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Primi piatti romani, tutte le ricette

La Cucina Italiana

Alcuni sono tra i piatti più replicati nelle cucine degli italiani e si tratta di capisaldi della tradizione gastronomica del Belpaese: i primi piatti romani sono sinonimo di gusto e cultura.

I primi piatti romani

Per i primi piatti della cucina romana vige la regola del “pochi ma buoni” sia perché non si tratta di moltissimi piatti sia perché la lista degli ingredienti (che non devono mai essere sostituiti) si riduce a poche voci. I primi piatti della cucina romana rispecchiano i dettami di una cucina povera, la cucina come quella di una volta. Tra gli ingredienti banditi per realizzare i primi piatti della cucina romana ci sono aglio, panna, bacon, pancetta e würstel. Immancabili quasi come comune denominatore il pecorino romano DOP, il guanciale stagionato e il pepe nero.

Pasta alla gricia

Popolare e sostanziosa la pasta alla gricia è un grande classico della cucina tipica romana. Si dice che la pasta alla gricia sia stata inventata dai pastori laziali che con pochi ingredienti preparavano un piatto semplice ma altrettanto nutriente e gustoso. Per cucinarla occorrono dell’ottimo guanciale, una generosa dose di pecorino romano DOP, il pepe nero e una confezione di pasta corta, meglio se rigatoni. La pasta alla gricia si prepara in 15 minuti ma il nostro consiglio è di gustarla con calma. 
Cliccate qui per la ricetta della Pasta alla gricia.

Tonnarelli cacio e pepe e gricia: quali sono le differenze

Oltre al formato di pasta, la differenza sostanziale tra questi due primi piatti della cucina romana consiste nella presenza del guanciale nella pasta alla gricia. Gli ingredienti per realizzare i tonnarelli cacio e pepe sono la pasta, il pecorino romano DOP grattugiato, il pepe nero e l’acqua di cottura della pasta (ricca di amido) con la quale si ottiene la caratteristica cremina. Per realizzare la pasta alla gricia è sufficiente sostituire i tonnarelli con i rigatoni e aggiungere il guanciale stagionato. Cliccate qui per la ricetta dei Tonnarelli cacio e pepe.

Bucatini all’amatriciana

L’amatriciana è un primo piatto emblema della cucina romana e italiana. L’amatriciana si fa con i bucatini ai quali devono essere aggiunti gli ingredienti della pasta alla gricia e i pomodori pelati. C’è chi non disdegna un pizzico di peperoncino essiccato che dona al piatto una nota piccante. Cliccate qui per la ricetta dell’amatriciana.

Rigatoni con la pajata

I rigatoni con la pajata sono probabilmente il primo piatto più verace della cucina tipica romana. La pajata (o pagliata) è la prima parte dell’intestino tenue dei vitelli da latte che contiene il chimo (latte) e prima di essere impiegata in cucina viene pulita, eviscerata ma non privata del chimo che conferisce al piatto un gusto forte e antico. Per realizzare i rigatoni con la pajata si parte da un soffritto di sedano, cipolla, olio extra vergine di oliva e lardo al quale si aggiunge la pajata a pezzi. Dopo averla fatta rosolare si sfuma con il vino bianco secco e si lascia evaporare. Si aggiunge quindi la passata di pomodoro, il sale e il peperoncino e si fa cuocere il sugo su fiamma dolce per circa 2 ore. Questo sugo servirà per condire i rigatoni che dovranno essere serviti con una generosa spolverizzata di pecorino romano DOP grattugiato.
Cliccate qui per la ricetta dei rigatoni con la pajata.

Spaghetti alla carbonara

La carbonara si può anche definire come una pasta alla gricia con l’aggiunta del tuorlo d’uovo. Seguite la nostra ricetta per ottenerne una a regola d’arte!

Ingredienti per 4 persone

400 g di spaghetti di calibro medio trafilati al bronzo
300 g di guanciale stagionato (peso al netto della cotenna)
50 g di pecorino romano DOP grattugiato
5 tuorli
sale
pepe nero macinato al momento

Procedimento

Tagliate il guanciale a dadini e fatelo rosolare in un’ampia padella su fiamma media senza aggiunta di grassi. Quando il guanciale avrà preso colore spegnete la fiamma.

In una ciotola di acciaio sbattete i tuorli con il pecorino e il pepe. Portate a bollore una pentola con acqua. Al bollore salate e fate cuocere gli spaghetti seguendo le istruzioni riportate sulla confezione.

Scolate la pasta al dente e versatela nella padella con il guanciale facendola amalgamare per un paio di minuti. Trasferitela nella ciotola con le uova e il pecorino, aggiustate di pepe, dividete in piatti individuali e servite subito i vostri spaghetti alla carbonara.

Pasta alla zozzona

Meno nota della carbonara o della amatriciana ma assolutamente tradizionale, la pasta alla zozzona è forse il primo piatto della cucina romana più goloso. Scoprite come si fa!

