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Che cos’è l’acrilammide e perché è un pericolo per la salute?

La Cucina Italiana

Allarme acrilammide. È presente in molti cibi di cui ci nutriamo ogni giorno, ma se consumata oltre la soglia di sicurezza, potrebbe risultare pericolosa per la salute. Stiamo parlando dell’acrilammide, una sostanza chimica che si sviluppa in cottura dai 120°C, per effetto della reazione tra zuccheri e aminoacidi («di Maillard»), nei prodotti amidacei (cereali e patate), ma anche nel caffè e nelle sigarette. È presente nei panini, nei biscotti, nelle fette biscottate, negli snack ai cereali e nella frutta secca. Ma, dal momento che potrebbe avere effetti mutageni (vale a dire modificazioni del materiale genetico) e cancerogeni, l’Unione Europea, probabilmente già entro l’estate, ne stabilirà i limiti nei prodotti alimentari in commercio.

Che cos’è l’acrilammide?

Partiamo dall’inizio. L’acrilammide è stata scoperta piuttosto recentemente (nel 2001) dagli scienziati della Swedish National Food Administration. I suoi effetti sono stati studiati sugli animali, in cui l’ingestione ad alte dosi aumenta il rischio di tumori e problemi neurologici e riproduttivi maschili. «Gli effetti dell’acrilammide sulla salute degli animali sono evidenti, non altrettanto quelli sull’uomo», ha spiegato Tommaso Filippini, ricercatore del Dipartimento di Scienze biomediche, metaboliche e neuroscienze all’Università di Modena e Reggio Emilia. «C’è tuttavia un’associazione positiva tra l’elevata assunzione di acrilammide e un aumento del rischio di tumori ovarici ed endometriali, specialmente per le donne non fumatrici. Al contrario, c’è una scarsa associazione con il rischio di tumore al seno, eccetto per le donne in premenopausa».

La soglia di sicurezza

Già nel 2017, l’Unione Europea aveva fissato dei limiti di riferimento alla presenza dell’acrilammide negli alimenti. Tuttavia, si trattava di una soglia indicativa, e non esisteva alcun obbligo di segnalare le quantità in etichetta, dal momento che l’acrilammide non è un vero e proprio ingrediente. Per i produttori che non rispettavano l’indicazione, poi, non era prevista alcuna sanzione.

Adesso, però, la Commissione Europea vuole fare di più: dopo una discussione tecnica basata sui dati raccolti dagli Stati europei tra il 2020 e il 2022, stabilirà i livelli massimi di acrilammide per alcuni cibi. Quali saranno, probabilmente, non si saprà che in estate. Intanto, saranno anche valutate sanzioni per i produttori che non rispetteranno le regole.

Come limitare la quantità di acrilammide

Intanto, però, ci sono alcuni consigli da seguire in cucina, per limitare il consumo di acrilammide. Innanzitutto, prediligere le cotture più lunghe e a temperature più basse. Poi, far lievitare gli impasti per oltre due ore. Gli esperti suggeriscono anche di conservare le patate fuori dal frigo, di scegliere una miscela arabica per il caffè e di friggere, grigliare e tostare facendo attenzione a non bruciare i cibi. Il segreto per una frittura sicura è quello di aggiungere un 3% di tè verde alla panatura: i polifenoli riducono del 50% l’acrilammide prodotta.

45 anni di carriera, 7 stelle e tanta beneficienza | La Cucina Italiana

45 anni di carriera, 7 stelle e tanta beneficienza
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Come celebrare 45 anni di carriera? Bruno Barbieri ha avuto un’idea meravigliosa: preparare un menù degustazione di 7 portate, una per ogni stella Michelin conquistata, ad un grande charity dinner per Fondazione AIRC con tanti amici. Quando? Il 15 febbraio, Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile – un giorno che non ci lascia indifferenti.

Tutti i numeri della serata

Nella storica sede milanese di Banco BPM, sotto la suggestiva cupola di vetro alta 18 metri progettata negli anni ’30 da Giovanni Greppi, chef Bruno Barbieri ha festeggiato la sua straordinaria carriera con un menù composto da 7 portate per ripercorrere le sue 7 stelle nei sapori e nei colori.

