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5 errori da non fare nel cucinare lo spezzatino di carne

5 errori da non fare nel cucinare lo spezzatino di carne

E’ uno dei piatti più gustosi da assaporare proprio in queste fredde giornate di dicembre. Prepararlo bene si può, a patto di non commettere questi sbagli, dalla scelta della carne alla cottura

Lo spezzatino è una delle ricette tradizionali di carne in umido più amate, da nord a sud. E non esiste un solo spezzatino ma molti, diversi (e tutti buonissimi) a seconda degli ortaggi che si vogliono aggiungere alla carne. Preparare questo piatto non è impossibile, a patto di non cadere in questi 5 errori comunissimi.

Vitello o manzo?

Intanto decidiamo se preferire uno spezzatino di vitello o di manzo. La differenza di queste due carni risiede nella tenerezza e nel sapore. Il primo è un animale giovane, con una carne morbida ma con poco gusto. Uno spezzatino di manzo sarà invece più saporito e, per renderlo morbido, non si dovrà far altro che farlo cuocere a 75° per almeno due ore. In questo modo le carni si ammorbidiranno sino a diventare tenere.

spezzatino-di-carne

Le verdure? Quelle che preferite!

Nella versione originale, insieme alla carne si aggiungono sedano, carote e cipolla. In genere una sola cipolla, una costa di sedano e tre carote, che danno molta dolcezza al sugo. Tutto ben affettato, in modo che possa rosolare bene in poco olio.  A queste poi si possono unire funghi, pomodori, peperoni o patate. Di queste, scegliete la varietà Bintjie, che ha polpa soda, grana fine e sapore delicato. In più tengono molto bene anche le lunghe cotture.

E poi…

Nessun piatto di spezzatino arriva mai solo in tavola. Ad accompagnarlo, per renderlo davvero uno dei super comfort food, ci vogliono purè di patate o, meglio ancora, polenta. Che può essere gialla, preparata con farina di mais fioretto dalla consistenza morbida e vellutata, o taragna, per chi ama i sapori più decisi. L’importante è che sia ben calda e servita a parte, in modo che ogni commensale decida il quantitativo e se inondarla di gustoso sughetto o assaporarla da sola.

Nel tutorial scoprite ora i 5 errori da non commettere per fare uno spezzatino a regola d’arte!

Cime di cavolfiore al forno

Cime di cavolfiore al forno

E’ risaputo che far mangiare le verdure ai bambini è un problema, soprattutto quando si tratta di spinaci o di tutti i tipi di cavoli, dal cavolfiore ai cavoletti di Bruxelles. Quando i miei ragazzi erano piccoli, le preparavo in tutti i modi e una dei camuffamenti che preferivano erano le verdure impanate al forno, come le cime di cavolfiore preparate e pronte da gustare in 30 minuti.

Ingredienti

1 cavolfiore

2 uova

q.b. di pangrattato

sale 

pepe

spezie e piacere: curcuma, zenzero, curry

prezzemolo tritato

olio extravergine d’oliva

Preparazione

Scaldare il forno a 200°C e foderare una teglia con carta forno.

Lavare e privare il cavolfiore delle parti di scarto e tagliarlo a cimette.

In un piatto rompere le uova, aggiungere le spezie scelte, 

il sale, il pepe e il prezzemolo.

Passare le cime prima nell’uovo e poi nel pangrattato.

Mettere i fiori di cavolo impanati sulla teglia prima preparata, 

cospargere con un filo di olio 

e infornare fino a quando i rebbi della forchetta 

entrano bene nei fiori di cavolo e risultano ben dorati.

Ricetta Quiche ai carciofi – La Cucina Italiana

  • 350 g pasta sfoglia surgelata
  • 150 g latte
  • 60 g fontina
  • 3 carciofi
  • 2 uova
  • alloro
  • scalogno
  • prezzemolo
  • limone
  • noce moscata
  • olio d’oliva
  • sale
  • pepe
  • farina e burro per la spianatoia e lo stampo

Per la ricetta della quiche di carciofi, fate scongelare la pasta sfoglia. Intanto mondate i carciofi, scartando le foglie esterne più dure e la parte fibrosa dei gambi. Eliminate anche l’eventuale fieno interno poi tagliateli a spicchietti. Man Mano che saranno pronti, gettateli in una ciotola con acqua fredda acidulata dal succo di mezzo limone.
Tritate lo scalogno e fatelo rosolare, a fuoco vivo, con 3 cucchiaiate d’olio e una foglia d’alloro. Unite gli spicchi di carciofi sgocciolati e fateli insaporire, sempre a fuoco vivace, per 1-2′, quindi salateli, pepateli e irrorateli con un mestolino d’acqua calda.
Incoperchiate, riducete la fiamma e lasciate cuocere la verdura per circa 10′ o fintanto che sarà completamente evaporato. Sgusciate le uova in un piatto fondo e battetele insieme con il latte, un pizzico di sale, una grattatina di noce moscata e mezza cucchiaiata di prezzemolo tritato. Sulla spianatoia infarinata tirate la pasta sfoglia di mm 3-4 di spessore con la quale rivestirete completamente uno stampo o una pirofila (ovale o rotonda), precedentemente imburrati e infarinati. Sistemate nel recipiente il formaggio ridotto in dadolata e i carciofi ben asciutti (dopo aver eliminato l’alloro). Su tutto versate le uova preparate, quindi passate la quiche nel forno già a 190 per circa 50′.

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