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Panini all’olio croccanti fuori e morbidi dentro

Panini all’olio croccanti fuori e morbidi dentro

Qui c’è ancora un profumo che sembra di entrare in una forneria, credetemi.

E’ la ricetta di panini che più mi piace, facile, veloce e il giorno dopo a colazione questi bocconcini sono ancora buonissimi. 

Se il pane mi serve per il pranzo, preparo l’impasto alle 8 e alle 12 al massimo inforno.

Ingredienti per 8 panini

300 g di farina 0 

140-150 ml di acqua a temperatura ambiente

20 ml di olio extravergine d’oliva

10 g di lievito di birra

7 g di zucchero

7 g di sale

Procedimento

Versare in un recipiente metà bicchiere dell’acqua prevista in ricetta, unire il lievito e lo zucchero e mescolare.

Sempre dalla dose di acqua prevista in ricetta (che sarà ovviamente meno dato che abbiamo già tolto il mezzo bicchiere per il lievito), togliere 2 cucchiai di acqua e utilizzarla per sciogliere il sale.

Nella ciotola della planetaria inserire la farina, versare l’acqua, iniziare ad impastare con l’inserto a gancio, unire l’acqua con il lievito e , dopo qualche secondo, il sale sciolto. 

Infine, con la planetaria in azione, a filo aggiungere l’olio.

Continuare ad impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo, liscio e ben incordato.

Trasferire l’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato e formare un panetto da mettere in una ciotola capiente e coperta; lasciare lievitare fino al raddoppio del volume.

Trascorso il tempo di lievitazione, rovesciare il panetto sulla spianatoia infarinata e, prima con le dita, poi con il matterello, formare un rettangolo.

Con un coltello ben affilato tagliare a metà il rettangolo di pasta; ogni metà tagliarla a metà e poi ogni pezzo ancora a metà, fino ad ottenere 8 piccole strisce..

Arrotolare ogni strisce a formare dei salsicciotti da adagiare distanziati in una teglia foderata con carta forno.

Lasciare lievitare i panini per un’ora.

Una volta lievitati, scaldare il forno a 230°C e inserire nel forno (se non avete la funzione vapore) una scodellina con un pochino di acqua.

Delicatamente infarinare la superficie di ogni panino e poi con una lametta o un coltello dalla lama molto affilata, incidere delicatamente la superficie.

Infornare e dopo 5 minuti abbassare la temperatura a 180°C e cuocere per circa 20 minuti o fino a doratura.

Una volta pronti, sfornare e mettere i panini a raffreddare su una gratella.

                                       


» Burger di barbabietola – Ricetta Burger di barbabietola di Misya

Misya.info

Frullate le barbabietole con un minipimer insieme con paprica, cumino, lino, sale e pepe.
Aggiungete i fagioli e frullate grossolanamente anche questi, quindi incorporate anche il pangrattato (a mano, in modo da non terminare di frullare i fagioli).

Formate i burger con un coppapasta da circa 10 cm, compattandoli bene, e cuoceteli su una piastra (o una padella antiaderente) ben calda e leggermente unta.

I burger di barbabietola sono pronti, serviteli subito.

Ricerche frequenti:

Cantarelle, la versione romagnola dei pancakes

Cantarelle, la versione romagnola dei pancakes

Le cantarelle, antico dolce caratterizzato da ingredienti poveri e genuini e una ricetta semplice, sono la versione romagnola dei pancakes

Il profumo delle cantarelle calde, appena fatte e ricoperte con una leggera spolverata di zucchero, rappresentano un piacevole ricordo d’infanzia per molti emiliani. Per chi non lo sapesse le cantarelle romagnole, dolce della tradizione della vecchia Romagna fatto con farina, acqua e sale, sono la versione regionale dei più popolari e internazionali pancakes.

Come preparare le cantarelle secondo la tradizione romagnola

Le cantarelle, come qualsiasi altra ricetta povera di origine contadina, sono da sempre preparate con ingredienti semplici, poco costosi e sempre presenti nelle nostre dispense. Per cucinarle, secondo la ricetta originale, si versa della farina in una ciotola, si aggiunge un pizzico di sale e gradualmente si versa dell’acqua fredda (poco più del peso della farina), mescolando con una frusta; un tempo la farina arrivava direttamente dal mulino, al giorno d’oggi può essere utilizzata la farina 00 o, come vedremo più avanti, si può optare per un mix di farine diverse. Diversamente dai pancakes, quindi, le cantarelle non contengono né lievito né uova.
Una volta ottenuta una pastella liscia, morbida e piuttosto densa, questa viene versata con un mestolo su una piastra bollente (oggi va bene anche una padella antiaderente), in modo da formare dei dischi da circa 10 centimetri di diametro. Il procedimento di cottura è simile a quello delle crêpes, e prevede che la frittella venga cotta bene da entrambi i lati. Nel frattempo si versa in un piatto grande o una ciotola capiente un filo di olio extravergine di oliva e un po’ di zucchero semolato, su cui andrà adagiato un primo strato di cantarelle. Si prosegue poi con la cottura, andando di volta in volta ad aggiungere tra le frittelle vari strati di condimento. Quello che si otteneva era un dolce povero, ma gustoso, genuino e  profumato, perfetto per uno spuntino veloce e abbondante.

Le tante varianti moderne di questo dolce romagnolo

Non c’è piatto italiano di origine contadina che non abbia subito variazioni, anche in base agli ingredienti di cui di volta in volta si disponeva, dando vita a ricette personalizzate, custodite e tramandate di famiglia in famiglia. Molti romagnoli amano, ad esempio, aggiungere all’impasto un pizzico di bicarbonato o sostituire all’acqua il latte, così da ottenere delle frittelle ancora più morbide. Molto frequente è anche l’introduzione della farina gialla di granturco, che viene spesso mescolata a quella bianca. Quello che con il tempo si discosta sempre più dalla ricetta tradizionale è soprattutto la farcitura finale; in tempi moderni, infatti, molti sostituiscono lo zucchero a velo a quello semolato o il burro all’olio extravergine di oliva. C’è poi chi, similmente ai pancakes, ama versare sulle cantarelle calde, del miele o dello sciroppo d’acero, o servirle con marmellate e conserve fatte in casa quali, ad esempio, la marmellata di fichi o di frutti di bosco. Per dare a questo dolce un tocco originale ma comunque fedele alla tradizione culinaria emiliana, si può guarnire con qualche cucchiaino di savor, ovvero una sorta di confettura di origine modenese fatta con mosto d’uva e con l’aggiunta di frutta autunnale.

Insomma, questo dolce emiliano è davvero veloce e semplice da cucinare e può essere adattato ai propri gusti; non resta, quindi, che scegliere se optare per la ricetta contadina o se cimentarsi in qualche fantasioso esperimento.

Foto da Instagram @ nadina.serravezza, Valverde, Emilia-Romagna, Italy (https://www.instagram.com/p/B47cd8aFfNU/).

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