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Ricetta Sgonfiotti di patate alla paprica

Ricetta Sgonfiotti di patate alla paprica
  • 450 g farina
  • 160 g patata bollita
  • 30 g formaggio grattugiato
  • 15 g sale
  • 15 g paprica dolce
  • 10 g lievito di birra secco
  • 10 g zucchero
  • un tuorlo
  • olio extravergine di oliva

Per la ricetta degli sgonfiotti di patate alla paprica, mettete a scaldare abbondante olio in una casseruola. Scaldate leggermente 375 g di acqua e scioglietevi lo zucchero e il lievito. Schiacciate la patata bollita e mescolatela con il tuorlo, la farina, il formaggio, la paprica e il sale. Unite l’acqua con il lievito e amalgamate ottenendo una pastella collosa. Immergetela nell’olio bollente, a mezze cucchiaiate: si gonfierà friggendo, dorandosi in 2-3 minuti. Scolate gli sgonfiotti su carta da cucina. Servite subito, accompagnando con una birra.

Ricerche frequenti:

Il ristorante al Porsche Experience Center Franciacorta

Il ristorante al Porsche Experience Center Franciacorta

Al Porsche Experience Center Franciacorta il vino e il territorio sono i protagonisti. Insieme alle meravigliose auto, ovviamente

Un ristorante accanto alla pista Porsche più grande al mondo. Sì, perché non poteva mancare uno spazio importante dedicato alla cucina e al vino nel nuovissimo centro Porsche Experience Center – Franciacorta.
Nato dalla riqualificazione dell’Autodromo di Franciacorta a Castrezzato, il centro, inaugurato qualche giorno fa, è avveniristico, ma al tempo stesso rispettoso dell’ambiente, con un concept architettonico studiato per recuperare il più possibile le strutture già esistenti e l’alimentazione da energia proveniente da fonti rinnovabili. Porsche Experience Center – Franciacorta è l’ottavo impianto di questo tipo nel mondo – dopo quelli di Lipsia, Silverstone, Atlanta, Le Mans, Los Angeles, Shanghai e Hockenheim –, ma è già il primo della lista per grandezza: con i suoi 60 ettari è il più grande del mondo ed è pronto ad accogliere oltre 20mila visitatori all’anno.

La passione per l’auto

L’impianto è diviso in due aree principali: il Customer Center e il Paddock. Il primo (5600 mq) è il portale di accesso a tutte le esperienze rivolte a clienti e appassionati. Da un’agorà centrale si diramano sale briefing per le sessioni teoriche, uno showroom per la configurazione delle vetture, uno shop, un’area kids e un’ampia terrazza panoramica. Sono disponibili anche un Business Center e una Board Room per meeting di lavoro, entrambe prenotabili su richiesta.
Il Paddock, comprensivo di un pit building dotato di 29 box, è invece l’area dedicata a ospitare i grandi eventi motoristici, a partire dal campionato monomarca Porsche Carrera Cup Italia. Il cuore dell’impianto, il circuito, comprende differenti zone di esercizio. La pista, un tracciato molto tecnico di 2,5 km, si dispiega in un susseguirsi di curve di vario raggio e chicane, perfette per mettere a punto la tecnica di guida. L’area di guida sicura comprende una pista a bassa aderenza dove sperimentare sbandate, sovrasterzi e pendoli, un anello irrigabile in cemento levigato, perfetto per affinare la tecnica di controllo di sovra e sottosterzo e un’ampia sezione dove saggiare l’efficienza degli impianti frenanti e la stabilità dell’auto nelle manovre d’emergenza. È disponibile poi un percorso Off Road con rampe, twist e sterrati per esaltare le prestazioni dei fuoristrada, mentre, per chi non se la sente (ancora) di guidare un’auto potente, è possibile dedicarsi ai realistici otto simulatori di ultima generazione (anche con visore) e una pista di entusiasmanti go-kart elettrici con 3 mappature di potenza.
La struttura, costata 28 milioni di euro, avrà a disposizione alcune vetture con un dispositivo di assistenza alla guida che permette alle persone con disabilità di poter vivere senza limiti le emozioni alla guida delle sportive.
«Il Porsche Experience Center Franciacorta», ha detto Pietro Innocenti, amministratore delegato di Porsche Italia, «è la massima espressione del mondo Porsche in un paese come l’Italia, dove la passione e l’amore per i motori si sposa con la cultura e la bellezza di una natura unica. È il luogo ideale per divertirsi, emozionarsi e vivere la passione in diretta, in un ambiente stimolante e con tante attrazioni».

Porsche Experience Center Franciacorta
Brescia, Porsche Experience Center Franciacorta (foto Claudio Lavenia/Getty Images for Porsche Italia).

Franciacorta e ristorante

In una zona di Italia così nota per eleganza e gusto, non poteva mancare un raffinato ristorante panoramico a sbalzo direttamente sull’autodromo. Un continuo omaggio al prestigioso vino di queste terre, un legame di autenticità e passione tra il primo vino italiano prodotto esclusivamente con il metodo classico della rifermentazione in bottiglia ad avere ottenuto il massimo riconoscimento enologico Docg e la Porsche, da sempre specializzata nella produzione di automobili sportive di lusso. Nel ristorante è possibile degustare una serie di piatti legati al territorio, come una tartare di manzo ai funghi con aceto e formaggio Bagoss, pesce salmerino all’aceto di Franciacorta, burrata con sardina d’Iseo e pomodorini, ma anche risotto al formaggio Silter e crema allo zafferano o i casoncelli con burro e salvia per arrivare a secondi come il controfiletto di manzo con olio di Rovato e polenta o il coregone con pomodorini e olive del Garda.
Grande attenzione viene data alla carta dei vini, con una approfondita rappresentazione delle diverse tipologie di Franciacorta Docg, ma anche dei Curtefranca Doc. I vini, in omaggio al territorio, sono anche esposti in una winery in legno brandizzata Franciacorta, con un’ampia vetrina espositiva e frigorifero incassato che può contenere 300 bottiglie.

