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Come si condiscono le olive al naturale?

Come si condiscono le olive al naturale?

Le olive sono un alimento immancabile in dispensa, un ingrediente per arricchire tanti piatti oppure il tipico salva-aperitivo. Ecco come prepararle e condirle in casa

Diciamoci la verità: non può esserci aperitivo senza olive. Una tira l’altra, come le ciliegie. Per questo, è bene averne sempre in casa, da servire con delle patatine, per stuzzicare l’appetito.
E poi un’oliva non è mai solo un’oliva. L’altro giorno, infatti, ero al mercato e sui banchi ce n’erano tantissime varietà, e soprattutto, condite tutte in modo diverso e sfizioso: piccanti, all’aglio, al prezzemolo…
Così, dopo averne comprato un po’ per avere la scorta in dispensa, ho pensato di farle in casa. Ecco come ho fatto. Di seguito trovate il procedimento per fare le olive in salamoia e qualche consiglio su quali aromi o spezie utilizzare per condirle, mentre nella nostra gallery vi svelo qualche curiosità in più su questo frutto dalle mille proprietà nutrizionale benefiche.

La salamoia: la deamarizzazione

Se comprate o raccogliete le olive al naturale, non potete consumarle direttamente, in quanto hanno un sapore amaro. Così prima vanno deamarizzate. Esistono due procedimenti. Il primo prevede l’immersione in acqua: le olive vanno coperte completamente e lasciate nel liquido per due settimane, avendo cura di cambiare l’acqua due volte al giorno. Il secondo invece, prevede l’utilizzo della soda caustica: immergete le olive, solo dopo aver aggiunto la soda all’acqua. Lasciatele coperte con un panno di cotone per circa 10 ore. Una volta pronte, estraetele e lavatele almeno per 4 volte con acqua corrente per togliere la soda dalla superficie.

La salamoia: il procedimento

Dopo aver deamarizzato le olive, procedete con la salamoia, che prevede 3 passaggi. Le dosi sono da intendersi per 1 kg di olive. Mettete a bollire 1,5 lt d’acqua con l’aggiunta di 120 gr di sale. Fate raffreddare l’acqua, versatela in un recipiente con tappo e immergete le olive. Chiudete ma senza sigillare, di modo da fare uscire i gas di fermentazione. Riponete il vaso al buio per un mese. Dopo un mese, ripetete il procedimento di bollitura dell’acqua, ma stavolta aggiungendo 150 gr di sale. Mentre l’acqua bolle, scolate le olive dalla prima salamoia. Versate la seconda salamoia nel vaso, immergete le olive, richiudete senza sigillare e riponete al buio per un altro mese. Infine, la terza e ultima salamoia è identica come procedimento alle prime due, solo che è meno carica di sale: solo 90 gr per 1,5 lt d’acqua. Le olive saranno pronte al consumo dopo un mese da questa salamoia.

Olive condite: schiacciate alla siciliana

Le olive sono buone così, al naturale, ma sono ancora più buone condite. Come? Per esempio schiacciate, ovvero olive grandi e carnose schiacciate appunto con un batticarne (o con un sasso, secondo la tradizione siciliana), prima passate in salamoia e poi dopo averle sciacquate, aromatizzate con aceto, aglio, peperoncino, origano, prezzemolo, alloro e semi di finocchio e poi conservate sott’olio, pronte all’uso.

Olive condite con le verdure

Sempre dalla Sicilia, arriva quest’altra variante di condimento: dopo aver passato le olive in salamoia, lasciatele asciugare su un panno per qualche ora. Nel mentre, preparate le verdure con cui condirle: ovvero tagliate le cipolle a piccoli dadini, pulite il sedano dei suoi filamenti e tagliatelo a rondelle e tagliate le carote a fettine. Prendete un barattolo di vetro, in cui mettere le olive insieme alle verdure, ricoprite con abbondante olio evo e due cucchiai di aceto bianco, poi aggiustate di sale e pepe. Servitele come aperitivo o antipasto.

