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Zucca, l’ingrediente versatile, e le sue varietà più note

Zucca, l'ingrediente versatile, e le sue varietà più note

La zucca, col suo ricco corredo di sapore, fibra e vitamine, è la verdura più decorativa e saziante dell’orto. Inoltre, la zucca è l’ideale per chi è a dieta, infatti ha meno di 20 calorie all’etto. Buonissima sia in ricette dolci sia salate, merita tutta l’attenzione del buongustaio. Come dire, non solo per Halloween!

Cos’è la zucca?

È una pianta erbacea della famiglia delle Cucurbitaceae originaria dell’America centrale. Il frutto è una bacca di grosse dimensioni, detta peponide. Ne esistono decine di varietà tutte caratterizzate da una buccia spessa e coriacea e semi oleosi, piatti, di forma ovale. Quelle adatte per la cucina sono quelle di polpa asciutta e compatta.

Come scegliere la zucca

Intera, se di varietà piccola con scorza integra senza macchie. A fette o a tranci, se di varietà
grossa. La polpa deve essere soda e gialla e la parte esposta all’aria non deve essere asciutta.

Come conservare la zucca

Se intera, dura settimane in un ambiente asciutto a 8-10 °C . Se a tranci, avvolgetela nella pellicola in modo che non si asciughi; consumatela in breve tempo perché si guasta rapidamente.

Cosa fare con i semi di zucca?

Potete lavarli, privarli dei filamenti, asciugarli bene e poi tostarli in forno a 200 °C su una placca foderata di carta da forno, in padella o nel forno a microonde, con un filo di olio e sale. Girate i semi di zucca un paio di volte e cuoceteli fino a quando non saranno dorati.

Tipi di zucca comuni in Italia

Zucca francese

Appiattita, buccia verde-marrone con solchi molto evidenti. Polpa arancione vivace decisamente saporita.

Zucca mantovana

Di forma globosa schiacciata ai poli, buccia spessa verde grigio. Polpa soda arancione molto zuccherina.

Zucca violina o zucca Butternut

Oblunga, buccia spessa giallo arancione, polpa giallo intenso, sapore nettamente dolce.

Zucca Delica

Tondeggiante, buccia sottile verde intenso, polpa soda giallo arancione, sapore dolce con la giusta acidità.

Zucca Hokkaido

Di origine chiaramente giapponese, la zucca Hokkaido si raccoglie dalla pianta, che produce ognuna fino a 5 frutti. Non troppo grande e di un colore arancione acceso, ha un peso variabile tra gli 800 grammi fino a circa un chilo e mezzo. Il suo sapore ricorda quello della castagna, per questo la zucca Hokkaido viene chiamata anche zucca castagna.

Ecco una selezione di gustose ricette con la zucca:

L’aceto di mele in 25 ricette con l’ingrediente toccasana

L'aceto di mele in 25 ricette con l'ingrediente toccasana

Lo direste mai? Il comunissimo aceto di mele non solo serve per condire le nostre insalate, ma è un vero toccasana. Questo ingrediente sempre presente nelle nostre dispense infatti è ricco di proprietà benefiche che possono contribuire alla nostra salute. Ma innanzitutto, vediamo che cos’è l’aceto di mele.

Cos’è l’aceto di mele

L’aceto di mele è un aceto alimentare ricavato dal sidro o dal mosto di mele. Color giallo paglierino, generalmente più torbido rispetto all’aceto di vino, viene utilizzato come condimento, ma da qualche hanno si sta facendo conoscere anche per le sue numerosissime proprietà benefiche, derivanti dal fatto che è ricavato dalle mele.

Proprietà e benefici dell’aceto di mele

L’aceto di mele ha circa 21 kcal per 100 g ed è fonte di calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, sodio e zinco. Sono soprattutto il calcio e il potassio che svolgono un ruolo importante, perché il primo rafforza il cuore e le difese immunitarie del corpo e il secondo è fondamentale per il buon funzionamento del cuore e dei muscoli.

