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Il Molise e i suoi 3 vini imperdibili- La Cucina Italiana

Il Molise e i suoi 3 vini imperdibili- La Cucina Italiana

Il Molise, è una regione che vuole farsi conoscere e scoprire per le sue specialità: tra queste i vini che, oltre ai vitigni in comune con i territori confinanti, vantano di un’uva autoctona a bacca rossa chiamata tintila. Abbiamo scelto per voi 3 vini locali da assaggiare.

La piccola regione ha circa 5500 ettari vitati in zone collinari e di montagna. Le uve a bacca scura rappresentano i due terzi della produzione. Molti vitigni sono in comune con i territori confinanti dell’Abruzzo, della Puglia e della Campania, come il trebbiano, la falanghina, il montepulciano, il sangiovese e l’aglianico, ma c’è anche un’uva autoctona a bacca rossa, la tintilia, tutelata con un’apposita Doc, che si affianca a quelle di Biferno e Pentro, che comprendono bianchi, rosati e rossi. I rossi di queste due Doc sono sempre prodotti con una maggioranza di montepulciano, mentre i bianchi di Biferno hanno una predominanza di trebbiano, e quelli di Pentro vedono la falanghina protagonista. I rossi sono piuttosto rustici, adatti alla cucina dell’entroterra, mentre i bianchi sono leggeri, per l’aperitivo o su verdure e pesce. Ci sono anche piccole realtà artigianali che piantano vitigni internazionali come il riesling e il pinot nero, con risultati interessanti.

Tintilia del Molise Macchiarossa 2015 Claudio Cipressi

Il merito della riscoperta della tintilia va anche a Claudio Cipressi che ha recuperato le piante in tanti vigneti per creare una sortadi biblioteca ampelografica della varietà. Il Macchiarossa è uno dei migliori esempi per conoscere le caratteristiche del vitigno, che dà rossi avvolgenti e profumati di amarene, frutti di bosco e spezie. Con lasagne al forno. 20 euroclaudiocipressi.it

Biferno Bianco Gironia 2019 Borgo di Colloredo

È un trebbiano con aggiunta di malvasia, garganica e altre uve a bacca bianca che affina parte
in botte di legno e parte in acciaio. Ha profumi minerali e di frutta esotica e un gusto strutturato e sapido. Con spaghetti ai frutti di mare. 15 euroborgodicolloredo.com

Il Viandante 2018 Cantina San Zenone

Una cantina sociale che produce vini con un ottimo rapporto tra la qualità e il prezzo, come questo rosso da uve montepulciano in purezza che ha un gusto morbido e profumi fruttati, floreali ed erbacei. Con pollo in umido. 7 euro. cantinasanzenone.it

Ricerche frequenti:

Roberto Valbuzzi: 2 ricette facili per “Viva il vitello”

Roberto Valbuzzi: 2 ricette facili per "Viva il vitello"

Ecco le due ricette che lo chef Valbuzzi ha cucinato con Sonia Peronaci nella cooking class per il progetto “Viva il Vitello” di Assocarni – ma prima, abbiamo fatto con lui una chiacchierata a base di ottimi ingredienti e passione per la cucina

Oggi abbiamo seguito lo chef Roberto Valbuzzi nella cucina di Sonia Peronacci alla Sonia Factory di Milano per il progetto Viva il Vitello di Assocarni. La cooking class è stata un’occasione per cucinare due nuove ricette dello chef Valbuzzi con la carne di vitello e scoprire i segreti di questo alimento, che è da sempre alla base della tradizione culinaria italiana ed europea.

Gustosa e saporita, semplice da cucinare, ricca di plus qualitativi e gastronomici, la carne di vitello è un alimento tutto da riscoprire. In grado di reinventarsi e confermarsi protagonista assoluto e salutare anche nella cucina più moderna, le ricette scelte da Valbuzzi sono straordinariamente semplici e deliziose, perfette per esaltarne il sapore senza nasconderlo: Raviolone aperto con battuto di vitello, pisellini, carote e cipolla in agrodolce e Tataki di vitello, crosta di agrumi e maionese al wasabi.

Intervista con Roberto Valbuzzi

Prima di darvi le ricette, condividiamo con voi una bella chiacchierata a base di cucina con Roberto Valbuzzi. Buon appetito!

Come definiresti la tua cucina?
«La mia cucina è passionale, fatta di memorie e ricordi, una cucina che cerca di far vivere i prodotti del territorio in chiave attuale attraverso tecniche di cottura e abbinamenti non scontati».

