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Come usare lo yogurt in cucina: ricette dolci e salate

Come usare lo yogurt in cucina: ricette dolci e salate

Secondi piatti marinati con lo yogurt, salse, dolci mousse e torte sofficissime: ecco come utilizzare lo yogurt per preparare ricette favolose!

Lo yogurt è uno dei nostri ingredienti preferiti, non solo a colazione o per fare uno spuntino. Tutto merito della sua freschezza, della consistenza cremosa e dei numerosi benefici per l’organismo.

È un alimento ottenuto dalla fermentazione del latte attraverso i fermenti lattici vivi e possiede ottime proprietà nutritive: è ricco di vitamine, ha un contenuto equilibrato di proteine, carboidrati e grassi, favorisce la digestione e regola la funzionalità intestinale.

Lo yogurt naturale bianco può essere intero, parzialmente scremato o scremato, oltre ad essere presente nei supermercati anche nella versione magra, con un minor contenuto di grassi. A differenza di quello classico, lo yogurt greco viene filtrato una volta in più (3 volte) e per questo la sua consistenza è più cremosa e densa. Inoltre è più amato da chi è intollerante al lattosio per la quasi totale assenza di zuccheri.

Oltre al consumo al naturale o come dressing per insalate (basta condirlo con sale, pepe e un cucchiaino di olio extravergine di oliva), lo yogurt può diventare un grande alleato in cucina. A partire dalle più semplici e classiche salse, come la tzatziki, fino all’utilizzo nella preparazione di dolci allo yogurt.
Nella gallery in alto troverete le nostre ricette più buone con lo yogurt, dolci e salate, per abbinarlo in modo intelligente o per sfruttare le sue caratteristiche in cottura. Qui sotto, i consigli su come utilizzare lo yogurt in cucina.

Marinare con lo yogurt

La marinatura con lo yogurt è una tecnica che permette di ottenere una carne morbida e di insaporirla senza alterare i sapori originali. Fra gli ingredienti più adatti ci sono sicuramente il pollo, il tacchino, l’agnello, ma anche pesci come il salmone, il merluzzo o lo sgombro.

Marinare la carne con lo yogurt è facilissimo: non dovete fare altro che scegliere le spezie che preferite e mescolare tutti gli ingredienti. Condite lo yogurt con sale, pepe e un filo d’olio extravergine di oliva, aggiungete il tocco che desiderare dare al vostro piatto, dal peperoncino allo zenzero, dalla paprika al curry, fino al succo di limone e alle erbe aromatiche, come origano, timo, rosmarino.
Dopo aver amalgamato bene gli ingredienti che avete scelto, immergetevi la carne, assicurandovi di ricoprirla totalmente con la marinatura. Sigillate con pellicola da cucina e lasciate riposare in frigorifero per circa 5 ore.
Al momento della cottura, che sia in forno o in padella, estraete i pezzi dalla marinatura, senza rimuoverla dalla carne. Potete anche impanare e friggere: la panatura si attaccherà perfettamente allo yogurt e il risultato sarà croccate fuori e morbido dentro.

Dolci con yogurt

Lo yogurt è un ingrediente magico per preparare i dolci. È utile per rendere le torte sofficissime, come nel caso dell’intramontabile ciambellone allo yogurt. Può diventare un dolce al cucchiaio goloso con frutta o scaglie di cioccolato, come nel caso di questa mousse. Grazie alla sua acidità può migliorare la lievitazione degli impasti, anche quelli delle focaccine.

Con lo yogurt si possono preparare freschissimi gelati per l’estate in pochi passaggi: provate il frozen yogurt oppure questi semifreddi e ghiaccioli.

Le nostre ricette originali nella gallery: per usare lo yogurt greco o lo yogurt bianco

Come usare la ricotta in cucina. Le nostre ricette

Come usare la ricotta in cucina. Le nostre ricette

Un ingrediente semplice che può rendere speciale un intero menù: ecco come scegliere la ricotta, come usarla in cucina e le nostre ricette

Leggera, naturale, con un gusto fresco e un alto valore nutritivo, la ricotta ha conquistato le simpatie dei consumatori italiani. E non solo le loro, visto che, in dieci anni, la sua produzione in USA è cresciuta di quasi il 100%.
Un vero boom, che si spiega anche col fatto che è tra gli alimenti più versatili e apprezzati in cucina: perfetta per approntare crostini e canapè, è l’ingrediente base di molte creme e preparazioni di pasticceria (pensiamo solo ai cannoli siciliani o alla pastiera napoletana), senza dimenticare le torte salate, i ripieni per ravioli e tortellini, i sughi per la pasta e decine di altre preparazioni gastronomiche.

