Tag: ricette per celiaci

» Frollini meringa – Ricetta Frollini meringa di Misya

Misya.info

Innanzitutto preparate la meringa: mettete zucchero, albumi e qualche goccia di limone in una ciotola e montate a neve ferma con le fruste, per almeno 10 minuti.

Sul retro di un foglio di carta forno, disegnate con una matita dei cerchi utilizzando un coppapasta da 6 cm, un po’ distanti tra loro, quindi rovesciate il foglio sulla teglia (in modo che i disegni siano sul retro, ma si intravedano ancora da sopra), mettete la meringa in una sac-à-poche con beccuccio piccolo a stella e create dei ciuffetti di meringa, attaccati tra loro in modo da formare delle coroncine seguendo i contorni disegnati.
Cuocete per circa 1 ora a 100°C, in forno ventilato già caldo, cuocendo con la porta del forno leggermente socchiusa.

Lasciate raffreddare le meringhe e, nel frattempo, preparate la pasta frolla, unendo tutti gli ingredienti (farina, burro a tocchetti, zucchero, uovo, vaniglia e bicarbonato) in una ciotola e mescolando velocemente fino ad ottenere un panetto omogeneo, che avvolgerete con pellicola e lascerete riposare in frigo per almeno 30 minuti.

Riprendete la frolla, stendetela in una sfoglia sottile e, usando lo stesso coppapasta utilizzato in precedenza per i disegni, ricavate dei cerchi.

Man mano che sono pronti, disponete i biscotti sulla teglia rivestita di carta forno, quindi cuocete per circa 10 minuti a 180°C, in forno ventilato già caldo: lasciateli raffreddare completamente prima di toccarli.

A questo punto potete assemblare i frollini: spalmate un pochino di marmellata sui biscotti, dopo di che adagiate su ognuno una coroncina di meringa, esercitando una leggera presdione per fare aderire la meringa ul biscotto.

Finito, i frollini con meringa e confettura sono pronti.

come si usa in cucina e come coltivarlo a casa

come si usa in cucina e come coltivarlo a casa

Il crescione è un’erba aromatica leggermente piccante che si usa per insaporire insalate, panini e zuppe. Ecco come pulirlo, usarlo in cucina e coltivarlo a casa

Il crescione è una pianta aromatica e ne esistono tre tipi diversi: d’acqua, dei prati e inglese. Il primo cresce lungo ruscelli e fossati dalle acque molto pulite, fiorisce in estate ma gli steli più teneri si raccolgono in inverno e in primavera. Il crescione dei prati cresce selvatico nelle piane soleggiate, e si raccoglie durante la stagione più calda. Quello inglese ha stelo più lungo e piccole foglie alla sommità: si coltiva spesso anche in casa. Tutti hanno un sapore piuttosto aspro e minerale, a volte piccante, specie il crescione dei prati.

Come si usa in cucina il crescione?

Le foglie, leggermente piccanti, sono impiegate in cucina per insaporire insalate, bruschette e panini, salse o cotto in zuppe e ottime vellutate

Come coltivare il crescione in casa

Si presta per essere coltivato in qualsiasi tipo di terreno e non necessita di particolari cure. Soffre il caldo, quindi è bene tenere i vasi lontani da fonte di calore e dai raggi diretti del sole, va anche bagnato spesso: il terreno deve essere sempre un po’ umido.
I semi vanno sparsi e la germinazione avviene nel giro di 10 giorni.  Una volta cresciute le figlie possono essere raccolte per qualche mese fino a quando non produrranno dei piccoli fiorellini. Dopo la fioritura si formeranno dei piccoli baccelli con i semi che possono essere riutilizzati per la prossima semina.

» Pasta con asparagi al limone

Misya.info

Pulite gli asparagi (qui la guida per farlo correttamente), lessateli per 10 minuti in acqua bollente leggermente salata e scolateli.

Tagliateli a pezzi, preparate un soffritto di olio e cipolla tritata, quindi fateci insaporire gli asparagi.

Preparate una crema mescolando il mascarpone con la panna, il parmigiano e la buccia di limone.

Cuocete la pasta e scolatela al dente (conservate un po’ dell’acqua di cottura), fatela insaporire velocemente con gli asparagi, quindi mantecate con la crema al mascarpone ed eventualmente un pochino di acqua di cottura e aggiustate di sale e pepe.

La pasta asparagi al limone è pronta, servitela calda, tiepida o anche fredda.

Proudly powered by WordPress