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Pollo ai peperoni alla romana: ricetta di Sora Lella e di chef Mariola

La Cucina Italiana

Quanti menù di Ferragosto vedranno il pollo ai peperoni alla romana sulle tavole imbandite a festa? Certamente in Lazio saranno tantissimi perché le ricette regionali sono sempre le preferite – dalla caponata siciliana al coniglio all’ischitana fino alle lumache di Belluno. 

Il pollo con i peperoni alla romana è una ricetta tradizionale molto amata non solo in Lazio, rivisitata anche da chef stellati come Francesco Apreda e Oliver Glowig. Prima di arrivare ai ristoranti stellati, il pollo ai pepperoni aveva due P proprio come nella video ricetta di Sora Lella andata in onda il 12 agosto 1967 sulla Rai per la trasmissione Linea Contro Linea con Gigi Ballista. Da questa clip cult apprendiamo insieme a Sora Lella come cucinare questo splendido piatto, che pare sia nato ai Castelli Romani, a sud della Capitale, e consiste nell’utilizzo del pollo intero (anche in parti) con protagonisti assoluti i peperoni e i pomodori. Con il suo modo di fare e quell’accento romanesco, la ricetta acquista ancora più sapore!

Per una versione contemporanea, invece, lo chef Max Mariola svela la sua versione del piatto capitolino per la community di W il pollo che vede protagonisti i peperoni gialli e rossi arrostiti (rigorosamente quelli a quattro punte) serviti a parte con basilico e aglio.

Ecco le ricette, una dopo l’altra, per imparare a fare il pollo ai peperoni alla romana più buono di sempre!

Pollo ai peperoni, la ricetta di Sora Lella

«A Roma se magna così: lei taglia il pollo a pezzi, poi lo mette sul fuoco, ce mette sale e pepe, sempre il pepe ce vo’ perché sta bene dappertutto! Poi lo fa bene rosolare, quando è bello rosolato lei ce mette ‘na bella schizzata de vino, lo fa rosolare bene co ‘sto vino almeno viene il pollo bello e croccante, dorato! Quando che il pollo è dorato, mettete giù il pomodoro, fate coce bene sto pomodoro, quando è bello fitto fitto viè sto pollo che è n’amore! Io poi lo dicono tutti che so’ speciale a fa il pollo alla romana, modestia a parte! Io poi dato che bisogna aggiunge i peperoni faccio tutto a parte: cioè, prendo i peperoni, li faccio a pezzi, li metto dentro ad una teglia, ci metto olio, cipolla, pomodoro e sale, faccio cocere tutto insieme per un po’ di minuti; poi quando il pollo de là è cotto lo unisci insieme ai peperoni, si cucina ancora bene per altri 5 minuti, proprio bello ammaganato, bello rosolato. Quando è pronto il pollo coi peperoni sentirete che roba è! È una cosa straordinaria.»

Ricetta Pollo con le mandorle in vasocottura al microonde

Ricetta Pollo con le mandorle in vasocottura al microonde

Il pollo con le mandorle in vasocottura al microonde è solo una della tante meraviglie in vasetto che si possono creare con questo metodo. La vasocottura nel microonde riduce i tempi e permette di preparare le ricette in anticipo: ideale per una vita animata.

Preparate qualche vasetto in più: una volta raffreddato, potrete conservarlo in freezer e rigenerarlo, sempre nel microonde. La vasocottura, adatta anche a pesce e crostacei, verdura, frutta, riduce i tempi perché ricrea l’effetto della pentola a pressione: per evitare la fuoriuscita tumultuosa del contenuto è cruciale attendere almeno 5-6 minuti prima di fare sfiatare i vasetti, e quindi aprirli.

Scoprite altre ricette intriganti sa cuocere e servire nel vasetto:

Tentazione fritto estivo, impossibile resistere

La Cucina Italiana

Fritto misto italiano, frittura di paranza, supplì al telefono… ecco svelate tutte le ricette e tradizioni sfiziose del fritto estivo. Friggere fa parte della nostra cultura, appartiene all’anima di ogni persona italiana, da chi abita in un maso, sulle pendici delle Dolomiti, a chi vive in un dammuso a Pantelleria. Ogni regione ha una tradizione con radici antiche del fritto, dalle verdure alla carne e ai dolci, passando anche per i fiori. 

Come (e cosa) friggere

La tentazione di godere di un assaggio di qualcosa di fritto è spesso fortissima, sia tra un bagno e l’altro al mare sia nelle cene d’estate, quando l’aria fresca perfette finalmente di sedersi a tavola con la voglia di gustare qualcosa di caldo e croccante. I fritti sono golosissimi sia che si tratti di tempure, pastelle, panature con pane grattato e uova, infarinature e fritture semplici. Al di là del tipo di ricetta scelta, è importante portare l’olio alla giusta temperatura per evitare che il cibo si bruci se l’olio è troppo caldo o assorba eccessivamente un olio non scaldato a sufficienza. Per far sì che glia alimenti risultino croccanti poi, è bene girarli e muoverli continuamente mentre cuociono.

I fritti classici

Anche se ogni regione ha un repertorio infinito di ricette che consistono nel friggere vari ingredienti e pietanze, ci sono alcuni luoghi che vantano dei piatti fritti classici intramontabili. Al primo posto c’è la frittura di paranza, considerato il fritto misto italiano per eccellenza, il cui nome deriva dalla paranza, una tipica barca utilizzata per la pesca a strascico, si può gustare in varie località marittime, anche se le migliori si trovano sull’isola di Pantelleria. Passando da un’estremità del paese all’altra, il fritto misto alla piemontese, un piatto dalle antiche tradizioni popolari per non sprecare le frattaglie degli animali: animelle, rognoni, cervella, fegato, salsiccia e semolino dolce impanati e fritti in olio bollente. Indimenticabili sono i supplì romani, la parmigiana di melanzane campana, le olive all’ascolana e gli arancini catanesi (o arancine, se ci si trova a Palermo). 

L’irresistibile fritto estivo di La Cucina Italiana

fritto estivo

Fritto estivo: la tentazione della squisitezza

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