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La cucina schietta di Cristoforo Trapani e una sua ricetta

La cucina schietta di Cristoforo Trapani e una sua ricetta

Ingredienti di altissima qualità, sapori riconoscibili e lavorazione rispettosa della materia prima: sono i segreti della cucina stellata di questo chef napoletano che ha conquistato anche la Versilia

Un ragazzo dall’entusiasmo contagioso: è questa l’impressione che subito si ha conoscendo Cristoforo Trapani, executive chef del ristorante La Magnolia dell’Hotel Byron a Forte dei Marmi, una Stella Michelin. Nonostante la sua giovanissima età (classe ’88), ha messo in fila collaborazioni con alcuni tra i nomi più importanti del panorama gastronomico nazionale e no, tra cui Heinz Beck, Antonino Cannavacciuolo, Moreno Cedroni, Davide Scabin, Mauro Colagreco e recentemente Yannik Alléno le roi del Pavillon Ledoyen di Parigi.

Un percorso tra le stelle che lo ha convinto dell’importanza di valorizzare le materie prime del territorio, interpretandole secondo le tecniche acquisite dell’alta cucina, senza mai ricorrere ai fuochi d’artificio. Il suo è infatti un menu che spazia tra la tradizione napoletana e gli influssi della terra che lo ha accolto, la Toscana, in un equilibrio di consistenze e di sapori che lascia sempre senza parole chi lo assaggia, in una sorta di estasi gustativa.

«Per me la cucina è un’esperienza di grande piacere, in cui il cliente deve esaltarsi per i sapori e i profumi di un piatto, potendo però riconoscere gli ingredienti di cui è composta la ricetta. La mia è una cucina pulita, senza voli pindarici. Le spume, come dico sempre, rimangono quelle per la barba, che utilizzo la mattina».

Nella cucina di Cristoforo entrano materie prime fornite da piccoli produttori locali, le verdure arrivano direttamente dall’orto di mamma Felicia, tutto è scelto con cura maniacale, con grande rispetto delle piccole realtà produttive.

Tra gli ingredienti preferiti di Cristoforo Trapani non poteva mancare la pasta, un amore nato in culla per lui originario di Piano di Sorrento, cittadina sul mare della Costiera Sorrentina. Tanto amata che ha dedicato al genere un intero menu, dall’antipasto al dolce: un rigatone croccante, al pomodoro, con cremoso di bufala e basilico e soufflé di pastiera. Un viaggio della memoria ai sapori ancestrali.

Per “La Cucina Italiana” Cristoforo ha svelato la ricetta del suo Fiore di zucca croccante con ricotta della Garfagnana, acciughe di Viareggio e provolone del Monaco.

Ingredienti

200g ricotta della Garfagnana, 10 fiori di zucca, 5 acciughe sott’olio, 5 pomodorini, sale, basilico, olio di semi di girasole per friggere.

Per la tempura
150 g maizena, 150 g farina 00, 150g farina di riso, acqua gassata, ghiaccio.

Per la fonduta di provolone del Monaco
150 g panna, 150 g provolone del Monaco.

Procedimento

Aprite i fiori eliminando i piccioli interni. In una bastardella, unite le tre farine con acqua frizzante e ghiaccio, mescolando lentamente con un cucchiaio di legno. In un pentolino intanto versate la panna e aggiungete il provolone grattugiato. Nel frattempo portate l’olio per friggere a temperatura (160°C).

Immergete i fiori aperti nella tempura, eliminandone con le dita la parte in eccesso. Dopo di che mettete i fiori nell’olio e fateli dorare, poi toglieteli dall’olio e asciugateli. Mantecate la ricotta con sale, pepe e basilico. Sbollentate i pomodorini e fatene dei petali.

Componete il piatto alternando i fiori di zucca con la ricotta aggiungendo i pomodorini, i filetti di acciuga e basilico. Versate la fonduta e mangiate i fiori con le mani.

