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Muffin salati con pomodorini secchi e zucchine

Muffin salati con pomodorini secchi e zucchine

Si dice che chi è nato a marzo sia pazzerello, proprio come questo mese, quando la temperatura non si decide ad essere costante e il cielo passa dal grigio al celeste in un baleno.
Ecco io sono la prova vivente che chi è nato nel terzo mese dell’anno, è decisamente come si dice.
Volete una dimostrazione pratica?
Se devo scegliere tra una pizzetta ed un bignè, decisamente la mano vira verso il salato ma se devo decidere tra preparare una torta e una quiche salata, non ho dubbi, vince decisamente il mix di dolcezza.
Parlando di muffin, non amo quelli dolci, di gran lunga preferisco quelli salati, come questi, facilissimi da preparare e pronti mezz’ora, minuto più, minuto meno.

Ingredienti
dosi per 7/8 muffin

120 g di farina 00
2 uova
25 ml di latte
1 cucchiaio di grana grattugiato
35 ml di olio extravergine d’oliva
1/2 bustina di lievito istantaneo per salati
qualche pomodorino secco
1 zucchina piccola
un pizzico di sale

Preparazione

Scaldare il forno a 180°C e preparare con i pirottini una teglia da muffin.
Tagliare a piccoli dadini la zucchina precedentemente pulita.
Ammollare qualche minuto i pomodorini nell’olio previsto in ricetta.
In una ciotola mescolare le uova con il sale e il latte.
Aggiungere l’olio, privato dei pomodorini e il grana.
Unire il lievito e la farina e mescolare bene.
Infine aggiungere al composto i pomodorini tritati grossolanamente e i dadini di zucchine.
Una volta mescolato il tutto, porzionare l’impasto nei pirottini e infornare per circa 30 minuti, vale la prova stecchino.

Si possono mangiare le fragole in gravidanza?

Si possono mangiare le fragole in gravidanza?

Durante la gravidanza le fragole non solo si possono mangiare, ma sono addirittura da consigliare in quanto apportano numerosi benefici. Ecco, però, alcune raccomandazioni

Si possono mangiare le fragole in gravidanza? Prestare particolare attenzione alla propria alimentazione nei mesi di dolce attesa, si sa, è una delle regole più importanti. Frutta e verdura fresche e di stagione sono necessarie, in quanto garantiscono il benessere delle future mamme e, di conseguenza, un corretto sviluppo del feto. Spesso però ci si chiede se possono essere consumati determinati alimenti, come le fragole.

Nessun pericolo

Per chiarire ogni dubbio, si può subito partire dicendo che sì, le fragole durante la gravidanza si possono mangiare. Ovviamente, a patto che non ci siano particolari intolleranze o allergie. Il dubbio che molte donne hanno deriva innanzitutto dal fatto che si tratta di un frutto detto pseudo-allergizzante, ovvero che contiene sostanze capaci di liberare istamina, molecola organica primariamente coinvolta nelle reazioni allergiche. La futura mamma col dubbio, dunque, potrà assaggiare le fragole e se subito dopo prova sensazioni di prurito o rossore, dovrà evitare nuovamente di assumerne altre durante tutto il periodo gestazionale. Inoltre, se vi sono in famiglia casi di allergia alle fragole oppure reazioni strane dopo averle assunte, il consiglio numero uno è quello di consultare subito il proprio medico e non sottovalutate il potenziale pericolo.

Coppa di fragole e ricotta al lime.
Coppa di fragole e ricotta al lime.

Rischio toxoplasmosi

Il secondo motivo che spesso fa tentennare chi è in dolce attesa è che le fragole crescono a diretto contatto con il terreno per cui possono diventare portatrici di toxoplasmosi, una malattia parassitaria causata dal parassita Toxoplasma gondii e con infezioni che solitamente non causano sintomi negli esseri umani adulti ma possono avere ricadute negative sul feto. Per evitare qualsiasi tipo di contaminazione, pertanto, occorre lavare molto accuratamente le fragole prima di mangiarle, magari igienizzandole con prodotti adeguati, come il bicarbonato. Lo stesso accorgimento, ad ogni modo, durante la gravidanza, vale per tutti gli altri tipi di frutta e verdura.

