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Come fare una torta di mele senza zucchero: la ricetta

Come fare una torta di mele senza zucchero: la ricetta

Il segreto è prepararla senza zucchero. Non senza gusto, soltanto senza zucchero! Una ricetta perfetta per la quarantena, in cui si ha sempre voglia di dolce ma si devono fare i conti con la bilancia

L’attenzione a non accumulare troppi chili in questo periodo di quarantena è altissima e per questo vi proponiamo una ricetta che farà salva la vostra voglia di dolce e la necessità di non ingrassare. Come, chiederete voi? Semplicemente preparando una torta di mele senza zucchero, perfetta per il desiderio di dolcezza (onnipresente) e per fare pace con i sensi di colpa.

Come sostituire lo zucchero in un dolce

Sono tanti i modi per addolcire una torta senza ricorrere allo zucchero: tra i prodotti più utilizzati c’è il miele, che ha aromi diversi a seconda della provenienza delle essenze utilizzate dalle api per produrlo. Per 100 g di zucchero considerate 80 g di miele. Un altro sostituto è il malto, che si ricava dalla fermentazione dei cereali ed è perfetto per dolci lievitati o creme. Per 100 g di zucchero adoperate 130 g di malto. Un’altra opzione è la melassa, ricavata dalla barbabietola o dallo zucchero di canna. Potete adoperarla per preparare biscotti o pane, 80 g invece di 100 di zucchero. Lo sciroppo di riso, che si ricava dal riso stesso, può sostituire lo zucchero nelle dosi di 130 per 100 g. Anche lo sciroppo di mele o di uva può essere utilizzato al posto dello zucchero, tenendo conto però che è più dolce: in questo caso per 100 g di zucchero adoperatene 70 di sciroppo.

La polpa di mele, perfetta non soltanto per questa torta

Un’altra opzione per fare a meno dello zucchero è quella di ridurre la polpa di mele in una purea, che mescolerete insieme agli altri ingredienti per dolcificare il vostro dessert. In questo modo avrete soltanto gli zuccheri naturali della frutta che renderanno delicatamente zuccherata la vostra torta di mele. Come quantitativo calcolate la purea derivante da due mele grandi per 250-300 g di farina. Se poi volete esaltare ancora di più la dolcezza, potrete aggiungere uvetta sultanina ammollata all’impasto.

La ricetta della torta di mele senza zucchero

Ingredienti

300 g farina, 175 g burro, 1 uovo, 1/2 bustina lievito per dolci, scorza grattugiata di un limone, 4 mele grandi, 100 g granella di nocciole.

Procedimento

Per prima cosa preparate la purea di mele. Sbucciatene due, detorsolatele e tagliatele a tocchetti. Mettetele in un tegame e fatele cuocere con un goccio di acqua sino a che non si sfalderanno completamente. Passatele al mixer e poi tenetene da parte 200 g. Fate sciogliere a bagnomaria il burro e poi unitelo in una ciotola con la purea di mele, la scorza del limone, l’uovo e mescolate bene. Unite la farina setacciata con il lievito, 50 g di granella di nocciole e continuate a mescolare. Imburrate uno stampo a cerniera di 24 cm di diametro, infarinatelo e versateci il composto. Sbucciate le restanti mele, tagliatele a fettine sottili che sistemerete sulla superficie della torta. Finite con la granella di nocciole rimasta e infornate a 180° in forno statico per 45 minuti.

Nel tutorial qualche consiglio ancora!

allenamenti e cucina in libertà!

allenamenti e cucina in libertà!

Campionessa della Nazionale di calcio femminile e veterana della Fiorentina ci racconta il suo lockdown tra allenamenti e impasti per la pizza!

Sento il sorriso di Alia attraverso il cellulare. Sarà l’accento toscano, sarà la semplicità nelle sue risposte, ma solo ascoltarla al telefono mi ha messo di buon umore.
Era la stessa sensazione che avevo avuto guardando il suo profilo Instagram, migliaia di fan e di commenti e di tifosi veri che non aspettano altro che rivederla in campo.

La ringrazio subito, per aver partecipato alla nostra challenge #LaRicettaCheUnisce: “Ti è sempre piaciuto cucinare o è il lockdown ad averti ispirato?” chiedo.

