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Pasta e contorno? La vera dieta mediterranea

Pasta e contorno? La vera dieta mediterranea

Niente carne, ma cereali, legumi, verdure e olio extravergine. Dalla tradizione pugliese a una versione stellata, un mix da portare in tavola tutti i giorni; e il sogno di un’osteria vegetariana

Verdura; pasta, pane o riso; frutta: i pasti principali nella dieta mediterranea si basano su pochi ingredienti di base, arricchiti da grassi vegetali e latticini. Un’alimentazione bilanciata infatti è composta dal 50% di carboidrati complessi, più del 20% di grassi e un 10-12% di proteine. Praticamente quella che tutto il mondo ci invidia è una dieta basata su primi piatti e contorni; anche se oggi può sembrare strano, abituati alla fettina di vitello o al burger vegano. Le ricette per un’alimentazione quotidiana sana più che a piatti iperproteici e a base di avocado, assomigliano a orecchiette con le cime di rapa o alla pasta con le lenticchie. E non sono due esempi a caso, perché la Puglia è infatti una di quelle regioni in cui questo mix avviene da sempre, e a cui guardare oggi per ripensare la propria alimentazione quotidiana.

Terra di agricoltura e “sopratavola”

La Puglia è una terra dall’agricoltura fiorente, l’orto nazionale da cui arrivano più del 30% di olio, pomodori, carciofi, cavoli e insalata che mangiamo in Italia. Ma è anche una regione dall’enorme biodiversità in fatto di ortaggi e che produce verdure sconosciute altrove come i sponzali, i barattieri, le carote viola e altre varietà che sono protagoniste della tradizione enogastronomica locale. Oltre ai piatti tipici più conosciuti e già citati basti pensare alla parmigiana di melanzane e ai cosiddetti “sopratavola”, ossia l’uso di servire verdura cruda da sgranocchiare prima o dopo il pasto, come un pinzimonio o delle crudité, per dirle alla francese. Carosello, sedano, cicoria, ravanelli venivano portati in tavola per concludere un pasto e indugiare chiacchierando e sgranocchiando ancora qualcosa o, come oggi succede ovunque, insieme a olive e patatine per un aperitivo. Sano.

Pasta e contorno

Domingo Schingaro, chef stellato del ristorante I Due Camini a Borgo Egnazia, è uno dei cantori della biodiversità pugliese e mette al centro dei propri piatti i vegetali, anche senza necessariamente abbinarci una componente di pesce o di carne, scelta oggi profondamente trendy e al tempo stesso assolutamente pugliese. Sul palco di Identità di Pasta all’edizione 2021 del congresso Identità Golose ha così presentato un piatto di tubettini con contorno di fagiolini. O viceversa: a seconda dei punti di vista.«Nel menù degustazione della cena serviamo portate che includono diversi piattini, e cerchiamo sempre di proporre la giusta quantità di carboidrati in funzione anche del ciclo giornaliero di nutrienti necessari. Consumare fibre insieme a una pasta migliora la digestione e il corretto assorbimento dei carboidrati. Questo concetto di benessere si collega a una tradizione: da sempre in una tavola pugliese assieme a una portata importante come le Orecchiette con le brasciole viene servito un vegetale crudo come le “uaccie” il sedano, che viene messo al centro del tavolo in condivisione con cocomero barattiero, carota di Polignano, sedano, ravanelli».

Spaghetti di fagiolini e tubettini con l’acqua di cozze

Tre preparazioni che vengono servite in unica portata: «I carboidrati del tubettino, il fagiolino che ha la forma dello spaghetto che apporta fibre e minerali, le cozze e il cacioricotta le proteine». Gli spaghetti sono sostituiti dal fagiolino “pinto”, un cornetto lungo tipico pugliese che si conserva essiccato fino all’inverno. Li cucina in un’essenza di alghe e cozze e poi li serve adagiandovi sopra una conserva di pomodori e aglione del Gargano. A ultimare il piatto una spolverata di cacioricotta, anch’essa del Gargano. Di lato, un secondo piatto con tubetti cotti a risotto nel medesimo brodo di alghe e cozze, serviti sopra una crema di crusca e prezzemolo, e poi qualche goccia di una crema di cozze, polvere di buccia di pomodoro e peperone crusco. Il tutto viene cucinato senza sale, sostituito dalla sapidità di alghe e cozze, e dalla concentrazione di sapori che ottiene dalle varie essiccazioni. Da bere, un’infusione di foglie di fico secche che, spiega, «aiuta a diminuire la parte glicemica della pasta», e quindi ne favorisce la digeribilità. Il nome è Mediterranean Breeze, perché la brezza mediterranea è quella che in Puglia aiuta la conservazione e l’essiccazione degli alimenti, che «ferma il tempo» e ci permette di gustare questi prodotti anche quando la stagione è terminata.

