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Festeggiamo insieme il Natale? – La Cucina Italiana

Festeggiamo insieme il Natale? - La Cucina Italiana

Incontriamoci alla scuola de La Cucina Italiana per addobbare l’albero con i biscottini fatti in casa, confezionare i pacchetti e il centrotavola, imparare a cucinare l’arrosto, bere una cioccolata calda e stare insieme

Segnatevi queste date: il 15 e il 16 dicembre apriremo le porte della nostra sede, presso la scuola de La Cucina Italiana per preparare il menu di Natale con i nostri cuochi e fare i cappelletti a mano con le care nonne. Joëlle Néderlants terrà una lezione sul dolce di Natale (sì, quello della copertina) in versione facile e per esperti, la torta che unisce tutta l’Italia, mentre Beatrice Prada, la nostra stylist, comporrà dei centritavola da copiare in diretta per il pranzo del 25 dicembre.
Amate la rubrica «Belle maniere» di Fiammetta Fadda? Sarà proprio lei a declinarle in versione natalizia mentre nelle nostre aule, allestite per l’occasione, ci scalderemo con cioccolata calda e dolcetti.

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Nel nostro salotto di redazione, arredato insieme a Gervasoni spa,  mancheranno magici aperitivi con le bollicine di Veuve Clicquot, assaggi e meravigliose tavole delle feste apparecchiate con l’eleganza di Blumarine Home. 
Anche i più piccoli potranno trovare pane per i loro denti (è il caso di dirlo) e realizzare merende golose o piccole delizie da appendere all’albero. Se amate l’arte del pacchetto, vi daremo qualche trucco in più. E poi saremo pronti, anzi prontissimi a raccogliere i vostri ricordi ed esperienze sul Natale, ascoltare le vostre idee e ricette e a celebrare insieme. Vi aspettiamo!

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La ricetta friulana Brovada e muset

La ricetta friulana Brovada e muset

È un piatto che rappresenta la storia dell’enogastronomia friulana. Origini molto antiche e sapore deciso. Una ricetta della tradizione per il vostro menu di Natale

Se ne parlava già nell’antico ricettario di Apicio. Da qualche anno è un prodotto tutelato da marchio DOP: è la “bruade”, nel dialetto friulano, la rapa bianca dal colletto viola. E a Natale si gusta con il “muset”, un insaccato simile al cotechino.

Rapa e vinaccia, come nasce la brovada

E se a Natale quest’anno proporreste ai vostri ospiti un piatto tipico a base di squisite radici? Sì, stiamo parlando delle rape bianche dal colletto viola che, attraverso un antico e tradizionale lavoro di fermentazione nella vinaccia, sono un tesoro dell’enogastronomia friulana. Ecco come nasce la brovada: le rape, dopo esser state raccolte, vengono private delle foglie esterne e poste in dei tini. Si ricoprono con la vinaccia di uva nera, un po’ di sale, acqua mista a vino o aceto. Quindi si lasciano fermentare dai 40 ai 60 giorni e assumono il caratteristico colore rosato. Il sapore è meno pungente della rapa fresca e l’aroma naturalmente è di vinaccia. Dopo averle lavorate vengono lavate, grattugiate e confezionate in buste. La brovada nasce dall’antica esigenza di conservare le rape per l’inverno. Il piatto tipico, immancabile nel periodo natalizio sulle tavole friulane, è la Brovada e muset (o musetto, che è un insaccato tipico, simile al cotechino). La tradizione esige l’uso della brovada DOP. La si usa sia per accompagnare le carni ma anche come ingrediente per zuppe o piatti unici a base di verdure.

La ricetta: Brovada e muset

Ingredienti

500 grammi di rape fermentate
2 musetti – cotechini del Friuli
3 spicchi di aglio
4 foglie di alloro
Brodo vegetale
Olio extravergine d’oliva
Sale
Pepe

Procedimento

Portate a bollore nell’acqua fredda i musetti. Abbassate la fiamma lasciando sobbollire per 90 minuti. In un tegame soffriggere l’aglio e le foglie di alloro. Versate la brovada con un po’ di brodo vegetale e mettete il coperchio per 90 minuti. Aggiungete sale, pepe e un pizzico di farina bianca per addensare. Unite i musetti alla brovada e lasciate cuocere per 30 minuti. Servite caldo.

