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Guida golosa a San Salvario

Guida golosa a San Salvario

Inauguriamo le guide golose dedicando la prima a uno dei quartieri più amati e frequentati della città, San Salvario

Nei prossimi mesi vi proporremo luoghi speciali dove fare acquisti, dove pranzare e mangiare i migliori agnolotti, il vitello tonnato, il miglior raviolo cinese e molto altro. Dove? A Torino. Iniziamo dal quartiere San Salvario.

Miglior vitello tonnato

Dove mangiarlo: Scannabue ristorante. Tradizionale e creativo, servito in una doppia versione: a fette, nel modo più classico con salsa morbida e a fagottino/cannolo con all’interno la salsa tonnata tradizionale, quella più asciutta, senza maionese. Non dovrete far altro che assaggiarli.
Dove acquistarlo: Macelleria gastronomia Battaglia, via Berthollet 28. Il segreto di un buon vitello tonnato sono il taglio della carne e la cottura. Da Battaglia troverete il giusto equilibrio. E se vi resta un po’ di appetito provate le Milanesi di pollo in carpione prêt-à-porter.

Miglior Agnolotto del plin

Dove mangiarlo: Scannabue. Non c’è niente da fare, Paolo Fantini non sbaglia un colpo e a San Salvario registra una golosa doppietta! Dopo il vitello tonnato anche i ravioli del plin sono davvero perfetti, equilibrati, gustosi e delicati al tempo stesso. Il ripieno ovviamente è rigorosamente segreto.
Non male anche l’agnolotto classico, quello dalla forma quadrata, proposto da La Bottega del Gusto, via Sant’Anselmo 4.
Dove acquistarlo: Bertoli e Turco, via Madama Cristina 10, uno degli storici pastifici di Torino.
Invece, per le ricette creative Savurè, via Madama Cristina al civico 12.
Nota di merito per Savurè: un’ora prima della chiusura, le paste fresche e i condimenti costano la metà. Così si combatte lo spreco alimentare. Bravi!

Miglior Gelato

Gelateria Cascina Roseleto, in viaMadama Cristina 121. Da Roseleto anche formaggi e latte freschissimo, lo stesso latte con il quale vengono prodotti i gelati. Una delle migliori gelaterie della città.

Miglior Raviolo/Baozi Cinese (panino al vapore)

Dove mangiarli: Oh Crispa! Via Belfiore. Ravioli di cristallo, ravioli di brodo, i favolosi Baozi farciti con carne di maiale super soft e saporita e non troppo speziata. Per poter uscire felici e contenti noi consigliamo un assaggio di tutte e tre le specialità.
Dove acquistarli: Gastronomia cinese in via Madama Cristina 113E, un piccolo negozio che prepara quotidianamente ravioli brasati e Baozi con farciture differenti, dal maiale al pollo fino a quella vegetariana. Da provare.

Miglior Gianduiotto, questa volta in versione gelato

Il Marotto, 100% vegan, 100% buono! Lo trovate da Mara dei Boschi, a fare compagnia agli ottimi gelati. Perfetto per chiudere una cena in terrazza, una via di mezzo tra un goloso cioccolatino e un gelato milk free. Via Berthollet 30H.

I migliori tè

Ecco dove acquistarli. La Vie en Rose, corso Raffaello 18. Un bell’assortimento di tè di La via del Tè, fine pasticceria prodotta nel proprio laboratorio. Da non perdere l’assaggio dei Pasticciotti salentini ripieni di crema.

I migliori caffè

Ecco dove acquistarli a San Salvario: Orso Laboratorio Caffè è indiscutibilmente il numero uno in quanto a selezione di caffè speciali e monorigine dal mondo. Un luogo dal look vintage, ma che vi riserverà sorprese interessanti e l’ultima tendenza in fatto di caffè.

La sfincia di san Giuseppe: la ricetta

La sfincia di san Giuseppe: la ricetta

Il dolce siciliano per celebrare la festa del papà e la ricetta della storica pasticceria Costa di Palermo

La pasticceria siciliana è un vero capolavoro d’arte. I dolci della tradizione sono un trionfo di colori, sapori e profumi, dietro ai quali si cela sempre una storia in bilico tra sacro e profano. Non c’è festa, religiosa o pagana, che non sia legata a una golosità: i cannoli a Carnevale, la cassata a Pasqua, il buccellato a Natale e così via. Le creazioni con la ricotta sono sicuramente le più celebri. La loro fama ha varcato i confini dell’isola tanto da diventare simbolo stesso della Sicilia nel mondo.

La sfincia di san Giuseppe

A Palermo la festa del papà, il 19 marzo, si celebra con la Sfincia di san Giuseppe, un enorme bignè fritto ricoperto di ricotta e decorato con gocce di cioccolato, granella di pistacchi, ciliegie e scorze d’arancia candite. Diffusa in tutta la Sicilia occidentale, la sfincia è parte del patrimonio gastronomico e culturale della regione. Come per molti altri dolci siciliani, la sua origine è misteriosa e si perde indietro nel tempo. Secondo alcuni studiosi il nome deriva dall’arabo isfanǧ (spugna), parola che i Mori utilizzavano per indicare una morbida frittella dalla forma irregolare, per l’appunto spugnosa, ricoperta da miele o zucchero. La versione attuale si deve alle clarisse del Monastero delle Stimmate di San Francesco, demolito nel 1875 per consentire la costruzione del maestoso Teatro Massimo. Le nobili suore dedicarono il dolce a san Giuseppe, il Santo degli Umili. Fu poi l’abilità dei pasticcieri palermitani ad arricchirlo di ricotta, cioccolato e canditi. Oggi le sfincie si possono gustare in ogni momento dell’anno, meglio se in inverno, quando la ricotta è fresca. In tutte le pasticcerie della città è molto diffusa anche la versione mignon (forse per alleviare i sensi di colpa).

