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Il pranzo della domenica su Radio Deejay: le ova murine

Il pranzo della domenica su Radio Deejay: le ova murine

Le ova murine della tradizione siciliana, l’alternativa per le lasagne, la farcitura originale per la pizza o il nuovo trend champagne? Scoprite di cosa si è parlato nell’ultima puntata della rubrica su Radio Deejay, Il Pranzo della Domenica

Nell’ultima puntata di Il pranzo della domenica, la rubrica dedicata alla cucina ospite del programma DeeNotte condotto da Gianluca Nicola Vitiello ogni venerdì sera su Radio Deejay, si è parlato del dolce della tradizione siciliana ova murine, di modi alternativi per fare una lasagna o una millefoglie, di pizza. Infine di un grande ritorno sulle tavole – dal gusto vintage. 

Casta delizia: le ova murine di Sciacca

Una bella idea per un dessert domenicale sono le ova murine, una ricetta siciliana, svelataci da una lettrice, Sofia Venezia, nel numero di aprile de La Cucina Italiana. Inventata dalle monache del convento della Badia Grande di Sciacca, sono un’alternativa estiva ai cannoli. Si tratta infatti delle sorta di frittatine a base di cacao e mandorle tritate, farcite con crema di latte, ingrediente che regge meglio le temperature calde, e la zuccata, la confettura tipica siciliana a base di zucca verde. Il nome nasconde un aneddoto suggestivo: le «ova» sono quelle dentro le cialde di frittata,  «murine» per via del termine siciliano con cui si intende il colore scuro. Tuttavia sembra che per «murina» si intendesse anche la pelle della murena: cuocendo l’impasto del dessert infatti acquista in aspetto simile alla pelle nera di questo pesce di fondale. Affascinante!

Sempre più pazzi per la pizza

Si è parlato anche di pizza in questo appuntamento radiofonico notturno: rimane una delle dieci pietanze più ordinate a domicilio dagli italiani. In testa ci sono Margherita, Diavola e Capricciosa: i dati li fornisce Just Eat (l’app attiva in 1200 comuni italiani). Volete cimentarvi anche a casa? Da Eataly Milano Smeraldo debutta anche il lievito madre del maestro panettiere Fulvio Marino, custodito da ben 36 anni.

Noi vi suggeriamo una versione golosa per la farcitura: rosolate delle rondelle di cipolla rossa in una padella velata d’olio per 4-5 minuti, distribuite sella pasta della pizza stesa su una placca e infornate per 10 minuti nel forno caldo al massimo della potenza. Sfornate e completate con con noci tritate, stracciatella di burrata e n’duja calabrese. Finite con un filo d’olio e foglie di coriandolo fresco. Buon appetito!

Un’idea croccante?

Per chi volesse invece cimentarsi in un piatto veloce ma scenografico c’è la millefoglie o lasagna «alternativa» che dir si voglia, ideata da  Joëlle Néderlants, a base di pane guttiau sardo, da farcire con ricotta, piselli, zucchine e carote, alternando strati di pane alla farcia. Un’unica raccomandazione: componete la ricetta all’ultimo per non far ammollare il pane e completate il ragù di verdure con tate erbe fresche per un twist in più.

Trend della tavola: la coppa da champagne

Per un aperitivo speciale invece non scordatevi di una bella coppa di champagne: il trend di stagione ne vuole un grande ritorno, a discapito del solito calice e soprattutto del tumbler, il bicchiere basso, che quasi andrà scomparendo dalle nostre tavole, per qualche tempo. Meglio sceglierne una d’epoca se si può, magari recuperando qualche servizio di famiglia oppure al mercato delle pulci.

Il prossimo appuntamento con La Cucina Italiana e Deenotte è per venerdì 30 aprile dalle 22 su Radio Deejay: potete collegarvi via radio, Tv, computer e cellulare, basta scaricare l’app. E se ancora dormite o vi siete persi la puntata niente paura: la potete scaricare qui e ci sono anche podcast e playlist. Buona domenica!

» Muffin salati al tonno

Misya.info

In una ciotola, unite gli ingredienti liquidi (latte, uovo e olio) e mescolate.

A parte, unite gli ingredienti secchi (farina, sale, lievito, tonno, olive e un pizzico di sale).
Versate gli ingredienti liquidi su quelli secchi e amalgamate.

Distribuite il composto nei pirottini, riempiendoli per 3/4, quindi cuocete per 15-20 minuti a 180C°, in forno ventilato già caldo.

Tutto qui: i muffin salati al tonno sono pronti, lasciateli almeno intiepidire (se ci riuscite) prima di servirli.