Quanto conta la qualità degli ingredienti per la tua cucina?
«La qualità degli ingredienti conta tantissimo sopratutto perché, avendo un’azienda agricola, cerchiamo di produrre degli ingredienti che poi utilizzo nelle cucine del ristorante. Cerchiamo di far nascere, far vivere il meglio da ogni prodotto partendo dalla base, dalla terra, dalla materia prima nel senso più puro». 

Sei molto legato alla cucina tradizionale lombarda?
«Non mi sento di dire di essere legato solo alla cucina lombarda, ma alla cucina in generale. E’ ovvio che geograficamente parlando, sono legato al territorio della Lombardia, ai pesci di lago, ai salumi, legato a quello che il mio territorio offre. A me piace far vivere la mia cucina in base al luogo in cui mi trovo e in base alle materie prime che quel luogo mi può dare. Eviterei di servire gli spaghetti con le cozze sul lago di Como, ecco. Questo perché non reputo valorizzante per il territorio una scelta di questo genere. Sono legato a ciò che il mio territorio riesce a dare». 

Qual è il tuo piatto dei ricordi?
«Ce ne sono tantissimi. Essendo la quarta generazione di ristoratori, di piatti ne ho assaggiati tanti. Diciamo che più che un piatto sono i profumi a darmi dei ricordi: il momento delle salse, il momento della giardiniera della nonna, il momento della stesura della pasta di grano saraceno per fare i pinzocheri. Non c’è un piatto preciso, preferisco parlare di momenti che evocano ricordi».

Preferisci stare in cucina, dietro la telecamera o nell’orto?
«Sinceramente non c’è una preferenza. Amo la cucina in generale e stare in cucina, dietro la telecamera o nell’orto sono tre modi differenti di amare e vivere questo mestiere. Stare in cucina è sicuramente la parte principale. Avendo un’attività che fa ristorazione e vivendo della felicità dei nostri clienti, la cucina è quello che premia tutto quanto. Cerco di vivere la cucina nel migliore dei modi possibile e di viverla mettendoci tutta la mia passione e tutta la mia anima. La telecamera, soprattutto nel 2021, è un ottimo strumento di comunicazione per far conoscere se stessi e la propria cucina, quindi va utilizzato in modo corretto. Secondo me è una fortuna da sfruttare in parallelo per dare forza alla comunicazione che altrimenti stando solo in cucina non si riesce. L’orto è la fortuna più grande, oltre alla fatica, perché è quella che ti permette di avere degli ingredienti di qualità assoluta e di controllare in primis la stessa». 

Che consigli puoi dare per  cucinare con il vitello?
«Inizio con il dire che non esiste un taglio di vitello giusto da acquistare meglio di un altro, tutto dipende dalla preparazione che si va ad affrontare, dalle ricette insomma. A seconda del piatto finale, si decide se acquistate un girello o un biancostato, per esempio. Il consiglio migliore è quello di non esagerare con i condimenti, di valorizzare la carne senza coprirla visto che ha un gusto molto delicato, di giocare bene le cotture».

Quale ricetta a base di carne di vitello sceglieresti per una cena fra amici?

«Facciamo le puntine al barbecue laccato con le ciliegie, una ricetta che richiede più impegno alla preparazione, ma se viene fatta in compagnia è anche più divertente. Questo bel costato di vitello si scioglie in bocca dopo sei ore al barbecue con una bella birra ghiacciata: ecco, credo che sia la cena perfetta da fare con gli amici».

Le ricette di Roberto Valbuzzi

«Le ricette presentate alla cooking class “Viva il vitello” con Assocarni sono due ricette semplici che valorizzano la carne di vitello: un raviolo aperto, quindi semplicemente due strati di pasta con all’interno una battuta di vitello molto fresca per dare un’alternativa al piatto caldo. Dall’altra parte, invece, il tataki di vitello lasciando quasi in purezza la carne, semplicemente lavorandola con alcune spezie, pr valorizzarla e creare un sapore unico e fresco e deciso», ha spiegato lo chef.