Sul sito di Humanitas – gruppo di ospedali ad alta specializzazione, oltre che centro di Ricerca e Università – si legge: «È inoltre una fonte di pectina, una fibra idrosolubile in grado di proteggere le cellule e i vasi sanguigni e che contribuisce a ridurre il livello del colesterolo nel sangue, oltre a favorire il senso di sazietà e ostacolare (almeno in parte) l’assorbimento dei grassi. L’aceto di mele contiene, infine, batteri buoni che contribuiscono a preservare l’equilibrio della microflora intestinale, potenziandone le funzioni. L’aceto di mele sembra inoltre essere in grado di mantenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue grazie alla presenza dell’acido acetico (anche se i meccanismi non sono ancora chiariti) e di ridurre la pressione sanguigna. L’aceto di mele risulta meno acido dell’aceto di vino, ed è quindi da preferirsi nel caso in cui si soffra di acidità di stomaco». Attenzione però: «Consumare quantità eccessive di aceto di mele può comportare danni all’esofago e ad altre parti del tratto digerente e può avere effetti negativi sullo smalto dei denti. Ne è controindicato il consumo alle persone allergiche alle mele».

25 ricette con l’aceto di mele

Come introdurre il poderoso aceto di mele nella propria alimentazione? Provate con queste 25 ricette per tutti i palati, una più buona dell’altra.

Cos’è il roux, l’ingrediente segreto di salse e vellutate

La Cucina Italiana

Tutti gli appassionati di cucina, non solo gli chef stellati, conoscono il roux e lo hanno usato almeno una volta nella vita – magari non sapendo si chiamasse così – per preparare la besciamella o addensare una salsa. Oggi scopriamo che cos’è, come prepararlo e quando utilizzarlo.

Che cos’è il roux?

Il roux è il punto di partenza di moltissime salse, come ad esempio la celeberrima besciamella. Si tratta di un addensante a base di burro (o altri grassi come olio o margarina) e farina o amido di mais. In base al tempo di cottura, e del colore che assume di conseguenza, possiamo avere un roux bianco, un roux biondo oppure un roux bruno.

Come preparare il roux?

Per preparare il roux fate sciogliere a fuoco lentissimo 50 g di burro. Togliete dal fuoco il pentolino e aggiungete 50 g di farina setacciata (sappiate che gli eventuali grumi potrebbero farvi pentire di aver saltato questo passaggio), amalgamandola al burro fuso con un cucchiaio di legno o una frusta. Rimettete sul fuoco e fate cuocere giusto il tempo necessario a togliere il sapore di farina per il roux bianco; finché non assume una delicata colorazione gialla per il roux biondo oppure – per quello bruno – finché burro e farina non avranno un tenue color nocciola. Potete realizzare anche un roux a crudo amalgamando in una ciotola la stessa quantità di burro morbido e farina fino ad ottenere una pasta omogena da aggiungere a salse e sughi: qualche minuto di cottura tutto si addenserà come per magia. Il roux a crudo, se ben coperto, si conserva agevolmente in frigorifero. Potreste tenerne una ciotolina sempre pronta da usare in caso di necessità come ancora di salvataggio.

Come si usa il roux?

Il roux ha moltissimi usi in cucina: addensa salse, sughi e vellutate anche all’ultimo momento, salvandole se troppo liquide, ed è la base per molte salse della tradizione gastronomica, soprattutto quella francese. Per la besciamella aggiungete al roux biondo 500 ml di latte a filo e aggiustate di sale, pepe e noce moscata. Altri usi del roux biondo sono la salsa Mornay, la salsa Villeroy e la salsa Nantua. Il roux bruno è perfetto per i fondi bruni o le salse scure e per insaporire le pietanze, per i sughi d’arrosto e le demi-glass. Il liquido che si aggiunge in questi casi è spesso del brodo di manzo. Il roux bianco – dal gusto delicato e quasi impercettibile, allungato, se necessario con del brodo di pollo – è adatto a vellutate di verdure o piatti di carni bianche.

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