Categoria: Ricette veloci

Colomba salata: come prepararla per Pasqua

Colomba salata: come prepararla per Pasqua

La colomba salata è l’antipasto che amerete di più a Pasqua! 
L’impasto è simile a quello di una torta e non necessita di lunghi tempi di lievitazione come una vera colomba.
Il gusto ricorda molto il casatiello, altro piatto must della Pasqua, ma i tempi di preparazione decisamente più brevi.
Ecco la nostra ricetta della colomba salata, perfetta come antipasto pasquale!

Ricetta della colomba salata

Ingredienti

3 uova
125 g di yogurt bianco interno
100 g di olio extravergine di oliva
100 g di latte intero
300 g di farina 00
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 bustina di lievito istantaneo per torte salate 
100 g di scamorza affumicata
100 g di pancetta a cubetti
100 g di prosciutto cotto a cubetti
10-15 mandorle
1 albume
sale e pepe qb

Procedimento

In un recipiente sbattete le uova con lo yogurt, il latte e l’olio, utilizzando una frusta a mano.
Aggiungete poi parmigiano, sale e pepe, sempre mescolando, e poi la farina setacciata con il lievito.
Unite più della metà della quantità totale di salumi e scamorza tritata al coltello e mescolate.
Versate il composto in uno stampo di carta per colomba e livellate bene la superficie.
Versate le mandorle in una ciotola in cui avete sbattuto leggermente un albume e poi disponetele sulla superficie della colomba.
Infornate in forno statico caldo a 180° per circa 45 minuti.

Come conservare la colomba salata

Potete chiuderla in un sacchetto da cucina e conservarla fino a 4-5 giorni.
Tagliata a fette potete anche congelarla e poi scaldarla in forno quando avete voglia di un antipasto al volo.
È un bellissimo regalo da fare agli amici al posto della classica colomba dolce o dell’uovo di cioccolata.

Varianti della colomba salata

Potete arricchire l’impasto anche con altri salumi, per esempio il salame e la mortadella e al posto della scamorza potete utilizzare la provola. Per dare ancora più gusto sostituite il parmigiano con il pecorino.

i consigli di vino del miglior sommelier | La Cucina Italiana

i consigli di vino del miglior sommelier
| La Cucina Italiana

Eros Teboni. L’enoteca di famiglia al Brennero come trampolino di lancio verso i riconoscimenti importanti e le attività di consulenza in molti Paesi europei, un amore per il vino trasmesso dal padre e l’incontro con le etichette più iconiche, degustate insieme con i grandi critici, amici dei genitori. Poco più che trentenne, Eros Teboni ha una visione aggiornata del mondo del vino ed è la persona giusta per rispondere alle nostre domande.

Qual è attualmente l’interesse dei giovani nei confronti del vino in Italia? Ci sono differenze
con altri Paesi del mondo?
«Ritengo che nel nostro Paese l’interesse che i ragazzi dimostrano per il vino sia molto alto. Collaboro con una trentina di importatori e conosco bene anche il mercato europeo; mi sono accorto che i giovani amano informarsi, leggono molto e sono spesso privi di pregiudizi, vogliono sperimentare in prima persona e sono curiosi di conoscere gusti e tendenze nuove. Credo che per loro sia importante essere molto concreti; per questo trovo stimolante coinvolgerli e farli appassionare al vino, aiutandoli soprattutto a scoprire e a capire qual è il loro gusto personale. Chi mi segue o ha partecipato a una mia degustazione sa quanto per me sia fondamentale, una volta che si individua un elemento che ci piace di un vino, andarlo ad approfondire, studiando e assaggiando molto, in modo da aprire la propria visione, senza chiudersi in una dimensione stereotipata. Curiosità e apertura mentale sono due parole chiave per chi vuole entrare in questo mondo».

E quale aspetto li affascina di più?
«Tutto ciò che è legato alla convivialità e all’incontro. Degustare insieme un calice di vino è un momento di condivisione e non c’è occasione migliore per capire che cosa c’è nel calice di quando si apre una bottiglia in compagnia. Credo fermamente che bere anche il miglior vino da soli non restituisca nemmeno la metà di quello che si può invece cogliere degustandolo insieme ad altre persone, parlando, confrontandosi, capendo e apprezzando la diversità di gusti e preferenze, ma anche scoprendo le caratteristiche che accomunano un vino a un altro».

Quali sono i loro vini preferiti?
«Dalla mia esperienza penso che oggi i giovani prediligano vini leggermente aromatici in cui acidità e tannini non sono troppo spiccati; vini in cui emerge con chiarezza e con una certa immediatezza la varietà. Poi, nel momento in cui il palato si affina, puntano su vini via via più complessi, imparando a individuare e ad apprezzare le molteplici sfaccettature che compongono un assaggio».

Eros Teboni: biografia

Eros Teboni è nato in Alto Adige nel 1990, si appassiona al vino grazie all’attività dei genitori. Nel 2011 si diploma sommelier e comincia a lavorare in hotel e ristoranti di alto livello all’estero. Nel 2018 conquista il titolo di Sommelier Campione del Mondo e nel 2021 quello di Miglior Sommelier d’Italia. Oggi è impegnato in consulenze in tutta Europa e nell’organizzazione di eventi ed educational.

Torta Camilla light: la ricetta

Torta Camilla light: la ricetta

La torta Camilla light è la ricetta ideale per portare a tavola un dolce leggero, profumato e buonissimo: un dessert che dimostra che si può rinunciare a tante calorie anche senza privarsi del gusto!

La ricetta della torta Camilla light è semplice da preparare e non richiede molto tempo. Il dolce si può mangiare per la colazione, per la merenda e, perché no, dopo pranzo e cena per chiudere in dolcezza il pasto senza sentirsi troppo in colpa per le calorie!

Torta Camilla light: la ricetta

Ingredienti

150 g di farina 00
50 g di zucchero di canna
1 uovo
5 g di lievito per dolci
50 g di mandorle
1 arancia 
150 g di carote
20 ml di olio extravergine di oliva

Procedimento

Iniziate la preparazione della torta Camilla light tritando le mandorle e riducendole a farina. Montate quindi a neve l’albume e mettetelo da parte in una ciotola. In un recipiente capiente amalgamate il tuorlo, le mandorle tritate, lo zucchero, l’olio e aggiungete anche il lievito per dolci, la scorza grattugiata dell’arancia e il suo succo, le carote grattugiate e poi mescolate fino a creare un composto omogeneo.

Continuate la preparazione della torta aggiungendo la farina a poco a poco e, infine, l’albume montato a neve, amalgamando bene tutti gli ingredienti.

Versate il composto in un recipiente per torte rivestito internamente con carta forno e poi cuocete il dolce in forno per circa 25 minuti a 180°, provando la cottura con lo stecchino.

Lasciatela raffreddare, e poi spolverate (a piacere) con lo zucchero a velo e portate a tavola.

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