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Focaccine che non lievitano (il segreto è lo yogurt!)

Focaccine che non lievitano (il segreto è lo yogurt!)

Quando hai voglia di qualcosa di soffice, ma non hai tempo di aspettare. In queste focacce lo yogurt nell’impasto è la soluzione

Le focaccine allo yogurt sono la merenda perfetta, ma anche l’aperitivo perfetto, la schiscetta perfetta e il pic nic perfetto. Dopo tanta premessa di perfezione non potete non provarle. Tanto più che non necessitano di lievitazione, o meglio, che lievitano direttamente in forno.

Yogurt e lievito

Ovviamente vi starete chiedendo come fanno queste focaccine ad essere soffici come delle focaccine lievitate, pur senza tempi di lievitazione. Il segreto è lo yogurt. Molto spesso infatti, viene utilizzato anche nelle torte dolci e salate per stimolare la lievitazione in combinazione con il bicarbonato perché gli ingredienti acidi uniti ad un agente lievitante danno vita ad una reazione chimica che permette a qualsiasi impasto di crescere durante la cottura. Anche bicarbonato e succo di limone o bicarbonato e aceto funzionano benissimo.

Il gusto è quello di una classica focaccia e lo yogurt praticamente non si sente.
Possono essere più o meno morbide a seconda della lavorazione e della cottura: se le preferite croccanti stendetele abbastanza sottilmente, altrimenti lasciate uno spessore abbondante.

Quale yogurt scegliere?

Vi consigliamo quello greco intero bianco perché è più gustoso e cremoso e rende la consistenza e il sapore più gradevoli al palato, ma potete optare anche per uno yogurt magro.
Se non amate lo yogurt sostituitelo con un formaggio spalmabile tipo Philadelphia, ugualmente acido, anche se meno cremoso.

La ricetta delle focaccine allo yogurt

Ingredienti

500 g di yogurt greco intero bianco
600 g di farina autolievitante (oppure 600 g di farina 0 o 00 e 1 bustina di lievito istantaneo per torte salate da 16 g)
olio extravergine di oliva
sale grosso

Procedimento

Per preparare le focaccine allo yogurt basta lavorare farina autiolievitante e yogurt.
Il nostro consiglio è di aggiungere la farina allo yogurt poco alla volta fino a raggiungere la consistenza perfetta di un impasto per pizza, leggermente più umido.
In base alla tipologia di yogurt che utilizzerete e alla farina potrebbero variare di poco le dosi, quindi potreste aver bisogno di più farina. Se utilizzate il lievito a parte, setacciatelo e unitelo al resto.
Attenzione a non scegliere quello di birra in polvere perché non funzionerebbe allo stesso modo.
Una volta pronto l’impasto basta lavorarlo per realizzare delle focaccine perché non ha bisogno di lievitare.
Spennellate le focaccine con poco olio e conditele con del sale grosso.
Cuocetele a 200° in forno statico per 15 minuti su una teglia rivestita con carta forno e leggermente oliata.

Varianti

Potete farcire le focaccine tagliandole a metà oppure potete aggiungere delle verdure grigliate o trifolate sulla superficie prima di infornarle.
Potete anche decorarle con dei pomodorini o con i pomodori secchi e se utilizzate uno yogurt greco alla frutta potete trasformarle in uno snack dolce.
Queste focaccine diventano panini se invece di stenderle le lasciate rotonde e alte.

Sfogliate ora il tutorial per scoprire altri consigli sulla preparazione di queste focacce

Il segreto per un chia pudding davvero buono

Il segreto per un chia pudding davvero buono

A New York abbiamo scoperto un ingrediente che cambia tutto: il latte di cocco. Ed ecco la nostra ricetta con tanti consigli

Ho preparato mille volte il chia pudding per la colazione e la merenda, ma mai, dico mai ne avevo fatto uno buono come quello che ho assaggiato un paio di settimane fa a New York in un localino delizioso a sud di Manhattan.
L’ingrediente speciale era il latte di cocco.
Inutile dire che appena sono rientrata in Italia sono corsa al supermercato a comprare tutto l’occorrente per farlo e quindi ecco la mia ricetta.