Olive condite alla romana

Per questa versione, vi occorrono delle olive nere, olio d’oliva, sale e delle bucce d’arancia. Passate le olive nere sotto l’acqua, poi lasciatele asciugare su un panno. Sminuzzate le bucce d’arancia e immergetele in una ciotola con dell’olio evo, cui aggiungere in un secondo momento le olive asciutte. Aggiustate di sale, lasciate riposare in frigo per 12 ore, quindi servite in tavola.

Olive con erbe o peperoncino

Vi piace il sapore piccante? Conditele con il peperoncino così: lavate le olive, ponetele in una pirofila condendole con un filo d’olio. Aggiungete qualche spicchio d’aglio e un po’ di peperoncino sbriciolato. Mescolate e mettete a riposo in frigo. Dopo qualche ora, saranno pronte per essere servite. Preferite un sapore decisamente meno forte? Ripetete il procedimento, ma aggiungete solo il prezzemolo o l’origano, per un gusto più fresco.

» Terrina di pane e cipolle

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Innanzitutto pelate le cipolle e tagliatele a fettine sottili.
Trasferitele in una padella antiaderente con burro, sale e pepe e fatele appassire.

Bagnate le fette di pane con il latte, senza spugnarle troppo, e mettetele sul fondo di una terrina.
Aggiungete una parte delle cipolle e di provolone.

Continuate a strati e concludete con cipolle e grana, quindi cuocete per circa 20 minuti o fino a doratura in forno ventilato preriscaldato a 200°C.

La terrina di pane e cipolle è pronta, lasciatela riposare per una decina di minuti prima di servirla.

La zuppa imperiale per il pranzo di Natale

La zuppa imperiale per il pranzo di Natale

C’è il brodo di carne e una pasta speciale: ecco il piatto delle feste della tradizionale abruzzese, caldo e confortevole

In Abruzzo, anche se forse è meglio circoscrivere la tradizione alla zona del Teramano, si prepara un piatto buonissimo in occasione del pranzo di Natale.
Si tratta di un brodo di carne molto saporito e confortevole che si serve non con i tortellini, non con i cappelletti, non con la pastina, ma con una sorta di frittata che si chiama pasta imperiale.

Come fare la pasta imperiale

Questa pasta a base di uova ha tutto l’aspetto di una frittata, ma è più compatta e spugnosa perché al suo interno ha anche la farina e va cotta in forno.

Ingredienti
Si prepara con 4 uova, 4 cucchiai di farina 00, 8 cucchiai di parmigiano grattugiato, un pizzico di noce moscata, prezzemolo e sale.

Procedimento
Dividete tuorli e albumi e sbattete i primi con il parmigiano, la farina, la noce moscata e il sale. A parte, montate a neve gli albumi. Unite i due composti lentamente aggiungendo il prezzemolo tritato al coltello. Mescolate bene per non lasciare grumi. Cuocete la pasta imperiale in forno a 180° per 15-20 minuti in una teglia rivestita con carta forno. Una volta pronta tagliatela a cubetti e servitela con il brodo bollente e abbondante parmigiano.

brodo-imperiale

Il brodo di gallina

Il brodo del pranzo di Natale non può essere un semplice brodo vegetale, a meno che non si tratti di un pranzo vegetariano.
Ecco perché vi consigliamo di prepararlo con la gallina (o con un pollo) di circa 1 kg pulita esternamente e internamente e immersa in acqua fredda con aromi vari come sedano, carota, cipolla, chiodi di garofano, un pomodorino, una foglia di alloro e delle bacche di ginepro.
Tutti questi ingredienti devono cuocere a lungo, almeno 4 ore, a fuoco basso.
Poi il brodo deve essere filtrato per bene per eliminare tutta la parte grassa. Il segreto è lasciarlo raffreddare a lungo e poi con una schiumaiola tirar via tutta la parte che si sarà depositata sulla superficie.
Potete filtrarlo anche più di una volta per renderlo leggero e saporito al punto giusto.

Sfogliate il tutorial per scoprire altri consigli per preparare il brodo

 

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