La quarantena, come per tante persone, è stata un’occasione anche per Alia per riscoprire la cucina, che però è da tanto una passione: “Mi è sempre piaciuto cucinare e pensa che avevo fatto anche una cooking live prima che su Instagram le facessero tutti! Ancora qualcuno mi chiede quando ne farò un’altra, ma aspetto che smettano tutti gli altri a questo punto!”
Per noi ha preparato una carbonara e la pizza, che mi racconta essere un appuntamento fisso a casa “La pizza la faccio una volta a settimana. Poi provo tante ricette diverse, mi piace la cucina italiana, amo la pasta, i dolci. Non amo molto le spezie anche se ho scoperto da poco la curcuma, ci ho fatto l’impasto della pizza!
Prima ero abituata a mangiare con la squadra e a pranzo avevamo i pasti studiati e bilanciati mentre la sera, dopo gli allenamenti, non avevo molta voglia di cucinare.
Ora ho tanto tempo libero e la cucina riempie con allegria le mie giornate.”

Appunto, la squadra, come funziona ora?
“Mi manca moltissimo allenarmi con le mie compagne. Ogni giorno facciamo gli allenamenti tutti insieme in video e questo è bello perché allenarsi da soli non è così divertente. Lo devi fare e una volta che lo hai fatto sei soddisfatto e aiuta a scaricare le energie, ma farlo tutte insieme è un’altra cosa.”

Immagino che la disciplina sia importante, come fai a “importi” l’allenamento giornaliero?
“Oltre all’allenamento in video call, mi alleno con l’aiuto di un’app, quella di Nike, che ha tantissimi workout diversi, con varie intensità e questo mi aiuta a non annoiarmi. Ma non potrei non allenarmi, intanto perché non vedo l’ora di poter tornare a giocare e devo essere in forma per quando ricominceremo, ma anche perché è il modo migliore per sfogare le energie e per dare un senso a queste giornate.”

Tanti nostri lettori ci chiedono come fare a rimanere in forma anche in questo periodo e Alia non ci da’ false speranze  “L’allenamento è più una questione mentale. A un certo punto ti devi dire di farlo e basta, non ci sono scuse. Soprattutto se poi vuoi abbondare con un piatto di pasta, l’unico segreto è fare un allenamento più intenso. Così poi sei tranquilla e puoi divertirti in cucina e mangiare quello che vuoi!”

Mi sembra quasi fattibile, scarico e l’app anche io e intanto le chiedo cosa le manca di più in questo periodo: “La squadra sicuramente, ma tantissimo mi manca la partita. Scendere in campo, correre. Quell’adrenalina che solo la partita di può dare”.

 

 

cosa dice il nuovo decreto

cosa dice il nuovo decreto

Un italiano su 4 non vede l’ora di poter di nuovo uscire a cena. Ma i ristoranti, così come i bar, le gelaterie e le pasticcerie non riapriranno prima dell’1 giugno

Domenica 26 aprile, intorno all’ora di cena, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato il contenuto del decreto che regolarizzerà la cosiddetta Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Si tratta di un graduale programma di concessioni e riaperture che comprende, tra le altre, le misure che interessano i ristoranti la cui attività rimane ancora sospesa.

Ristoranti ancora chiusi, ma via al take away

Dovremo attendere probabilmente l’1 giugno per vedere rialzata la saracinesca di ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, bar e pub, ma se finora abbiamo potuto contare solo sulle consegne a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, dal 4 maggio sarà possibile acquistare cibo d’asporto con regole precise: accedere uno per volta nel locale, evitare assembramenti e consumare obbligatoriamente il cibo a casa o in ufficio, ma non dentro o davanti al locale. Il take away era comunque stato autorizzato già da molte Regioni negli scorsi giorni.

Perdite economiche e ristoranti a rischio

Mentre i ristoratori progettano la ripartenza organizzandosi per attuare tutte le misure di sicurezza (si parla per esempio di garantire una certa distanza tra i tavoli e di posizionare barriere in plexiglas), la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ha comunicato che l’ulteriore prolungamento della chiusura delle attività farà perdere 9 miliardi di euro per un totale di 34 miliardi dall’inizio della crisi e che si prevede la chiusura di 50mila imprese con perdite di 350mila posti di lavoro. Di riflesso sono previste, secondo le stime di Fondazione Filiera Italia, perdite per 5 miliardi di euro per l’agroalimentare italiano.

Eppure…

Il paradosso è che, secondo una ricerca dell’Osservatorio Lockdown di Nomisma, la prima cosa che vorrebbero fare 4 italiani su 10 terminata l’emergenza, è proprio quella di andare al ristorante. Tra i desideri più forti per il 49% c’è quello di riabbracciare i propri cari, ma il 43% vorrebbe appunto riprendere abitudini consolidate come quella di andare a cena fuori.

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