Raviolone aperto con battuto di vitello, pisellini, carote e cipolla in agrodolce

Ingredienti:
200 g di farina “00”
200 g di semola rimacinata
4 uova
200 g di fesa di vitello
50 g di piselli freschi
8 carote baby
1 cipolla rossa media
1 cucchiaio di aceto rosso
1 cucchiaio di zucchero
Una noce di burro
Olio
Sale
Pepe


 
Procedimento:
Preparare la pasta fresca: unire le farine, un pizzico di sale e le uova.
Impastare fino a formare una palla liscia e compatta; una volta ottenuta la palla, avvolgerla con della pellicola trasparente e far riposare 1 ora in frigo.
Nel frattempo preparare le cipolle in agrodolce: pelare la cipolla rossa, metterla in una teglia abbastanza piccola, cospargerla con olio, sale, pepe, zucchero e l’aceto ed infornare per circa 45 minuti a 190°C, coprendo la teglia con la carta da forno e la carta stagnola. A fine cottura, far raffreddare la cipolla, tagliarla in parti e separare ogni singola “foglia” ottenuta.
Pulire i piselli e le carote e farli sbollentare per circa 2 minuti in acqua leggermente salata. Una volta sbollentati, immergerli in acqua e ghiaccio.
Stendere la pasta fresca (deve avere un’altezza di circa 1 mm), ritagliare dei quadrati di circa 10×10 cm e cuocerli in abbondante acqua salata.
Preparare la battuta di vitello, condirla con olio sale e pepe.
Saltare velocemente i piselli e le carote in una pentola con del burro.
Una volta pronta la pasta, scolarla e asciugarla bene.
Disporre sul piatto un quadrato, porvi al centro la battuta, coprire con un altro quadrato di pasta leggermente ruotato (gli angoli non devono combaciare).
Condire il raviolone con i piselli, le carotine baby, le foglie di cipolla, il burro fuso con sale e pepe.

Tataki di vitello, crosta di agrumi e maionese al wasabi

Ingredienti:

Per il vitello
400 gr di filetto di vitello
1 cucchiaio di senape
3 limoni non trattati
3 arance non trattate
Qualche rametto di aneto
Sale Maldon
Pepe

Per la maionese
2 tuorli freschi a temperatura ambiente
Succo di mezzo limone
200 g di olio di semi
50 g di olio evo
1 cucchiaino di aceto di mele
1 cucchiaio di pasta di wasabi
1 pizzico di sale

Per decorare 
Foglie di misticanza
Foglie di carota
Foglie di melissa

Procedimento:
Preriscaldare il forno a 40°.
Preparare la panatura per il vitello. Grattugiare la scorza di arance e limoni, mischiarla con un pizzico di sale e una grattata di pepe, aggiungere anche l’aneto tritato.
Stendere il composto in una teglia foderata con carta forno e lasciar asciugare in forno a 40° per 25 minuti.
Nel frattempo preparare la maionese: sbattere insieme ai tuorli l’olio di semi incorporandolo qualche goccia alla volta. Una volta che il composto si raddensa, iniziare a versare l’olio a filo (sia di semi che
extravergine). Una volta ottenuta una maionese densa condirla con aceto di mele, sale e pasta di wasabi.
Amalgamare il tutto e tenere da parte. Preparare ora il filetto di vitello tagliandolo in modo da ottenere una forma il più regolare possibile. Cospargerlo di senape e massaggiare fino a coprirlo completamente. Passare ora la carne all’interno della panatura di agrumi facendola aderire bene.
In una padella ben calda (meglio su una piastra) scottare la carne su tutti i lati.
Una volta pronta scalopparla e impiattarla con alla base la maionese e guarnire con foglioline di misticanza
e erbe aromatiche.

Un caffè con Chiara Ferragni al Temporary Cafè

Un caffè con Chiara Ferragni al Temporary Cafè

Fino al 18 luglio, si potrà sorseggiare un fantastico caffè (e non solo) allo stilosissimo Temporary Cafè Nespresso x Chiara Ferragni. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla vincente collaborazione e l’oasi pop milanese

Quanta voglia abbiamo di tornare a sederci al bar per gustare un buon caffè? Un gesto semplice e così italiano che Nespresso e Chiara Ferragni hanno portato su un altro livello con l’apertura del Temporary Cafè Nespresso x Chiara Ferragni a Milano, in piazza del Carmine nel cuore dell’affascinante quartiere di Brera. Fino al 18 luglio, ci si potrà accomodare su divani rattan e sedute in iuta naturale per godere di un’atmosfera suggestiva, anche sotto gli ombrelloni esterni, per un caffè, un aperitivo o una cena. Questa piccola oasi pop rappresenta il secondo step della creativa collaborazione tra le due icone italiane. Dopo il mitico George Clooney e il suo iconico What else?, cambio di testimonial per l’estate 2021 firmata Nespresso, si passa al vivace Hi guys dell’incredibile imprenditrice digitale. Una collaborazione brillante che nasce sulla condivisione di valori importanti come l’attenzione alla sostenibilità e l’empowerment femminile, messaggi positivi che Chiara Ferragni trasmette ogni giorno ai suoi follower e da oggi anche attraverso l’ottimo lavoro e impegno di Nespresso. L’inizio di questo cambio epocale è avvenuto lo scorso 28 maggio, quando è stata lanciata la summer collection Nespresso x Chiara Ferragni con una serie di prodotti davvero fashion, che uniscono lo stile “blonde salad” caratterizzato dal logo a forma di occhio alla qualità e al gusto Nespresso – dalla macchina Vertuo Next in rosa pastello alla coffee mug con il monogramma di Nespresso rivisitato con i colori vivaci o la travel mug Nomad, ne sono un esempio. Una capsule collection che ha conquistato gli amanti dello stile pop, mandando subito alcuni prodotti in out of stock. E c’è ancora molto!

