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Voglia di piccante: penne all’arrabbiata

Voglia di piccante: penne all'arrabbiata

Piatto tradizionale della cucina romana, è un primo tanto semplice da realizzare quanto gustoso. Ecco la ricetta originale

Penne all’arrabbiata: a sentirne solo il nome, si spande per l’aria il suo aroma inconfondibile e viene l’acquolina in bocca. Piatto tipico della tradizione culinaria romana – insieme agli evergreen cacio e pepe, amatriciana e carbonara -, questo primo è molto semplice da preparare, al punto che molti ristoranti non lo includono più in carta.

Per questo è importante imparare a cucinare la ricetta originale, così da non perdere la tradizione. Qui sotto vi spieghiamo come cucinare questo piatto, mentre nella nostra gallery, trovate qualche curiosità su questo primo da leccarsi i baffi.

La ricetta delle penne all’arrabbiata

Ingredienti

Per la vera pasta all’arrabbiata, dovete procurarvi: 4 pomodori San Marzano, 300 gr di penne rigate, 1 peperoncino, 1 spicchio d’aglio, olio evo, pecorino romano grattugiato, prezzemolo tritato fresco e sale qb.P

Procedimento

Mentre lessate la pasta in acqua bollente salata, preparate il sugo, tagliando a cubetti i pomodori e soffriggendo l’aglio schiacciato in abbondante olio evo, insaporito con il peperoncino privato dei semini. Dopo pochi minuti, togliete l’aglio dal soffritto e versate i pomodori a cubetti, mescolando per ottenere una salsa omogenea e corposa. Scolate le penne e versatele in padella, facendole colorare con il sugo. Impiattate, spolverando la pasta con abbondante pecorino romano e un pizzico di prezzemolo tritato fresco.

Anna in Casa: ricette e non solo: Panhupf – mix pandoro e kugelhupf

Anna in Casa: ricette e non solo: Panhupf - mix pandoro e kugelhupf

Le forme di pandori e panettoni sono ufficialmente uscite allo scoperto e tornate in cucina. Appena possibile, forse domani stesso, torneranno anche ad accogliere impasti profumati e golosi pronti da cuocere. Per oggi dovrò accontentarmi di guardarli e non toccarli.
Intanto che aspetto di avere un po’ di tempo per chiudermi in cucina, vi lascio una ricetta già pubblicata due anni fa che aveva avuto un discreto successo e che in molti mi avevano richiesto in privato.
Non lasciatevi spaventare, è una preparazione semplice e non così lunga come quella del panettone o del pandoro. A parte la biga, che io ho preferito preparare la sera prima, il resto della lavorazione a partire dall’impasto fino alla cottura, richiede una giornata (trovate i miei tempi seguendo il procedimento sul blog).

Ingredienti
per la biga
150 g di farina forza 330-350
8 g di lievito di birra
100 ml di acqua tiepida
una punta di cucchiaino di miele d’acacia
impasto
350 g di farina forza 330-350
100 g di zucchero semolato
12 g di lievito di birra
125 g di burro morbido
75 g di tuorli (4-5 tuorli, dipende dalla grandezza)
115 ml di latte tiepido
8 g di sale
mix di aromi

5 g di miele di acacia

semi di 1 bacca di vaniglia
         o 1 cucchiaino di estratto di vaniglia

5 g di pasta di limone

5 g di pasta di arance
per la cottura
burro morbido

Preparazione
della biga la sera dopo cena
Sciogliere nell’acqua il lievito con il miele. In una ciotola mescolare l’acqua con il lievito alla farina, fino ad ottenere un composto omogeneo, non è necessario lavorarlo con le mani, basta che gli ingredienti siano amalgamati. Lasciare il composto nella ciotola, coprirlo con pellicola trasparente e mettere il frigorifero a lievitare fino all’indomani. Il composto è pronto quando è raddoppiato e si sono formate delle bollicine.

