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» Torta alla gassosa – Ricetta Torta alla gassosa di Misya

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Inserite il burro leggermente morbido in una ciotola, aggiungete zucchero, sale e vaniglia e montate con le fruste fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, per almeno 10 minuti o comunque finché lo zucchero non sarà completamente sciolto nel burro.
Iniziate quindi ad aggiungere 1 uovo per volta, aspettando che il precedente sia completamente incorporato prima di passare al successivo.

Unite anche buccia grattugiata e 2 cucchiai di succo di limone, infine aggiungete farina setacciata e gassosa, alternandole tra loro.

Versate il composto nello stampo imburrato e infarinato, livellate la superficie, quindi cuocete per 45 minuti a 180°C in forno ventilato già caldo (ricordatevi di fare sempre la prova stecchino quando iniziate a sentire profumo di dolce in giro per la cucina).

Fate raffreddare completamente, quindi sformate delicatamente il dolce e disponetelo su un piatto da portata.
A questo punto preparate la glassa: versate l’alchermes in una ciotola e aggiungete lo zucchero a velo poco per volta, fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo, fluido ma non troppo liquido.
Decorate la ciambella con la glassa.

La torta alla gassosa è pronta, decorate a piacere con codette o zuccherini, fate asciugare la glassa e servite.

Ricetta Mafalde, polpo, cozze e vongole

Ricetta Mafalde, polpo, cozze e vongole
  • 700 g polpo
  • 500 g cozze
  • 500 g vongole spurgate
  • 350 g pasta tipo mafalde
  • 220 g ceci lessati
  • un gambo di sedano
  • ua carota
  • alloro
  • limone
  • aglio
  • vino bianco secco
  • pancarré
  • prezzemolo
  • capperi sott’aceto
  • acciughe sotto sale
  • olio extravergine di oliva
  • pepe
  • sale

Per la ricetta delle mafalde, polpo, cozze e vongole, immergete il polpo in acqua bollente con un gambo di sedano, una carota, qualche grano di pepe nero, 2 foglie di alloro; unite un bicchiere di vino bianco e cuocetelo per 40-45 minuti dalla ripresa del bollore; aggiungete poi mezzo limone e proseguite la cottura per altri 5 minuti. Infine scolatelo, fatelo raffreddare e tagliatelo a tocchetti. Fate aprire le vongole in una casseruola, coperta, con 2 cucchiai di olio, uno spicchio di aglio con la buccia e una spruzzata di vino bianco. Filtrate il liquido di cottura.
Mondate le cozze e fatele aprire in una casseruola, coperta, con 2 cucchiai di olio, uno spicchio di aglio con la buccia e una spruzzata di vino bianco. Sgusciate cozze e vongole, tenendone da parte qualcuna con il guscio come guarnizione.
Per la crema di ceci: frullate i ceci con 180 g di acqua e un cucchiaio di olio, finché non otterrete una crema.
Per la salsa verde: tritate un bel ciuffo di prezzemolo; frullatene 3 cucchiaiate con 90 g di olio, 3 acciughe dissalate, un cucchiaio di capperi sott’aceto e mezza fetta di pancarré senza crosta.
Per le mafalde: cuocete le mafalde in abbondante acqua salata, scolandole 2 minuti prima rispetto ai tempi riportati sulla confezione. Mantecatele in una padella con l’acqua delle vongole e un filo di olio per un paio di minuti. Spegnete ed eliminate l’eventuale liquido in eccesso. Distribuite nei piatti un paio di cucchiai di crema di ceci, adagiatevi le mafalde, completate con il polpo e i molluschi, quelli sgusciati e quelli nelle conchiglie, e condite con paio di minuti. Spegnete ed eliminate l’eventuale liquido in eccesso. Distribuite nei piatti un paio di cucchiai di crema di ceci, adagiatevi le mafalde, completate con il polpo e i molluschi, quelli sgusciati e quelli nelle conchiglie, e condite con 1-2 cucchiai di salsa verde. Sono buone anche tiepide.

Pizza a domicilio (ma fai da te)

Pizza a domicilio (ma fai da te)

Surgelata pronta da cuocere o da assemblare e infornare. La pizza si fa gourmet anche a casa. Soprattutto da mangiare davvero fumante

Pizza a domicilio? Meglio dire pizza a casa. Non c’è solo il delivery di pizza calda fumante o l’opzione “mettere le mani in pasta”: pizza surgelata e basi da farcire sembrerebbero il vero futuro del consumo domestico. La pizza con il delivery arriva a volte in ritardo, a volte fredda, e trovare una pizzeria di alta qualità non è sempre facile. Ecco che allora, soprattutto durante i giorni del lockdown, sono esplose diverse opzioni intermedie, che consentono di sfornare la pizza fumante dal forno di casa, senza però averla dovuta cucinare.