Un caffè con Chiara Ferragni

Dopo la gran pioggia del giorno prima, anche il sole ha voluto partecipare all’apertura del Temporary Cafè Nespresso x Chiara Ferragni. Vestita con un abito cangiante in animalier blu squillante che le lascia la schiena scoperta e delle alte slingback fucsia, la bionda influencer di fama mondiale sorride a tutti con grande cortesia e empatia. Ha i biondi capelli acconciati come un manga giapponese, il trucco blu sugli occhi ancora più blu, che si illuminano quando le chiedo di raccontare il suo caffè. “Mi piace l’idea dell’espresso come rituale, non solo la mattina, anche quando arriva qualcuno in ufficio è bello offrire un caffè, è proprio un bel gesto che quasi abbiamo solo noi in Italia, una cosa molto italiana. E mi ricordo il primo mese che avevo vissuto negli Stati Uniti da sola, prima di trasferirmi lì per alcuni anni, che bevevo sempre caffè americano perché era difficile trovare un buon espresso, poi una volta sono andata in un coffee bar italiano a NY e ho sentito il profumo, l’aroma del caffè italiano e mi sono messa a piangere da quanto mi mancava e da quanti ricordi mi portava. E’ una tradizione tutta italiana che ti fa sentire a casa”. Chiara è così: spontanea, immediata, parla veloce e con passione. Se voleste offrirle un caffè, tenete a mente le sue preferenze: “Mi piacciono tantissimi tipi di caffè diversi: la mattina di solito preparo un espresso con ispirazione Roma, è uno dei miei preferiti. Adesso a casa, ho anche la Vertuo e ho scoperto Mexico, così preparo una tazza un po’ più grande, e devo correre in ufficio lo metto nella travel mug. Ora, che è estate lo preparo anche freddo, aggiungo un po’ di latte e cubetti di ghiaccio, così dura anche di più ed è piacevole lungo la giornata”. 

Cosa si beve e si mangia al Temporary Cafè Nespresso x Chiara Ferragni

A due passi dal Duomo di Milano, il Temporary Cafè Nespresso x Chiara Ferragni è la location tutta estiva dove è possibile fermarsi dalla colazione fino alla cena, totalmente immersi nello stile dell’influencer italiana più famosa al mondo grazie un’atmosfera estiva pop e irriverente che incontra in modo perfetto il fascino e l’eleganza del brand di caffè. Naturalmente, caffè e affini sono i protagonisti i caffè Nespresso, dai super classici alle ricette pensate per l’estate con i caffè con ghiaccio, nonché i Caffè Vertuo Line, eccezionalmente proposti al Nespresso x Chiara Ferragni Cafè in una station Coffee to Go” su Piazza del Carmine, per essere gustati in modalità takeaway e con Paper Cup brandizzate, dall’espresso ai formati più lunghi. Dagli appetizer alle pizze e alle focacce, fino ai piatti preferiti di Chiara, tra le proposte food del Cafè è possibile trovare anche bowls, proposte wok, club sandwich, pad-thai e piatti mediterranei per una Per i golosi, approfittate della dolce selezione di dessert home made con cioccolatino personalizzato. Un consiglio: non fatevi mancare il magico caffè firmato da Chiara, ovvero un espresso con ghiaccio e latte di cocco per dare note tropicali ed estive, zucchero rosa e servito con un ciuffo di zucchero filato o marshmallows. E quanto costa un caffè al Temporary cafè Nespresso x Chiara Ferragni? Semplicemente 1,50euro.