Preparazione dell’impasto

Il giorno dopo (io verso le 9 per mia comodità), sciogliere nel latte il lievito con un cucchiaino di zucchero preso dal totale previsto in ricetta.
In una ciotolina rompere i tuorli, sbatterli leggermente e pesarne i g previsti in ricetta (i miei in totale pesavano 85 e quindi ne ho tolti 10 g).
Mettere nella ciotola della planetaria la farina, il latte con il lievito, lo zucchero e la biga. Iniziare a mescolare con inserito il gancio e in tre volte aggiungere i tuorli mescolati, non unire la dose successiva di tuorli fino a quando il precedente non è stato completamente assorbito. Finito di aggiungere i tuorli, incordare l’impasto (quando il composto si stacca dalle pareti, è liscio ed omogeneo e tirandolo non si spezza ma risulta elastico e velato, è pronto). A questo punto unire il mix aromatico e mescolare bene, mantenendo l’incordatura.
Intanto mescolare il burro con il sale.
Una volta che il mix è stato assorbito unire in 3 volte il burro (stesso procedimento dei tuorli).
Quando anche l’ultima parte del burro è stata assorbita, continuare ad impastare per incordare bene l’impasto.
Rovesciare l’impasto pronto sulla spianatoia (io utilizzo una lastra di vetro perchè lo trovo più comodo con gli impasti ricchi di burro) e fare le pieghe a tre ( QUI potete vedere come ho fatto per il panettone) per tre volte consecutive. Infine formare una palla e metterla a lievitare fino al raddoppio, nel forno con la luce accesa.
Una volta lievitato, rovesciare delicatamente il panetto sulla spianatoia, fare tre giri di pieghe poi formare un palla e metterla con la parte liscia sul fondo dello stampo, precedentemente imburrato ed leggermente infarinato, che avete scelto:
per la forma del pandoro o panettone da 750 g mettere 750 g di impasto
per la forma del pandoro o panettone da 1 kg mettere 950 g di impasto
io per la latta del latte condensato da 400 g ho messo 250 g di impasto
Fare lievitare coperto con pellicola trasparente nel forno con la luce accesa, fino a quando l’impasto non raggiunge il bordo.
Scaldare il forno a 180°C.
Togliere la pellicola trasparente e molto molto delicatamente mettere qualche fiocco di burro morbido sulla superficie del panhupf.
Infornare per 45 minuti, controllando che la superficie non si scurisca troppo (nel caso coprirla con un foglio di alluminio). Per la cottura vale la prova stecchino (va bene uno lungo da spiedino che arrivi al cuore del dolce) oppure se avete il termometro per misurare la temperatura interna dei cibi, il dolce pronto deve raggiungere i 94°C.
A cottura ultimata sfornare il dolce, lasciarlo raffreddare e poi sformarlo. Prima di servire cospargere con zucchero a velo.

Per la conservazione ( che è di 3-5 gg) io utilizzo i sacchetti alimentari per panettoni, reperibili nei supermercati, spruzzati con alcool a 95° lasciato evaporare. Un consiglio, non mettere lo zucchero a velo prima di conservarli ma solo quando consumate il prodotto.

» Purè di zucca – Ricetta Purè di zucca di Misya

Misya.info

Innanzitutto pulite la zucca eliminando semi e filamenti interni e la buccia esterna.
tagliatela a fettine sottili e cuocetela per circa 20 minuti in forno ventilato preriscaldato a 180°C (in alternativa potete cuocerla a vapore).
Una volta completamente cotta, schiacciatela con un passapatate o un passaverdure.

Mettete la polpa in un pentolino insieme con latte (mettetene 80 ml, aggiungetene di più solo se volete una consistenza più fluida), burro e sale e iniziate la cottura.
Potate a bollore mescolando spesso e cuocete fino ad ottenere la consistenza desiderata, compatta ma cremosa.
Insaporite quindi con grana e spezie.

Il purè di zucca è pronto, non vi resta che servirlo!

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