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Spaghetti pancake, la colazione insolita per le Feste

Spaghetti pancake, la colazione insolita per le Feste

In questo periodo di Feste, è bello dedicarsi alla cucina. E se provassimo a fare gli Spaghetti pancake, che hanno spopolato nel 2023 sui social? Si tratta di originalissimi e divertenti pancake – come dice il nome stesso – che somigliano a degli spaghetti. La preparazione è semplicissima e l’effetto wow è assicurato, magari anche da preparare in famiglia tutti insieme.

Giada Bellegotti

Possono essere divertenti da proporre ai bambini ma anche per sorprendere gli amici invitati da voi per un insolito brunch. Su Tik Tok sono in moltissimi a mostrare video in cui si cimentano nella preparazione di questi originali pancake e le varianti si sprecano: c’è chi li fa color arcobaleno, chi propone le tagliatelle. Una cosa è certa: piacciono perché sono divertenti ma, come i pancake classici, sono buonissimi!

Spaghetti pancake: la ricetta

Ingredienti per 2 porzioni

  • 125 g di farina 00
  • 1 uovo
  • 20g di burro sciolto e fatto raffreddare + 1 una noce
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • latte qb (circa 150 g)

L’insalata russa di Natale, come si cucina a casa di Ernst e Frau Knam

La Cucina Italiana

L’insalata russa di Natale è il piatto della tradizione che non manca mai sulla tavola delle Feste di Ernst e Frau Knam. È proprio dalla consorte del pasticciere tedesco che arriva questa splendida ricetta piena di sapore, ma soprattutto di amore. Infatti, come ben sottolinea Ernst Knam, questo è il vero segreto dell’insalata russa di Natale, che è bellissimo poter cucinare con il proprio partner o famigliari. I ricordi di Frau Knam, ovvero Alessandra Mion, sono dolcemente legati alla cucina di mamma Teresa, con la quale preparava l’insalata russa con tanto affetto, e che propone per il vostro menù di Natale.

Insieme sul piccolo schermo per lo speciale Natale in cucina con Food Network in onda in questo periodo sul canale 33, i coniugi Knam hanno proposto l’antipasto per eccellenza, l’insalata russa di Natale, mostrando ogni passo della facile ricetta. Da qui abbiamo estrapolato alcuni consigli davvero utili da tenere bene a mente quando si prepara il piatto delle Feste.

I segreti dell’insalata russa di Natale secondo i coniugi Knam

  1. Preferite il sale di Maldon perché è più delicato e meno salato;
  2. Importante raffreddare bene gli ingredienti cotti come i piselli, le carote e le patate affinché non vi siano problemi di amalgama;
  3. Ritoccate con una leggera pennellata di olio di semi le decorazioni, dalle uova sode ai cetriolini, in modo da essere più brillanti;
  4. Schiacciate le patate lesse con la forchetta in modo da avere pezzi più grossi dando così un senso sfizioso di croccantezza e masticabilità;
  5. Per impiattare, utilizzate uno stampo da torta apribile unto di olio di semi in modo da poter scivolare via facilmente mantenendo la forma.

Ricerche frequenti:

Mele dell’Alto Adige, lasciatevi tentare

Mele dell'Alto Adige, lasciatevi tentare

È il turno delle mele dell’Alto Adige. Non c’è Paese al mondo con tanta ricchezza e varietà di prodotti, naturali come li regala il territorio o lavorati da mani esperte in modi semplici, che sono antichi e insieme i più contemporanei. Prosegue il viaggio alla scoperta delle nostre bontà, da quelle più conosciute a quelle meno note lontano dalla zona di produzione. 
Vi piacciono dolci oppure acidule? Cercate le vostre mele preferite tra le varietà dell’Alto Adige.

Mele dell’Alto Adige

Il più grande frutteto d’Europa è l’Alto Adige, ve si raccoglie il 10% delle mele di tutto il continente, addirittura il 25% delle biologiche. Il primo merito è dei trecento giorni di sole l’anno, delle abbondanti piogge primaverili, di estati e autunni solitamente miti, insomma delle condizioni ideali per la coltivazione fino a mille metri di altitudine. Il clima assolutamente unico, la passione dei coltivatori e le pratiche agricole ecologiche regalano alle mele dell’Alto Adige succosità e croccantezza.

Nella regione sono ben tredici le varietà tutelate dal marchio europeo Igp. La più diffusa è la Golden Delicious, dal colore giallo e polpa croccante, seguita dalla Gala con le tipiche sfumature rosse e dalla Red Delicious, con il rosso intenso e uniforme. Tutte belle da vedere e da gustare, secondo le preferenze: ci sono le acidule Granny Smith, Topaz e Bonita, le dolci-acidule Braeburn, Kanzi® e Kissabel®, le dolci Red Delicious, Royal Gala, Ambrosia… Le mele ci ricordano anche Biancaneve, Newton, Guglielmo Tell, Nonna Papera, e prima di tutto e tutti Adamo ed Eva. Favole e miti che in Alto Adige sono diventati una risorsa economica trasformandosi in marchio: quello dei frutti della Val Venosta sono due coccinelle. Chi le ha nel frutteto, dicono i contadini, ha già vinto perché i simpatici insetti sono indispensabili nella lotta contro i parassiti e simbolo di una frutticoltura rispettosa dell’ambiente.

Carta d’Identità della mela dell’Alto Adige

TERRITORIO – Le coltivazioni si estendono per una lunghezza di 100 km lungo l’Adige, dalla Val Venosta fino alla Bassa Atesina. Meleti estesi anche nella Valle dell’Isarco, vicino a Bressanone. I frutti crescono bene a un’altitudine tra 200 e 1.000 metri sul livello del mare.

VARIETÀ IGP – Braeburn, Elstar, Fuji, Gala, Golden Delicious, Granny Smith, Idared, Morgenduft, Jonagold, Pinova, Red Delicious, Topaz, Winesap.

VALORI NUTRIZIONALI – Le mele sono costituite per l’85% da acqua; dissetano e reidratano, sono povere di grassi e ricche di vitamine, minerali e fibre.

CONSERVAZIONE – A temperatura ambiente durano almeno per una decina di giorni. Meglio se in un luogo fresco e asciutto: in estate nel frigorifero, in inverno all’aperto, ma coperte.

Le nostre ricette con le mele

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