Tag: ricetta torta di mele

Anna in Casa: ricette e non solo: Zucche di pane

Anna in Casa: ricette e non solo: Zucche di pane

La mia planetaria non si annoia di certo, anzi devo ammettere che la porto spesso al limite e temo che un giorno prima o poi decida di incrociare gli accessori ed entrare in sciopero. Per fortuna durante il periodo panettoni si è comportata bene ma ora ha bisogno di uno o due giorni di relax.

Intanto che lei si riprende e onestamente si riprendono anche le mie mani, vi lascio la ricetta dei miei panini di zucca di qualche tempo fa, che può essere preparata con la planetaria o a mano.

Ingredienti

550 g di farina 0

6 g di lievito di birra fresco

100 ml di latte

30 g di zucchero semolato

200 g di polpa di zucca già cotta

1 uovo 

40 ml di olio di vinacciolo o di riso o di semi

Procedimento

Cuocere la zucca intera al forno , pesarne 200 g, frullare e lasciare raffreddare prima di utilizzare.

Preparare tutti gli ingredienti pesati.

Sciogliere nel latte leggermente intiepidito lo zucchero e il lievito.

Versare nella ciotola della planetaria versare la farina, il latte con il lievito e la polpa di zucca.

Iniziare ad impastare gli ingredienti e

quando iniziano ad amalgamare unire l’uovo. 

Continuare a lavorare l’impasto fino a quando l’uovo è stato inglobato.

Unire a filo l’olio e impastare ancora.

Infine unire il sale e continuare a lavorare 

fino ad ottenere un composto compatto ed omogeneo.

Trasferire il composto sulla spianatoia leggermente infarinata 

e lavorarlo a mano qualche minuto ancora.

Formare un panetto e tagliare la superficie a croce.

Adagiare il panetto in una ciotola appena infarinata e 

coprire con pellicola trasparente 

(io utilizzo le cuffie da doccia disinfettate con amuchina).

Mettere a lievitare in forno con la luce accesa fino al raddoppio.

Una volta che il composto è ben lievitato

 versarlo, senza sgonfiarlo troppo, sulla spianatoia leggermente infarinata.

Delicatamente formare un panetto tondo e dividerlo in 8 spicchi uguali.

Prendere ogni spicchio e lavorarli con le mani

 a formare dei panetti.

Tagliare dello spago da cucina in laccetti lunghi 70 cm circa.

Prendere un panetto e appoggiare sopra un laccetto

incrociare i lembi come per fare un nodo e 

far passare il laccetto ad un terzo del panetto, e ripetere ancora una volta in modo da ottenere un panetto

diviso in 6 spicchi. Girare la formina e annodare stringendo appena.

Adagiare i panini sulla teglia foderata con carta forno e

 rimettere a lievitare fino a raddoppio (circa 45 minuti).

Nel frattempo scaldare il forno a 190°C.

Infornare i panini alla zucca lievitati e cuocerli per 20-25 minuti, controllando di tanto in tanto.

A cottura completata, sfornare e lasciare raffreddare  prima di servirli.

Ricetta Carpaccio di scorfano con avocado, finferli e cavolfiore

Ricetta Carpaccio di scorfano con avocado, finferli e cavolfiore
  • 2 filetti di scorfano (adatto al consumo a crudo)
  • 200 g cavolfiore
  • 30 g broccolo romanesco
  • 6 finferli
  • 2 avocado maturi
  • limone
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe

Per la ricetta del carpaccio di scorfano con avocado, finferli e cavolfiore, Affettate i filetti di scorfano con un lungo coltello flessibile da pesce, come si vede nella foto in basso. Mondate il cavolfiore e il cavolo romanesco e grattugiateli finemente. Pulite i finferli e tagliateli a fettine molto sottili (l’ideale sarebbe usare una mandolina). Sbucciate gli avocado; frullatene uno con il succo di mezzo limone, un filo di olio, un pizzico di sale e una macinata di pepe ottenendo una crema; tagliate l’altro a fettine.
Distribuite nei piatti le fettine di avocado e quelle di scorfano; completate con il cavolfiore e il broccolo grattugiati, i finferli e piccole noci di crema di avocado. Condite tutto con olio, sale e pepe e servite.

