Tag: ricette di cucina italiana

» Caponata di pesce spada

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IUnnanzitutto pulite melanzane e pesce (eliminate le estremità dalle melanzane e pelle e osso centrale dal pesce) e tagliate entrambi a dadini, possibilmente di dimensioni simili.

Fate soffriggere le melanzane con olio e poco sale in un’ampia padella antiaderente per almeno 10 minuti, quindi mettetele da parte.

Nella stessa padella, fate appassire un trito di cipolla e sedano, quindi unite il pesce e fatelo rosolare per un paio di minuti, mescolando spesso.
Unite i pomodorini lavati e tagliati in pezzi, salate e lasciate cuocere per una decina di minuti, mescolando ogni tanto.
Quando i pomodorini si saranno ammorbiditi, unite anche melanzane e olive denocciolate.

Una volta asciugato il fondo di cottura, aggiungete lo zucchero, quindi alzate la fiamma e sfumate con l’aceto, continuando a mescolare finché non sarà evaporato tutto, quindi spegnete il fuoco e aggiungete il basilico spezzettato.

La caponata di pesce spada è pronta: servitela tiepida o fredda.

Mac&Cheese di Massimo Bottura: la ricetta italiano-modenese

Mac&Cheese di Massimo Bottura: la ricetta italiano-modenese

Kitchen Quarantine: cosa fa un grande Chef ai tempi del lockdown? Famiglia, cucina e musica a casa Bottura. Ecco un’anteprima dal nuovo speciale numero di La Cucina Italiana

In anteprima dalla Kitchen Quarantine di Massimo Bottura, a pagina 80 del nostro numero di luglio: la ricetta della mac & cheese italiano – modenese di Bottura.

Mac&cheese italiano modenese

Ingredienti per 4-6 persone

Per la besciamella

500 g latte
80 g Parmigiano Reggiano Dop 30 mesi
50 g burro
40 g farina
sale – noce moscata

Per la pasta
300 g rimanenze di pasta mista (spaghetti, fusilli, maccheroni)
150 g mortadella a cubetti
120 g formaggio blu di capra a tocchetti
80 g ricotta
80 g caciotta affumicata per finire
60 g  pecorino di fossa grattugiato
40 g Parmigiano Reggiano Dop 30 mesi grattugiato
40 g  pecorino grattugiato
1 mozzarella (per il latte)

Procedimento

Per la besciamella
Cuocete in una casseruola la farina con il burro, quindi unite poco per volta il latte intiepidito, mescolando per non formare grumi.
Unite il parmigiano grattugiato, 1 cucchiaio per volta, quindi un pizzico di sale e noce moscata.

Per la pasta
Lessate la pasta avanzata e scolatela. Versate metà della besciamella ricoprendo il fondo di uno stampo (tortiera tonda ø 24-26 cm). Aggiungete la pasta un po’ spezzettata e mescolata. Distribuitevi sopra la ricotta a fiocchetti, irrorate con il latte di
una mozzarella (tagliate la mozzarella a metà e strizzatela sopra lo stampo). Distribuite nello stampo i dadi di mortadella e di formaggio blu. Spolverizzate con il pecorino e il pecorino di fossa grattugiati. Coprite tutto con la besciamella rimasta, spolverizzate con abbondante parmigiano grattugiato e infornate a 200 °C per 25 minuti circa.
Sfornate e rifinite con la caciotta affumicata grattugiata.

 

Ricerche frequenti:

Panuozzo di Gragnano, il goloso panino della tradizione campana

Panuozzo di Gragnano, il goloso panino della tradizione campana

Il panuozzo di Gragnano è un panino tipico campano, caratterizzato dall’impasto della pizza, una farcitura ricca e una sorprendente lunghezza di 30 centimetri  

Quando si pensa alla Campania e alle sue specialità gastronomiche il pensiero va subito alla pizza napoletana, regina incontrastata dei piatti partenopei. Tra i tanti degni eredi della pizza classica, fatti con lo stesso impasto ma contraddistinti da forme e condimenti diversi, ce n’è uno davvero speciale, ovvero il panuozzo di Gragnano. Questa sorta di pizza-panino, simile al saltimbocca ma dalle dimensioni molto più grandi, il panuozzo è un prodotto tipico del comune di Gragnano (Napoli) dove è stato inventato agli inizi degli anni 80 nella storica Pizzeria Mascolo.

La storia del mitico “panino-pizza” di Gragnano

Sebbene la ricetta di questo panino, lunghissimo, soffice e goloso, sia stata imitata e replicata in molte pizzerie della Campania e perfino in altre zone d’Italia, il vero panuozzo, come abbiamo visto, è quello della Pizzeria Mascolo. La sua invenzione risale al 1982, anno in cui il pizzaiolo Giuseppe Mascolo ebbe l’intuizione di dare vita a questa originale alternativa alla pizza. Poi, di lì a poco, migliorata e brevettata. L’impasto della pizza viene modellato a forma di panino della lunghezza è di circa 25-30 centimetri, infornato per mezz’ora, poi riempito con un’abbondante farcia e infornato nuovamente per qualche minuto. Il risultato è un panino dall’impasto soffice e leggero e dal ripieno ricco, filante e irresistibile. Il panuozzo, una volta pronto, viene servito ai tavoli, tagliato eventualmente in due o quattro parti su richiesta, oppure ordinato per il take away, in versione street food. A rendere speciale il panino, però, non sono solo il formato e il procedimento di preparazione, ma anche e soprattutto gli ingredienti utilizzati, tutti locali e di primissima qualità.

Solo prodotti freschi, locali e genuini per il panuozzo autentico

Va detto innanzitutto che i gusti disponibili presso la Pizzeria Mascolo sono tanti e tutti personalizzabili. Fra i più amati ci sono quello “storico” con pancetta e mozzarella, ma anche quello classico con prosciutto e mozzarella, quello intramontabile con salsiccia e friarielli e il “Tommaso”, uno dei più gettonati, riempito con mozzarella, pancetta, funghi champignon e salsa piccante.

Quasi tutti i prodotti utilizzati sono eccellenze DOP e IGP dei Monti Lattari, e in particolare gli affettati, i latticini e le verdure. Fra gli altri ingredienti tipici e di qualità impiegati troviamo anche le farine per l’impasto e la nota acqua della falda acquifera locale, utilizzata pure per la produzione della pasta di Gragnano IGP.

Insomma, se volete provare una sfiziosa ed economica alternativa alla pizza, che abbia anche il pregio di essere una ricetta regionale di ottima qualità, il panuozzo di questa mitica pizzeria a gestione familiare potrebbe davvero fare al caso vostro.

Foto: Panuozzo di Gragnano Wikipedia.

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