Ingredienti per 4 persone

400 g di polpa di pomodoro a pezzi
360 g di rigatoni
250 g di salsiccia fresca
200 g di guanciale stagionato (peso al netto della cotenna)
30 g di pecorino romano DOP grattugiato
3 tuorli
pepe nero
sale

Procedimento

Tagliate a listarelle il guanciale, eliminate la pelle e sbriciolate la salsiccia, metteteli all’interno di una padella antiaderente e fateli rosolare su fiamma media. Unite la polpa di pomodoro, aggiustate di sale e pepe e portate a cottura fino ad ottenere un condimento ben amalgamato. Nel frattempo a parte sbattete i tuorli con il pecorino grattugiato e il pepe. Portate a bollore una pentola con acqua, al bollore salate e cuocete la pasta al dente seguendo le istruzioni riportate sulla confezione. Scolate la pasta e saltatela in padella con il condimento. Allontanate la padella dal fuoco, unite alla pasta la crema di tuorli e poca acqua di cottura dei rigatoni. Mescolate bene e trasferite la pasta alla zozzona nei piatti da portata. Servite completando con altro pecorino romano grattugiato.

I primi piatti della cucina romana

cucina romana

Primi piatti tipici della cucina romana

Picnic di Pasquetta: 25 semplici piatti da consumare all’aperto

La Cucina Italiana

Il pranzo di Pasquetta è tradizionalmente consumato all’aperto: insomma è un picnic di Pasquetta, talvolta a seguito di una gita fuori porta, non di rado un semplice picnic nel parco sotto casa. Ma potrebbe trattarsi anche del primo pranzo per inaugurare il grande tavolo in giardino. Qualunque sia l’occasione e la modalità, si tratta di un pasto caratterizzato da piatti semplici e sfiziosi, facili da trasportare. Il numero degli invitati può crescere a dismisura se ognuno porta con sé qualcosa ma… che cosa? Muoversi con teglie e grandi vassoi è scomodo e si rischia di rovesciare tutto in macchina prima di arrivare a destinazione.

Cosa portare per il picnic di Pasquetta?

Sono però da abolire i soliti piatti da asporto visti e rivisti, del resto è pur sempre un giorno di festa. Via libera allora a panini curati come il club sandwich al pollo e ortaggi croccanti, i pagniuttielli napoletani, il panino con agnello sfilacciato, zucchine e ravanelli, panino con coniglio in agrodolce, pistacchi e pomodoro e il toast con pollo, peperoni e robiola.

Non possono poi mancare focacce, plumcake e torte salate come il rotolo con mozzarella, salamella e scarola, il plumcake salato ai piselli, la quiche di patate e cime di rapa, le focaccine alla mortadella, il plumcake di mortadella e pistacchi, la sfogliata agli asparagi, lo scarpazzone emiliano, il plumcake di verdure, la focaccia ripiena con porchetta, fontina e zucchine, il flan di cipolle e provola e lo strudel di zucchine e maionese al curry.

Altre idee pratiche e veloci sono paste fredde, insalate di riso, cuscus e frittate di pasta come l’insalata di riso facile e veloce, i sedanini alla crudaiola, il cuscus veg alla menta con primo sale, il «taboulé» di grano saraceno, la frittata di spaghetti alla carbonara, il bulgur al pesto di pomodorini e treccia di mozzarella, il cuscus al succo di sedano, pomodori e olive e i pennoni con porchetta, uvetta e finocchietto.

25 ricette per preparare il picnic di Pasquetta

Picnic di Pasquetta

Picnic di Pasquetta: 25 semplici piatti

Giorni della merla: i piatti della tradizione da portare in tavola

La Cucina Italiana

Cambiamento climatico a parte, i giorni della merla vivono sempre nella tradizione popolare del Nord e del Centro Italia: sono il 29, 30 e 31 gennaio, considerati i giorni più freddi dell’anno.

Il significato di questo nome richiama tante leggende: noi vi raccontiamo quella che ci piace di più e che narra di una merla dalle piume bianche che si riparò dal gelo in un comignolo diventando nera per la fuliggine.

Blackbird in winter,Eifel,Germany.Please see more than 1000 songbird pictures of my Portfolio.Thank you!schnuddel

I piatti della tradizione per i giorni della merla

Anche noi, come la merla, cerchiamo riparo dal freddo, ma ci rifugiamo invece nei piatti confortanti della nostra cucina. Le ricette tradizionali da portare a tavola in questi giorni, infatti, non mancano.

La polenta la fa da padrone, con i ciccioli, come vuole la tradizione piacentina, o con il baccalà, come si fa in Veneto o, ancora, trasformata in una pizza come quella che vi proponiamo noi. Non possono mancare risotti fumanti a partire da quello allo zafferano, ma anche un semplice e genuino piatto di gnocchi al pomodoro fatti in casa, e poi zuppe e vellutate con protagonisti legumi e verdure di stagione, queste ultime da fare anche ripiene.

Dalle mele alle pere, la frutta si serve cotta, e i dessert sono quelli preparati in forno come una croccante sbrisolona.

Le nostre ricette per i giorni della merla

La parola d’ordine in cucina, dunque, è “calore” e noi l’abbiamo tradotta con queste ricette.

Ricerche frequenti:

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