Dopo la partnership stretta a inizio estate con Porsche Italia in occasione del campionato nazionale della Porsche Carrera Cup, l’apertura del centro è il completamento della collaborazione tra Franciacorta e il prestigioso marchio automobilistico. «Porsche rappresenta un’eccellenza dell’automotive nel mondo», commenta Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta, «e a nome di tutta la Franciacorta trasmetto l’entusiasmo che ci unisce a questo progetto. Con il suo territorio la Franciacorta è pronta ad accogliere Porsche e i suoi ospiti che potranno divertirsi presso il Centro e parallelamente concedersi un esperienza enogastronomica e culturale nelle cantine, hotel, ristoranti e i luoghi storici della zona».

Il Futuro che ci aspetta inizia dal rispetto della Terra

Il Futuro che ci aspetta inizia dal rispetto della Terra

Tornano, il 26 settembre con quattro appuntamenti online, le tavole rotonde di “La Cucina Italiana” su sostenibilità, biodiversità e nuove forme di consumo. Per un pianeta più buono

Come coltiveremo, vendemmieremo, assaggeremo in futuro? Come si può partire dalla (buona) tavola per sostenere il pianeta e la sua biodiversità? O, addirittura, la nostra salute?

Tornano, dal 26 settembre, gli appuntamenti di “La Cucina Italiana” sulla piattaforma digitale ilfuturocheciaspetta.lacucinaitaliana.it.

L’iniziativa è parte del percorso percorso con cui il nostro giornale candida la cucina di casa domestica a patrimonio dell’umanità. Il tema, più che mai, è la sostenibilità e il rispetto delle biodiversità (di cui l’Italia è la più ricca in Europa). Ne discutiamo, in 4 tavole rotonde, moderate dalla nostra redazione, con grandi esperti del settore: cuochi, manager del mondo enogastronomico ed esponenti del mondo culturale. Siete curiosi? Collegatevi e seguiteci in questa deliziosa avventura.

Intanto una breve anticipazione per voi sui nostri ospiti e sui temi che affronteremo.

Tra borghi e villagi

Angela Odone, della redazione di “La Cucina Italiana” ne parlerà con Davide Rampello (curatore, manager, docente universitario e direttore artistico di Fidenza Village, parte di The Bicester Village Shopping Collection) e con Massimo Spigaroli (chef e patron dell’Antica Corte Pallavicina a Polesine Parmense, una stella Michelin).

Al centro della discussione un trend e un desiderio: quello di abitudini più umane dopo la pandemia. Sono i piccoli borghi le realtà che hanno dimostrato di essere più solide e solidali, custode della sostenibilità e della biodiversità e centro ideale per una nuova (antica) forma di economia e cultura.

Il gusto di fare insieme

Un titolo che sa di team building per una chiacchierata sulla meravigliosa e titolatissima Parma, soggetto di questo incontro moderato dalla critica enogastronomici e firma del giornale Fiammetta Fadda: il titolo di “Capitale Italiana della Cultura” si unisce a quelli di Parma Capitale della Food Valley e, dal 2015, a Parma Prima Città Italiana Creativa Unesco per la gastronomia. Con noi saranno Cristiano Casa, assessore al commercio, al turismo e al progetto Unesco del Comune di Parma e Anna Maria Meo, direttore generale del Regio Teatro di Parma. Dai capolavori dell’arte alle trattorie passando per un’Accademia culinaria famosa nel mondo il passo è breve, vedrete.

Agricoltura e agricoltori resilienti

Che cosa significa produrre cibo biologico oggi? Che cos’è l’agricoltura di precisione? Perché la nutriceutica è la nuova frontiera della nostra salute? E, ancora, che cos’è un eco-resort e come può un giardino salvare l’ambiente oltre che circondare la nostra tavola. Sara Tieni, della redazione del nostro magazine porrà queste e molte altre domande a Massimo Monti, AD di Alce Nero, da 40 anni nel biologico e Mario Faro, Ceo Radicepura e Piante Faro, azienda florovivaistica, leader in Europa nel settore delle piante mediterranee, nonché ideatore del Garden Festival Radicepura.

Sacro come il vino

Danilo Poggio, nostro wine editor, esplora infine il tema di “La sacralità del vino. Dall’alimento alla convivialità”. Con lui due ospiti dai percorsi professionali molto differenti: Giovanna Frosini, docente di storia della lingua italiana e Accademica della Crusca, e Beniamino Garofalo, AD di Santa Margherita Gruppo Vinicolo che ci racconterà di grandi intuizioni come quella da cui è nato il loro grande Pinot Grigio. Ma parleremo anche di come cambiano i consumatori, sempre più etici e consapevoli. Perché è dalla consapevolezza, in primis, e dall’amore e la gratitudine per quello che ci circonda che nascono grandi opere per il futuro.

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