Anna in Casa: ricette e non solo: Pandoro

Anna in Casa: ricette e non solo: Pandoro

                                               

Con questo chiudo per il 2020 la produzione di pandoro. 

Mi mancano ancora due panettoni dolci e due panettoni gastronomici poi ho finito.

Ho provato una nuova ricetta e ho seguito i consigli di chi prima di me ha pubblicato quella del Maestro Giorilli, un grazie va a Fables de Sucre. 

Ingredienti

per un pandoro da 1 kg 

              o due da 500 g

per il primo impasto

80 g di lievito madre 

315 g di farina 350W (io Mulino dalla Giovanna per panettone)

260 g di uova (circa 6 uova)

95 g di zucchero semolato

110 g di burro morbido (io quello bavarese)

per il secondo impasto

tutto il primo impasto

55 g di farina 350W (io Mulino dalla Giovanna per panettone)

5 g di sale

55 g di tuorli (circa 4)

20 ml di panna fresca

4 g di malto (se non lo avete mettete il miele)

per l’emulsione

120 g di burro morbido

55 g di zucchero

25 g di cioccolato bianco 

         (non ho trovato il burro di cacao previsto in ricetta)

10 g di miele di acacia

semi di una bacca di vaniglia

Prima di cominciare, leggere la ricetta in modo da sapere in anticipo come e quando iniziare la preparazione. 

Per la ricetta del pandoro è necessario che il lievito madre sia molto in forza e rinfrescato per tre volte il giorno dell’utilizzo, con ultimo rinfresco fatto almeno tre ore prima dell’inizio della preparazione.

Io ho portato il mio lievito bene in forza rinfrescandolo i 3 giorni precedenti, due volte al giorno.

Per i rinfreschi del vostro lievito madre è meglio utilizzare la farina che poi utilizzerete per preparare il pandoro.

la sera prima dei rinfreschi consecutivi, fare un rinfresco con il doppio della farina:  lievito: 50g lievito madre, 100 g farina per panettoni, 50 ml acqua e lasciare tutta notte a temperatura ambiente.

Il giorno dopo procedere con i rinfreschi consecutivi.

. ore 08:00 primo rinfresco lievito: 60g lievito madre, 60 g farina per panettoni, 30 ml acqua

   . ore 12:00 secondo rinfresco lievito: 80g lievito madre, 80 g farina per panettoni, 40 ml acqua

   . ore 16:00 terzo rinfresco lievito: 150g lievito madre, 150 g farina per panettoni, 75 ml acqua

   . ore 20:00 inizio primo impasto.

 Per la lavorazione sarà necessaria un’impastatrice, un piano di lavoro che non sia di legno ( io ultimamente sto utilizzando un piano in polipropilene), un termometro da cucina, 1 stampo da pandoro da 1 kg o due stampi da 500 g e un spatola. 

-La pezzatura dell’impasto crudo sarà del 10% in più del peso da ottenere da cotto:

                    per lo stampo da 1 kg l’impasto prima della cottura sarà di 1100 g

                    per lo stampo da 750 g l’impasto prima della cottura sarà di 825 g

Per la cottura scaldare il forno a 150°C statico per 50-55 minuti. In ogni caso il pandoro deve avere una temperatura di 94°C misurata al cuore, solo allora potrà essere tolto dal forno.

– Il giorno di lavorazione del primo impasto, preparare l’emulsione. 

Procedimento

Primo impasto

Nella ciotola della planetaria versare la farina, il lievito madre fatto a pezzetti e circa 1/2 delle uova precedentemente sbattute. Con l’inserto gancio iniziare la lavorazione dell’impasto fino a che non sia liscio ed omogeneo. Poco per volta unire all’impasto il resto delle uova aspettando ad aggiungere il successivo fino a quando il precedente non sia completamente assorbito. Una volta assorbite le uova completamente, unire lo zucchero poco per volta e successivamente a più riprese il burro. Prestare attenzione a non lavorare troppo l’impasto o comunque a non scaldarlo troppo (non superare i 26°C, eventualmente porre l’impasto in frigorifero per una decina di minuti prima di continuare).

L’impasto finale dovrà essere omogeneo. elastico, liscio e setoso.

