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Delivery Senza Glutine Milano: 7 Delivery Gluteen Free

Delivery Senza Glutine Milano: 7 Delivery Gluteen Free

Una cena o un pranzo senza glutine a Milano senza muoversi dal salotto di casa propria: ecco i delivery che consegnano delizie a prova di celiachia

In tempi di lockdown, tra zone rosse e arancioni, ordinare la cena a domicilio è diventata per molti un’occasione “speciale”: quel piccolo piacere che spezza la settimana, che consente di rilassarsi e di godersi qualcosa di buono senza dover cucinare, alternativa domestica alla cena al ristorante. Tuttavia chi è celiaco o comunque intollerante al glutine si accosta a questa possibilità con qualche titubanza: sarà sicuro? E oltre che sicuro, sarà buono?

I ristoranti che si impegnano a fornire ai loro clienti alternative senza glutine devono studiare menu ad hoc per chi è celiaco, e prepararli in condizioni di sicurezza. Sicurezza che deve essere assicurata anche nel confezionamento. Quando una persona celiaca ordina un pasto a domicilio deve poter essere tranquilla: una guida può essere fornita da AIC Associazione Italiana Celiachia, che promuove dal 2000 il progetto Alimentazione Fuori Casa: una rete di ristoranti, pizzerie, hotel, bar, gelaterie, Bed&Breakfast, agriturismi e altri esercizi capaci di offrire un servizio idoneo alle esigenze del celiaco. Molti degli esercizi aderenti a questo network offrono, in questo periodo di chiusure, anche il servizio di consegna a domicilio. In ogni caso è sempre consigliabile contattare telefonicamente il locale scelto, anche quando si effettui l’ordine online o ci si rivolga a piattaforme di delivery.

Delivery Senza Glutine Milano

A Milano e dintorni tanti esercenti si sono attrezzati per venire incontro alle esigenze della loro clientela: ristoranti, pizzerie, paninoteche offrono un servizio di consegna sicuro e di qualità ai loro clienti celiaci. Qui ne abbiamo selezionati sette.

Be Bop, Milano

Un menu ricco, adatto a tutti i palati e alle esigenze di tutti: non solo celiaci, ma anche vegani e intolleranti ai latticini. Specialità come le Tagliatelle di mais profumate al tartufo con ragout bianco di manzo, porcini e castelmagno oppure il Fritto misto con chips di topinambur e panissa si affiancano alle pizze preparate con un impasto a base di farina di riso e amido di mais, leggero e digeribile, stuzzicante anche per chi celiaco non è. E in carta non mancano le birre gluten free. www.bebopristorante.it

Il ristorantino della carne, Milano

Tartarina di filetto di manzo con emulsione di asparagi, Tagliatelle con ragù di cinghiale, Tagliata con rucola e pomodorini pachino, sono solo alcuni esempi tratti dal menu di questo locale per carnivori, cui si affiancano le carni cotte su pietra lavica, le orecchie di elefante con contorni di ogni genere e i dolci rigorosamente fatti in casa. www.ilristorantinodellacarne.it

Olio, Origgio (VA)

Uno dei pochi ristoranti in Italia a potersi vantare di una cucina separata dove vengono preparati i piatti senza glutine. Olio offre un’attenzione totale per chi è celiaco, assicurando un’esperienza gourmet di altissimo livello nella completa sicurezza, senza rischiare contaminazioni di alcun tipo. Tutto il menu è disponibile in versione gluten free: anche gli impasti delle paste fresche e il pane vengono fatti in casa, nella cucina a prova di contaminazioni. Si potranno così assaporare Acciughe del Mar Cantabrico e Tagliolini ai ricci di mare, solo per fare qualche esempio, chiudendo in dolcezza con una Lemon tart. Il pesce fresco di giornata e le verdure dell’orto vengono lavorati con maestria dallo chef Andrea Marinelli: a casa arriveranno piatti “pronti da servire” (cioè che non necessitano di cottura), oppure “pronti da cuocere” (che andranno cioè completati nelle nostre cucine, seguendo le indicazioni dello chef); le consegne a domicilio vengono effettuate direttamente dal personale del ristorante nel raggio di circa 25 km da Origgio, ma chiamando il locale si possono fare richieste specifiche: in ogni caso l’ordine gluten free va effettuato al telefono, chiamando lo 02-83620900. https://ristoranteolio.it/