Non solo paillettes

Dietro alla tazzina del caffè e al logo con l’occhio, c’è molto di più. Si deve ricredere chi rimane stupito del nuovo connubio tra Nespresso e Chiara Ferragni perchè entrambi hanno molto in comune. Con la sua coinvolgente positività e i suoi valori legati alla famiglia, Chiara Ferragni ha dimostrato più volte il suo attivo sostegno nei confronti dell’empowerment femminile, la cura per l’altro e l’ambiente, gli stessi componenti chiave su cui lavora Nespresso. Stefano Goglio, Direttore Generale di Nespresso Italia ha ben chiara la visione: “Abbiamo scelto di lavorare con Chiara perché è una pioniera come imprenditrice e ha aperto la strada a molti imprenditrici ed imprenditori digitali dopo di lei, come Nespresso ai suoi inizi, rivoluzionando il modo in cui le persone apprezzano il caffè e la cultura del caffè. Il valore aggiunto che siamo convinti Chiara porterà è legato anche ai valori positivi che condivide con Nespresso e che ci auguriamo possa trasmettere anche alle nuove generazioni che Chiara è in grado di raggiungere con trasparenza e semplicità. Proprio grazie alla condivisione di questi valori, quest’estate vogliamo riunire molte persone intorno a una tazza di caffè. Di persona o virtualmente, per festeggiare l’estate insieme”.

Empowerment femminile

Ed è proprio con la semplicità di una tazzina di caffè che si può fare la rivoluzione. Come Nespresso sta adeguando con molto impegno e concretezza l’inclusività aziendale, anche Chiara Ferragni da sempre sostiene l’empowerment femminile, di cui lei è un grandissimo esempio ispirazionale per ogni generazione. Da mamma lavoratrice, non ho potuto fare a mano di chiederle un consiglio: “Le persone non devono fare esattamente quello che faccio io, ci mancherebbe, però è l’idea che si può bilanciare, che non si deve per forza rinunciare in favore del lavoro del marito. Se hanno un lavoro che amano e piace fare, è giusto che siano economicamente indipendenti. Ci sono delle mamme che adorano stare a casa e fanno benissimo a farlo. Io per esempio non sono così, adoro stare con i miei figli e fare anche il mio lavoro, tutto quello che faccio è per me aria. A me serve tantissimo e serve per sentirmi realizzata nella versione migliore di me stessa, quindi essere anche una mamma migliore. E penso che come me tante donne sono così, solo che non tutte hanno la possibilità di farlo. Sono cosciente di avere una situazione molto privilegiata perché sono il capo di me stessa, quindi le aziende sono mie, tante cose le posso gestire come voglio, naturalmente. La maggior parte delle persone non ha questo privilegio. Però, è importante lottare sempre per quello in cui crediamo. Il consiglio è tener duro e sapere che, secondo me, qualcosa si sta muovendo. A me sembra che in questi anni la coscienza pubblica si stia muovendo, è un processo molto lungo, la mentalità media italiana è ancora molto indietro purtroppo. Adesso siamo in tante e possiamo farci forza l’un l’altra e cercare di portare questi cambiamenti che fanno bene a tutte quante”, mi spiega con un forza e dolcezza in ognuna delle sue parole.

Sostenibilità come dovere e piacere

Attenzione alla sostenibilità e all’ambiente si uniscono poi all’anima glamour ed elegante del Temporary Cafè anche nell’area di Piazza del Carmine, interamente protagonista grazie alla presenza di fioriere con speciali panchine integrate e dedicate al progetto di Nespresso “Da Chicco a Chicco, un regalo da parte di Nespresso e Chiara per la città di Milano. Sarà infatti possibile sostare sulle panchine con il proprio caffè on the go e scoprire la storia del programma di economia circolare che da 10 anni permette, grazie all’aiuto dei consumatori che riportano le capsule esauste in Boutique o nelle isole ecologiche partner dell’iniziativa, di trasformare un chicco di caffè in un chicco di riso. Nelle grandi fioriere anche il compost realizzato grazie al caffè esausto delle capsule, separato dall’alluminio e impiegato poi per la coltivazione di una risaia italiana da cui Nespresso acquista il riso che viene donato al Banco Alimentare della Lombardia e del Lazio. Nell’ambito del programma Nespresso per l’Italia inoltre, che racchiude iniziative dedicate alla valorizzazione del territorio italiano, nel mese di giugno tutti i clienti che riporteranno le capsule esauste nelle Boutique Nespresso con area recycling attiva riceveranno in omaggio proprio un sacchetto di compost da 1kg realizzato con il caffè usato, fino ad esaurimento scorte.

Nespresso X Chiara Ferragni Temporary Café, piazza del Carmine 1, Milano – fino al 18 luglio 2021, tutti i giorni dalle 10.30 alle 24.00

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