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‘Nduja Calabrese: le ricette più buone

'Nduja Calabrese: le ricette più buone

Che cos’è la ‘nduja e in che modo si può utilizzare? Provate le nostre ricette più buone per mettere un po’ di Calabria nel piatto

Con il suo gusto unico ha conquistato l’Italia intera, ma non tutti sanno precisamente di cosa si tratta. La ‘nudja è una specialità prodotta principalmente a Spilinga, piccolo borgo in provincia di Vibo Valencia. Il suo colore rosso fuoco? È dovuto alla grande quantità di peperoncino piccante impiegato nella preparazione.

‘Nduja calabrese: cos’è?

La ‘nduja è un insaccato tradizionale realizzato con le parti più grasse della carne di maiale, come il guanciale, la pancetta, il lardello, la coscia, ingredienti necessari per conferirle la tipica consistenza cremosa.
La carne viene tritata e amalgamata a sale e peperoncino piccante, le cui proprietà antisettiche garantiscono al prodotto una lunga conservazione, senza alcun bisogno di aggiungere sostanze artificiali.

L’impasto viene inserito nel budello del maiale e sottoposto a una leggera affumicatura con legno di ulivo, quercia o faggio, in modo da sviluppare una parte aromatica, e in seguito viene stagionato per un periodo che va da un minimo di 3 a un massimo di 6 mesi. La ‘nduja viene messa in commercio come insaccato classico oppure viene lavorata con olio e conservata in comodi vasetti sotto forma di crema spalmabile.

Come conservare la ‘nduja

Come si conserva la ‘nduja una volta aperta? Se avete acquistato la ‘nduja sottovuoto, mantenetela nel suo stesso budello e conservatela in frigorifero per 3-4 giorni, protetta dalla pellicola trasparente. È importante che non entri in contatto con aria o fonti di calore.
Vietato congelare: il ghiaccio che si andrebbe a creare potrebbe favorire la creazione di muffe.

Se avete optato per il barattolo, ricordatevi di coprire con olio, conservare in frigorifero e consumarla entro pochi giorni.

Ricette con la ‘nduja

Innanzitutto, gustate la ‘nduja in tutto il suo splendore, spalmandola semplicemente sulle bruschette o sui crostini di pane caldi.

nduja ricette

La pasta con la ‘nduja è un’ottima idea da declinare in infinite varianti. Preparate un classico soffritto con la cipolla (magari quella di Tropea), cuocete la polpa di pomodoro insieme a qualche cucchiaio di ‘nduja e condite il formato di pasta che preferite, facendola saltare in padella. Con un tocco di caciocavallo Silano avrete completato il vostro omaggio alla Calabria.

Non vi resta che giocare d’immaginazione, perché il tocco magico della ‘nduja è perfetto nei sughi più disparati, persino negli spaghetti alle vongole.

La sua capacità di aggiungere sapore e intensità alle pietanze si può sfruttare in numerose occasioni. Provate ad aggiungerne qualche cucchiaino sulla pizza, non ve ne pentirete. Abbinatela ai formaggi per un aperitivo piccante. E perché non usarla all’interno degli impasti delle polpette?

Guardate la gallery in alto per scoprire le nostre ricette con la ‘nduja più originali e sfiziose.

Cosa cucinare a settembre? Ecco le nostre ricette più buone

10 ricette e 10 motivi per cucinarle proprio a settembre. Sfogliatele nella gallery in alto e inseritele fra i preferiti: avete un mese di tempo per provarle tutte!

Ci sono almeno 10 ragioni per mettersi ai fornelli a settembre, il mese che segna la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Con le stagioni, cambiano anche gli ingredienti da portare in tavola e le ricette da sperimentare.

Dopo aver dato un’occhiata alla frutta e alla verdura di stagione, è ora di scoprire i 10 piatti che non potrete fare a meno di cucinare questo mese. Ecco perché.

