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Pizza: le calorie e i valori nutrizionali

La Cucina Italiana

Impossibile resistere alla pizza. Ma le calorie quante sono? Siamo sempre abituati a considerarla come un alimento ipercalorico ma le variabili sono tante.

Fatta in casa o cotta nel forno a legna, la pizza è uno dei piatti italiani più amati in tutto il mondo, a cui in pochi sanno resistere. Spesso però ci si chiede se faccia bene mangiarla o meno, soprattutto durante una dieta. Ecco allora i valori nutrizionali della pizza e gli ingredienti da scegliere per godersi il gusto della tradizione senza troppi rimorsi.

Pizza: le calorie

In alcune diete mangiare la pizza è un divieto categorico. In realtà, pur trattandosi di un alimento calorico – in 100 grammi di Margherita ci sono circa 250/270 calorie -, la pizza si può inserire tra gli alimenti da concedersi ogni tanto anche se si sta seguendo una regime alimentare restrittivo. In media, i valori nutrizionali per la pizza margherita sono i seguenti:

Valori per 100 g

Energia (kcal) 260

Acqua (g) 41

Carboidrati (g) 53

Zuccheri (g) 2,5

Ovviamente l’apporto calorico dipende molto anche dalla scelta del condimento. Se tra una Marinara con pomodoro, olio e origano – che ha circa 700 kcal – e una Capricciosa condita con carciofini, funghi, sottoli vari, prosciutto e abbondante mozzarella ci possono essere anche 500-600 calorie di differenza, una pizza con patatine fritte e wurstel può sfondare il muro delle 1300 calorie e con una quantità di grassi assolutamente spropositata.

I consigli per ridurre l’apporto calorico

Mangiare la pizza a dieta è possibile. Ecco qualche accorgimento da adottare:

  1. Evitare pizze molto condite (ottime invece marinara e margherita).
  2. Limitare le quantità.
  3. Assolutamente vietato aggiungere bevande gassate o birra, poiché in questo caso l’apporto calorico aumenterebbe in modo notevole.
  4. La pizza è un concentrato di carboidrati e sali minerali come calcio, fosforo e potassio. Inoltre è un alimento ricco di sodio. Visto che le pizze composte con la farina tradizionale non contengono fibra alimentare, andrebbero sempre integrate durante il giorno con un pasto o una merenda a base di frutta o verdura.

L’importanza della lievitazione

Trattandosi di un impasto lievitato di farina, acqua e sale si consiglia di scegliere una pizza molto semplice, con pomodoro fresco, mozzarella, olio, basilico e origano. Oltre alla selezione di ingredienti poco calorici e di qualità, è importante tenere sotto controllo le fasi di lievitazione: da queste dipenderà il valore nutrizionale della pizza. Una lievitazione a regola d’arte garantisce infatti lo sviluppo di zuccheri semplici che favoriscono la digeribilità e di zuccheri complessi che procurano il senso di sazietà tipico di quando si è finito anche l’ultimo pezzo della crosta.

La regina delle pizze: la Margherita

La Margherita è sicuramente la regina delle pizze, e non solo perché nel 1889 il pizzaiolo napoletano Raffaele Esposito la dedicò all’allora sovrana d’Italia, ma anche perché è diventata con il passare degli anni, di gran lunga la più popolare nel nostro Paese.  Se l’olio è d’oliva ed extra-vergine garantisce il giusto apporto di polifenoli, che hanno potere antiossidante e contrastano l’invecchiamento cellulare. La mozzarella dà una modesta quantità di grassi animali e il pomodoro, contenendo licopene e sali minerali come magnesio, selenio, zinco e potassio completa il quadro dei valori nutrizionali della pizza. Difficile indicare, invece, i valori e le calorie di pizze complesse o troppo condite: ecco perché è bene mangiarne una  semplice, di cui conosciamo o abbiamo seguito le fasi di lievitazione. In questo caso non ci saranno problemi a concedersi una fetta di pizza anche nel bel mezzo di una dieta.

Torte salate estive: 10 ricette da gustare con il sole

Torte salate estive: 10 ricette da gustare con il sole

Le torte salate estive sono la soluzione perfetta quando il caldo inizia a farsi sentire e si ha sempre meno voglia di mangiare piatti caldi. Pratiche, sono ottime da gustare a casa, ma anche da mangiare durante i picnic all’aperto. O, perché no, anche in spiaggia.

Cosa le differenzia dalle torte salate più classiche? Il loro guscio racchiude ingredienti di stagione, freschi, che richiamano i profumi dell’estate.

Quali ingredienti scegliere per le torte salate estive?

Parola d’ordine: stagionalità. Che vale sempre, ma ancor di più per l’estate, quando il palato chiama sapori freschi e leggeri. Ecco allora quali ingredienti scegliere per le vostre torte salate:

ma non solo, anche fichi, pesce azzurro, formaggi poco stagionati e aciduli come il caprino, e poi spazio alle erbe aromatiche, che completano la vostra torta salata estiva donando ulteriore aroma. Usate il basilico ma anche la menta per un tocco unico.

Quanto e come si conservano le torte estive

Con la stagione calda, anche se le torte salate sono cotte, meglio “prevenire che curare”, come si dice. E allora se la torta salata avanza o si prepara il giorno prima, meglio conservarla in frigorifero avvolta da un foglio d’alluminio. Questa operazione, ovviamente, va fatta una volta che la torta si è completamente raffreddata dopo la cottura, per evitare che si formi la condensa e che il guscio della torta salata diventi molle.

Così conservata, la torta salata dura circa 2 giorni.

Per ridare l’iniziale croccantezza, in caso servisse, basta passare la torta salata in forno per qualche minuto.

10 idee per torte salate estive

Pomodori, alici, fichi, asparagi e non solo, ecco le nostre 10 ricette preferite, per un’estate all’insegna della condivisione, a casa o durante un picnic.

Mejadra – Ricetta di Misya

Mejadra - Ricetta di Misya

Innanzitutto se non le avete già cotte lessate le lenticchie per 30 minuti, senza salarle.
Mondate la cipolla, tagliatela a fettine e infarinatela.

Friggetele in abbondante olio già caldo, quindi scolatela con una schiumarola e lasciatela asciugare su carta da cucina.

Fate tostare coriandolo e cumino in una casseruola, unite riso e olio e lasciate tostare il riso, quindi aggiungete prima le spezie(curcuma, pimento, zucchero e pepe e mescolate, poi aggiungete le lenticchie (scolate) e l’acqua.

Portate ad ebollizione, poi coprite con un coperchio, abbassate al minimo e lasciate cuocere per 15 minuti.
Togliete dal fuoco, aprite il coperchio, coprite con un canovaccio pulito, rimettete il coperchio e lasciate riposare per 10 minuti, popi aggiungete metà della cipolla e mescolate.

La mejadra è pronta: impattate, decorate con la cipolla restante e servite.

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