenda possiamo allungare il passo e lasciare indietro questo virus che per ora ha dimostrato di essere più veloce di noi. C’è tantissima gente, la maggior parte credo, che rispetta le regole ma purtroppo c’è ancora chi non lo fa, come le persone che vediamo nei servizi dei telegiornali o sui social. 

So che è difficile ma conserviamo il colore che abbiamo conquistato aiutandoci a vicenda, solo così possiamo fare qualcosa per chi sta male, per chi assiste, per chi deve o vorrebbe lavorare e per la parte della memoria di tutti noi, i nostri anziani.

Intanto in tavola semplicemente un  risotto.

Ingredienti

280 g di riso

700 ml di brodo vegetale caldo

8 zucchine con i fiori

1/2 bicchiere di vino bianco

1/2 scalogno tritato

3 cucchiai di formaggio grattugiato

2 cucchiai circa di stracciatella

prezzemolo tritato

3 cucchiai di olio d’oliva 

Preparazione

Lavare e privare delle parti di scarto le zucchine. Tagliarle a rondelle sottili.

Delicatamente pulire i fiori di zucca e privarli del pistillo centrale.

In una pentola preparare il brodo e una volta pronto tuffarci le zucchine.

In una padella a bordi alti versare l’olio caldo aggiungere lo scalogno lasciandolo rosolare leggermente.
Aggiungere il riso facendolo tostare, sfumare con il vino e una volta completamente evaporato aggiungere le rondelle di zucchine tolte dal brodo.
A questo punto iniziare a versare un mestolo alla volta il brodo e cuocere mescolando ti tanto in tanto e aggiungendo brodo in modo da tenerlo umido ma non con troppo liquido.
A circa 3-4 minuti dalla fine cottura unire i fiori di zucchine a pezzi e portare a fine cottura.
A fine cottura aggiungere il burro e il formaggio grattugiato, mescolare, spegnere la fiamma e lasciare riposare il riso 2-3 minuti.
Cospargere con il prezzemolo tritato, mescolare, impiattare e servire con un cucchiaino di stracciatella.

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