La ricetta della pasticceria Costa

Dal 1960 la pasticceria Costa è un punto di riferimento per generazioni di palermitani e non solo. Una lunga storia di famiglia che inizia con Antonino Costa, il fondatore, e prosegue con il figlio Riccardo e i giovanissimi nipoti Antonio e Matteo, tutti ancora oggi coinvolti nella gestione dell’attività. Nel 2018 l’apertura del secondo punto vendita, nel cuore del centro storico, a pochi passi dai Quattro Canti. La nuova pasticceria è un omaggio al Liberty e alla Belle Epoque, uno dei momenti più felici della storia di Palermo e della Sicilia. Imperdibili i dolci di Costa con la ricotta fresca, in particolare cassata, cannolo e, ovviamente, la sfincia, di cui riportiamo la ricetta di famiglia.

Ingredienti per 8 sfincie grandi

Per la sfincia

0,25l acqua
0,25kg strutto
5g sale
0,25 kg farina
7 uova

Per la ricotta

500g ricotta fresca di pecora
150g zucchero
100g cioccolato fondente

Procedimento

Preparazione della sfincia

Far bollire strutto acqua e sale. Successivamente incorporare la farina, aggiungere le uova e mescolare fino a ottenere un impasto denso e liscio. Cuocere dei pugni d’impasto nell’olio di semi di girasole a 180g per 10-15 minuti, successivamente cuocere a 220g fino a ottenere una pasta croccante e dorata. Lasciare raffreddare e riposare per un paio d’ore.

Preparazione ricotta

Setacciare la ricotta, mescolarla con lo zucchero, aggiungere il cioccolato a scaglie.

Definizione

Riempire la sfincia con circa 80g di ricotta. Utilizzando un cucchiaio ricoprirla esternamente con ricotta. Infine decorare con ciliegie candite, scorze d’arancia candita e pistacchi.

Pasticceria Costa
Via Maqueda 174 (Quattro Canti) – Tel. 091 9807927
Via D’Annunzio 15 – Tel. 091 345652

San Valentino: 9 idee senza cioccolato

San Valentino: 9 idee senza cioccolato

Vi sembra impossibile immaginare un San Valentino senza dolci al cioccolato e scatole di cioccolatini? Eppure, di certo, tra voi c’è chi il cioccolato non lo ama. Ecco allora tante altre idee da proporre alla vostra dolce metà nel giorno degli innamorati: l’importante è che siano romantiche, a forma di cuore e possibilmente di colore rosso.

Sole, Cuore, Amore

Il simbolo dell’amore è il cuore e nel giorno di San Valentino non si può che essere più romantici del solito.
Non abbiate paura di rendervi ridicoli: ogni tanto, per amore, si può fare. Ed è bello.
Ecco perchè per una serata speciale potete trasformare in piccoli o grandi cuori gli ingredienti e le ricette che porterete a tavola.
Una pizza a forma di cuore fa sorridere, ma è terribilmente romantica, così anche una macedonia di frutta dove tutti gli ingredienti sono stati ritagliati con piccoli stampini da biscotti.
La tenerezza è anche regalare qualcosa di fatto in casa e di speciale, come una scatola di latta piena di biscotti a cuoricino, glassati o farciti con una confettura di frutti rossi. Non sempre bisogna spendere cifre astronomiche in regali, basta un pensiero sincero e homemade.

Rosso a più non posso

Se non volete osare con un eccesso di cuori, almeno puntate sul colore della passione e cioè il rosso.
In questa stagione potete utilizzare tanti ingredienti rossi come la rapa rossa per una vellutata mantecata con robiola o caprino, i ribes e i cranberries per guarnire una torta o un gelato o anche un risotto allo champagne, i pomodori che magicamente tagliati a metà e posizionati uno accanto all’altro si trasformano in cuori e poi i peperoncini, piccanti ed afrodisiaci, immancabili a San Valentino.
Come avete visto, basta poco per rendere speciale la vostra cena in coppia.

San Valentino: idea regalo facile e super romantica

Perfetta per i più giovani, ma talmente romantica da andar bene a tutte le età, questa idea richiede un po’ di creatività.
Dovete procurarvi delle caramelle sfuse tipo marshmallows o delle caramelle gommose e poi confezionarle una per una con della carta forno e un bigliettino all’interno, come fossero i famosi cioccolatini degli innamorati.
Ogni bigliettino sarà un regalo e non semplicemente un messaggio d’amore.
E quindi scartando una gelèe al limone potreste far trovare alla vostrà metà scritte come “un bacio per te” o, nel marshmallow alla fragola, “un film da guardare insieme sul divano”.
Più messaggi scriverete, più dolcezza regalerete!

Per tutti quelli che vogliono cimentarsi ai fornelli ecco nel tutorial qualche idea romantica per San Valentino, da regalare o da portare a tavola

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