Maison Bretonne, Milano

Un angolo di Bretagna a Milano. Le crepes salate, le classiche galettes bretoni sono realizzate come da tradizione con un impasto a base di grano saraceno, naturalmente privo di glutine, e si possono guarnire a piacere: dalle più semplici, come quella con prosciutto cotto e emmental, alle più golose e ricche, come la “Avignon”, con uovo, formaggio, asparagi e bacon. Senza dimenticare le insalate in cestino di galette, le omelette e l’irresistibile tagliere di formaggi francesi. Le consegne vengono effettuate personalmente nelle zone limitrofe al locale, che si affida invece alle piattaforme di delivery per le zone di Milano più lontane. www.maisonbretonne.it

Festina Lente, Seregno (MB)

Una prima colazione: cappucci con latte vegetale, Muffin, Tart ai lamponi, Brownie crudista, o una Raw granola da gustare con yogurt di soia e frutta fresca o ancora Pancake di farina di riso da gustare con marmellata oppure con sciroppo d’acero e frutta fresca o con crema di nocciole senza lattosio. Oppure un aperitivo interamente Gluten free: Raw crackers con hummus alle olive taggiasche, Insalata russa in canapè, Arancini di riso, Melanzane alla parmigiana. Il tutto accompagnato dagli scampoli di letteratura che costituiscono l’anima di questo bistrot letterario, nato per gustare il cibo mentre lo si legge: ogni specialità è accompagnata da una citazione. www.festinalentebistrot.com

La Mondina, Marudo (LO)

Il menu è stagionale, e cambia ogni tre mesi, ma contiene sempre proposte adatte per chi è celiaco, indicate sulla carta con il simbolo della spiga sbarrata. Così si potranno scoprire i sapori del territorio, come quelli dei salumi del Lodigiano, oppure gustare specialità come le Praline alle erbette rosse e patate novelle con spaghetti vegetali all’olio, mandorle e mozzarella vegana, o il Risotto allo zafferano di San Gavino con midollo scottato e riduzione al mirto di Oristano. Il tutto realizzato con attenzione e passione dallo chef Alessandro Lochi. Il servizio di consegna copre il Lodigiano, Milano e parte della Brianza. www.ristorantelamondina.it

Mama eat, Milano

Gusto, qualità e tradizione, con e senza glutine: così si legge accanto al nome di questo ristorante dove la varietà fa da padrona: bruschette, crocchè, paste con i sughi classici (dalla carbonara alla cacio e pepe fino all’amatriciana), e poi le carni, le grigliate e i fritti di pesce, e ancora le pizze e i golosissimi dolci. Senza dimenticare le birre: anche quelle possono essere ordinate in versione gluten free. www.mamaeat.com

Gnocchi con noci, speck e stracchino. Che buona idea!

Gnocchi con noci, speck e stracchino. Che buona idea!

La ricetta degli gnocchi di Noemi Maniscalco, la lettrice che abbiamo conosciuto nel nostro gruppo Fb La Cucina Italiana: il gruppo

Gli gnocchi di patate sono una ricetta buonissima e ricca di tradizione. Ci piace prepararli al ragù, condirli semplicemente con una noce di burro e del pangrattato, ma anche affogarli in una golosissima salsa al gorgonzola. Con noci, speck e stracchino non li avevamo ancora assaggiati e a darci questa meravigliosa idea è stata Noemi Maniscalco, lettrice di La Cucina Italiana e membro del nostro gruppo Facebook La Cucina Italiana: il gruppo. Autrice della ricetta e della foto, ci spiega come ottenere un cremosissimo piatto di gnocchi in pochi passaggi e ci svela il suo motto in cucina:

«Impara a cucinare, prova nuove ricette, impara dai tuoi errori, non avere paura, ma soprattutto… divertiti!»

Come fare gli gnocchi con noci, speck e stracchino

Ingredienti per 4 persone

Per gli gnocchi
1 kg patate, 300 g farina, 1 uovo, un pizzico di sale

Per la salsa
350 g speck, 450 g stracchino, 1/2 cipolla, 80 g noci, olio extravergine d’oliva

Metodo

Per gli gnocchi
Lessare le patate con tutta la buccia in abbondante acqua bollente. Quando saranno cotte, sbucciarle e passarle  con lo schiacciapatate facendole ricadere su di un piano di lavoro. Creare una fontana, aggiungere la farina e un uovo, quindi impastare. Prendere delle porzioni dall’impasto appena realizzato e modellarli a formare dei cilindri lunghi del diametro giusto per formare gli gnocchi. Tagliare questi cilindri in tanti pezzetti di lunghezza più o meno uguale, ottenendo così gli gnocchi. Una volta pronti, lessarli in acqua bollente per circa due minuti.