Parmigiana di melanzane al cioccolato

Parmigiana di melanzane al cioccolato

Una ricetta tradizionale per un dessert inaspettato: ecco a voi la parmigiana di melanzane dolce

Parmigiana di melanzane al cioccolato. Sì, avete sentito bene: si tratta di una ricetta tradizionale tipica della Costiera Amalfitana. Un dessert golosissimo, che prevede l’utilizzo di una salsa al cioccolato fondente, frutta candita, mandorle e amaretti. Le melanzane sono doppiamente fritte: se siete a dieta, questa non è la ricetta per voi, ma vi assicuriamo che l’abbinamento è esplosivo!

Le origini della parmigiana di melanzane al cioccolato

Tante le leggende all’origine di questa ricetta: alcuni credono sia stata creata dai monaci di Atrani o di Tramonti, che inizialmente abbinavano le melanzane fritte con una salsa al liquore, in seguito sostituita col cioccolato. Altri sostengono che siano state le suore agostiniane, già inventrici di altri dolci tipici, come gli struffoli e i roccocò.

Anche se non sembrerebbe un dessert estivo, questo dolce viene consumato a Maiori proprio nel periodo di splendore delle melanzane e, in particolare, in occasione della festività di Ferragosto.

La ricetta della parmigiana di melanzane al cioccolato

Provate anche voi a sorprendere tutti con questa ricetta originale e golosa.

Ingredienti

Per la salsa e il ripieno

Zucchero 400 g
Cioccolato fondente 250 g
Cacao amaro in polvere 100 g
Acqua 500 ml
Farina 60 g
Mandorle a lamelle 60 g
Amaretti 100 g
Frutta candita 100 g

Per le melanzane

Melanzane 1 kg
Farina 150 g
Uova 4
Olio di semi

Procedimento

Ripieno

Tagliate a pezzetti 200 g di cioccolato fondente. Versate 250 ml di acqua in un pentolino, ponetelo sul fuoco a fiamma bassa e fate sciogliervi 400 g di zucchero, mescolando. Aggiungete il cioccolato fondente a pezzi e fate sciogliere.

A parte, setacciate il cacao amaro e 60 g di farina, aggiungete altri 250 ml di acqua fredda e sbattete con una frusta, fino ad eliminare i grumi. Versate questo composto nel pentolino e cuocete, continuando a mescolare finché la crema non sarà densa. Lasciate raffreddare.

Tritate grossolanamente gli amaretti, la frutta candita, le mandorle e i 50 g rimanenti del cioccolato fondente.

Melanzane

Versate in un piatto la farina rimanente e sbattete le uova in una ciotola.

Tagliate per la lunghezza le melanzane e ricopritele di sale grosso per un’oretta, così da eliminare l’acqua di vegetazione. Sciacquate le melanzane, asciugatele e friggetele una prima volta nell’olio. Fatele sgocciolare e friggetele una seconda volta, passandole prima nell’uovo sbattuto e nella farina. Potete aromatizzarle a piacere una volta fritte, passandole ad esempio nello zucchero con cannella o scorza di limone grattugiata.

Versate un po’ di salsa sul fondo di una pirofila, fate uno strato di melanzane poi coprite con altra salsa. Spolverizzate un po’ con il ripieno di amaretti e frutta secca e procedete creando gli strati.

Infornate a 100°C per 15 minuti. Lasciate raffreddare e decorate con le mandorle, gli amaretti sbriciolati e, a piacere, menta fresca.

La variante

Esiste anche una variante di questo dolce che non prevede la cottura finale nel forno. Dopo aver fritto le melanzane e creato gli strati, basta far riposare la parmigiana in frigo per qualche ora e poi servire.

Un’altra variazione riguarda la crema, che può essere resa ancora più golosa. Si può preparare infatti anche con il latte, invece che con l’acqua, sciogliendovi il cioccolato fondente e il cacao amaro.