Diversi tipi per diversi impieghi

Tra le ricotte vaccine di fabbricazione industriale oggi reperibili in commercio, si possono distinguere diverse tipologie in relazione agli ingredienti usati.
La base comune è sempre il siero di latte, ma alcune ricotte sono prodotte con solo siero, altre contengono anche latte vaccino ed altre ancora vengono addizionate con crema di latte.
Per quanto riguarda gli altri ingredienti, tutti i prodotti industriali utilizzano opportuni correttori di acidità. Il più comune è l’acido citrico, ma talvolta viene anche impiegato l’acido lattico, quello che si produce naturalmente nel latte fermentato.
Alcune ricotte, infine, vengono aggiunte di sale e, in qualche caso, anche di fermenti lattici vivi.
È evidente che una composizione così varia determina altrettanto varie caratteristiche di gusto, aroma e consistenza, conferendo a ogni prodotto prerogative specifiche, che lo rendono più o meno indicato a seconda dell’uso che se ne deve fare e dei particolari gusti dei consumatori.

Come verificarne la qualità

Qualunque sia l’uso a cui si vuole destinare la ricotta fresca, alcuni requisiti qualitativi vanno comunque rispettati. Data la tendenza a deteriorarsi rapidamente, la prima cosa da verificare è la freschezza. Nel caso dei prodotti industriali, la data di scadenza è un utile riferimento: deve essere la più lontana possibile. In ogni caso, è opportuno procedere sempre al controllo diretto della freschezza prima dell’uso. I caratteri organolettici che per primi denotano un’alterazione sono l’odore, il colore e la consistenza:

– quando è fresca ha un profumo delicato, latteo e vagamente aromatico a seconda della varietà; quando si altera l’odore si fa pungente, acidulo fino a diventare decisamente sgradevole
– la naturale colorazione bianco-neve diventa più cupa con l’invecchiamento, sfumando verso il giallognolo
– quando inacidita presenta una pasta più consistente e sfarinabile rispetto al prodotto fresco
– al gusto, il sapore di una ricotta fresca è dolciastro, latteo, lievemente acido; una volta alterata, la nota acida si fa predominante fino a rendere il prodotto immangiabile
– il liquido di separazione che si osserva nella confezione dei prodotti industriali dopo l’apertura è una naturale conseguenza del processo di lavorazione, tuttavia non deve essere eccessivo

Le nostre ricette con la ricotta

 

Zuppa di cipolle: quali varietà usare?

Le migliori in assoluto sono la rossa di Tropea e la bianca di Brunate, senza dimenticare l’umbra di Cannara, la siciliana di Giarratana e la toscana di Certaldo

Bianche, rosse o dorate? Quando si parla di cipolle non è mai facile prendere una decisione. Le varietà sono tantissime, con numerose proprietà benefiche per il nostro organismo e adatte a preparare svariate ricette: dalle cipolle gratinate alla focaccia, passando per le cipolle in agrodolce oppure quelle cotte al forno. Ma questo ortaggio, che fa bene al cuore, alle ossa, ci depura ed è adatto persino ai diabetici, può diventare l’ingrediente principale anche per un’altra ricetta tipicamente invernale: la zuppa di cipolle. Come si cucina questo piatto? E quale varietà di cipolla bisogna scegliere? Ecco tutte le risposte.

Una grande famiglia

In Italia la coltivazione di cipolle è tra le più diffuse in assoluto, da nord a sud. Lo conferma il gran numero di varietà esistenti nel nostro Paese. C’è la cipolla sarda di Banari, dorata e ideale al forno, la bianca di Barletta, ottima fresca o sott’aceto. Poi c’è la cipolla rossa di Cavasso, la borettana, la bianca di Chioggia, la ramata di Montoro e la più nota di tutte: la cipolla rossa di Tropea, prelibatezza tutta italiana tutelata dal marchio Igp e da un consorzio di produttori attivo da diversi anni.

La migliore zuppa di cipolle

Non tutte le varietà della grande famiglia delle cipolle sono però adatte per la preparazione di una zuppa dal sapore forte e deciso. Quella di Tropea, ad esempio, va bene sia da sola, ma ancor meglio se accompagnata con la cipolla bianca di Brunate che non è molto grande, ha una forma tondeggiante ed è decisamente indicata per tortini e zuppe, appunto. Per preparare una deliziosa zuppa di cipolle, è necessario tritare una costa di sedano e una carota, da far rosolare con un poco di olio. Si aggiungono poi tre cipolle di Tropea e tre di Brunate, tagliate finemente, e si fa insaporire il tutto, magari bagnando con del vino. Dopo averlo fatto evaporare, si aggiunge mezzo litro di brodo, si aggiusta di sale e si continua a cuocere a fuoco molto basso per circa un’ora. Alla fine, non resta che servire con una macinata di pepe, un po’ di olio crudo, i classici crostini di pane e una bella spolverata di formaggio grattugiato.

Altre varietà indicate

Un’altra cipolla adatta per la preparazione di un’ottima zuppa invernale è quella di Certaldo, coltivata in Toscana, dalla forma tonda e il colore viola. Anche la cipolla bianca di Giarratana, in Sicilia, è un’altra di quelle varietà ideali per la zuppa, grazie al suo particolare gusto dolce e mai pungente. Le già citate cipolla di Tropea e Brunate, oltre che in accoppiata, vanno benissimo anche da sole, mentre l’ultimo consiglio per le varietà migliori riguarda quella umbra di Cannara. In commercio ce ne sono di diverse tonalità e tutte perfette per preparare la zuppa di cipolle.

Ricerche frequenti:

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