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Gnocchi di zucca ricotta e salvia

Gnocchi di zucca ricotta e salvia

Solo a me possono capitare certe cose.
L’altra settimana stavo pulendo il garage e mi sono accorta che sulle casse delle bottiglie dell’acqua ( che sono vicino alla porta e che vediamo e usiamo tutti i giorni) campeggiava ancora una zucca, bella e pronta da cuocere. Per farla breve, l’ho subito portata in casa, incisa con la lama del coltello ed infilata nel forno, così tutta intera.
30 minuti dopo ecco la zucca cotta e pronta all’uso.
Ma a che uso?
Così mi sono ricordata di una ricetta che avevo salvato su Instagram, quella dell’amica virtuale Sara e… detto fatto…

Ingredienti

500 g di polpa di zucca già cotta
250 g di farina 00
1 uovo
1 cucchiaino raso di sale
noce moscata
burro q.b.
salvia
ricotta. q.b.
a piacere sale nero

Preparazione

In una ciotola pesare la zucca, aggiungere l’uovo, il sale, la farina e a piacere la noce moscata.
Impastare il
tutto, fino ad ottenere un composto omogeneo, risulterà un po’ appiccicoso, eventualmente aggiungere della farina ma non troppa, per evitare che lo gnocco una volta cotto risulti troppo duro.
Mettere il composto in una tasca da pasticcere.
Mettere sul fuoco una pentola con dell’acqua salata.
Nel frattempo in una padella capiente sciogliere del burro e lavare bene le foglie di salvia.
Una volta raggiunto il bollore, formare gli gnocchetti, facendo uscire il composto dalla tasca e tagliandoli con un coltello (io con le forbici) e tuffarli nella pentola.

Quando gli gnocchi vengono a galla, 

con la schiumarola sgocciolarli e trasferirli direttamente nella padella con il burro, aggiungere le foglie di salvia e mescolare delicatamente.
Quando tutti gli gnocchi sono cotti e nella padella, spadellarli per qualche secondo, condirli con la ricotta.

Servire completando il piatto con del sale nero.

» Fagottini di crepes con salmone e mozzarella

Fagottini di crepes con salmone e mozzarella

Preparate la pastella delle crepes.
Rompete le uova in una ciotola e sbattetele con il sale con i rebbi di una forchetta. In una ciotola più grande mettete la farina, fate un buco al centro e versate il latte quindi mescolate fino ad ottenere una pastella liscia e fluida. Aggiungete ora il composto du uova e mescolate fino ad avere un composto omogeneo. Coprite la ciotola con della pellicola, quindi fate riposare la pastella per 30 minuti.

Ungete una crepiera con un pò d’olio, quando sarà calda versate un mestolo di pastella e inclinate la padella per farla distribuire bene sulla superficie. Cuocete le crepes da entrambi i lati fino a quando saranno leggermente dorate.

Poggiate una crepes alla volta su un piano e sulla metà della crespella adagiate le fettine di salmone affumicato e le fettine di mozzarella. Ripiegate a metà, poi arrotolate creando un fagottino. Chiudete i fagottini di crepes fermandoli con un filo di erba cipollina o spago da cucina.

Servite i fagottini di crepes al salmone all’impiedi decorando con il prezzemolo fresco tritato.

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La ricetta friulana Brovada e muset

La ricetta friulana Brovada e muset

È un piatto che rappresenta la storia dell’enogastronomia friulana. Origini molto antiche e sapore deciso. Una ricetta della tradizione per il vostro menu di Natale

Se ne parlava già nell’antico ricettario di Apicio. Da qualche anno è un prodotto tutelato da marchio DOP: è la “bruade”, nel dialetto friulano, la rapa bianca dal colletto viola. E a Natale si gusta con il “muset”, un insaccato simile al cotechino.

Rapa e vinaccia, come nasce la brovada

E se a Natale quest’anno proporreste ai vostri ospiti un piatto tipico a base di squisite radici? Sì, stiamo parlando delle rape bianche dal colletto viola che, attraverso un antico e tradizionale lavoro di fermentazione nella vinaccia, sono un tesoro dell’enogastronomia friulana. Ecco come nasce la brovada: le rape, dopo esser state raccolte, vengono private delle foglie esterne e poste in dei tini. Si ricoprono con la vinaccia di uva nera, un po’ di sale, acqua mista a vino o aceto. Quindi si lasciano fermentare dai 40 ai 60 giorni e assumono il caratteristico colore rosato. Il sapore è meno pungente della rapa fresca e l’aroma naturalmente è di vinaccia. Dopo averle lavorate vengono lavate, grattugiate e confezionate in buste. La brovada nasce dall’antica esigenza di conservare le rape per l’inverno. Il piatto tipico, immancabile nel periodo natalizio sulle tavole friulane, è la Brovada e muset (o musetto, che è un insaccato tipico, simile al cotechino). La tradizione esige l’uso della brovada DOP. La si usa sia per accompagnare le carni ma anche come ingrediente per zuppe o piatti unici a base di verdure.

La ricetta: Brovada e muset

Ingredienti

500 grammi di rape fermentate
2 musetti – cotechini del Friuli
3 spicchi di aglio
4 foglie di alloro
Brodo vegetale
Olio extravergine d’oliva
Sale
Pepe

Procedimento

Portate a bollore nell’acqua fredda i musetti. Abbassate la fiamma lasciando sobbollire per 90 minuti. In un tegame soffriggere l’aglio e le foglie di alloro. Versate la brovada con un po’ di brodo vegetale e mettete il coperchio per 90 minuti. Aggiungete sale, pepe e un pizzico di farina bianca per addensare. Unite i musetti alla brovada e lasciate cuocere per 30 minuti. Servite caldo.

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