» Crema Pasticcera – Ricetta Crema Pasticcera di Misya

Crema Pasticcera

La crema pasticcera (o crema pasticciera, con la i) è la crema più conosciuta e usata in pasticceria: si tratta di una ricetta facile e veloce, che può essere viene servita come dolce al cucchiaio oppure utilizzata per la farcitura di pan di Spagna, torte da forno e crostate, bignè, profiterole e svariati altri prodotti dolci, anche a freddo.

Questa crema dolce e gialla è molto semplice da preparare e nella ricetta classica prevede l’utilizzo di pochi e semplici ingredienti, ovvero tuorli d’uovo, zucchero, latte e farina, ma ne sono state realizzate tantissime varianti, come la crema diplomatica, che si ottiene aggiungendo la panna montata; la crema al limone, con l’aggiunta di succo e scorza di limone all’impasto base; la crema alla vaniglia, inserendo qualche goccia di essenza di vaniglia, mentre un’altra variante è quella con cacao o cioccolato fuso per ottenere la crema pasticcera al cioccolato.

Oggi mostro come fare la crema pasticcera originale nella ricetta della nonna tradizionale, ma prima di andare a vedere dosi e preparazione nel dettaglio, c’è ancora qualche consiglio da dare: pur essendo una crema semplice da fare in casa, nasconde comunque qualche insidia, a cominciare dalla possibilità di trovare grumi o di ottenere un risultato finale che abbia un gusto di uova troppo marcato.

Anche se personalmente preferisco gli ingredienti classici, in alternativa alla farina c’è chi suggerisce di utilizzare fecola di patate o amido di mais (35 grammi in entrambi i casi), che aiutano a rendere il prodotto più vellutato e a evitare la possibile formazione di grumi. Se, nonostante tutto, la crema fa grumi e si cerca una soluzione si può provare a impiegare un frullatore a immersione: non è una scelta ottimale e farà storcere il naso ai puristi, ma in casi di emergenza può salvare la nostra preparazione! Quando però ci sono troppi grumi o la crema risulta liquida e non si è rappresa, c’è poco da fare e bisogna ricominciare (capita a tutti, non preoccupatevi!).

Insomma, in cucina e in pasticceria bisogna sempre fare attenzione e rispettare tutti i passaggi!

Ecco dunque la mia ricetta per preparare una crema pasticcera perfetta e in poco tempo: confesso che io adoro gustare questa buonissima crema anche da sola e spesso me la preparo il pomeriggio e la accompagno con dei biscotti… divina!!!

Procedimento

Come fare la crema pasticcera

Incidete una stecca di vaniglia con la punta di un coltello, agendo nel senso della lunghezza. Poi mettetela in un pentolino con il latte e fate sobbollire il tutto per 5 minuti a fiamma bassa.
2 latte e vaniglia

In una terrina, montare i tuorli con lo zucchero. Incorporare ai tuorli la farina setacciata.
3 crema pasticcera

Sollevate la stecca di vaniglia che avete lasciato in infusione nel latte, versare ora il latte a filo nel composto e mescolate.

2 aggiungere latte
Trasferire il composto in un pentolino e cuocere la crema, mescolando di continuo per non far creare grumi. Lasciate sobbollire finché la crema non si addensa.
Togliete la crema pasticcera dal fuoco, lasciate raffreddare  a temperatura ambiente e mescolate di tanto in tanto.

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Quando si è raffreddata, andremo a coprire la ciotola con uno strato di pellicola trasparente, da applicare a contatto con la crema: questa semplice operazione impedirà la formazione della pellicina opaca in superficie, lasciando la nostra preparazione chiara e lucida.

La pellicola trasparente è anche un alleato per conservare la crema pasticcera, che resiste in frigo per un massimo di tre giorni se adeguatamente coperta e protetta.

Usare quindi la crema pasticcera per la preparazione dei vostri dolci oppure servitela come dessert insieme a dei biscotti.

crema pasticcera

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