Categoria: Ricette veloci

Come preparare il nostro organismo al risveglio della primavera

La Cucina Italiana

La primavera non è solo il risveglio della natura, ma è anche il risveglio di noi stessi. È la rinascita del corpo, una riscoperta che passa anche attraverso una necessaria disintossicazione, un rinnovamento a livello più profondo, come togliere il cappotto invernale per indossare abiti più freschi e leggeri, puliti.

Abbiamo chiesto a Fiorenza Conti, nutrizionista clinica e olistica con oltre 20 anni di esperienza nelle pratiche salutistiche orientali e occidentali, come possiamo riportare le energie, che sono anche state all’interno del nostro corpo per tutta la stagione fredda, in superficie e farle emergere.

«E’ necessario armonizzarle e prestare particolare attenzione a due aree del nostro organismo: fegato e intestino. Il fegato è molto importante in questa fase dell’anno perché ci aiuta a elaborare tutte le sostanze, positive e meno positive (ed esempio, le tossine o le sostanze inquinanti che possono essere nell’aria, ecc.), che abbiamo immesso nell’organismo» spiega Fiorenza.

Come prepararsi alla primavera?

Dal punto di vista alimentare è importante introdurre nella nostra alimentazione quotidiana una porzione abbondante d’insalata verde prima di ogni pasto principale, utilizzando soprattutto verdure a foglia verde scura, per esempio il cavolo nero crudo tagliato a listarelle sottili, il tarassaco, le foglie delle barbabietole rosse e lo spinacino fresco, da unire a della misticanza.

Questo servirà a introdurre sostanze che aiutano il fegato a eliminare tossine, favorendo al contempo l’attività dell’intestino grazie all’apporto di fibre.

Per una gentile disintossicazione sono utilissime centrifughe (succo di frutta o verdura ottenuto velocemente da lame affilatissime) ed estratti (spremitura a freddo che si ottiene molto più lentamente), prevalentemente di verdura, da bere immediatamente dopo averli preparati!

La cosa importante, infatti, è che siano freschi e consumati a stomaco vuoto per evitare fermentazioni, e quindi gonfiore e mal di pancia, per permettere ai principi nutritivi di entrare in circolo senza perdersi nel bolo alimentare.

Top view of a rustic wooden table filled with green fruits and vegetables for a perfect detox diet. At the center of the frame is a glass with fresh green smoothie and a large variety of fruits and vegetables are all around it. Soft focus technique used. Low key DSRL studio photo taken with Canon EOS 5D Mk II and Canon EF 100mm f/2.8L Macro IS USMfcafotodigital

Pasta carciofi e gamberi – Ricetta di Misya

Pasta carciofi e gamberi - Ricetta di Misya

Innanzitutto pulite i carciofi eliminando le foglie più esterne, il gambo e la barba interna e tagliando via le punte, quindi tagliateli in a fettine sottili e metteteli in acqua acidulata con il succo di limone.

Nel frattempo pulite i gamberi eliminando testa, carapace e filetto nero e lasciando intatte solo le codine (qui la guida per farlo al meglio).
Con teste e carapaci, preparate un fumetto facendole bollire con un po’ d’acqua (volendo potete aggiungere anche qualche odore); nel frattempo saltate i gamberi in padella con aglio, olio, sale e paprica.

Intanto scolate i carciofi e cuoceteli in un’altra padella più ampia, con aglio, olio e peperoncino e un po’ di acqua bollente (o di fumetto di gamberi), per 5-10 minuti.
A parte, cuocete la pasta e scolatela al dente.
Infine unite gamberi e pasta ai carciofi (eliminate l’aglio da entrambi) e fate insaporire per un paio di minuti, aggiungendo anche pecorino e 1 mestolo di fumetto di pesce.

La pasta carciofi e gamberi è pronta: impiattate, decorate con le mandorle (potete anche tostarle leggermente, se lo gradite) e servite.

Cosa mettere nel tiramisù al posto dei savoiardi? 7 idee

La Cucina Italiana

Che cosa mettere nel tiramisù al posto dei savoiardi? L’abbiamo chiesto al nostro cuoco Crescenzo Morlando, di formazione pasticciere, che ci ha dato tante idee per sostituire la classica base del dolce, con piccoli accorgimenti per mantenere la perfetta riuscita e l’armonia dei sapori. La crema per costruire questi tiramisù alternativi rimane quella della ricetta classica, a base di tuorli montati con lo zucchero e mascarpone. Provateli tutti.

