Tag: olio extravergine

Panini all’olio d’oliva e olive verdi, la ricetta facile

Panini all’olio d’oliva e olive verdi, la ricetta facile

Mai provato a preparare in casa i panini all’olio d’oliva e olive verdi?

A volte ci sono ricette che nascono così, quando meno te lo aspetti. Vi è mai capitato di avere in casa un ingrediente in grosse quantità? A me succede con le verdura di stagione e questo diventa sempre motivo per sperimentare nuovi lievitati: unisco al classico impasto le verdure, spesso anche frullate. Così, nascono dei lievitati più leggeri e salutari. Non sono altro che carboidrati con più vitamine, un buon compromesso anche per chi fa attenzione alla linea. 

L’inizio dell’autunno segna la raccolta delle olive e ho pensato di preparare insieme a voi dei panini rustici a base di olio d’oliva extra vergine e olive verdi. Un impasto morbido, ben idratato grazie alla presenza di acqua e olio d’oliva, facile da impastare. Una ricetta alla portata di tutti

La sua preparazione è velocissima e il risultato regala grandi soddisfazioni. Una coccola che può accompagnare merende nutrienti o essere servito come pane sfizioso durante i pasti

Ecco come preparare, passo dopo passo, saporiti panini all’olio d’oliva e olive verdi, croccanti fuori e morbidi dentro. 

Panini all’olio d’oliva e olive verdi, la ricetta:

Siccità, caldo, aumento dei prezzi: perché sono correlati?

La Cucina Italiana

Non bastava l’inflazione a gravare sulle tasche degli italiani che fanno la spesa. Si aggiungono pure il caldo e la siccità a mettere a dura prova gli agricoltori e gli allevatori, a rendere più difficile e limitata la produzione degli alimenti e, quindi, ad alzarne ulteriormente i prezzi.

A rischio la dieta mediterranea 

Quest’anno le temperature roventi hanno ridotto dell’11% il raccolto dei pomodori da salsa per preparare polpe, passate, sughi e concentrato. La produzione nazionale diminuisce fino a 5,4 miliardi di chili: una bottiglia di passata su 10 in meno, come emerge da uno studio della Coldiretti.

Ma sono praticamente anche tutti gli altri alimenti che compongono la dieta mediterranea a risentire del cambiamento climatico, dal grano destinato alla produzione di pasta (stimato in calo di circa il 15% anche se di ottima qualità), all’extravergine di oliva nazionale (gli ulivi soffrono per la mancanza di piogge), alla frutta e verdura, che bruciano nei campi con danni fino al 70% (quest’anno in Puglia le pere e le pesche costano tra il 17 e il 19% in più rispetto all’anno scorso). Diminuisce la capacità produttiva del riso, mentre il suo prezzo è in aumento del 20%. 

Il mare entra nel Po

Il mare entra nel Po e il cuneo salino che sale nei campi minaccia il 30% dell’agroalimentare Made in Italy e la metà dell’allevamento della Pianura Padana. Nel Delta del Po, la salinità aumentata e la mancanza di ricambio idrico stanno uccidendo cozze e vongole (-20%) e favoriscono, invece, la proliferazione delle alghe, che vanno rimosse perché non soffochino ogni forma di vita. Si allargano le zone di «acqua morta», dove si moltiplicano insetti e cavallette che, solo in Sardegna, hanno già devastato quasi 40mila ettari di campi.

Le mucche provate dal caldo

Sale del 10-15% anche il prezzo del latte: le mucche, per rendere al meglio, avrebbero bisogno di vivere a 22 – 24 gradi, invece dei quasi 40 raggiunti in questi giorni. I bovini, provati da caldo e siccità, bevono molto di più – anche oltre 140 litri d’acqua al giorno ciascuno, contro i 70 litri dei periodi in cui il caldo è più moderato – e producono meno latte (-20% secondo Coldiretti), che viene a costare più caro. Diminuisce del 45% anche il raccolto di mais e foraggi per l’alimentazione degli animali di allevamento.

D’altra pare, il primo semestre del 2022, con una temperatura che supera i 0,76 gradi rispetto alla media storica e precipitazioni dimezzate (il calo è del 45%), si classifica in Italia come l’anno più caldo di sempre.

