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Come pulire la zucca? Il tutorial fotografico passo passo

La Cucina Italiana

È l’ortaggio per eccellenza simbolo dell’autunno, matura in questo periodo ed è molto versatile in cucina. Ma come pulire la zucca? Dalle zuppe alle torte, la zucca si presta a tantissime preparazioni. Se cucinarla non è difficile, però, forse può spaventare il momento della sua pulizia. La famosa pianta della famiglia delle cucurbitacee infatti è molto grande e pesante: soprattutto se intera, può essere difficile da maneggiare e il rischio di pulirla nel modo sbagliato può essere dietro l’angolo.

Che coltello usare per tagliare la zucca?

La zucca è grande e dura. Sicuramente il modo migliore per non farsi male è scegliere un coltello adatto, con una lama affilata e che non vi faccia rischiare uno spiacevole incidente. Scegliete un coltello a lama lunga sufficientemente tagliente. Se la zucca è di piccole dimensioni potrete anche utilizzare un coltello più piccolo, per una grande zucca scegliete un coltello con lama da 15/20 centimetri.

Come pulire la zucca? La spiegazione passo passo

Pulire la zucca non è difficile, se sai come farlo. E allora ecco che vi spieghiamo noi come fare punto per punto, dalla scelta del coltello al momento prima della cottura!

Step 1: come aprirla

Appoggiate la vostra zucca su un tagliere. Con una mano, tenete ben ferma la zucca, con l’altra, rimanendo lontano quanto più possibile dalle dita della prima mano, praticate un’incisione sulla superficie utilizzando la punta del vostro coltello. Partite proprio dal picciolo. Affondate il coltello abbastanza da riuscire a incidere il frutto fino alla base. Ripetete l’operazione puntando il coltello a 1-2 cm dal primo taglio.

Step 2: togliere i semi

Ora potete togliere i semi. L’ideale è utilizzare un cucchiaio: prendete ciascuna fetta e aiutandovi con la posata scavate l’interno esportando la parte più morbida e centrale (non buttate i semi! Puliti, tostati e salati possono diventare un ottimo snack, sano e goloso).

Step 3: togliere la buccia

Ora potete procedere con il togliere la buccia. Appoggiando di piatto il pezzo che state lavorando, procedete dall’alto in basso, cominciando da metà altezza; fate forza sul coltello, seguendo la curva dello spicchio. Decorticare la zucca non è fondamentale: la buccia della zucca, infatti, è commestibile. Sicuramente, però, se vorrete ottenere una preparazione di colore arancione brillante meglio procedere con la decorticazione. Con la buccia avanzata e messa in forno a 200° con olio e sale potrete preparare delle ottime chips di zucca.

In alternativa, soprattutto se dovete utilizzare la polpa per creme o passati, potete cuocere gli spicchi con la buccia, a vapore. Sarà meno faticoso ricavare la polpa, e avrete anche meno scarto.

Step 4: fette o cubetti?

Ora non dovrete fare altro che procedere con l’ultimo step, ovvero il taglio della polpa nella forma desiderata. Spicchi, cubetti grandi o piccoli: a voi la scelta.

 La zucca Attenzione perché si conserva molto bene ma una volta tagliata va consumata rapidamente, altrimenti, sempre tagliata a pezzi si può congelare e essere utilizzata in altri momenti. Ecco come pulire la zucca.

Un supporto in più? Scorrete la gallery per vedere il tutorial fotografico

Come si conserva la zucca fresca

La zucca può essere conservata in frigorifero. Lasciata intera, se ha raggiunto il giusto grado di maturazione, la zucca può durare anche settimane. Una volta tagliata, invece, va messa in frigorifero e consumata entro circa 5 giorni. Un piccolo trucco per farla durare più a lungo? Avvolgetela con della pellicola trasparente a diretto contatto con la polpa una volta tagliata, prima di riporla in frigorifero. In alternativa, potrete utilizzare un contenitore ermetico: una scelta sicuramente più ecologica ma meno efficace rispetto a quella della pellicola trasparente. La giusta via per una conservazione ottimale e anche ecologica? I fogli in c’era d’api.

Birra per pulire e smacchiare? Sì, avete letto bene. Ecco come

La Cucina Italiana

Birra per pulire e macchiare? Sì avete letto bene. Non è solo la bevanda ideale per le cene con gli amici e gli aperitivi in spiaggia: la birra è molto utile anche per le pulizie domestiche. Se proprio dovesse capitarvi di aprirne una bottiglia e di non finirla, non sprecatela. 

Ecco qualche idea per utilizzare la birra per pulire, proprio come un ottimo ed efficace detergente naturale che rispetta l’ambiente ed è completamente atossico.

Cosa si può pulire con la birra?

1. Pulire l’argento e l’oro

Se i gioielli hanno perso lucentezza o l’argenteria si è opacizzata, non è sempre necessario ricorrere ai detergenti specifici in vendita. Per quanto riguarda l’oro, basta versare la birra in un contenitore e immergervi gli oggetti da pulire per circa 30 minuti. Dopo l’ammollo, asciugate con un panno pulito in cotone, e state a vedere come brilleranno. Per pulire l’argento, l’ammollo può invece durare tutta la notte: al mattino risciacquate con acqua corrente e asciugate con un panno, affinché i vostri oggetti tornino come nuovi.