Madrina della serata, l’ambasciatrice AIRC Cristina Parodi, che ha presentato sul palco gli ospiti amici dal cantante dei Negroamaro Giuliano Sangiorgi allo street artist Mauro Roselli fino allo stilista Gabriele Pasini, davanti alle aziende clienti di Banco BPM – tutti uniti a sostegno della ricerca sui tumori pediatrici.

Un evento di grande successo che ha consentito a Fondazione AIRC di raccogliere nuove risorse per garantire continuità ai migliori ricercatori impegnati a trovare cure sempre più efficaci per tutti i piccoli pazienti.

Ecco i numeri della serata speciale:

  • 45 anni di carriera
  • 7 stelle Michelin accumulate
  • 1 menù degustazione di 7 portate
  • 19 tavoli per 228 ospiti presenti in sala
  • 11 persone in brigata più i camerieri
  • oltre 205 mila euro di donazioni raccolte 
  • da 10 anni testimonial AIRC

Frappe di Carnevale: la ricetta della tradizione da fare ora

La Cucina Italiana

Le frappe di Carnevale, oppure chiacchiere, bugie, crostoli… Insomma: chiamatele come preferite, come meglio sono conosciute nella vostra regione, ma preparatele!
Noi vi suggeriamo la ricetta classica della frappe di Carnevale come le vuole la tradizione e poi una ricetta semplificata con soli tre ingredienti.

La ricetta classica delle frappe di Carnevale

Ingredienti

500 g di farina 00
70 g di burro
50 g di zucchero a velo
130 g di latte
1 limone
20 g di grappa bianca
15 g di vino bianco secco
2 tuorli
un pizzico di sale
olio di arachidi per friggere qb

Procedimento

Su una spianatoia disponete la farina a fontana e aggiungete il burro morbido e lo zucchero.
Lavorate il composto con le mani e poi aggiungete i tuorli, il sale, la scorza grattugiata del limone, il vino, la grappa e per ultimo il latte.
Lavorate bene l’impasto e ricoprite poi il panetto con della pellicola trasparente.
Lasciate riposare la pasta in frigo per un’ora e quindi dividetela in piccoli pezzi.
Tirate l’impasto con il matterello o, se preferite, con la macchina per la pasta, fino a ottenere una sfoglia molto sottile, quasi trasparente.
Ritagliate con una rotellina dentata dei rettangoli di 4×6 cm, praticate un taglio nel mezzo e friggete le frappe in abbondante olio di arachidi per un paio di minuti.
Una volta dorate, asciugatele su un foglio di carta assorbente e poi spolverizzatele con lo zucchero a velo.

Frappe: la ricetta più facile

Ingredienti

230 g di farina 00
200 ml di panna fresca
1 arancia

Procedimento

Spremete mezza arancia e grattugiatene la scorza.
Mescolate la farina con la panna, il succo dell’arancia e la scorza fino a ottenere un impasto elastico.
Dividetelo in più parti e stendetelo fino a ottenere una sfoglia molto sottile.
Ritagliatela in tante strisce e incidete il centro con uno o due tagli verticali.
Friggete le frappe poche alla volta in una padella con olio di semi bollente e poi scolatele su carta assorbente.
Una volta tiepide, decoratele con lo zucchero a velo.

Frappe con cioccolato

Potete immergere una parte delle frappe nel cioccolato fuso oppure con una forchetta lasciate cadere il cioccolato fuso sulle frappe per decorarle.
Il cioccolato fondente è l’ideale perché contrasta la dolcezza di questo dolce e si sposa bene con le fritture.
Potete anche servire le frappe con la crema spalmabile di nocciole o al pistacchio.

Come conservare le frappe

Questi dolci si conservano a lungo all’interno di una scatola di latta con chiusura ermetica e in un luogo fresco e asciutto.
Il segreto per mantenerle belle friabili sta nella frittura leggera e per questo è importante partire da una sfoglia sottilissima che in un paio di minuti frigge senza assorbire troppo olio.

Altri consigli per fare la frappe di Carnevale

frappe di carnevale

Frappe di Carnevale: i consigli

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