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Ho assaggiato la Seupa à la Vapelenentse

Ho assaggiato la Seupa à la Vapelenentse

Ricetta contadina, tramandata da nonne e bisnonne. In pochi ingredienti il racconto di un’identità fortissima

Parlo della zuppa valpellinese, o anche zuppa valdostana, più giusto chiamarla però con il suo dolce nome in patois, l’affascinante lingua antica locale; tanti nomi, qualche variazione, ma la sostanza è sempre la stessa, una zuppa corroborante, tramandata dalle nonne, trascritta nei quaderni di ricette che si tengono in casa, racconta in pochi ingredienti la storia di una regione, tanto che è stata certificata dall’attestazione comunale De.C.O. che ne riconosce la tipicità e il rispetto per la tradizione.
Io ho assaggiato la seupa non a Valpelline, dove è nata e dove viene festeggiata ogni anno alla sagra per la festa patronale di San Pantaleone, ma a Morgex, a pochi km da Courmayeur, nell’accogliente casa della famiglia Bovard.

Prima di raccontarvi questa ricetta due parole sono da spendere per Diego Bovard: agronomo, nato e cresciuto nella Valle d’Aosta, un amore indefinibile per il territorio, quello valdôtain, piccolo ma estremamente ricco di prodotti, di tradizioni, di natura, e un’energia che prende forza dalla terra e si trasforma in racconto e ti trascina in un piccolo mondo di eccellenze. I migliori formaggi, le migliori farine, i migliori salumi, le migliori persone dietro tutto questo. Diego Bovard conosce tutti e ogni giorno si inventa nuovi modi per rendere sostenibile l’agricoltura, per valorizzare i prodotti delle valli, e per arrivare al cuore – o alla pancia forse! – delle persone.

La soupa invece?

L’ha cucinata sua moglie e sia il mio cuore che la mia pancia sono conquistati.
Piatto contadino, pochissimi ingredienti, pane raffermo, fontina (DOP ovviamente), brodo.  Qualche variazione da casa in casa. Il brodo nella tradizione sarebbe di cavolo verza, alcuni usano quello di carne, gli strati solo di pane bianco e fontina, qualcuno usa il pane nero, integrale, di segale, e foglie di cavolo, un pizzico di cannella… Il tocco finale, burro fuso, tantissimo burro fuso.
Ecco la ricetta

La Seupa
La Seupa

Ingredienti per la soupa à la Vapelenentse

500 g di cavolo verza
300 g di fontina valdostana
Pane di segale raffermo (o pane bianco)
1 l di brodo di manzo (o di cavolo verza)
100 g di burro

Procedimento

Mettete a scaldare il brodo di carne che avrete già preparato (la ricetta, se la volete, è qui ). Altrimenti preparate un brodo solo con le foglie più esterne del cavolo verza.
Intanto pulite la verza eliminando il torzolo e sfogliandola delicatamente.
Tagliate il pane raffermo a fette di un centimetro e adagiarlo sul fondo di una terra imburrata, disponendole ben vicine in modo da non lasciare spazi.
A questo punto alternare uno strato di pane, uno di foglie di cavolo e uno di fontina. L’ultimo strato deve essere di fontina.
Bagnare tutto con il brodo e mettere in forno a 200°-220° fino a che non si sarà formata una bella crosticina dorata.
Servire la zuppa coperta di burro fuso e… Bon Appètit!

 

 

» Torta invisibile di patate

Misya.info

Pelate e lavate le patate, quindi tagliatele a fette sottili con una mandolina o un coltello a lama liscia.

Mettetele in una pentola capiente, corpitele completamente di acqua fredda leggermente salata, portate a bollore e quindi fate cuocere per circa 5 minuti (il tempo dipende però dallo spessore delle fette di patata: dovranno risultare morbide ma senza iniziare a sfarsi).
Scolate e fate raffreddare.

Nel frattempo preparate la pastella: sbattete le uova con il latte, quindi aggiungete farina, grana, sale e pepe e continuate a sbattere con una frusta fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.

Aggiungete le patate, mescolate delicatamente, quindi versate nello stampo rivestito con carta forno e cuocete per circa 30 minuti nel forno ventilato preriscaldato a 180°C: la superficie della torta dovrà risultare dorata e leggermente croccante.

La vostra torta invisibile di patate è pronta: sformatela delicatamente dallo stampo e servitela subito.

Ricerche frequenti:

Torta rustica con basilico, pomodorini e Salame Felino IGP

Torta rustica con basilico, pomodorini e Salame Felino IGP

Una torta salata dal gusto estivo, insaporita dalla presenza del Salame Felino IGP, eccellenza del territorio emiliano!

Felino è una località in provincia di Parma, che ha dato i natali a uno dei salumi più pregiati della tradizione culinaria italiana: il Salame Felino IGP. Sebbene i primi rinvenimenti di questo salume risalgano già al I secolo d.C, si deve aspettare il 1905 per vedere comparire per la prima volta nel dizionario italiano la definizione di “Salume Felino” e il 1927 per “Salame Felino”, per identificare proprio un salame prodotto nella provincia di Parma, terra che ha saputo mantenere intatta e poi tramandare la tradizione di produzione di questo insaccato.

Questo salume di forma cilindrica utilizza solo tagli di carne provenienti da suini altamente selezionati, poi macinati con il tritacarne e impastati con sale, pepe in grani e/o a pezzi, aglio pestato, vino e zucchero. Dal sapore dolce e delicato, è consigliabile conservarlo in luoghi freschi e asciutti, oppure nei ripiani inferiori del frigorifero, e consumarlo in breve tempo, per gustarlo al meglio.

Può essere servito a fette, tagliate a “becco di flauto”, oblique rispetto all’asse del salume e spesse circa mezzo cm, per degustarlo in purezza con un buon calice di vino rosso, oppure utilizzato come ingrediente principale di una torta salata come questa, in cui il gusto dolce e delicato del Salame Felino IGP ben si sposa con la versatilità del tofu e il sapore delle verdure.

Ingredienti

350 g sfoglia
1 cipolla rossa di Tropea Calabria
1 zucchina
1 melanzana
10 pomodorini di varie forme e colori
6/8 fettine di Salame Felino IGP
1 mazzetto di basilico fresco
100 gr tofu

Procedimento

Cucinare per qualche minuto la cipolla rossa di Tropea Calabria tagliata a fette in una casseruola con un goccio d’olio.
Ripetere l’operazione per le zucchine e le melanzane tagliate abbastanza fini.
Stendere la sfoglia su un piano leggermente infarinato e modellarla a forma tonda. Cospargere con le verdure saltate e aggiungere i pomodorini di vari colori tagliati a metà lasciando attaccato il picciolo.
Aggiungere le fette di Salame Felino IGP, un goccio d’olio e informare a 180° per 20/30 minuti.
Poco prima di togliere la torta dal fuoco cucinare velocemente il basilico in una pentola con poco olio fino a renderlo croccante.
Sfornare la torta finendola con le foglie di basilico, un goccio d’olio e del sale marino.

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