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» Biscotti Garibaldi – Ricetta Biscotti Garibaldi di Misya

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Innanzitutto preparate l’impasto: lavorate burro, zucchero, sale e farina e lievito setacciati fino ad ottenere un composto sbricioloso, poi incorporate anche latte e uovo sbattuti leggermente insieme.
Una volta ottenuto un panetto omogeneo, avvolgetelo con pellicola trasparente e fatelo riposar ein frigo per almeno 30 minuti.

Riprendete la frolla e stendetela, su un foglio di carta forno, fino ad ottenere una sfoglia rettangolare alta circa 5 mm.
Disponete i mirtilli secchi su metà sfoglia, quindi piegate l’altra metà sopra alla farcitura Fate riposare in frigo per altri 15 minuti.

Riprendete la frolla e con una lama affilata dividetela in rettangoli di 2-3 cm, senza però separarli (lasciateli adiacenti l’uno all’altro, così come stanno).
Spennellate con l’uovo sbattuto, cospargete con lo zucchero e cuocete per circa 15 minuti o fino a doratura in forno ventilato preriscaldato a 180°C.

Sfornate e lasciate raffreddare, quidni separate i biscotti seguendo i tagli fatti in precedenza: i biscotti Garibaldi sono pronti.

» Polenta taragna – Ricetta Polenta taragna di Misya

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La polenta taragna è un primo piatto tipicamente autunnale-invernale caratteristica della Valtellina. Si tratta di una sorta di polenta scura, resa tale grazie alla presenza di farina di grano saraceno, uno dei presidi Slow Food della Valtellina, che trovate infatti anche nei pizzoccheri. Il suo nome deriva dal termine dialettale: tarél, che indica il nome del bastone in legno che serviva anticamente  per rimescolare la polenta nel paiolo di rame in cui veniva cucinata la polenta.

A me piace molto con queste proporzioni, ma se preferite un gusto meno deciso, variate le proporzioni tra farina gialla e farina scura. Il risultato sarà sempre un piatto saporito, sostanzioso, rustico: un comfort food perfetto per corroborarsi dai primi freddi! Nella polenta taragna il formaggio utilizzato è di solito il Casera, ma viene usato anche il Bitto o il taleggio, io ho usato della fontina.

Innanzitutto unite le due farina e mischiatele.
A parte, eliminate la crosta dalla fontina e tagliatela a dadini.

Mettete l’acqua e un filo d’olio in una casseruola, portate a ebollizione, salate e versate la farina a pioggia, mescolando con una frusta.
Continuate la cottura sempre mescolando, in modo da non far attaccare la polenta al fondo, finché la polenta non sarà cotta (controllate i tempi di cottura della farina che avete usato: di solito per quella istantanea bastano 10 minuti).
Spegnete il fuoco e mantecate con burro e formaggio, continuando a mescolare.

La polenta taragna è pronta: servitela ben calda.

Torta di rose con zucca, noci e uvetta

Torta di rose con zucca, noci e uvetta

                                      

Avrei voluto iniziare chiedendo quale fosse il colore più bello dell’autunno (per me l’arancione della zucca) ma data la situazione di divisione a zone colori della nostra bellissima Italia, che ne dite se tralascio e passo subito alla descrizione della torta? 

Non è la solita torta di rose, questa ha un colore intenso, è sofficissima, ha un sapore goloso ed è ricca di croccante frutta secca. Provare per credere.

Ingredienti

per l’impasto

500 g di farina Manitoba

150 ml di latte a temperatura ambiente

80 g di burro a temperatura ambiente

80 g di zucchero

1 uovo

10 g di lievito di birra fresco

un cucchiaino di miele

per il ripieno

2 cucchiai colmi di uvetta 

q.b. di Marsala (o acqua) per ammollare l’uvetta

100 g circa di gherigli di noci

50 g di burro fuso

2 cucchiai colmi di zucchero

q.b. di cannella

per rifinire

1 tuorlo

1 cucchiaio di latte

Procedimento

Unire in una tazza metà del latte previsto in ricetta con il lievito e il miele

In una ciotola capiente o nella ciotola della planetaria, versare la farina e la polpa di zucca.

Iniziare ad impastare, aggiungere il latte con il lievito, lo zucchero, e l’uovo. 

Unire il burro e lasciarlo assorbire completamente.

Infine aggiungere il sale e poco a poco il resto del latte controllando che l’impasto non risulti troppo appiccicoso, nel caso così fosse, non aggiungerlo tutto. 

Trasferire l’impasto sulla spianatoia infarinata, lavorarlo leggermente con le mani, formare un panetto, fare un taglio leggero a croce sulla superficie e porlo a lievitare coperto in una ciotola capiente fino al raddoppio del volume.

Nel frattempo ammollare l’uvetta nel Marsala o nell’acqua se preferite.

A lievitazione avvenuta rovesciare l’impasto sulla spianatoia e con le mani tirare il lembi fino ad ottenere un rettangolo spesso circa 1 cm.

 

Spennellare tutta la superficie della pasta lievitata con il burro fuso; cospargere con l’uvetta precedentemente strizzata e tamponata con carta cucina, con le noci tritate grossolanamente, con lo zucchero e con la cannella a piacere.

Richiedere a rotolo l’impasto e tagliare a girelle spesse 4-5 cm.

Porre le girelle in una tortiera apribile da 24 cm di diametro, foderata con carta forno.

Rimettere a lievitare sempre coperta per una trentina di minuti.

Scaldare il forno a 180°.

In una coppetta sbattere leggermente il tuorlo d’uovo con il latte e spennellare la superficie della torta.

Infornare e cuocere per 40-50 minuti, controllando che non si dori troppo la superficie, in caso coprire con un foglio di alluminio.

Una volta cotta, togliere la torta di rose dal forno e metterla a raffreddare su una gratella.

Servire cosparsa di zucchero a velo.

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