Solo tre ingredienti

L’etichetta del barattolino che conteneva questa delizia riportava solo tre ingredienti: latte di cocco, semi di chia e sciroppo d’agave come dolcificante. Poi c’erano i lamponi come decorazione.
Non era specificato quale fosse il latte di cocco utilizzato, se quello denso o quello molto liquido, quindi io nel dubbio ho fatto un mix dei due.
Il mio consiglio è di non utilizzare quello in lattina che è praticamente quasi burro/panna perché i grassi sono concentrati e separati dalla parte liquida. Quello è perfetto per fare la panna montata di cocco che magari vi racconterò in un’altra ricetta.
L’ideale è la combinazione di quello in confezioni di tetrapak che in genere si usa per i dolci, mescolato con quello vegetale per la colazione che è molto acquoso e insapore.

chia-pudding-al-cocco

La mia ricetta del chia pudding al latte di cocco

Ingredienti

(utilizzate un bicchiere qualsiasi come misurino)
Mezzo bicchiere di semi di chia
Mezzo bicchiere di latte di cocco liquido
Mezzo bicchiere di latte di cocco denso
2-3 cucchiai di sciroppo d’agave
Lamponi freschi per decorare

Procedimento

Versate tutti gli ingredienti, tranne i lamponi, in un barattolo di vetro con il coperchio.
Mescolate e poi chiudete per bene.
Shakerate il composto per un paio di minuti e poi lasciatelo riposare in frigorifero per almeno tre ore.
In genere io lo preparo la sera prima di andare a letto così al mattino è pronto.
Trascorso questo tempo i semi di chia avranno rilasciato una sorta di gel che renderà tutto morbido e cremoso come un budino.
Preparate due coppette monoporzioni e decorate il pudding con i lamponi freschi.

Più o meno cremoso dipende da te

A me piace abbastanza cremoso, quindi scarseggio con il latte. Mezzo bicchiere sì, ma non proprio.
Se lo volete più leggero invece il mezzo bicchiere deve essere abbondante.
Non vorrei dire “ad occhio” perché sarebbe poco professionale, ma dirò “a sentimento”, per intenderci.

Se non ho l’agave?

Il latte di cocco è già molto saporito se ne scegliete uno di ottima qualità, ma se volete aggiungere un po’ di dolcezza e non avete lo sciroppo d’agave potete utilizzare il miele o, molto meglio, lo sciroppo d’acero.
Attenzione però a non esagerare con le quantità perché l’agave ha un gusto molto delicato mentre il miele e lo sciroppo molto più intenso.

Una variante golosa

Per trasformare il chia pudding in un vero e proprio dessert per concludere un pasto vi suggerisco di aggiungere un cucchiaino scarso di cacao amaro nel composto prima di riporlo in frigorifero e di decorare con lamponi, gocce di cioccolato fondente e scaglie di cocco.

Ricerche frequenti:

Il segreto per il vitello tonnato perfetto di Antonella Clerici!

Il segreto per il vitello tonnato perfetto di Antonella Clerici!

Il vitello tonnato, piatto ideale per l’estate, ha una preparazione semplice che però potrebbe portare degli errori. Antonella Clerici ci ha raccontato il suo segreto per farlo perfetto

Il vitello tonnato è un piatto perfetto per l’estate, facile da realizzare e goloso per grandi e piccini. C’è chi lo porta in tavola come antipasto, chi lo preferisce come secondo, l’importante è gustarlo fresco e saporito. Una preparazione apparentemente semplice basata su un morbido pezzo di carne ben scelto e una salsa cremosa al punto giusto. Proprio quando i passaggi sono relativamente pochi, si nascondono le possibilità di piccoli errori che mandano all’aria la soddisfazione di chi si è applicato in cucina con delusione di chi è a tavola. Oppure c’è chi, come Antonella Clerici, che ha fatto del vitel tonné (come lo chiama lei) il suo piatto forte… tanto da far innamorare il suo Vittorio!

Qualche mese fa, abbiamo incontrato Antonella Clerici a Milano quando ha ricevuto il premio Orio Vergani 2019 per aver valorizzato e promosso la cucina italiana tradizionale” dall’Accademia Italiana della Cucina. In quell’occasione speciale, la storica conduttrice di La Prova del Cuoco si è lasciata andare a ricordi e piccole confidenze, tra cui il segreto del suo vitello tonnato.

Se anche per voi il problema del vitello tonnato è la sensazione stucchevole portata dalla salsa, allora il suggerimento di Antonellina è per voi prezioso. Come di solito succede, è dalla mamma che arriva il trucco: mettere la carota nella salsa lasciandola leggermente grumosa. Le istruzioni sono molto facili: far bollire il magatello con carota, sedano e aromi, poi frullarli insieme alla maionese, poi si aggiungono capperi e pasta di acciughe o acciughe fresche. La bionda premiata non ha problemi anche a confessare l’impiego della maionese già pronta come soluzione pratica, proprio come una vera cuoca del XXI secolo. Il segreto di Antonella Clerici per il vitello tonnato perfetto sta proprio nella carota, che conferisce quel sapore un po’ dolce togliendo l’acidità della maionese. “Poi a me piace con tanta salsa… mi piace il vitel tonné salsoso!” commenta la giornalista. Accanto a “petaloso”, l’Accademia della Crusca potrà considerare questo nuovo termine nel dizionario italiano?

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