La ricetta della veneziana Nicola di Lena

La ricetta della veneziana Nicola di Lena

Nicola di Lena, patry chef dell’hotel Mandarin Oriental di Milano è stato premiato per due anni di fila come migliore pasticciere d’Italia. Ecco la sua ricetta per la veneziana da colazione (che in versione industriale avete mangiato tutti)

Nicola Di Lena è il pastry chef del Mandarin Oriental, Milano, hotel 5 stelle lusso, e del suo ristorante 2 stelle Michelin Seta con lo chef Antonio Guida. È stato votato il riconoscimento di “I Migliori Pastry Chef d’Italia” per la guida Pasticceri & Pasticcerie 2020 del Gambero Rosso e Miglior pastry chef 2021 per la Guida Identità Golose.

Nicola e la sua carriera

Classe 1981, Nicola è cresciuto professionalmente a bottega dallo zio pasticciere Agatino, a Santa Teresa di Riva, in Sicilia, ha mosso i primi massi in Puglia, poi a St. Moritz e a Cortina, per approdare al ristorante 3 stelle Michelin parigino Epicure. Nicola oggi è la mente dietro la sofisticata pasticceria della cucina dello chef Antonio Guida, al ristorante fine dining e al bistrot, e di tutti i servizi dell’hotel, room service, eventi e sontuosa colazione inclusa. La loro è una collaborazione oramai più che decennale cominciata nel 2006 all’hotel Il Pellicano, a Porto Ercole. Lì entra come braccio destro del primo pasticciere, in un solo anno si guadagna la posizione di capo partita dei dolci e nel 2015 segue lo chef per l’avventura milanese.

Dessert esotici persino al tabacco

Al ristorante stellato serve dessert esotici e leggeri come Mandorla con salsa alla fragola e litchi, amarena e gelato al pepe Timut o il classico Parfait alla liquirizia, foglie di tabacco Kentucky cristallizzate, pere alle spezie, crema al caffè, foglie d’oro o quello strano binomio fra Cioccolato Jivara e lime, salsa al caramello e fior di sale e gelato all’avena. Per la piccola pasticceria che conclude le cene stellate al ristorante Seta propone quindi canelé francesissimi, Financier al pistacchio e lampone, Mela alla cannella, Tartelletta al cioccolato e caramello salato e poi incursioni in Sud Italia con mini Babà con crema al limone o piccoli cannoli, a seconda della stagione. A Natale si sforna il panettone e a Pasqua la colomba, che sono andati a ruba nell’ultimo anno. Tutto da solo? Nicola è a capo di una brigata di sette pasticcieri compreso il suoi sous-chef Marco Pinna.

Colazione a 5 stelle lusso

La colazione è però un vero fiore all’occhiello dell’hotel, tanto da essere diventata un appuntamento mondano per i milanesi, luogo di riunioni e di inviti per la prima colazione (e non vogliamo usare il tempo passato, perché speriamo che quei giorni tornino presto). La si consuma nella sala del bar e nei tavoli all’aperto che a pranzo e cena sono occupati dal bistrot. Una lussuria che prevede (prevedeva, prima del Covid, ma il ricordo è vivido come fosse ieri) un buffet di lievitati invidiabile con almeno cinque proposte: pain au chocolat, croissant, oppure waffles, crêpes, pancakes, French toast à la carte. Menu internazionale e delizie tutte italiane come la brioche con la granita, le zeppole, chiacchiere e frittelle, special mensili a rotazione con cui coccolare gli ospiti più fedeli. E la veneziana, deliziosa, di cui Nicola ci ha regalato la ricetta.

La veneziana milanesissima

La veneziana, contro ogni pronostico, è una ricetta milanese, con un impasto lievitato naturalmente a base di burro con la granella di zucchero, che si mangia a colazione. La versione del Buondì, Motta praticamente, nel corrispettivo industriale. Nicola la farcisce di crema pasticcera, ed è divina.

Veneziana alla crema pasticcera

Ingredienti

500 g farina brioche
90 g latte
120 g burro
175 g uova fresche
18 g lievito di birra
95 g zucchero semolato
25 g miele d’acacia
1 arancia grattugiata
1 limone grattugiato
1⁄2 stecca di vaniglia
15 g sale
100 g glassa di mandorla
100 g crema pasticcera alla vaniglia

Procedimento

Versare nella planetaria la farina setacciata insieme al lievito, aggiungere le uova fresche, il latte e iniziare a impastare con il gancio. Poco alla volta, unire il burro a temperatura ambiente, lo zucchero e il sale e infine tutti gli aromi. Impastare fino a quando l’impasto sarà omogeneo. Metterlo in frigorifero per almeno 8 ore.

Spezzettare l’impasto in porzioni da 40 g, pirlare e metterlo su placche ricoperte da carta forno e lasciare lievitare a temperatura tra i 26°C e i 28°C per circa 3 ore. Una volta lievitata, va aggiunta una glassa di mandorla, prima della cottura. Cucinare a 190° C per 14/16 minuti.

Una volta raffreddata, farcire con la crema pasticcera alla vaniglia.

Nicola Di Lena.

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