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Legumi in scatola: come sceglierli e utilizzarli

La Cucina Italiana

Avere in casa legumi in scatola è sempre un’ottima idea, sia per avere sempre a disposizione degli ingredienti veloci da cucinare sia per poter consumare dei cibi che non sono disponibili in tutti i mesi dell’anno.

Ceci, piselli, fagioli, lenticchie, fave si possono trovare in lattina agevolmente nei negozi e nei supermercati e conservano quasi tutti i valori nutritivi rispetto a quelli freschi.

La differenza tra legumi in scatola e freschi

I legumi pronti, come detto, conservano quasi completamente i valori nutrizionali degli alimenti preparati freschi. La grande differenza rispetto agli altri è che sono già cotti e che contengono sale in quanto questo ingrediente viene aggiunto per favorire la conservazione nel liquido di governo. Per questo motivo è buona norma sciacquare bene i prodotti prima di consumarli.

Oltre ad acqua e sale, alcuni prodotti possono contenere zucchero e glutammato monosodico per correggerne il sapore.

Qual è il contenitore migliore per la conservazione dei legumi?

Il materiale migliore per i legumi in scatola è sicuramente il vetro: meno soggetto a deteriorarsi, permette anche di controllare il contenuto. Per tutti i legumi in scatola vale naturalmente la regola di controllare che la confezione che li ospita sia intatta, non presenti tracce di ruggine, deformazioni, ammaccature e rotture. Ideale è, infine, che la data di confezionamento non sia antecedente ai 24 mesi prima della consumazione.

Le ricette da fare con i legumi in scatola

Tutti gli ingredienti in scatola possono essere utilizzati per le comuni ricette, con l’accortezza di passarli sotto l’acqua per eliminare gran parte del liquido di conservazione (ricco di sodio) e utilizzare meno sale durante la preparazione.

Ricette con i piselli in scatola

I piselli, ad esempio, possono essere usati per fare la pasta, delle minestre gustose, delle zuppe, le torte salate, frittate e sformati.

Ricette con i fagioli in scatola

I fagioli in scatola sono ottimi per condire la pasta, anche con le cozze per la ricetta napoletana, con le uova, in una zuppa, con la trippa e anche con un pesce delicato come la pescatrice.

Ricette con le lenticchie in scatola

Le lenticchie si possono utilizzare per fare dei gustosi burger, per una zuppa, una crema, per preparare le frittelle e persino per un dolce.

Ricette con le fave in scatola

Le fave in scatola sono perfette per preparare l’hummus, in una guacamole con i gamberi, in un primo piatto, un risotto o una frittata.

Crostata morbida cassata siciliana – Ricetta di Misya

Crostata morbida cassata siciliana

Innanzitutto preparate il pan di Spagna: montate le uova con lo zucchero per almeno 10-15 minuti, fino ad ottenere un composto molto gonfio, quindi incorporate delicatamente gli aromi e infine sale e farina setacciata poco per volta, mescolando delicatamente con un movimento dal basso verso l’alto per non far smontare troppo il composto.

Versate l’impasto nello stampo furbo imburrato e infarinato e cuocete per circa 25 minuti i forno ventilato preriscaldato a 180°C.
Spegnete il forno, aprite leggermente lo sportello e lasciate intiepidire per 5-10 minuti, quindi sfornate e lasciate raffreddare completamente prima di sformarla e lasciarla capovolta sul piatto da portata.

Preparate la bagna lasciando sobbollire l’acqua con zucchero e limone per qualche minuto, poi lasciate intiepidire leggermente.

Quando la base sarà fredda lavorate bene la ricotta sgocciolata con lo zucchero, poi incorporate le gocce di cioccolato e trasferite in una sac-à-poche con il beccuccio largo e liscio.

Riprendete la base, bagnate la superficie con la bagna, poi farcite con la crema cassata, creando dei ciuffetti regolari con la sac-à-poche, senza lasciare spazi tra di essi.
Decorate a piacere con canditi, ciliegie candite e granella di pistacchi.

La crostata morbida cassata siciliana è pronta, non vi resta che gustarvela.


15 posti dove mangiare bene da nord a sud | La Cucina Italiana

15 posti dove mangiare bene da nord a sud
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Il ponte dell’Immacolata è un piccolo anticipo delle vacanze natalizie: quattro giorni da vivere intensamente. Cinque per i milanesi visto che il 7 si celebra Sant’Ambrogio, patrono della città, e quindi molti possono non lavorare. Il ponte dell’Immacolata è un piacevole antipasto delle vacanze natalizie: vale la pena sfruttarlo per un’incursione in uno dei tanti luoghi italiani che la meritano. E per chi è appassionato di buona cucina, si presenta l’occasione di sedersi in una tavola di livello. Noi abbiamo pensato per la nostra (personalissima) selezione prima ai luoghi e poi al locale che ci piace di più.

Ci sono le città d’arte intramontabili come Verona e Firenze, praticamente impossibili da godere da aprile a settembre. Ma anche Rovereto, Udine, Perugia e Viterbo: più piccole, ma ugualmente suggestive. Un salto nelle Langhe per trovare il tartufo – a carissimo prezzo, se lo si desidera – e (ri)ammirare le colline vinicole più famose del mondo è obbligatorio. Poi il mare di Liguria, declinato a Levante e Ponente (così simili e così diverse) e l’acqua dolce del Garda, che rispetto a un decennio fa resta vivace anche in inverno. Si può anche optare per un relais in campagna come l’Andana in Maremma o scoprire cittadine che fanno parte della storia italiana come Loreto o Pompei. Il nostro Sud – in questo caso è legato alla suggestiva Matera e a Palermo, sempre vivace e ricca di sorprese. Buon ponte dell’Immacolata e, soprattutto, buon appetito.

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