Per la salsa
Fare rosolare la cipolla con l’olio e aggiungere lo speck tagliato a listarelle. Non appena sarà croccante aggiungere lo stracchino e un mestolo di acqua di cottura degli gnocchi. Saltare gli gnocchi lessati e scolati in padella e impiattare e aggiungendo le noci.

 

Menu di Pasqua da nord a sud: 5 ricette

Menu di Pasqua da nord a sud: 5 ricette

Un pranzo che abbraccia l’Italia, con le ricette della tradizione più invitanti. E una colomba con crema e frutta, ghiotta a ogni latitudine

E se per Pasqua non si può viaggiare come vorremmo, vi proponiamo un’alternativa: viaggiamo attraverso il gusto. Facciamo un piccolo itinerario regionale da nord a sud attraverso ricette tradizionali per un pranzo di Pasqua che abbraccia l’Italia, alla Pinza di Trieste al Casatiello campano fino alle Nepitelle calabresi. E poi chiudiamo con una Colomba con crema e frutta, ghiotta a ogni latitudine. Auguri e… buon appetito!

Pinza di Trieste

Impegno Medio
Tempo 1 ora e 30 minuti più 4 ore di lievitazione
Vegetariana

Ingredienti per 8 persone

500 g farina
105 g zucchero
80 g burro
25 g lievito di birra fresco
5 tuorli
1 uovo
arancia – limone
latte
Marsala – sale

Procedimento

Sciogliete il lievito in 50 g di acqua tiepida, quindi amalgamatelo con 50 g di farina e 5 g di zucchero, ottenendo una pastella. Lasciatela riposare per circa 1 ora, finché il suo volume non sarà raddoppiato. Amalgamate alla pastella 150 g di farina, 50 g di zucchero, 30 g di burro fuso e 2 tuorli leggermente sbattuti, finché non otterrete un impasto liscio e compatto. Raccoglietelo a palla e fatelo lievitare per 2 ore in un luogo tiepido, finché non sarà raddoppiato di volume. Lavorate l’impasto con 300 g di farina, 50 g di zucchero, 50 g di burro fuso, 2 tuorli e 1 uovo leggermente sbattuti, 8 g di sale, la scorza grattugiata di 1/2 limone, la scorza grattugiata di 1/2 arancia e 1 cucchiaio di Marsala. Lavorate l’impasto per 10-15 minuti, finché non sarà liscio e compatto; raccoglietelo in una palla e adagiatelo su una teglia rivestita con carta da forno. Sbattete 1 tuorlo, mescolatelo con 1 cucchiaio di latte e spennellatelo sulla palla; lasciatela lievitare ancora per 1 ora in un luogo riparato. Alla fine spennellatela di nuovo e incidetela con 3 tagli a raggiera. Cuocete a 170 °C nel forno statico per 40-45 minuti. Sfornate la pinza e fatela raffreddare. Servitela a piacere con composte di frutta, panna montata e creme oppure con formaggi e affettati.

Capretto al limone del Veneto

Impegno Facile
Tempo 1 ora e 45 minuti più una notte di marinatura
Senza glutine

Ingredienti per 8 persone

2,2 kg capretto a pezzi
800 g patate novelle
limoni – origano secco
origano fresco – aglio
rosmarino – salvia – alloro
olio extravergine di oliva
sale grosso – pepe in grani

Procedimento

Eliminate un poco di grasso del capretto e marinatelo in frigorifero per 1 notte con un trito di origano secco, rosmarino e salvia, qualche foglia di alloro, 2 spicchi di aglio schiacciato con la buccia, qualche grano di pepe, il succo di 2 limoni, 2 limoni tagliati a pezzi e 1 bicchiere di olio. Scolate il capretto dalla marinata e tenetela da parte. Pestate 10 grani di pepe con una presa di sale grosso. Disponete il capretto e i pezzi di limone su una teglia, conditelo con parte della marinata e con il sale e il pepe pestati e infornate a 170 °C in modalità ventilata per 1 ora, bagnandolo di tanto in tanto con 1 mestolino di marinata. Lavate bene le patate e tagliatele in 4 parti. Sbollentatele con la buccia in acqua salata per 2-3 minuti, scolatele, conditele con la marinata avanzata, regolate di sale e unitele nella teglia del capretto con un po’ di origano fresco; alzate la temperatura a 200 °C e fate cuocere ancora per 30 minuti.