I fagiolini che sembrano spaghetti.

La precedenza vegetale: il premio

Tema ricorrente nel congresso di chef più atteso d’Italia, il vegetale è diventato anche il premio Migliori Idee Green, assegnato a Diego Rossi del ristorante Trippa a Milano. Durante la premiazione Katia Piazzi di Koppert Cress ha così motivato il premio a un’osteria che ha fatto del quinto quarto la propria bandiera: «A noi di Identità fa piacere vedere come finalmente tanti si accorgano che non bisogna essere partigiani di una scelta, ma di vivere la cucina in maniera onnivora, senza considerare le verdure dei contorni a cui non prestare la giusta attenzione. Diego Rossi ci riesce con gusto perché lui stesso ama gli ortaggi». Il suo sogno? Un’osteria di verdure con contorno di carne.

 

Mese Internazionale della Dieta Mediterranea: 5 suggerimenti pratici

Mese Internazionale della Dieta Mediterranea: 5 suggerimenti pratici

Maggio è il Mese Internazionale della Dieta Mediterranea, un motivo in più per ricordarci quanto sia buona – in tutti i sensi!

La Dieta Mediterranea è parte della nostra cultura italiana, riconosciuta a livello internazionale. Per la quarta volta consecutivamente, US News and Reports ha messo la Dieta Mediterranea al primo posto della sua classifica dedicata ai regimi alimentari. In più, una recente ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista Nutrients, suggerisce che la Dieta Mediterranea tradizionale, già nota per le sue proprietà benefiche per la salute, può ridurre il rischio di una serie di malattie tra cui il diabete di tipo 2, patologie cardiache e persino alcuni tumori.

La nota dietista britannica Juliette Kellow spiega: “La Dieta Mediterranea tradizionale è più uno stile alimentare e di vita che una dieta. Si basa su solidi concetti nutrizionali e la sua semplicità, l’ottimo sapore dei cibi che include, è la chiave del suo successo. La forte attenzione a cibi integrali come i cereali integrali, frutta e verdura, olio extravergine d’oliva, frutta a guscio e pesce, specie il pesce azzurro, apporta benefici alla salute del cuore”.

Guida pratica alla Dieta Mediterranea sana e bilanciata attraverso i 5 suggerimenti della dottoressa Kellow:

Non demonizzare i grassi

I grassi sono i componenti strutturali delle nostre membrane cellulari e sono anche una fonte di energia. Abbiamo bisogno di grassi nella nostra dieta, ma ci sono alcuni tipi di grassi che dovremmo limitare, mentre altri dovremmo apprezzarli. Una dieta ricca di grassi insaturi, presenti in alimenti come mandorle, avocado, pesce azzurro e semi di sesamo, è associata a un ridotto rischio di malattie cardiache, mentre le diete ricche di grassi saturi, presenti in prodotti animali e prodotti da forno, e i grassi trans, presenti in alcuni cibi fritti e lavorati, sono stati associati a cattive condizioni di salute. 

Le mandorle, e la frutta secca più in generale, sono una parte fondamentale della dieta mediterranea e diverse ricerche suggeriscono che cambiare semplicemente il proprio snack può avere benefici per il cuore e per il tuo girovita. In particolare, uno studio ha evidenziato che uno spuntino quotidiano a base di mandorle invece di uno spuntino ad alto contenuto di carboidrati e con uguali calorie, come parte di una dieta per abbassare il colesterolo, ha contribuito a ridurre il grasso addominale e ha migliorato significativamente i livelli di colesterolo 1. Inoltre, una revisione sistematica e una meta-analisi (indicatori di una ricerca di alta qualità) hanno mostrato che mangiare mandorle porta a riduzioni significative del colesterolo totale e del colesterolo LDL “cattivo”, senza avere alcun impatto significativo sul colesterolo HDL “buono”. Le mandorle sono un vero concentrato di sostanze nutritive, contenenti proteine ​​vegetali, grassi sani e fibre. Certo è che devono essere scelte con criterio, come le mandorle della California promosse dall’ Almond Board of California.

Suggerimento: aggiungete più grassi sani alla tua dieta scegliendo oli da cucina più sani come l’olio extravergine d’oliva, alternate o sostituite patatine e cioccolato con una manciata di mandorle non salate e cercate di mangiare pesce azzurro come lo sgombro o pesci oleosi come il salmone ogni settimana.