Insalata con fragole marinate e ricotta di capra.
Insalata con fragole marinate e ricotta di capra.

I benefici delle fragole

Durante il periodo gestazionale le fragole, quindi, non solo si possono mangiare ma sono addirittura da consigliare. Apportano infatti numerosi benefici. Ad esempio contengono molta vitamina C, che introdotta a fine pasto consente all’organismo di assorbire meglio il ferro contenuto negli alimenti. Ferro, com’è noto, fondamentale durante la gravidanza. Infine, per sfruttare al meglio tutti i nutrienti presenti nelle fragole, occorre conservarle in frigorifero, al riparo dalla luce, e consumarle subito dopo averle tagliate, così da evitare la dispersione dei micronutrienti. Inoltre, le fragole sono ricche di antiossidanti ed hanno un buon contenuto in acido folico, importante nel periodo gestazionale perché protegge il feto da patologie legate al tubo neurale, come la spina bifida. Per qualsiasi dubbio, in ogni caso, chiedere aiuto ad esperti come allergologi e nutrizionisti non fa mai male.

È in edicola il nuovo numero di Wired Italia che festeggia i suoi 10 anni

È in edicola il nuovo numero di Wired Italia che festeggia i suoi 10 anni

Prestigiosi scrittori italiani celebrano l’Italia e le sue eccellenze in un numero da collezione

«Dieci anni fa arrivava in Italia un giornale che da queste parti non si era mai visto». Con queste parole si apre il nuovo numero di Wired Italia che celebra i suoi 10 anni con un magazine unico e da collezione: una raccolta di racconti in cui alcuni prestigiosi scrittori italiani celebrano lItalia e le tante eccellenze che il nostro paese produce, cresce ed esporta.

Un numero, con copertina rigida e in lamina dorata,  tutto da leggere dal sapore letterario e innovativo in cui Paolo Giordano racconta Leonardo Da Vinci, Licia Troisi il matematico e vincitore della medaglia Fields Alessio Figalli, Marco Bacci larchitetto Stefano Boeri, Andrea Vitali limmunologo Alberto Mantovani, Simonetta Agnello Hornby lo chef 6 stelle Michelin Enrico Bartolini, Francesco Piccolo il fenomeno di Elena Ferrante, Massimo Temporelli la direttrice del Cern di Ginevra Fabiola Gianotti, Michela Murgia la più giovane direttrice dorchestra italiana Beatrice Venezi, Dario Tonani il miglior imprenditore emergente della Silicon Valley Emilio Billi, Giacomo Papi uno dei più grandi artisti contemporanei Maurizio Cattelan, Giuseppe Genna lintelligenza artificiale di iCub e il fotografo Paolo Verzone quellincredibile realtà che si chiama Dallara.

Tante straordinarie eccellenze che Wired Italia racconta da sempre. «Nel 2009 in pochi parlavano di startup, social media, digital trasformation, industria 4.0, robotica, droni, big data, intelligenza artificiale, Iot, bitcoin, scrive nel proprio editoriale il direttore di Wired Italia Federico Ferrazza: Oggi non solo tutti questi termini sono diventati di dominio pubblico anche in Italia, ma se n’è capita limportanza. Anche grazie a noi. In questi dieci anni Wired Italia non è cresciuto ma ha vissuto una vera e propria evoluzione. Se prima al centro del nostro progetto cera un prodotto, cioè il magazine, nel 2019 è un sistema di prodotti editoriali (il giornale e il sito web, ad esempio), di eventi dal vivo (Wired Next Fest, Wired Health, Wired Trends, solo per citarne alcuni), di servizi di consulenza e di altre novità che lanceremo nel corso di questanno».