I kit con le basi pronte da farcire

Sembra una novità, in realtà il sistema con basi pronte da farcire, sottovuoto o surgelate, è da anni utilizzato da bar e ristoranti. Ma ora la novità è che si parla di prodotti di qualità artigianale e di kit che arrivano a domicilio, con tutti gli ingredienti, e di prima qualità. Selpizz nasce dall’idea di un gruppo di ragazzi di Milano che, nel periodo scandito dall’emergenza sanitaria Covid-19, hanno pensato di proporre una pizza home made di alta qualità per “combattere” le limitazioni del lockdown a colpi di cucina. Il kit esperienziale con ingredienti selezionati di alta qualità a casa propria arriva a Milano, Monza e Brianza e Roma.
Nella bag due basi pizza precotte con impasto a lunga lievitazione, passata di pomodori selezionati italiani, mozzarella fior d’agerola o di bufala DOP e basilico fresco, pronti per realizzare in modo facile e veloce una pizza leggera e friabile nella propria cucina. Due Margherita a 16€, una base in più a 3.50€, risultato degno di una pizzeria di livello. Per chi vuole impastare, il kit pro per partire dalla farina.
Non sono i soli però, un kit pizza con consegna a domicilio lo propone anche Primo Taglio (e-commerce specializzato in prodotti made in Italy di alta qualità) ed è composto da 3 basi pizza, stese a mano e realizzate con lievito madre, pomodori pelati al basilico La Fiammante e fior di latte alla julienne. Si seguono le istruzioni e si inforna nel forno di casa. Costo del kit, 9.20€. Se ci si vuole cimentare invece nell’impasto, ci sono gli ingredienti consigliati da Gino Sorbillo in un comodo pizza kit con consegna a domicilio.
Simone Padoan di I Tigli arriva a casa grazie a un vero e proprio sito e-commerce e consente di poter scegliere e acquistare online una selezione di pizze e di prodotti da forno (I Tigli Lab) con consegna a temperatura controllata in tutta Italia entro 48 ore dall’ordine.

La pizza di Simone Padoan.

La pizza surgelata è un boom

La pizza surgelata è un settore in crescita, costante e a due cifre. Una recente analisi effettuata dall’IIAS, Istituto Italiano Alimenti Surgelati, ha fotografato il grande boom della pizza surgelata nei supermercati. In totale ogni anno 16 milioni di famiglie italiane mangiano 240 milioni di pizze surgelate e i dati rivelano che solo nell’ultimo anno gli italiani hanno consumato un chilo e mezzo a testa di pizza surgelata. Italpizza, leader del settore con sede a Serravalle, sforna ogni giorno 500mila pizze, stese a mano una a una e cotte in forno a legna. Nel 2019 ha visto una crescita del fatturato superiore all’11%, attorno ai 150 milioni di euro, con un 65% di export in 55 Paesi. Roncadin, altro player del settore, sforna invece 85 milioni di pizze, un fatturato intorno ai 120 milioni di euro con una crescita del 15% rispetto all’anno precedente e una capacità produttiva di 140 milioni di pezzi. Il mercato è florido, non solo per i grandi numeri.

La surgelata artigianale

‘A Pizza è fatta a mano, a Napoli, è preparata con solo lievito madre, olio extravergine di oliva, ingredienti freschi e genuini ed è cotta in un vero forno a legna. Poi però viene surgelata, ma con un innovativo sistema di criogenesi grazie al quale una pizza appena sfornata e ancora fumante subisce in pochissimi minuti un processo di abbattimento che la porta da una temperatura di 90°C a -20°C. In 10 minuti nel forno di casa si “risvegliano”, come in pizzeria. 7,30€ la Margherita. Da pizzeria tradizionale a pizza surgelata, il pizzaiolo Giuseppe Maglione di Avellino invece ha cominciato durante il Coronavirus, per continuare l’attività aggirando il divieto del delivery imposto da De Luca. Un volta sfornata, la pizza viene abbattuta a -30 gradi ed imbustata sottovuoto, si conserva in congelatore fino a un mese mentre gli ingredienti per condirla vanno conservati in frigo. Inarrestabile, ha sviluppato anche un forno portatile a pedali, che su tre ruote non consegna solo la pizza, ma tutta la pizzeria a domicilio!

La pizza Selpizz.

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