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Ricetta Gnocchi di polenta e spinaci con finferli

Ricetta Gnocchi di polenta e spinaci con finferli
  • 500 g Spinaci freschi puliti
  • 500 g Finferli
  • 300 g Latte
  • 200 g Farina di mais bianco
  • 150 g Formaggio a pasta molle
  • 2 pz Scalogni
  • 50 g Vino bianco secco
  • Burro
  • Amido di mais
  • Grana grattugiato zucchero
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale
  • Pepe

Portate a bollore 1 litro di acqua salata, poi aggiungetevi a pioggia la farina di mais, mescolando; fatela cuocere per circa 30-35’, mescolando spesso perché non si attacchi.
Sbollentate gli spinaci in acqua bollente con una presa di sale e un pizzico di zucchero. Cuoceteli per 3’, poi raffreddateli in acqua e ghiaccio, scolateli e strizzateli bene. Infine, frullateli ottenendo un purè.
Sbucciate e tagliate a pezzetti gli scalogni e fateli stufare in un pentolino con 40 g di burro, 50 g di olio e il vino bianco, sale e pepe, per circa 25’. Frullateli poi con il mixer a immersione e dividete a metà la salsa ottenuta.
Pulite i finferli e tagliateli a pezzetti; asciugateli e saltateli in una padella non troppo calda con metà dello scalogno frullato, per circa 5’; salate e pepate.
Versate nella polenta lo scalogno frullato rimasto e 30 g di grana grattugiato, lasciatela raffreddare fino a temperatura ambiente, poi incorporatevi il purè di spinaci. Regolate di sale e pepe.
Modellate gli gnocchi con le mani bagnate o con un porzionatore per gelato per ottenere una forma più regolare; disponeteli su una placca coperta con carta da forno.
Cospargeteli di grana e infornateli a 190 °C per 5’.
Portate il latte a ebollizione; intanto, tagliate il formaggio a pezzetti e spolverizzateli con 6 g di amido di mais. Uniteli al latte e fondeteli, ottenendo una salsa.
Servite gli gnocchi di polenta con la salsa al formaggio e i funghi.

Perché brucio sempre la frittata?

Perché brucio sempre la frittata?

La frittata è un classico della cucina italiana e si può preparare in molti modi. Per cuocerla occorre seguire poche e semplici regole, per non bruciarla

La domanda ritorna spesso tra le lettere che arrivano alla redazione: perché brucio sempre la frittata?
Infatti la frittata è un evergreen della cucina italiana, tutti ne hanno cucinata almeno una nella loro vita, non sempre con la giusta soddisfazione però! Perché la frittata, sebbene sembri un piatto semplice e facile da realizzare, in realtà nasconde molte insidie, la peggiore delle quali è il rischio di bruciare tutto.
Più alta o più bassa, con le verdure o semplice, di frittate ne esistono tantissime versioni, una più gustosa dell’altra, perfette da servire tagliate a tocchetti come finger food o come secondo, o ancora come piatto unico, da assaporare appena sformate o anche fredde, perché le frittate piacciono in qualunque modo le si porti in tavola.

Perché brucio sempre la frittata? Guarda i nostri consigli nel tutorial in alto!

Uova, sale e olio, la ricetta base della frittata

La ricetta base per una frittata per 4 persone prevede: 4 uova (una a persona), un filo di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale. Facoltativi qualche fogliolina di basilico fresco e due cucchiai di parmigiano reggiano. Dividete i tuorli dagli albumi, sbattete con una forchetta i primi ( con il parmigiano e il basilico), mentre con una frusta montate leggermente i secondi con il sale. Intanto fate scaldare sul fuoco dolce l’olio extravergine di oliva. Unite gli albumi ai tuorli e versate tutto nella padella. Fate cuocere due minuti, poi con l’aiuto di una spatola, sollevate leggermente il bordo della frittata, per sgocciolare la parte liquida, nel caso ci fosse. Posizionate un piatto dello stesso diametro della padella su questa e poi, con un movimento rapido, rigirate la frittata e fatela scivolare di nuovo nella padella. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere ancora qualche minuto. Verificate a questo punto con una spatola che anche il fondo sia cotto e sformate la vostra frittata su un piatto da portata.

Tante verdure, per un gusto più ricco

Se volete, la frittata può essere anche l’occasione per far mangiare un po’ di verdura ai bambini o semplicemente, per portare in tavola un piatto più ricco. Sono tantissime infatti le verdure che si possono utilizzare, a partire dalle zucchine (con i loro fiori), ai porri, ai carciofi, alle patate, alle cipolle, ai peperoni, agli asparagi… La regola, per qualunque verdura scegliate, è di farla rosolare prima da sola in padella con un filo di olio e magari qualche erba aromatica e poi di aggiungere le uova sbattute. In questo modo le verdure si insaporiranno e si cuoceranno in modo uniforme, evitando di rimanere semi crude e indigeste.

Le ricette cucinate in redazione

 

Come fare le scaloppine: 3 consigli e 3 variazioni

Come fare le scaloppine: 3 consigli e 3 variazioni

Non è vero che siano sinonimo di fettina veloce. Con il taglio di carne esatto, le precise misure e un’attenta cottura sono un piatto elegante, leggero e gustoso. Le scaloppine piacciono a tutta famiglia nella versione classica e nelle variazioni di ogni casa.

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3 variazioni sulle scaloppine

3 Consigli per scaloppine perfette

1. Usare l’amido di mais al posto della farina
L’amido di mais rende il sugo più fine e liscio rispetto alla farina 00, che andrà comunque bene per infarinare le scaloppine.

2. I tagli di carne
Il più indicato è il noce o la fesa di vitello.

3. Per preparazioni più rustiche
Potete scegliere un taglio più economico come il magatello di vitello o di vitellone per preparazioni più rustiche con ricchi sughetti.

Come fare la scaloppine di vitello classiche

Seguite il tutorial passo dopo passo per cucinare delle perfette scaloppine di vitello. Avrete bisogno di
480 g fesa o noce di vitello, burro, vino bianco secco, salvia, brodo di carne, amido di mais, olio extravergine di oliva e sale.

 

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