Una di queste novità sarà allegata al numero celebrativo dei 10 anni: una nuova edizione cartacea, un tabloid che accompagnerà da qui in poi tutte le uscite del magazine, una business edition rivolta alle comunità di professionisti (imprenditori, dirigenti dazienda, decisori, startupper, freelance) che hanno bisogno di Wired come chiave di interpretazione del loro settore industriale. Si parte con lhealthcare, tema a cui è stato dedicato anche levento Wired Health – Innovazione per la Vita. Una giornata di conferenze, exhibit, startup e networking organizzata per raccontare, con ospiti italiani e internazionali, le innovazioni e i trend più recenti e rilevanti che si trovano nel punto di intersezione tra medicina, tecnologie digitali e nuovi stili di vita. Levento si è svolto a Milano a Base il 13 marzo in apertura della Milano Digital Week.

Da una recente ricerca di Ipsos emerge che il sistema Wired intercetta audience di qualità in termini di profilo socio-culturale e di consumi media. Più di un quarto svolge una professione elevata e i laureati (55%) hanno una incidenza più che tripla se confrontati con la popolazione generale. Sono persone technology-savvy, che non si limitano a un interesse platonico per il digitale, ma agiscono in modo concreto questa loro inclinazione: più della metà possiede un tablet, un fuori-scala 80% utilizza un servizio a pagamento tv o streaming, i servizi OTT fanno già parte della loro realtà quotidiana. Wired è per loro un punto di riferimento in tutto ciò che riguarda linnovazione e la tecnologia, distinguendosi dalla melassa indistinta degli innumerevoli stimoli meno qualificati e meno capaci di ispirare di cui è ricca la dieta mediale odierna: il fatto che ogni individuo scelga di avere in media almeno 2 touchpoint di contatto con Wired (tra magazine, sito, eventi, social network) è indice di una relazione che si costruisce su un rapporto pregiato di mediazione della realtà, fatto non di incontri casuali ma di scelta consapevole, si legge nella ricerca di Ipsos.

Questo ruolo centrale di Wired si sviluppa anche grazie alle caratteristiche complessive della sua offerta, un sistema multi-piattaforma, nel quale ogni individuo attiva almeno due canali di relazione con il brand: una intensità di relazione che connota Wired, trasversalmente, in termini di profilo distintivo e unico.

I tratti portanti di Wired sono quelli di un brand attento alle tendenze e agli avvenimenti che accadono a livello internazionale, che stimola la curiosità del pubblico e la loro voglia di saperne di più. Non è solo un punto di riferimento sui temi della tecnologia e dell’innovazione, ma è anche capace di comunicare in modo chiaro e moderno, in grado di rinnovarsi.

Tutti elementi chiave, in un contesto mediale in cui le risorse attenzionali di ognuno sono iper-stimolate e in cui è sempre più difficile costruire una relazione di pregio con il proprio pubblico e di conseguenza monetizzare la proposta editoriale non solo sulla base del numero dei contatti ma anche sulla base della qualità dellattenzione attivata.

Il pubblico restituisce costantemente, infatti, un elevato gradimento rispetto alle varie declinazioni di offerta di Wired, dalla qualità editoriale del sito agli eventi consumer come il Wired Next Fest. La soddisfazione per lofferta, insieme allimmagine di qualità riconosciuta al brand, alimentano un portato fortemente valorizzante di Wired, ovvero la sua capacità di influenzare il processo decisionale di acquisto. Al 69% dellaudience interpellata – una cifra davvero elevata – è capitato di cercare maggiori informazioni su un prodotto o su un brand dopo che Wired ne aveva parlato (sulla rivista, sul sito, in un evento), e a ben il 44% è capitato che lo stimolo ricevuto si concludesse con un atto di acquisto di un prodotto o un brand, si legge nello studio di Ipsos.

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