Un dolce della cucina povera, semplice ma dal sapore pieno. Ecco la ricetta tradizionale
Forse non tutti conoscono il latte fritto alla genovese, ma tutti quelli che lo hanno assaggiato almeno una volta ricorderanno perfettamente il suo gusto semplice ma unico. Si può gustare a fine pasto come dessert, ma nella tradizione fa parte del fritto misto alla ligure.
La sua origine è da ricercare nella cucina povera ligure e fa parte di quelle ricette tradizionali che, con il tempo, hanno fatto ricca la nostra pasticceria.
Come fare il latte fritto alla genovese: la ricetta
Ecco come preparare il latte fritto alla genovese
Ingredienti
Per preparare questo dolce vi serviranno: 1 l di latte intero, 150 g di farina, 80 g zucchero, 6 uova (4 intere e 2 tuorli), 1 limone, pangrattato, olio per friggere, zucchero a velo (opzionale).
Procedimento
La prima cosa da fare per preparare a casa il latte fritto alla genovese è montare le 4 uova intere e i 2 tuorli fino ad ottenere un composto spumoso e omogeneo. A questo punto vanno aggiunti, a poco a poco, il latte e la farina (ben setacciata) e la scorza del limone grattugiata.
In una pentola e a fuoco molto basso, quindi, si mette a riscaldare il preparato fino ad ottenere una crema molto densa e uniforme. La preparazione continua versando il composto ottenuto nella pentola su un tegame unto con olio, fino ad ottenere uno strato di circa 1,5/2 centimetri. Il dolce va poi fatto raffreddare a temperatura ambiente e poi messo in frigo (per circa 12 ore) per consentirgli una solidificazione ottimale in vista della frittura.
La crema va quindi tagliata delicatamente a rombi con e passata nell’uovo (meglio solo albume) e poi nel pangrattato. La frittura deve avvenire in abbondante olio di semi ed è consigliabile immergere uno o due rombi al massimo per volta. L’ultimo passaggio prima di gustare il latte fritto è spolverarlo con zucchero a velo, dopo averlo asciugato con la carta assorbente.