Prediligi i carboidrati integrali

I carboidrati sono spesso stati messi in cattiva luce, ma in realtà assicurano energia al nostro corpo per tutto il giorno. I carboidrati non si trovano solo in pasta, riso, patate, cereali e pane: li contengono anche legumi, cereali come l’orzo, frutta e verdura. Anche cereali integrali forniscono carboidrati e questa è un’ottima notizia, in quanto le diete ricche di questi alimenti – come la dieta mediterranea – sono state associate a un ridotto rischio di malattie cardiache, ictus e persino alcuni tipi di cancro. La chiave è scegliere i giusti tipi di carboidrati e attenersi a porzioni ragionevoli.

Suggerimento: la maggior parte delle persone non assume abbastanza fibre con la propria dieta: potete aumentare l’assunzione passando a varietà integrali di pasta, pane e riso, mangiando più fagioli, lenticchie e ceci e consumando le patate con la buccia. Un pasto equilibrato e ricco di fibre che contenga nutrienti da tutti e quattro i principali gruppi di alimenti potrebbe essere un piatto di pasta integrale con ceci, peperoni arrostiti, cipolle e zucchine, con una spolverata di parmigiano.

Frutta e verdura sono un must

La maggior parte di noi sa che dovremmo assumere cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura, ma i dati mostrano che non ne mangiamo ancora abbastanza. Frutta e verdura contengono fibre e un’ampia gamma di vitamine e minerali. È stato dimostrato che una maggiore assunzione di frutta e verdura riduce il rischio di una serie di malattie tra cui malattie cardiache, malattie polmonari e sindrome metabolica.

Suggerimento: cercate dei modi per aggiungere più verdura ai tuoi pasti abituali. Aggiungete le verdure grattugiate a stufati, hamburger, pasta e riso o cavoli o spinaci e pomodorini ai panini. Se non riuscite a consumare frutta e verdura fresca, vanno bene anche i surgelati.

Scegli bene le tue proteine

Le proteine ​​sono state a lungo la parola d’ordine popolare tra i frequentatori di palestra a causa del loro ruolo nel mantenimento della massa muscolare, ma non sono da prendere in considerazione solo per i bodybuilder. La Dieta Mediterranea si concentra sulle proteine ​​di origine vegetale, integrata con quantità più piccole di proteine ​​di origine animale. Contrariamente alla credenza popolare, assumere abbastanza proteine ​​dal cibo non deve significare sovraccaricarsi di carne rossa. In effetti, un’elevata assunzione di carne rossa e lavorata è stata associata a un aumento del rischio di cancro del colon-retto.

Suggerimento: assumete il ​​più possibile le proteine ​​vegetali, mangiando regolarmente alimenti mediterranei di base come lenticchie, fagioli, ceci, soia e frutta secca come le mandorle: vanno bene anche in scatola. Oltre a fornire proteine ​​e fibre, sono un modo semplice ed economico per ridurre la carne. Se scegliete di mangiare proteine ​​animali, optate per varietà più magre come il tacchino e il pollo e mangia due porzioni di pesce a settimana, una delle quali dovrebbe essere un pesce azzurro.

Dolci semplici in piccole dosi

Consumare regolarmente spuntini dolci non fa parte della Dieta Mediterranea tradizionale. La maggior parte dei dessert in questo stile alimentare ruota attorno alla dolcezza naturale della frutta piuttosto che agli zuccheri aggiunti o ai grassi saturi.

Suggerimento: dalle macedonie di frutta al rinfrescante yogurt greco magro condito con frutti di bosco, mangiare un dessert di ispirazione mediterranea è un ottimo modo per godere di un dolce sapore estivo! Se avete ancora voglia di qualcosa come una fetta di torta o di cioccolato, la moderazione è la chiave. Quando abbiamo una gran voglia di cibo, spesso finiamo per mangiarne troppo, non considerando che anche quantità più ragionevoli possono soddisfare il nostro palato.

» Gamberi alla mediterranea – Ricetta Gamberi alla mediterranea di Misya

Misya.info

Innanzitutto pulite i gamberi sgusciandoli completamente (qui la guida per scoprire come fare).

Tagliate il pancarrè a cubettini (come ho fatto io, o sbriciolate della mollica di pane).
Lavate i pomodorini, asciugateli e tagliateli a metà (o in 4 parti, se sono più grandini).
Accendere il forno a 180°.

Posizionate i gamberi sul fondo di una teglia rivestita di carta forno, conditeli con sale e pepe, quindi disponeteci sopra pomodorini (con la parte tagliata verso il basso), pinoli, mollica di pane e rosmarino.
Condite con un po’ di olio, quindi cuocete per circa 20 minuti in forno ventilato preriscaldato a 180°C.

I gamberi alla mediterranea sono pronti, aggiungete un po’ di rosmarino fresco e serviteli subito.

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