Trasferire l’impasto sul piano e pirlarlo con un tarocco (non aggiungere farina).

Successivamente adagiarlo in un contenitore abbastanza grande da contenere il triplo del volume una volta lievitato. Per essere sicuri della lievitazione potete togliere un pezzo di impasto e porlo in un bicchiere che possa contenere tre volte il suo volume, segnate con un pennarello l’altezza dell’impasto all’inizio e alla fine della lievitazione. 

Coprire il contenitore con un foglio di pellicola trasparente e mettere a lievitare per 10-12 ore il contenitore a temperatura costante (circa 25°C), io in forno senza luce per tutta la notte. Se trascorso il tempo dato l’impasto non fosse triplicato, lasciare ancora lievitare; accelerare i tempi comprometterà l’impasto successivo e il risultato finale del prodotto.

Preparazione dell’emulsione

In una ciotola mettere tutti gli ingredienti, compreso il cioccolato bianco precedentemente sciolto e lasciato intiepidire. Con un frullino montare il tutto fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.

Coprire con pellicola trasparente e lasciare a temperatura ambiente fino al momento dell’utilizzo.

Secondo impasto

Ad impasto lievitato, sgonfiarlo e metterlo in frigorifero per 40 minuti.

Nel frattempo preparare pesati tutti gli ingredienti necessari.

Trascorso il tempo di raffreddamento, nella ciotola della planetaria mettete metà del primo impasto, la farina e il malto. iniziare a lavorare l’impasto a bassa velocità poi potrete alzarla, e amalgamare bene gli ingredienti. Ottenuto un composto liscio unire l’altra metà del primo impasto e il sale. Ad impasto incordato, aggiungere il 3 volte i tuorli fino a completo assorbimento. 

Prima di aggiungere in tre volte e senza mai perdere l’incordatura, l’emulsione dobbiamo avere un impasto liscio ed elastico. Infine unire in due volte la panna.

A questo punto togliere l’impasto dalla ciotola della planetaria e adagiarlo in un contenitore coperto da pellicola per 30 minuti a 28°C circa,

Successivamente ribaltare l’impasto sul piano di lavoro e lasciarlo puntare all’aria per circa 15 minuti.

Nel frattempo imburrare molto bene lo stampo .

Trascorso il tempo della puntatura pesare l’impasto in base allo stampo scelto (1100 g per lo stampo da 1 kg oppure 825 g per gli stampi da 500 g), formare un panetto pirlandolo nuovamente e rimettere a puntare per altri 20 minuti.

Dopo il tempo di puntatura, nuovamente pirlare l’impasto, formare un panetto e riporlo nello stampocon la parte liscia che appoggia sul fondo dello stampo e la parte di chiusura  verso l’alto.

Coprire lo stampo con pellicola trasparente e porre a lievitare fino a quando  l’impasto raggiunge i due cm dal bordo dello stampo.

Scaldare il forno a150°C statico e nel frattempo scoprire lo stampo e lasciare all’aria l’impasto, per lasciare formare una sottile pellicina.

Prima di infornare, per evitare bolle, con uno stecchino delicatamente praticare dei piccoli fori sopra la cupola del pandoro. 

Infornare il pandoro e cuocere per 50-55 minuti, tenendo conto che gli ultimi 10 minuti di cottura andranno fatti con lo sportello del forno leggermente aperto: io ho preparato con l’alluminio una pallina che tenesso lo sportello aperto di pochi mm.

Se notate che la cupola si scurisce troppo, coprire con un foglio di alluminio.

Il pandoro è cotto quando raggiunge la temperatura di 94°C al cuore (infilate il termometro nel pandoro puntando la sonda verso il centro).

A cottura ultimata, non togliere il pandoro dallo stampo ma lasciare raffreddare completamente il dolce prima di farlo.

a raffreddamento avvenuto, capovolgere lo stampo e sformare il pandoro.

e sformare il pandoro.

Prima di conservarlo, nebulizzare l’interno del sacchetto con alcool puro alimentare (95°) per evitare l’invecchiamento precoce del prodotto ed eventuali muffe.

Il pandoro così conservato durerà anche fino a 50-60 gg.

Proudly powered by WordPress