2. Lucidare i fornelli e il lavandino

La birra fa splendere non solo l’argento e l’oro, ma tutti i metalli: potete utilizzarla per lucidare lavello e fornelli, inumidendo con la bevanda una spugnetta.

3. Togliere la ruggine

Lasciate in posa dei batuffoli di cotone imbevuti di birra sulla zona arrugginita per un’ora o, se la ruggine è particolarmente ostinata, usate una miscela di succo di limone e birra in parti uguali. Se la superficie da trattare è il marmo, invece, usate soltanto la birra o una soluzione preparata con bicarbonato e birra.

4. Rimuovere le macchie dai tessuti

Riempite uno spruzzino con due terzi d’acqua e un terzo di birra, poi agitate il flacone. La soluzione ottenuta deve essere nebulizzata sulla macchia e deve rimanere in posa alcuni minuti. Con una spugna imbevuta di acqua, tamponate leggermente. Quando, poi, il tessuto sarà asciutto, la macchia scomparirà. La birra è utile anche per rimuovere le macchie di vino e di tè: se qualche goccia cade sul tappeto, tamponatela con una spugna imbevuta con un po’ di birra, lasciate agire qualche minuto e sciacquate con una soluzione di acqua e aceto bianco. Se necessario, ripetete l’operazione più volte, fino a quando la macchia si dissolverà.

5. Pulire e lucidare i mobili in legno

Inumidite un panno di microfibra con la birra e passatelo sui vostri mobili in legno. Quindi asciugate con un panno asciutto in flanella: il legno riacquisterà splendore e lucentezza. Per una brillantezza super, usate una miscela preparata con due parti di birra e una di aceto di mele.

6. Lucidare le foglie delle piante

Oltre che un buon fertilizzante (aggiungetene un goccio all’acqua per innaffiare), la birra è anche un ottimo detergente per le foglie: lucidatele con un batuffolo di cotone imbevuto per avere un verde davvero splendente. 

Scuola di cucina: come pulire le vongole e tante ricette

Scuola di cucina: come pulire le vongole e tante ricette

Scopri come pulire le vongole per preparare primi piatti e ricette sfiziose. Sempre all’insegna della buona cucina

Mai nulla ha fatto più discutere noi italiani di un buon piatto di spaghetti alle vongole. Con o senza pomodorino? E il vino, sì o no? Ma indipendentemente da tutte le teorie che riguardano ricette, condimenti e cottura, è bene partire con il piede giusto sulla pulizia delle vongole, qualsiasi piatto andremo a cucinare dopo. Infatti, se questi molluschi non vengono puliti bene, basterà il primo boccone per avvertire quella fastidiosa sabbiolina sotto i denti, per questo ci vuole chiarezza sulla gestione di questi frutti di mare. E noi siamo qui per questo.

La fondamentale fase dell’ammollo

Innanzitutto al momento dell’acquisto le vongole devono avere il marchio sanitario CEE, per avere garanzie sulla provenienza del prodotto e la sua affidabilità da un punto di vista sanitario. Tutti sanno che è necessario poi mettere le vongole in ammollo in acqua e sale, sia grosso che fino, circa 15 grammi per litro. Ma forse non tutti sanno che il contenitore va poi riposto coperto in frigorifero per almeno due o tre ore, affinché abbiano tutto il tempo a loro necessario per spurgare. Non dimentichiamo che come cozze e lupini, anche le vongole vivono nella sabbia e funzionano più o meno con lo stesso meccanismo: hanno due valve con al centro il mollusco, che trae il suo nutrimento attraverso appositi sifoni che filtrano l’acqua, ed è proprio questa la causa della sabbia che resta intrappolata al suo interno.

Ogni vongola è diversa dalle altre

È importante non trattare le vongole come un insieme di gusci, ma di dedicare del tempo ad ognuna di loro. Infatti, dopo averle scolate dall’acqua, vanno sbattute una ad una all’interno del lavandino, facendole cadere da un altezza di 30-40 cm. Solo così potremmo esser certi di aver completamente eliminato qualsiasi traccia di sabbia dei fondali marini e di avere di fronte a noi solo vongole perfettamente pulite.

Impepata di vongole.

Via le vongole con il guscio rotto

Un prezioso suggerimento che a volte viene sottovalutato è quello di scartare assolutamente tutte le vongole con il guscio rotto, perché potrebbero già essere morte da molto tempo. Una volta completate tutte queste operazioni di pulizia e selezioni, non vi resta che conservarle coperte con un panno umido in frigorifero, ma senza superare per nessuna ragione un massimo di due giorni. E poi siete pronti per scegliere la migliore ricetta per esaltare la loro essenza.

Non ti resta che iscriverti a uno dei nostri corsi per imparare come cucinarle nel migliore dei modi! Sei d’accordo?

Ecco tante gustosissime ricette con le vongole veraci

Testi di Giulia Ubaldi

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