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» Muffin agli spinaci – Ricetta Muffin agli spinaci di Misya

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Innanzitutto lavate bene gli spinaci e cuoceteli al vapore per 2-3 minuti (o sbollentateli per 1-2 minuti), quindi passateli per qualche minuto in padella antiaderente con un filo d’olio e l’aglio, per farli insaporire e far evaporare l’acqua residua.

Versate gli ingredienti liquidi (latte, olio e uovo) in una ciotola e quelli secchi (farina, lievito, grana, sale e pepe) in un’altra.
Eliminate l’aglio dagli spinaci e spezzettateli con le forbici, quidni incorporateli agli ingredienti liquidi.

Incorporate anche gli ingredienti secchi, mescolate e distribuite il composto nei pirottini.
Cuocete per circa 20 minuti o fino a doratura in forno statico preriscaldato a 200°C.

I muffin agli spinaci sono pronti.

Ricetta Crostata senza forno ai due cioccolati

Ricetta Crostata senza forno ai due cioccolati
  • 250 g cioccolato fondente
  • 250 g cioccolato gianduia
  • 200 g panna fresca
  • 50 g riso soffiato
  • 25 g granella di nocciole

PER LA BASE
Fate fondere il cioccolato fondente spezzettato e mescolatelo con il riso soffiato e la granella di nocciole, ottenendo una specie di impasto.
Foderate uno stampo ad anello (ø 22 cm) con la carta da forno, sul fondo e sui bordi, quindi distribuite il composto di riso soffiato in modo da coprire il fondo dello stampo e il bordo, per un’altezza di 2 cm, come fosse un guscio di pasta frolla. Mettetelo a riposare in frigorifero per 30 minuti.

PER LA GANACHE
Tritate il cioccolato gianduia e raccoglietelo in una ciotola.
Scaldate la panna, versatela sul cioccolato e mescolate finché non si sarà sciolto. Attendete che la ganache ottenuta scenda sotto i 30 °C, quindi versatela nel guscio di riso soffiato.
Mettete la torta a consolidare in frigorifero per una notte.
Servitela completando a piacere con nocciole pralinate, intere e spezzettate.

Eccellenze del Chianti Classico – La Cucina Italiana

Eccellenze del Chianti Classico - La Cucina Italiana

Pare un binomio scontato eppure quando si parla di vino e Chianti è bene non fare questo errore. L’eccellenza qui caratterizza vigneti, cantine e famiglie dalle tradizioni centenarie.

Dal 1893 Cecchi è sinonimo di vino di qualità. In quell’anno, il capostipite d Luigi Cecchi cominciò un percorso che porterà le generazioni successive a guidare una delle realtà vinicole più importanti d’Italia, con vigneti in denominazioni rinomate della Toscana, come il Chianti Classico, la Maremma e San Gimignano, e in Umbria, nella zona di produzione del Sagrantino di Montefalco.

Quale Chianti Classico fa per te?

 

Al vertice della piramide qualitativa dell’azienda c’è la linea Gli Scudi, composta da tre Chianti Classico a base di sangiovese raccolto nei vigneti di proprietà a Castellina in Chianti.

Il Chianti Classico Storia di Famiglia, con una produzione di circa 900.000 bottiglie, è quello in cui Cecchi si identifica maggiormente ed è anche l’etichetta più conosciuta all’estero.
Accompagna le ricette più classiche della cucina italiana: provatelo con la pasta al ragù e il pollo al forno.

Il Chianti Classico Riserva Riserva di Famiglia nasce solo nelle annate migliori da una rigorosa selezione delle uve e in una quantità limitata di circa 40.000 bottiglie. Con i profumi di frutta matura e spezie sta bene con i grandi arrosti e le grigliate di carne.

E poi l’etichetta più rara, il Chianti Classico Gran Selezione Valore di Famiglia: prodotto in sole 13.000 bottiglie, è vellutato, elegante, emozionante. Si tratta di un vino da stappare in occasioni speciali con cacciagione e formaggi stagionati.

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