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» Frittelle alla panna – Ricetta Frittelle alla panna di Misya

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Innanzitutto montate benissimo le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
Incorporate prima panna, rum e vaniglia, poi anche farina e lievito setacciati.

Dovrete ottenere un composto liscio ma piuttosto denso, quasi come una frolla montata.

Aiutandovi con un paio di cucchiai, formate delle palline (o delle quenelle, se preferite) e friggetele in olio ben caldo, girandole per farle dorare in maniera uniforme.
Man mano che sono pronte, sollevatele con una schiumarola e lasciatele su carta da cucina.

Le frittelle alla panna sono pronte, spolverizzatele di zucchero a velo e servitele subito.

Dolci tipici di Carnevale napoletani

Dolci tipici di Carnevale napoletani

Lo dice già il nome, martedì grasso è fatto apposta per peccare. E in cucina c’è un modo ben preciso per peccare sul serio: friggere, ovviamente! Se ogni fritto vale, fra quelli più amati ci sono sicuramente quelli campani. Quali sono allora i dolci napoletani tipici di Carnevale più golosi? Vediamoli insieme.

Chiacchiere napoletane

La storia delle chiacchiere risale all’antica Roma: durante la celebrazione dei Saturnali, tutti i canoni sociali venivano ribaltati e fra gli eccessi c’erano proprio le frictilia, dolci fritti nel grasso di maiale, distribuiti al popolo in festa fra le strade della città.

Oggi le chiacchiere sono conosciute in tutta Italia, con diverse versioni e tanti nomi (bugie, galani, cenci o frappe), ma fra le più celebri resta imbattuta la versione partenopea. Secondo la tradizione napoletana, la loro nascita è da rincondurre alla regina Margherita di Savoia (già responsabile per l’invenzione della pizza margherita), così golosa e chiacchierona da aver ordinato al suo cuoco di creare un dolce adatto per accompagnare le sue conversazioni con gli amici. Per prepararle, leggete qui la nostra ricetta.

Sanguinaccio

Non è davvero Carnevale finché le chiacchiere non vengono inzuppate nel sanguinaccio. Si tratta di un’antica ricetta della cucina povera campana, diffusa anche in altre regioni, come la Basilicata e la Calabria. Quando si dice “del maiale non si butta via niente”, non si scherza: tradizionalmente, dopo l’uccisione dei maiali a gennaio e febbraio, il loro sangue veniva raccolto, unito al cacao e poi allo zucchero e alle spezie. La ricetta del sanguinaccio oggi non prevede più il sangue di maiale, in quanto dal 1992 questa pratica è vietata.

Ingredienti

500 ml Latte
200 g Zucchero
80 g Cacao amaro
120 g Cioccolato fondente
50 g Amido di mais
30 g Burro
50 g Cedro o uvetta candita
Cannella qb

Procedimento

In una ciotola mescolate zucchero, farina, cacao, cannella e amido di mais e aggiungere il latte a filo, mescolando attentamente con una frusta per evitare la formazione di grumi. Quando il composto è omogeneo, trasferitelo in una pentola e aggiungete il cioccolato fondente a pezzi, il burro e i canditi e cuocetelo a fiamma bassa fino a farlo addensare. Una volta ottenuta una crema compatta e lucida, versate il sanguinaccio in una pirofila, ricopritela con la pellicola e lasciate raffreddare a temperatura ambiente.

Migliaccio

Un altro dolce di Carnevale tipico di Napoli è il migliaccio, una torta di miglio e ricotta che viene spesso preparata anche in occasione della Pasqua. Si tratta di un’altra ricetta della cucina povera tradizionale, in quanto prevedeva il miglio, oggi sostituito con il semolino, e il sangue di maiale (usanza ormai scomparsa). Leggete qui la ricetta.

Graffe

La graffa è un peccaminosissimo dolce fritto che si può trovare in Campania nei bar e nelle pasticcerie per tutto l’anno. Carnevale è una delle occasioni migliori per prepararle anche a casa!

Ingredienti

1 kg Farina manitoba
450 g Patate bollite
300 g Uova intere
150 g Zucchero
100 ml Latte
80 g Burro
25 g Lievito di birra
5 g Sale
Cannella qb
Zucchero qb

Procedimento

Impastare tutti gli ingredienti tranne il sale nella planetaria, fino a che l’impasto non raggiunge una struttura liscia e non si stacca dai lati. Unite il sale e impastate per altri 10 minuti. Lasciate lievitare l’impasto per circa 30 minuti a temperatura ambiente. Stendete l’impasto con uno spessore di 1 cm, coppate della misura necessaria e, con aiuto del pollice, bucate il centro per ottenere la tipica forma. Fate lievitare fino a che l’impasto raddoppia in volume. Friggete nello strutto o in olio di semi ben caldo. Scolate e passate nello zucchero e cannella.

Riso, cipolle, carote, aglio e sedano: la minestra perfetta

Riso, cipolle, carote, aglio e sedano: la minestra perfetta

Calda e rassicurante come l’abbraccio di una persona cara, la minestra è un piatto intimo, da gustare in queste fredde serate invernali. Ecco una ricetta ideale

Profumi intensi per casa, vapori che inondano ogni stanza, sapori antichi: la minestra di riso è tutto questo, un piatto che fa tornare bambini, che riporta indietro nel tempo, agli aromi più autentici. Ingredienti semplici per un piatto che è un vero comfort food, perfetto da assaporare circondati dagli affetti più cari, in queste serate invernali. Sì, perché la minestra fa davvero atmosfera di casa, è un piatto intimo, riservato.

Riso, verdure e un profumo immancabile

Come per le ricette più tradizionali, pochi ingredienti sono sufficienti per creare quell’alchimia di sapori che rende ogni cosa perfetta. Nel caso della minestra è fondamentale la preparazione di un brodo di carne ricco di aromi, in cui far cuocere il riso. Potete scegliere tra carni di pollo, di vitello o di manzo. Se decidete di aggiungere anche qualche osso, avrete un brodo più denso, grazie al collagene che quest’ultimo rilascerà in cottura. Oltre alla carne, fondamentali gli aromi come cipolla, carota, sedano e aglio, che vanno tritati e soffritti in poco olio e poi il riso, da scegliere tra le varietà più adatte per minestre e minestroni. Dulcis in fundo, il prezzemolo, l’ingrediente che dona alla minestra quel tocco in più, irrinunciabile.

La ricetta della minestra di riso

Per 4 persone: prendete 250 g di riso vialone nano, una cipolla, un gambo di sedano, una carota, uno spicchio di aglio, olio extravergine di oliva, Parmigiano Reggiano grattugiato, sale e prezzemolo, oltre a 1,5 litri di brodo di carne. Per prima cosa tritate le verdure e fatele soffriggere in una casseruola con poco olio. Una volta dorate, aggiungete il brodo e quando questo raggiungerà il bollore, unite il riso. Lasciate cuocere per una quindicina di minuti e poi spegnete. Aggiustate di sale e finite con una abbondante spolverata di Parmigiano e con del prezzemolo tritato. Portate in tavola fumante.

Nel tutorial qualche consiglio in più per preparare una minestra di riso squisita

 

Ricerche frequenti:

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