Anna in Casa: ricette e non solo: Crème caramel di Anna

Anna in Casa: ricette e non solo: Crème caramel di Anna

Qualche giorno fa leggevo su una rivista una disquisizione sull’articolo da utilizzare con crème caramel. Il mio voto è andato a chi sosteneva che questo famoso dolce richiedesse l’uso dell’articolo femminile ma, discussione a parte, mi ha fatto venire voglia di prepararla.

La crème caramel è golosa magia. O almeno è così per me.

Per voi è una magia che richiede l’articolo “il” o l’articolo “la”?

Ingredienti

per la crema

500 ml di latte intero

125 g di zucchero

1/2 stecca di vaniglia bourbon o 

2 uova intere

4 tuorli

per il caramello

75 g di zucchero 

30 ml di acqua

1 cucchiaino di sciroppo di glucosio* (facoltativo)

Consigli

– il latte va portato a inizio ebollizione e NON deve bollire, o comprometterà il sapore della crema.

– per sbattere le uova con lo zucchero non utilizzare il frullino, non dobbiamo incorporare aria, perché proprio l’aria inglobata creerebbe le bollicine minuscole all’interno del composto finito).

– per la cottura al forno, foderare una teglia con un canovaccio, riempire per metà con acqua fredda

– quando si mette lo stampo nella teglia, l’acqua non deve andare a contatto con la crema, il livello non deve superare la metà dello stampo

– durante la cottura l’acqua non deve mai bollire e nel caso aggiungerne di fredda

– il tempo di cottura varia da forno a forno e da stampo a stampini: il mio crème caramel ha cotto a        150° per circa 1 ora e 1/2

– per controllare la cottura si può o inserire uno stecchino nella crema e se ne esce asciutto è pronta, oppure con il dito fare una leggera pressione sulla superficie, se è compatta ed elastica, la crema è cotta

– per il raffreddamento, togliere dal forno la teglia e non rimuovere lo stampo, ma lasciare da parte fino a quando l’acqua non è più calda. A questo punto potete togliere lo stampo e metterlo in frigorifero per due ore circa, in modo che si raffreddi completamente.

     

Procedimento

Iniziare con la preparazione del caramello versando l’acqua in una pentola di media grossezza, unire lo zucchero e lo sciroppo di glucosio.

Far caramellare a fiamma molto vivace senza mai rimescolare. Di tanto in tanto, pulire i bordi del pentolino con un pennello bagnato in modo da evitare che lo zucchero si attacchi alle pareti.

Lasciare caramellare fino a raggiungere il classico colore scuro.

Versare il caramello nello stampo facendolo ruotare in modo che lo zucchero rivesta completamente pareti e fondo.


Per preparare la crema, versare il latte e la vaniglia in una pentola e raggiunta l’ebollizione, togliere dalla fiamma.

In una terrina sbattere a mano le uova intere e i tuorli con lo zucchero.

Poco a poco, unire a filo e sempre mescolando, il latte caldo.

Versare la crema nello stampo, filtrandola attraverso un colino a maglie strette.

A questo punto potete decidere di cuocere la crema a bagnomaria  al forno o sul fornello.

Cottura al forno

Scaldare il forno a 150°C e foderare una teglia con un canovaccio e riempire fino a metà con acqua fredda. Poggiare lo stampo e cuocere seguendo i consigli prima scritti. 

Dopo il raffreddamento in frigorifero, sformare la crème caramel su un piatto da portata.

Cottura a bagnomaria sul fornello

In una pentola, che deve essere più grande dello stampo scelto, adagiare un canovaccio e aggiungere acqua fredda. Inserire lo stampo e iniziare la cottura, avendo cura di  non far mai bollire l’acqua.

Cuocere per circa 30 minuti o comunque fino a quando inserendo uno stecchino ne uscirà quasi asciutto.

Togliere lo stampo dal bagnomaria, far raffreddare a temperatura ambiente e poi in frigorifero per due ore, prima di sformare.

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