Cosa mettere nel tiramisù al posto dei savoiardi

La più classica tra le alternative, i pavesini

Si possono utilizzare, a patto di bagnarli ancora meno dei savoiardi, perché la loro struttura è ancora meno consistente. Conviene spennellarli di caffè, piuttosto che intingerli. Inoltre, è meglio prevedere monoporzioni, direttamente in ciotoline o bicchieri, proprio perché i biscotti tendono a “dissolversi” più dei savoiardi. Il tiramisù che otterrete sarà meno strutturato, ma golosamente cremosissimo. 

Biscotti secchi tipo Oro Saiwa

Si possono immergere, molto velocemente, nel caffè freddo, come i savoiradi. La loro forma suggerisce la possibilità di preparare piccole mattonelle monoporzione, da servire dopo aver fatto riposare il tiramisù in freezer, quasi come un biscotto gelato. In questo caso, ci sarà un solo strato di crema, racchiuso tra due biscotti. Se pensate di prepararlo così per i vostri bambini, potete evitare il caffè, e spennellare leggermente i biscotti, solo sul lato interno, con un po’ di latte e cacao: in questo modo non ci sarà caffeina e i bambini potranno mangiare i dolci con le mani. Se preferite avvicinarvi di più al tiramisù classico, potete realizzare dolcetti sempre monoporzione, con due biscotti e due strati di crema, spolverizzati poi con il cacao, da servire al piatto. Vale sempre, infine, la possibilità di preparare il tiramisù in una pirofila rettangolare: la forma dei biscotti facilita la realizzazione di strati uniformi. 

Pan di Spagna

Un altro grande classico, tra le varianti sul tiramisù. È molto conveniente quando dovete preparare tiramisù in formato torta. Utilizzate dischi interi, oppure pan di Spagna rettangolari o quadrati, privati della crosta superficiale, per meglio inzupparli con il caffè. Tagliate le vostre basi di pan di Spagna in due strati di circa 1,5 cm e disponete il primo strato in uno stampo ad anello, come base del dolce. Bagnatelo di caffè con un pennello, poi costruite il tiramisù procedendo con la crema, l’altra base di pan di Spagna spennellata di caffè, altra crema. Un consiglio, fatelo riposare in frigorifero per almeno 12 ore, perché la base riesca ad assorbire anche l’umidità e il sapore della crema, creando un insieme armonioso. E spolverizzate con il cacao solo all’ultimo, per completare.

Frollini al cacao tipo Pan di Stelle

Inzuppateli nel caffellatte, anziché nel caffè puro, per mitigare un po’ il sapore finale che potrebbe risultare altrimenti troppo amaro. Costruite poi il tiramisù come di consueto e terminate comunque con una spolverata di cacao zuccherato o, se siete super amanti del cioccolato fondente, anche amaro.

Frollini con gocce di cioccolato

Immergetele nel caffè, che magari terrete tiepido, perché i biscotti hanno uno spessore maggiore e con il caffè un po’ più caldo si inzuppano meglio.  Il cacao amaro in finitura bilancia la maggiore dolcezza della base di biscotti.

Amaretti morbidi sardi

Preparate il tiramisù in monoporzioni, nei bicchieri: utilizzate un amaretto intero come base e spennellatelo con il caffè, arricchito con uno spruzzo di Grand Marnier. Fate poi uno strato di crema, quindi sbriciolate un altro amaretto intinto nel caffè, e fate uno strato con metà delle briciole. Procedete con un altro strato di crema e terminate con le briciole rimaste e il cacao. 

Cantucci

Prepariamo un dolce al cucchiaio, in coppette: intingete i cantucci nel caffè, arricchito con poco liquore all’anice. Lasciateli un po’ più dei savoiardi, essendo questi biscotti molto più compatti. 
Toglieteli, tuttavia, prima che si ammorbidiscano, e sbriciolateli. Mescolateli quindi alla crema e servite completando con una spolverata di cacao.  

Cosa mettere nel tiramisù al posto dei savoiardi 7 idee
Tiramisù, ricetta classica

La ricetta originale del più classico tra i dolci italiani, fatta con semplicità e tradizione

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