1. Casoncelli prosciutto e fichi con burro all’erba cipollina

Perché con l’arrivo di settembre finalmente possiamo gustarci i fichi più buoni. E utilizzarli in modo creativo anche in abbinamenti salati.

2. Gnocchi con fonduta, mirtilli e friggitelli

Perché, in fondo, siamo ancora in estate e possiamo goderci ancora per un po’ le verdure di stagione. Ad esempio i friggitelli, in una ricetta originale adatta alle temperature che si abbassano lentamente.

3. Pasta fagioli e cozze con scampi

Perché è il momento giusto per provare un piatto della tradizione campana che unisce terra e mare in un’esplosione di sapori indimenticabili.

4. Salsiccia all’uva

Perché la regina di settembre è l’uva. E la amerete in questo secondo piatto tipico dell’Umbria.

5. Calamari ripieni di pomodori, patate e pinoli

Perché i calamari sono buonissimi a settembre e il ripieno che abbiamo scelto vi conquisterà al primo assaggio.

6. Arancini di riso al ragù

Perché concedersi comfort food fa bene, soprattutto quando si tratta di una specialità che vi trasporterà direttamente in vacanza in Sicilia.

7. Pizza Margherita fatta in casa

Perché finalmente siamo pronti a riaccendere il forno e rispolverare le tecniche per un impasto perfetto.

8. Porcini e melanzane

Perché con questa ricetta semplice estate e autunno si incontrano in modo armonioso.

9. Ciambellone all’acqua, zenzero e uva

Perché l’uva di settembre è deliziosa al naturale, ma come ingrediente nelle torte è una sorpresa sempre gradita!

10. Fichi con cioccolato

Perché fichi e cioccolato stanno bene insieme. E sono spaziali con la granella di pistacchi, la polvere di cocco e il peperoncino.

Trovate tutte le ricette nella gallery in alto

le ricette più buone e i nostri consigli!

le ricette più buone e i nostri consigli!

I cavolfiori non mancano mai a tavola durante la stagione fredda. Ecco i nostri consigli per prepararli

Il cavolfiore è una verdura invernale dalla caratteristica forma di fiore.
In Italia vengono coltivate diverse varietà di cavolfiore. Le principali sono il cavolfiore Gigante di Napoli, il cavolfiore Tardivo di Fano, il cavolfiore Romanesco e il cavolfiore Violetto di Catania.

Ha poche calorie, circa 25 per 100 gr, e un elevato potere saziante ed è quindi l’ideale anche per chi è a dieta.
È particolarmente indicato per chi soffre di diabete e, secondo recenti studi, aiuta a prevenire il cancro al colon e l’ulcera e cura l’anemia

Cavolfiore: come si sceglie e si conserva

Il cavolfiore deve essere innanzitutto ben chiuso, compatto e con l’infiorescenza soda. Inoltre deve essere bianco e senza macchie e le foglie esterne devono essere croccanti.
Il cavolfiore è un ortaggio delicato che si deteriora facilmente. Per conservare il cavolfiore, eliminate le foglie e tagliate il gambo di netto. Si può anche conservare in surgelatore una volta sbollentato.
Evitate di preparare il cavolfiore con largo anticipo perché una volta cotto si conserva al massimo per tre giorni.
Con il cavolfiore si possono preparare anche ottime conserve sott’olio e sotto aceto.

Come si cuoce il cavolfiore?

In genere si separano le cimette e si cuociono in acqua bollente per qualche minuto o al vapore. I tempi di cottura variano in base alle dimensioni dei pezzi: il cavolfiore intero cuoce in 20-25 minuti, mentre le cimette in 10 minuti e anche meno se si vogliono mantenere croccanti.
 Aggiungendo un po’ di latte in cottura si mantiene più facilmente il colore bianco.
È molto buono anche cotto in forno semplicemente con olio sale e odori vari, oppure gratinato.
Si può consumare anche crudo nelle insalate oppure marinato, anche se in questo caso può risultare meno digeribile.

10 ricette con il cavolfiore

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