Casatiello della Campania

Impegno Medio
Tempo 1 ora e 30 minuti più 2 ore e 30 minuti di lievitazione

Ingredienti per 12 persone

500 g farina 0
400 g formaggi misti (provola, caciocavallo, scamorza, pecorino, parmigiano)
180 g fave fresche lessate e sbucciate
100 g prosciutto crudo o salame piccante
50 g strutto (o burro)
25 g lievito di birra fresco
4-5 uova
sale – pepe

Procedimento

Sbriciolate il panetto di lievito di birra e scioglietelo in 250 g di acqua tiepida. Disponete la farina a fontana sul tavolo, create uno spazio al centro e versatevi l’acqua con il lievito; lavorate aggiungendo via via lo strutto a pezzetti, 15 g di sale e abbondante pepe. Lavorate la pasta per alcuni minuti finché non sarà liscia ed elastica. Potete anche usare la planetaria. Ponete la pasta in una ciotola leggermente unta; copritela con
la pellicola o con un panno bagnato e lasciatela lievitare per circa 1 ora e 30, finché non sarà raddoppiata di volume. Tagliate a dadini i formaggi e il prosciutto. Sminuzzate le fave con il coltello e mescolatele con il prosciutto e i formaggi ottenendo il ripieno. Trasferite la pasta lievitata su un piano infarinato e stendetela con il matterello formando un lungo rettangolo (60×20 cm) spesso circa 3-4 mm. Disponetelo con il lato lungo rivolto verso di voi. Sbattete 1 uovo in una ciotolina e spennellatelo sul rettangolo di pasta, poi distribuitevi il ripieno lasciando un po’ di spazio vuoto sul margine superiore (così riuscirete a chiudere il rotolo). Conservate il rimanente uovo sbattuto. Avvolgete il rettangolo dal basso verso l’alto, creando un lungo rotolo; sigillatene il bordo. Ungete con un po’ di strutto uno stampo a ciambella (ø 24, h 7 cm), trasferitevi il rotolo facendo combaciare le due estremità: se fosse troppo lungo ritagliatene un pezzo per rifilarlo a misura. Adagiate sul rotolo le uova rimaste, intere con il guscio e crude, facendole affondare leggermente nella pasta per bloccarle. Preparate delle striscioline con i ritagli di pasta, larghe circa 1 cm e lunghe 8 cm, sovrapponetele alle uova a due a due formando una croce. Spennellatele con il resto dell’uovo sbattuto. Fate lievitare ancora per 1 ora, quindi infornate a 170-180°C per 50 minuti circa. Sfornate il casatiello e mangiatelo tiepido.
Da sapere: Abbiamo alleggerito la ricetta tradizionale sostituendo 150 g di salumi con le fave fresche.

Nepitelle della Calabria

Impegno Medio
Tempo 1 ora

Ingredienti per 20-24 pezzi

Per il ripieno
250 g mosto di uva
130 g gherigli di noce
70 g cioccolato fondente
40 g cacao amaro
40 g zucchero
15 g cannella in polvere
1 uovo
Vino Zibibbo o Passito

Per la pasta
500 g farina
100 g strutto o burro
100 g zucchero – sale

Procedimento

Per il ripieno
Tritate finemente il cioccolato e le noci e mescolateli con il mosto di uva, la cannella, lo zucchero, il cacao e 2 cucchiai di vino Zibibbo.

Per la pasta
Impastate la farina, lo zucchero, un bel pizzico di sale e lo strutto in un composto sabbioso. Amalgamatevi a poco a poco 200 g di acqua, finché non otterrete un impasto liscio. Stendetelo con un matterello a 1 mm di spessore. Ritagliatevi 20-24 dischi (ø 10 cm). Spennellatene il bordo con poco uovo sbattuto. Ponete al centro di ciascun disco 1 cucchiaio di ripieno; richiudeteli a mezzaluna, premendo il bordo con una forchetta. Rivestite una teglia con carta da forno, adagiatevi sopra le nepitelle e cuocetele a 180 °C per 20-25 minuti.

Colomba con crema di ricotta e frutta

Impegno Facile
Tempo 15 minuti
Vegetariana

Ingredienti per 1 colomba

1 colomba
250 g panna fresca
120 g ricotta
miele di arancio
fragole – fragoline
fiori edibili
ovette di cioccolato bianco

Procedimento

Mescolate la ricotta con 1 cucchiaio di miele: lavoratela con una frusta fino a raggiungere una consistenza liscia e cremosa. Montate la panna e incorporatela delicatamente alla ricotta cremosa. Stendete la crema sulla colomba e guarnite con fragole e fragoline, fiori edibili e ovette.

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