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Ricetta Pollo alla bellunese – La Cucina Italiana

Ricetta Pollo alla bellunese - La Cucina Italiana
  • 1 pz pollo
  • 300 g farina di mais
  • 200 g funghi champignon
  • 50 g burro
  • 40 g salame
  • 8 pz fettine di funghi porcini secchi
  • 1 pz cipolla bionda
  • 1 pz spicchio di aglio
  • prezzemolo tritato
  • brodo vegetale
  • vino bianco secco
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe

Per la ricetta del pollo alla bellunese, ammollate i funghi secchi in acqua tiepida. Mondate gli champignon e tagliateli a fette. Lavate il pollo e dividetelo in 8 pezzi; pulite bene le rigaglie e tritatele. Rosolatelo in una casseruola con il burro per 6-7 minuti, regolando di sale e di pepe. Liberate la casseruola e nella stessa soffriggete per un paio di minuti la cipolla tagliata a fette, lo spicchio di aglio, schiacciato con la buccia, e un cucchiaio di prezzemolo tritato; quindi unite di nuovo il pollo, sfumate con un goccio di vino bianco e lasciate evaporare per 3-4 minuti; aggiungete anche le rigaglie e il salame tritati,
i funghi secchi e 1 mestolo di brodo e proseguite la cottura per 45 minuti. Unite, infine, gli champignon, cuocete ancora per 5 minuti, spegnete la fiamma e condite con 2 cucchiai di prezzemolo tritato.
Per la polenta: portate a bollore 1,5 litri di acqua con un filo di olio e un pizzico di sale. Versatevi la farina di mais, mescolando con una frusta. polloCuocete la polenta per 40-45 minuti, mescolando di tanto in tanto. Versatela infine in un piatto di portata. Accomodate i pezzi di pollo sulla polenta, completate con il sughetto e servite subito.

ecco il primo delivery Tre Stelle, firmato Da Vittorio

ecco il primo delivery Tre Stelle, firmato Da Vittorio

Il ristorante di Brusaporto è chiuso. Ma la famiglia più famosa della ristorazione italiana ha creato in poche ore tre menu completi, da consegnare a casa. Una soluzione ad alto livello, ma anche un esempio di come reagire al momento durissimo

«In un momento storico delicato come quello che stiamo vivendo e che coinvolge tutti, anche noi ristoratori, dobbiamo essere uniti come non mai nel rispetto delle regole. Perché solo così riusciremo a rialzarci più in fretta. Allo stesso tempo, vogliamo stare vicini ai nostri clienti e con questo servizio delivery possiamo continuare a far vivere a casa la qualità firmata Da Vittorio». Parole (e opere) di una delle più belle famiglie della ristorazione italiana (e mondiale): i Cerea che vedete insieme nella foto in apertura. Sono da sinistra Bobo, Rossella, mamma Bruna – che insieme al marito Vittorio Cerea ha posto il primo mattone della leggenda – , Barbara, Francesco, Chicco: hanno chiuso, come tantissimi colleghi, il ristorante tristellato a Brusaporto nel rispetto delle regole e pensando al benessere di tutti. Ma non mollano e pensando a una clientela affezionata ed esigente come la propria, hanno trovato una soluzione che permette di poter continuare a gustare, a casa, un’offerta gastronomica al top.

Tre menu da quattro portate

Sarà possibile scegliere tra tre diversi tipi di menu da quattro portate ciascuno, che incontrano le esigenze di tutti i palati, fermo restando che sarà possibile – su richietsa – anche creare menu personalizzati o richiedere un cuoco a casa. Ogni settimana, inoltre, un piatto speciale arricchirà la proposta (come ad esempio, la bouillabaisse o l’iconica orecchia d’elefante). La proposta a base di pesce (a 120 euro) prevede Insalata di piovra alla galiziana, Riso Pilaf con gamberi al curry, Branzino con caponata di verdure alla siciliana e Tiramisù. Chi preferisce la carne (a 100 euro) potrà gustare Polpettine di vitello con piselli e crema di sedano rapa, Gnocchetti di ricotta e patate con fricassea di vitello e maiale, Oyster Blade affumicata, patata prezzemolata e spinacino novello, per chiudere con Divina, un dolce al cioccolato. Il menu vegetariano (a 90 euro) include Asparagi alla mimosa con salsa Mornay, Crespella con fonduta di crema di piselli, Erbazzone al forno, stracciatella, olive taggiasche e pomodoro confit e Bolero (dolce a base di pistacchio e fragole gluteen free).

Studiato su misura

Ogni menu sarà accompagnato da un piccolo snack iniziale, da una selezione di pane realizzato da Da Vittorio e da golose amenities (come bon bon e assaggi di colomba pasquale) per concludere in  dolcezza il pasto. Per ordinare il menu basterà contattare il numero 035681024 oppure inviare una mail a info@davittorio.com: la consegna avverrà direttamente a casa e all’interno ci saranno le istruzioni per servire al meglio i piatti. Al di là che probabilmente – e purtroppo, per certi versi – si tratta del primo delivery tristellato, studiato in brevissimo tempo a causa di un evento drammatico, a noi piace tantissimo l’idea. Perché nel ripensare il tempo a disposizione, bloccati nelle propria casa come è giusto che sia, il pranzo o la cena riprendono una centralità (forse) in via di sparizione. Che poi siano spaghetti al pomodoro o i capolavori di un locale come Da Vittorio importa relativamente. Ma ancora una volta i Cerea sono da elogiare. Del resto sono una grande famiglia in ogni senso, che non vede l’ora di riaprire Brusaporto per creare la solita, magica atmosfera. Sarà bellissimo tornare, più che mai.

Ricetta Stinco di vitello arrosto e cavolo cappuccio

Ricetta Stinco di vitello arrosto e cavolo cappuccio
  • 2 Kg stinco di vitello
  • 1 pz cavolo cappuccio rosso
  • 1 pz cipolla rossa
  • 1 pz mela
  • limone
  • burro
  • brodo vegetale
  • aceto di mele
  • olio extravergine di oliva
  • sale grosso
  • pepe in grani

Per la ricetta dello stinco di vitello arrosto e cavolo cappuccio, raccogliete in un mortaio un pugno di sale grosso, 1 cucchiaio di grani di pepe e la scorza tritata di 1 limone. Pestate tutto insieme, fino a ottenere un trito profumato. Cospargete tutta la superficie dello stinco con questo composto, accomodatelo in una teglia, conditelo con un filo di olio e qualche fiocchetto di burro, quindi infornatelo a 200 °C per 1 ora e 20 minuti circa. Tagliate il cavolo cappuccio a striscioline. Affettate anche la cipolla rossa, sbucciata. Sbucciate la mela
e tagliatela a pezzetti.
Rosolate la cipolla con la mela in un’ampia padella con un filo di olio per 2 minuti. Aggiungete il cavolo cappuccio, salatelo e stufatelo per circa 10 minuti bagnandolo con 1 mestolo di brodo vegetale; aggiungete 2 cucchiai di aceto e cuocetelo per altri 10 minuti. Sfornate lo stinco e toglietelo dalla teglia; stemperate il fondo di cottura con un mestolo di brodo, scaldatelo, quindi filtratelo, ottenendo un sughetto. Servite lo stinco con il suo sughetto
e il cavolo cappuccio.

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