Gelato all’olio extravergine d’oliva, il più nordico

Nel Calendario del Cibo italiano oggi è la Giornata Nazionale dell’Olio Extra vergine d’oliva è importantissimo imparare a conoscerlo per poterlo apprezzare meglio

Il paesaggio dell’alto Garda vede la coltura dell’olivo fin da tempi antichissimi come testimoniano i semi d’oliva trovati in una sepoltura del primo sec.d.C

Nasce nell’Alto Garda, oltre il 46 parallelo. l’olio di oliva extravergine più alto del mondo è’ una produzione di nicchia, solo 2500 quintali di cui il 70% è destinato all’autoconsumo ed è frutto della passione di oltre 1500 olivicoltori che prediligono la qualità e le caratteristiche della varietà Casaliva, 

Garda Trentino Dop

Si tratta di un olio equilibrato, fluido, con un’elevata finezza degli aromi e buona omogeneità sul territorio; questo grazie alla particolare attenzione che olivicoltori, frantoi ani e tecnici pongono nei confronti della qualità e fondamentale per aumentare la qualità, è raccogliere le olive nel momento migliore. Questo ha portato ad un anticipo della raccolta (basti pensare che sino a pochi anni fa questa poteva avvenire anche nel periodo natalizio) ma ha anche permesso di aumentare notevolmente la qualità dell’olio dell’Alto Garda.

L’olio dell’Alto Garda deve le sue principali caratteristiche alla cultivar autoctona Casaliva e dal clima del Basso Sarca, un’oasi climatica unica nel Nord Italia, dal punto di vista organolettico l’olio Casaliva è caratterizzato da un sapore fruttato e contemporaneamente amaro e piccante 

L’Istituto Superiore di Sanità di Roma su questa varietà ha condotto una ricerca dalla quale è emersa l’unicità dell’olio gardesano anche dal punto di vista nutrizionale. Possiamo trovare quattro tipologie d’olio extravergine dell’Alto Garda il monovarietale, solo Casaliva, il biologico, il Dop e il polivarietale che nasce dall’unione di tre cultivar Casaliva, Leccino e Frantoio. 

Il disciplinare dell’olio extravergine Garda Trentino Dop determina le aree di produzione e chiarisce parametri produttivi e qualitativi. L’olio Dop del Garda non deve avere un livello di acidità superiore a 0,5% (il limite di legge per essere olio extravergine è pari a 0,8%), deve ottenere il voto 7 nella valutazione organolettica eseguita da un panel di degustazione ufficiale composta da 8-12 assaggiatori ufficiali che ne studiamo le caratteristiche. La resa massima delle olive in olio non può superare il 22% e possedere un colore verde con riflessi dorati. Quattro sono i frantoi presenti nella zona di produzione dell’olio trentino e assicurano che l’acidità degli oli dell’Alto Garda difficilmente supera lo 0,2%.

Oltre al Garda Dop, possiamo annoverare anche il 46° Parallelo nelle varietà:

Monovarietale: . è prodotto solo con olive selezionate della qualità autoctona Casaliva, raccolte e lavorate precocemente per incrementare il contenuto di polifenoli, Pur avendo un gusto fruttato medio-intenso non copre i sapori li esalta, se usato con moderazione si abbina egregiamente alla carne salada.

Blend: deve la sua fragranza al perfetto abbinamento di tre cultivar Casaliva che viene raccolta e lavorata precocemente assieme alle varietà Frantoio e Leccino fruttato medio con belle note fresche che ricordano la mandorla verde e ben si abbina al pesce di lago.

Ed è proprio con quest’ultimo exstravergine non troppo ricco di gusto, ma bel calibrato che ho deciso di proporvi il gelato all’olio exstravergine con cialde di grana e prato magno

Gelato all’olio extravergine

400 ml latte

100 ml panna

100 ml zucchero

100 ml olio etravergine

5 g sale grosso

Riscaldate il latte senza farlo bollire, unite sale e zucchero e mescolare fino a scioglimento, poi fate raffreddare il latte.

In seguito unire la panna e l’olio molto delicatamente, poi inserire tutto in una gelatiera.

Io non avendo la gelatiera ho messo tutto in un contenitore basso e ho riposto in freezer per un giorno intero mescolando ogni tanto nelle prime ore. Poco prima di servirlo metterlo a pezzi in un mixer e frullare per mantecarlo, attenzione a non scioglierlo.

Il gelato l’ho servite con delle cialde preparate con grana, prato magno e un po’ di semi di sesamo e di papavero.

Ottimo il gusto del gelato, raffreddarlo in una gelatiera sicuramente è più facile

.

Proudly powered by WordPress